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2022 in vigneto


Francesco F.

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18 minuti fa, ALAN.F ha scritto:

La Puglia ha un catasto vinicolo ....elastico, da noi è sempre.stato così , a volte va bene a volte va male, il sistema.della GDO fa si che la nostra materia prima.vemga.spedita in tutto il mondo . Infatti Tavernello è il vino più venduto.
Piaccia o non piaccia.
Certo fare un impianto da 30.000 euro e prendere 7000 scarsi di plv fa girare le palle.....ma nei 10 anni hai anche anni negativi e positivi, a volte ciclici.
Rimane il fatto che quest' anno , chi magari ha preso pure affitto ...rischia di lavorare gratis.....

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Tutto vero e giusto ma, per quel che riguarda i prezzi 2022, bisogna aspettare ancora un po’! Ad oggi è difficile avere indicazioni precise! 
L’unica cosa certa sono i costi di un nuovo impianto che, stanno raggiungendo livelli insostenibili! Non si tratta di far girare le palle ma, di convenienza economica!

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1 ora fa, ALAN.F ha scritto:

La Puglia ha un catasto vinicolo ....elastico, da noi è sempre.stato così , a volte va bene a volte va male, il sistema.della GDO fa si che la nostra materia prima.vemga.spedita in tutto il mondo . Infatti Tavernello è il vino più venduto.
Piaccia o non piaccia.
Certo fare un impianto da 30.000 euro e prendere 7000 scarsi di plv fa girare le palle.....ma nei 10 anni hai anche anni negativi e positivi, a volte ciclici.
Rimane il fatto che quest' anno , chi magari ha preso pure affitto ...rischia di lavorare gratis.....

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Non mi risulta che neanche il tavernello lo regalino. E anche lì hanno altri fattori che incidono come ad esempio non imbottigliano ma fanno il tetrapak e il vetro oggi diventa una rogna in più sia come costo che come costi di traposrto aggiuntivi. Idem tappo di sughero e trasporto.

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4 ore fa, martiz ha scritto:

 

ma come no ...

infatti cento anni fa, quando l'aspettativa media di vita era 40 anni ,la colpa era degli inquinanti ....

anch'io ho visto gente arrivata ai 100 mangiando e bevendo, ma, per uno che ci è arrivato, 5 non hanno passato i 60, nella stessa famiglia, nello stesso periodo e a parità di alimentazione

perdonami ma fai un po' di confusione con il progresso della medicina. 100 anni fa si moriva di difterite, polmonite, tetano e qualsiasi altra malattiucola che contribuivano a tenere bassa l'età media...robe che oggi fanno ridere.

se pensi che oggi tu mangi più sano di 100 anni fa, buon per t.  forse non hai ancora idea di quanta merda ti fanno dare nei campi per avere le superproduzioni e, quindi, prodotti a prezzi risibili.  ;)

Modificato da alexbrown
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ma poi basta vedere le statistiche sull'incidenza dei tumori per capire che c'è qualche cosa che non va nel nostro stile di vita attuale.

siamo oramai all' 1 su 2 di rischio di contrarre un cancro nel corso della nostra vita (50%) e l'incidenza per gli under 50enni è in aumento costante dagli anni 90.....

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2 ore fa, alexbrown ha scritto:

ma poi basta vedere le statistiche sull'incidenza dei tumori per capire che c'è qualche cosa che non va nel nostro stile di vita attuale.

siamo oramai all' 1 su 2 di rischio di contrarre un cancro nel corso della nostra vita (50%) e l'incidenza per gli under 50enni è in aumento costante dagli anni 90.....

Sulle mele mi ci gioco l'azienda che quelle che trovavi al supermercato negli anni '70 erano puro veleno in confronto a quelle di oggi. Non oso pensare il resto. Sui tumori: altra cosa che ha fatto passi da gigante (ed è estremamente riduttivo come accezione) è la diagnostica. Negli anni '70 nemmeno potevi lontanamente immaginare di diagnosticare certe malattie, quindi si moriva senza sapere il perché. Uguale sulle multiresiduali: è assolutamente logico che più si andrà avanti e più p.a. troveranno nei cibi. Non perché c'è ne siano di più, anzi. Semplicemente perché riescono a rilevare quantità sempre più piccole. Tanto per tornare sull'uva, le dosi e le tempistiche di utilizzo del metalaxil negli anni '80 sarebbero da arresto immediato con rogo istantaneo della produzione. Inutile parlare poi degli insetticidi. Sarebbe sparare sulla croce rossa.

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5 ore fa, monster ha scritto:

Tutto vero e giusto ma, per quel che riguarda i prezzi 2022, bisogna aspettare ancora un po’! Ad oggi è difficile avere indicazioni precise! 
L’unica cosa certa sono i costi di un nuovo impianto che, stanno raggiungendo livelli insostenibili! Non si tratta di far girare le palle ma, di convenienza economica!

Barbatelle a 1,8 le varietà standard qua da noi. Fino a 3 euro il glera. Pali +60%. Filo +50%. Tondini non so, recupero i vecchi. E chissà la piantumazione. Certo, son costi da spalmare su almeno 15 anni e da noi la ristrutturazione vigneti viene incontro con 11-14mila euro/ha a seconda della zona (glera escluso). Tutto ciò che è fuori da questi ambiti son dolori. Altra cosa a mio avviso non banale: il vino si venderà? Quanto? A quali prezzi? Non lo darei così per scontato. Capacissimi che per limitare i costi di stoccaggio cerchino di liberarsene anche a prezzi di saldo, almeno in parte. Ad ogni modo, ci son tutti i presupposti perché gli speculatori si lecchino i baffi.

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Barbatelle a 1,8 le varietà standard qua da noi. Fino a 3 euro il glera. Pali +60%. Filo +50%. Tondini non so, recupero i vecchi. E chissà la piantumazione. Certo, son costi da spalmare su almeno 15 anni e da noi la ristrutturazione vigneti viene incontro con 11-14mila euro/ha a seconda della zona (glera escluso). Tutto ciò che è fuori da questi ambiti son dolori. Altra cosa a mio avviso non banale: il vino si venderà? Quanto? A quali prezzi? Non lo darei così per scontato. Capacissimi che per limitare i costi di stoccaggio cerchino di liberarsene anche a prezzi di saldo, almeno in parte. Ad ogni modo, ci son tutti i presupposti perché gli speculatori si lecchino i baffi.
Io che pianto senza contributi......
Shelter.....0,75/1 euro....(ho usato bottiglie di plastica ....a 3000ceppi ettaro son 2250/3000euro) tondini....siamo lì ( andrò di bambù......) Fili pali e mano d opera....
Tutto con una crisi europea appena iniziata....

Speriamo che qualcuno rispolveri l.alcool come combustibile

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54 minuti fa, ALAN.F ha scritto:

Io che pianto senza contributi......
Shelter.....0,75/1 euro....(ho usato bottiglie di plastica ....a 3000ceppi ettaro son 2250/3000euroemoji23.png) tondini....siamo lì ( andrò di bambù......) Fili pali e mano d opera....
Tutto con una crisi europea appena iniziata....

Speriamo che qualcuno rispolveri l.alcool come combustibile

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Tu fai bene, ma quando cominciamo a parlare di qualche ettaro e di viverci con la vigna, le tue teorie ovviamente vacillano. Però è apprezzabile che ciascuno, in relazione alla propria realtà, cerchi di risparmiare o quantomeno sia attento ai costi.

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1 ora fa, ALAN.F ha scritto:


Speriamo che qualcuno rispolveri l.alcool come combustibile

 

in brasile sono 30 anni che vanno ad alcol...

come sempre è questione politico economica: scelte che non riusciamo a fare noi.

13 ore fa, superbilly1973 ha scritto:

Non mi risulta che neanche il tavernello lo regalino. E anche lì hanno altri fattori che incidono come ad esempio non imbottigliano ma fanno il tetrapak e il vetro oggi diventa una rogna in più sia come costo che come costi di traposrto aggiuntivi. Idem tappo di sughero e trasporto.

la puglia (come l'ER ) è fornitore di vino per tutti.

anche l'abruzzo non se la cava male coi prezzi. Ho visto quotazioni di vino che mi fanno accapponare la pelle: qualcosa non quadra. però capisco che dove c'è tanta uva l'unica leva che c'è, per vendere, è il prezzo.

Il veneto sta diventando sempre più "autonomo" per cui c'è bisogno di prezzo per invogliare l'acquisto extra regionale.

 

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2 ore fa, Francesco F. ha scritto:

in brasile sono 30 anni che vanno ad alcol...

come sempre è questione politico economica: scelte che non riusciamo a fare noi.

la puglia (come l'ER ) è fornitore di vino per tutti.

anche l'abruzzo non se la cava male coi prezzi. Ho visto quotazioni di vino che mi fanno accapponare la pelle: qualcosa non quadra. però capisco che dove c'è tanta uva l'unica leva che c'è, per vendere, è il prezzo.

Il veneto sta diventando sempre più "autonomo" per cui c'è bisogno di prezzo per invogliare l'acquisto extra regionale.

 

Si ma il punto è che , se quelli sono i costi dell'uva, allora cosa  metti dentro lìil contenitore non ha valore. Cioè ci puoi mettere anche acqua colorata e spendi meno in costi di produzione. Evidentemente c'è qualcuno che si prende la fetta bella di guadagno senza aggiungere nulla al prodotto vino. Guarda che è la stessa cosa che succede in tanti altri campi, sia alimentari che no. Non vorrei che si togliesse ai produttori una quota di plv per coprire tante altre spese che la cantina ha tipo bolletta elettrica, costi di imbottigliamento e margine sulle vendite. Come dire c'è chi finisce o comunque si avvicina a grandi passi al baratro e c'è chi "deve" continuare a guadagnare lo stesso tanto.

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29 minuti fa, superbilly1973 ha scritto:

Come dire c'è chi finisce o comunque si avvicina a grandi passi al baratro e c'è chi "deve" continuare a guadagnare lo stesso tanto.

In agricoltura, funziona così da parecchio tempo! La frutticoltura ne è un chiaro esempio 

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19 ore fa, alefriuli ha scritto:

Sulle mele mi ci gioco l'azienda che quelle che trovavi al supermercato negli anni '70 erano puro veleno in confronto a quelle di oggi. Non oso pensare il resto. Sui tumori: altra cosa che ha fatto passi da gigante (ed è estremamente riduttivo come accezione) è la diagnostica. Negli anni '70 nemmeno potevi lontanamente immaginare di diagnosticare certe malattie, quindi si moriva senza sapere il perché. Uguale sulle multiresiduali: è assolutamente logico che più si andrà avanti e più p.a. troveranno nei cibi. Non perché c'è ne siano di più, anzi. Semplicemente perché riescono a rilevare quantità sempre più piccole. Tanto per tornare sull'uva, le dosi e le tempistiche di utilizzo del metalaxil negli anni '80 sarebbero da arresto immediato con rogo istantaneo della produzione. Inutile parlare poi degli insetticidi. Sarebbe sparare sulla croce rossa.

gli anni 70-80  sono stati uno sfacelo come veleni.

adesso, con i disciplinari attuali, la situazione sta migliorando. io vedo nelle mie vigne i nidi che fino a 10-15 anni fa non vedevo. quest'anno ne avrò trovati 50 (in tutti gli appezzamenti). perfino i miei vendemmiatori si sono stupiti di quanti ce ne siano.

magari è un caso, magari son tornati uccelli che erano in una fase calante, ma tant'è che ci sono.

 

ma il discorso che volevo fare era sul fatto che l'OMS reputa il vino cancerogeno. può darsi che il metilico sia un patogeno cellulare, ma, io ricordo grandissimi bevitori di vino, morti tutti a venerande età quando si usavano solo rame e zolfo......

 

 

Modificato da alexbrown
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11 ore fa, ALAN.F ha scritto:

Io che pianto senza contributi......
Shelter.....0,75/1 euro....(ho usato bottiglie di plastica ....a 3000ceppi ettaro son 2250/3000euroemoji23.png) tondini....siamo lì ( andrò di bambù......) Fili pali e mano d opera....
Tutto con una crisi europea appena iniziata....

Speriamo che qualcuno rispolveri l.alcool come combustibile

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io sono già passato al bamboo.

il prox anno ne prenderò 10k. un pò più grandi degli ultimi (6-8) passerò ai 10mm. restano comunque buoni per 5-6 anni e costano un terzo rispetto al ferro. vero che il ferro lo recuperi per altri impianti, ma, ad oggi, non so quanti reimpianti farò (di nuovi non ne faccio più di sicuro)

 

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44 minuti fa, alexbrown ha scritto:

gli anni 70-80  sono stati uno sfacelo come veleni.

adesso, con i disciplinari attuali, la situazione sta migliorando. io vedo nelle mie vigne i nidi che fino a 10-15 anni fa non vedevo. quest'anno ne avrò trovati 50 (in tutti gli appezzamenti). perfino i miei vendemmiatori si sono stupiti di quanti ce ne siano.

magari è un caso, magari son tornati uccelli che erano in una fase calante, ma tant'è che ci sono.

 

ma il discorso che volevo fare era sul fatto che l'OMS reputa il vino cancerogeno. può darsi che il metilico sia un patogeno cellulare, ma, io ricordo grandissimi bevitori di vino, morti tutti a venerande età quando si usavano solo rame e zolfo......

 

 

Sul sottolineato non posso che darti ragione, ma non è perché si usasse solo rame e zolfo. È tanto culo e tanto fa la mente che ci fa selezionare maggiormente i ricordi positivi. Inoltre, in quegli anni, un po' i grandi preservavano i più piccoli non sottolineandolo, un po' vi era il pudore, ma l'alcolismo fece grossi danni, altro che quelli dei quali ci si lamenta oggi. Il vino non va demonizzato semplicemente perché è la dose che fa il veleno, e preferisco che mio figlio beva un bel bicchiere di vino a pasto piuttosto che resti i pomeriggi rincoglionito su YouTube (o YouPorn, dipende dall'età). Ad ogni modo non è il divieto ma l'educazione che elimina i pericoli, soprattutto in questi casi, e il discorso si protrarrebbe fino ad altre sostanze ovviamente. I cibi, da quel che ho visto, è almeno dalla seconda metà degli anni '90 che sono migliorati, con l'introduzione della direttiva europea 2078 che diffuse il concetto di "Lotta integrata", un concetto che ci fece fare passi da gigante e quanto mai snobbato e mal pubblicizzato presso il consumatore. Un concetto che è l'unico che permette un agricoltura sostenibile, cioè con produzioni adeguate a fronte di un impatto ridotto e controllato da considerazioni scientifiche che non si piegano a becere logiche di marketing delle quali sono intrise altri disciplinari produttivi. E te lo dice uno che usa glifosate dal 1980, mancozeb e clorpirifos (mi scende la lacrimuccia nel ricordarli) e che, se ti servono, può darti camion di lombrichi e nidi di di uccellini e favi di api presi dentro le sue colture.

Modificato da alefriuli
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12 ore fa, alefriuli ha scritto:

Sul sottolineato non posso che darti ragione, ma non è perché si usasse solo rame e zolfo. È tanto culo e tanto fa la mente che ci fa selezionare maggiormente i ricordi positivi. Inoltre, in quegli anni, un po' i grandi preservavano i più piccoli non sottolineandolo, un po' vi era il pudore, ma l'alcolismo fece grossi danni, altro che quelli dei quali ci si lamenta oggi. Il vino non va demonizzato semplicemente perché è la dose che fa il veleno, e preferisco che mio figlio beva un bel bicchiere di vino a pasto piuttosto che resti i pomeriggi rincoglionito su YouTube (o YouPorn, dipende dall'età). Ad ogni modo non è il divieto ma l'educazione che elimina i pericoli, soprattutto in questi casi, e il discorso si protrarrebbe fino ad altre sostanze ovviamente. I cibi, da quel che ho visto, è almeno dalla seconda metà degli anni '90 che sono migliorati, con l'introduzione della direttiva europea 2078 che diffuse il concetto di "Lotta integrata", un concetto che ci fece fare passi da gigante e quanto mai snobbato e mal pubblicizzato presso il consumatore. Un concetto che è l'unico che permette un agricoltura sostenibile, cioè con produzioni adeguate a fronte di un impatto ridotto e controllato da considerazioni scientifiche che non si piegano a becere logiche di marketing delle quali sono intrise altri disciplinari produttivi. E te lo dice uno che usa glifosate dal 1980, mancozeb e clorpirifos (mi scende la lacrimuccia nel ricordarli) e che, se ti servono, può darti camion di lombrichi e nidi di di uccellini e favi di api presi dentro le sue colture.

Ti quoto solo perchè ho finito i like. Già ignoranza a tutti i livelli. Il popolo può essere capito , ma non giustificato, ma chi fa certe pubblicazioni posso iniziare a considerarlo in malafede......

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Sul sottolineato non posso che darti ragione, ma non è perché si usasse solo rame e zolfo. È tanto culo e tanto fa la mente che ci fa selezionare maggiormente i ricordi positivi. Inoltre, in quegli anni, un po' i grandi preservavano i più piccoli non sottolineandolo, un po' vi era il pudore, ma l'alcolismo fece grossi danni, altro che quelli dei quali ci si lamenta oggi. Il vino non va demonizzato semplicemente perché è la dose che fa il veleno, e preferisco che mio figlio beva un bel bicchiere di vino a pasto piuttosto che resti i pomeriggi rincoglionito su YouTube (o YouPorn, dipende dall'età). Ad ogni modo non è il divieto ma l'educazione che elimina i pericoli, soprattutto in questi casi, e il discorso si protrarrebbe fino ad altre sostanze ovviamente. I cibi, da quel che ho visto, è almeno dalla seconda metà degli anni '90 che sono migliorati, con l'introduzione della direttiva europea 2078 che diffuse il concetto di "Lotta integrata", un concetto che ci fece fare passi da gigante e quanto mai snobbato e mal pubblicizzato presso il consumatore. Un concetto che è l'unico che permette un agricoltura sostenibile, cioè con produzioni adeguate a fronte di un impatto ridotto e controllato da considerazioni scientifiche che non si piegano a becere logiche di marketing delle quali sono intrise altri disciplinari produttivi. E te lo dice uno che usa glifosate dal 1980, mancozeb e clorpirifos (mi scende la lacrimuccia nel ricordarli) e che, se ti servono, può darti camion di lombrichi e nidi di di uccellini e favi di api presi dentro le sue colture.
Questo è stato un post "acchiappa like"

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comunque ho scritto metilico quando volevo scrivere etilico (perchè ovvio che il metilico sia velenoso ma l'etilico, a quanto sottolineato dall'OMS sarebbe cancerogeno a qualsiasi quantità).

per nidi e api, boh, erano anni che non ne vedevo cosi tanti/e. magari è solo un caso.

 

foto di ieri:

 

 

nido.jpg

Modificato da alexbrown
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4 ore fa, Francesco F. ha scritto:

...io vorrei prima delle evidenz scientifiche sui nidi e sulle api...?

Ale: facceli vede'!!!!

Ma dai, è anni che si pubblicizza la zeolite qua dentro e adesso mi si chiedono evidenze scientifiche sui nidi nel vigneto...mi vendi ridi, si dice da noi.?

Ad ogni modo metterò qualche foto (che in realtà scaricherò fraudolentemente da internet) appena li trovo. Detto questo, non sono ornitologo ma non ho grande stima di chi fa il nido in vigna. Non li reputo i rappresentanti più intelligenti della loro specie. E se tirare un'aspirata di dimetomorf non dev'essere il massimo, credo che anche una verniciatina di rame a settimana non sia raccomandabile su dei pulcini. Poi, contenti loro. Ogni settimana gli passa un trattore a fare casino e, quando non gli tira una sventata di rame o peggio, passa una cimatrice, una defogliatrici, gente a tirar su fili, la vendemmiatrice...insomma, quando vedo gli ovetti dentro penso sempre che sarebbe da togliere la patria potestà a quei genitori. Quindi meno nidi vedo e più penso che gli uccellini della zona siano semplicemente più intelligenti.

?

 

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io mi son fatto l'idea che i nidi in vigna siano, invece, una protezione dai predatori. probabile che con il casino continuo, gazze, corvi, bisce eccetera, siano meno frequenti visitatori delle vigne, e, quindi, i nidiacei siano più al sicuro. fosse cosi, gli uccelli nidificanti, non sarebbero poi troppo stupidi.  ;)

 

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2 ore fa, alexbrown ha scritto:

io mi son fatto l'idea che i nidi in vigna siano, invece, una protezione dai predatori. probabile che con il casino continuo, gazze, corvi, bisce eccetera, siano meno frequenti visitatori delle vigne, e, quindi, i nidiacei siano più al sicuro. fosse cosi, gli uccelli nidificanti, non sarebbero poi troppo stupidi.  ;)

 

Mah...ti par che un quarto d'ora dopo che son passati i trattori non tornino cornacchie, piccioni o gabbiani (a proposito di biodiversità devastate, da me pure i gabbiani quest'anno oltre ad uno stormo di ibis eremita... cazzarola)? Ah, mettiamoci anche l'avvistamento del lupo e dello sciacallo dorato (sembra una barzelletta...). E le famiglie di gheppi, lepri che san solo loro quante sono, ricci che nidificano sotto le pedane dei fitofarmaci (bulli anche loro..), l'occhione (andatevi a vedere che bestia dallo sguardo furbo..)... Cinghiali, volpi, una coppia di caprioli che ogni 3x2 finiscono nei canali d'irrigazione e via pompieri a tirarli fuori..dai su, come dice Cultivar, pare uno zoo e mi rompono le palle su residui che se tanto mi dà tanto, chi ci accusa dovrebbe essere verde con 4 braccia e un occhio in mezzo al petto per quel che ha mangiato da piccolo.

Mancano i due leocorni, ma ho fiducia che presto o tardi anche loro romperanno le anime in vigne.

Ah, comunque più bestie che in zona industriale, questo credo non tema smentite.

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7 ore fa, andrea4500c ha scritto:

Noi Monferrato,finito ieri,conclusioni:caolino fatto la sua parte alla grande,rese basse  (tutti i varietali)ma di ottima qualità,prezzi nella norma,gregoire sempre ottima.ora un po' di Moscato passito oggi e poi ciao,all'anno prossimo

 

hai citato il caolino: devo dire che non ho il confronto su stesso appezzamento, però tenendo conto della situazione estrema di questo anno, le viti "coperte da caolino " hanno resistito bene alle scottature (che era il mio obbiettivo)

da tenere a memoria per prossimi anni

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