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Pisello proteico


korba

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Vi ringrazio per le risposte, spero che effettivamente sia il normale processo di maturazione.. 

Mi sembrava (e mi sembra) strano in quanto molto anticipato, e i baccelli pargono piuttosto "indietro".. E poi quelle macchie gialle sulle foglie, ad un occhio poco esperto come il mio apparivano anomale. 

Staremo a vedere! 

19 ore fa, Ninjarosso ha scritto:

Se davvero sta "granendo" prima di fasciarsi la testa magari scendere nella coltura e analizzare con i 5 sensi le piante e l'intero campo....

Grazie per la geniale intuizione... 🤣

Modificato da Bio27
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40 minuti fa, Bio27 ha scritto:

Vi ringrazio per le risposte, spero che effettivamente sia il normale processo di maturazione.. 

Mi sembrava (e mi sembra) strano in quanto molto anticipato, e i baccelli pargono piuttosto "indietro".. E poi quelle macchie gialle sulle foglie, ad un occhio poco esperto come il mio apparivano anomale. 

Staremo a vedere! 

Grazie per la geniale intuizione... 🤣

A me dalla foto sembrano pieni quasi al massimo. Non si può avere tutto però i bacelli sono ancora verdi e a meno che la pianta non finisca fulminata da questi giorni di caldo, un pò continuano a crescere. Magari hai avuto un pò di ruggine perchè le foglia macchiate sono comunque sintomo di attacco fungino. Da me si sono salvati quelli seminati presto. Gli altri li ha ingialliti il caldo e la mancanza di acqua proprio nel momento sbagliato. Però nei terreni freschi, anche se ingialliti, sono ancora vivi e continuano a ,maturare. Quindi aspetta ancora e controllali meglio.

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  • 1 mese dopo...

Il mio primo anno di pisello proteico biologico è finito male, completamente soffocato da erbe infestanti che sono ancora verdi mentre lui è super secco, quindi credo che la raccolta sarà impossibile, oltre al fatto che ancora non si riesce ad entrare in campo con le macchine viste le continue piogge.

In vista del prossimo anno.. Sapete consigliarmi una varietà tardiva che ben si adatta alla semina in collina? 

Il problema che ho riscontrato è anche nell'epoca di raccolta. Essendo una zona dove si coltiva pochissimo e i pochi che lo fanno seminano solo frumento, è difficilissimo trovare qualcuno che viene a raccogliere il pisello prima di iniziare la campagna del frumento (parliamo di superfici piccolissime), perciò se riuscissi a trovare una varietà che si avvicina ai tempi di maturazione dei cereali autunno vernini sarebbe decisamente più agevole. 

Grazie a chi saprà rispondermi. 

P.S. Quest'anno ho seminato la varietà Bluetooth. 

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12 minuti fa, Bio27 ha scritto:

Il mio primo anno di pisello proteico biologico è finito male, completamente soffocato da erbe infestanti che sono ancora verdi mentre lui è super secco, quindi credo che la raccolta sarà impossibile, oltre al fatto che ancora non si riesce ad entrare in campo con le macchine viste le continue piogge.

In vista del prossimo anno.. Sapete consigliarmi una varietà tardiva che ben si adatta alla semina in collina? 

Il problema che ho riscontrato è anche nell'epoca di raccolta. Essendo una zona dove si coltiva pochissimo e i pochi che lo fanno seminano solo frumento, è difficilissimo trovare qualcuno che viene a raccogliere il pisello prima di iniziare la campagna del frumento (parliamo di superfici piccolissime), perciò se riuscissi a trovare una varietà che si avvicina ai tempi di maturazione dei cereali autunno vernini sarebbe decisamente più agevole. 

Grazie a chi saprà rispondermi. 

P.S. Quest'anno ho seminato la varietà Bluetooth 

Peccato che non puoi dare una botta di disseccante e quelli del bio sono cari

Modificato da Ninjarosso
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Il 05/07/2024 at 11:56, Bio27 ha scritto:

Il mio primo anno di pisello proteico biologico è finito male, completamente soffocato da erbe infestanti che sono ancora verdi mentre lui è super secco, quindi credo che la raccolta sarà impossibile, oltre al fatto che ancora non si riesce ad entrare in campo con le macchine viste le continue piogge.

In vista del prossimo anno.. Sapete consigliarmi una varietà tardiva che ben si adatta alla semina in collina? 

Il problema che ho riscontrato è anche nell'epoca di raccolta. Essendo una zona dove si coltiva pochissimo e i pochi che lo fanno seminano solo frumento, è difficilissimo trovare qualcuno che viene a raccogliere il pisello prima di iniziare la campagna del frumento (parliamo di superfici piccolissime), perciò se riuscissi a trovare una varietà che si avvicina ai tempi di maturazione dei cereali autunno vernini sarebbe decisamente più agevole. 

Grazie a chi saprà rispondermi. 

P.S. Quest'anno ho seminato la varietà Bluetooth. 

Varietà Aviron e Hardy io li mieto sempre assieme ai cereali.

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1 ora fa, Baroxi ha scritto:

Varietà Aviron e Hardy io li mieto sempre assieme ai cereali.

Mi stavo interessando alla consociazione tenero-pisello…..oppure tenero favino…..mai fatte….qualche consiglio ?

 

Rese?….molto meno problemi di infestanti  rispetto a pisello-favino fatti da soli ..?

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21 ore fa, Agrigalpad ha scritto:

Mi stavo interessando alla consociazione tenero-pisello…..oppure tenero favino…..mai fatte….qualche consiglio ?

 

Rese?….molto meno problemi di infestanti  rispetto a pisello-favino fatti da soli ..?

Non ho ben capito...intendi successione?

Comunque nella mia rotazione agraria, peraltro io sono bio, la successione cereale (depauperante) con una leguminosa, pisello o favino (azotofissatrice), va molto bene. A dire il vero io faccio frumento-orzo-pisello-girasole-medica-medica-medica-medica ma vale il principio di cui sopra. Io faccio questa rotazione piuttosto lunga e grossi problemi di infestanti non ne ho mai avuti seppur faccio bio da circa 10 anni. A me il pisello proteico piace molto, lascia il terreno ricco, morbido e oltre ad arricchirlo di azoto, con la trebbia, macino il gambo e conferisco sostanza sempre al terreno. Sulle rese è molto variabile, dipende dalle annate. Dalle mie parti quest'anno un disastro, praticamente l'hanno sovesciato in molte zone, le insistenti piogge l'hanno distrutto (soffre molto i ristagni idrici). Comunque da me fare 30 q.li ettaro è già un ottimo risultato. 

 

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Il 5/7/2024 at 11:56, Bio27 ha scritto:

Il mio primo anno di pisello proteico biologico è finito male, completamente soffocato da erbe infestanti che sono ancora verdi mentre lui è super secco, quindi credo che la raccolta sarà impossibile, oltre al fatto che ancora non si riesce ad entrare in campo con le macchine viste le continue piogge.

In vista del prossimo anno.. Sapete consigliarmi una varietà tardiva che ben si adatta alla semina in collina? 

Il problema che ho riscontrato è anche nell'epoca di raccolta. Essendo una zona dove si coltiva pochissimo e i pochi che lo fanno seminano solo frumento, è difficilissimo trovare qualcuno che viene a raccogliere il pisello prima di iniziare la campagna del frumento (parliamo di superfici piccolissime), perciò se riuscissi a trovare una varietà che si avvicina ai tempi di maturazione dei cereali autunno vernini sarebbe decisamente più agevole. 

Grazie a chi saprà rispondermi. 

P.S. Quest'anno ho seminato la varietà Bluetooth. 

se è un appezzamento piccolissimo per salvare il tutto qualche giorno prima che viene la trebbia per il grano falciare tutto pisello e infestanti con falciatrice e fare seccare tutto come fanno per la lenticchia e altri legumi in montagna. 

Varietà Bluemoon dovrebbe essere, seminato quando in che epoca? per averlo secco molto prima del grano tenero.

Si può pensare anche si fare una semina più tardiva in modo da poter fare anche false semine per contenere di più le infestanti.

Modificato da luigite
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Il 10/7/2024 at 19:18, Agrigalpad ha scritto:

Mi stavo interessando alla consociazione tenero-pisello…..oppure tenero favino…..mai fatte….qualche consiglio ?

 

Rese?….molto meno problemi di infestanti  rispetto a pisello-favino fatti da soli ..?

per raccolta granella? ad uso zootecnico si fa orzo-favino-pisello proteico.

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17 ore fa, Baroxi ha scritto:

Non ho ben capito...intendi successione?

Comunque nella mia rotazione agraria, peraltro io sono bio, la successione cereale (depauperante) con una leguminosa, pisello o favino (azotofissatrice), va molto bene. A dire il vero io faccio frumento-orzo-pisello-girasole-medica-medica-medica-medica ma vale il principio di cui sopra. Io faccio questa rotazione piuttosto lunga e grossi problemi di infestanti non ne ho mai avuti seppur faccio bio da circa 10 anni. A me il pisello proteico piace molto, lascia il terreno ricco, morbido e oltre ad arricchirlo di azoto, con la trebbia, macino il gambo e conferisco sostanza sempre al terreno. Sulle rese è molto variabile, dipende dalle annate. Dalle mie parti quest'anno un disastro, praticamente l'hanno sovesciato in molte zone, le insistenti piogge l'hanno distrutto (soffre molto i ristagni idrici). Comunque da me fare 30 q.li ettaro è già un ottimo risultato. 

 

Riesci a controllare in maniera ottimale le infestanti perche inserisci  in rotazione il prato di medica che con i continui sfalci non produce infestazioni da disseminazione, invece chi in biologico fa solo cereali a paglia e legumi da granella secca ogni anno arricchisce il terreno con tutte le disseminazioni di avene, senapi, etc. che maturano prima della trebbiatura delle colture. In più gli anni di prato senza lavorazione del terreno apportano anche un bel quantitativo di sostanza organica che migliora il terreno e bilancia le perdite che si hanno poi con le colture successive depauperanti.

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Il 10/07/2024 at 19:18, Agrigalpad ha scritto:

Mi stavo interessando alla consociazione tenero-pisello…..oppure tenero favino…..mai fatte….qualche consiglio ?

 

Rese?….molto meno problemi di infestanti  rispetto a pisello-favino fatti da soli ..?

Anni indietro (più di 10 anni fa, poi abbiamo dato via gli animali non l'abbiamo più fatto) facevamo orzo-pisello e orzo-favino. Una volta per svuotare tutti i sacchi avevamo fatto addirittura orzo+favino+pisello in consociazione. 

Ora non ricordo le varietà, ma arrivavano a maturazione insieme abbastanza bene, come dosaggio facevamo all'incirca quello che veniva poi come razione da dare alle pecore (mi pare fosse nell'ordine del 25% pisello o favino e restante orzo). Sempre seminato circa a metà-fine ottobre, chiudeva abbastanza bene e non avevamo troppi problemi di infestanti, in campi dove fare favino o pisello da soli non diserbati sarebbe stato un tappeto di camomilla. 

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1 ora fa, luigite ha scritto:

se è un appezzamento piccolissimo per salvare il tutto qualche giorno prima che viene la trebbia per il grano falciare tutto pisello e infestanti con falciatrice e fare seccare tutto come fanno per la lenticchia e altri legumi in montagna. 

Varietà Bluemoon dovrebbe essere, seminato quando in che epoca? per averlo secco molto prima del grano tenero.

Si può pensare anche si fare una semina più tardiva in modo da poter fare anche false semine per contenere di più le infestanti.

Grazie per l'informazione. 

Semine più tardive diventa più difficile farle perché nei miei terreni quando inizia a piovere poi non ci entri piu fino a primavera. 

Altro fattore che ha inciso quest'anno, per la mia zona, è stato un caldo anomalo e prolungato tra marzo e aprile che ha fatto sì che tutte le colture sono partite, per poi subire freddo (anche gelate) e pioggia tutto maggio e giugno. 

Anno disastroso! 

Modificato da Bio27
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Annus horribilis per il pisello proteico nelle mie zone. Nella nostra azienda su più di 10 ettari di pisello trebbiati solamente 2, gli unici seminati a febbraio. Primavere troppo piovose fino a giugno inoltrato come quest'anno sono le principali nemiche del pisello. Campi malatissimi e soprattutto sporchissimi, alle infestanti nate in primavera con cui il pisello ha poca competizione come la camomilla si sono aggiunte tutte le infestanti nate a giugno come l'ambrosia, i fiordalisi. Qualcuno li ha trebbiati ma era più erba che altro e quel poco che ci usciva non pagava manco la trebbia. Purtroppo avendo parte di azienda bio siamo obbligati a seminarne, ma dal prossimo anno ridurremo la superficie seminando del cece. 

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Il 14/7/2024 at 09:40, Emme ha scritto:

Annus horribilis per il pisello proteico nelle mie zone. Nella nostra azienda su più di 10 ettari di pisello trebbiati solamente 2, gli unici seminati a febbraio. Primavere troppo piovose fino a giugno inoltrato come quest'anno sono le principali nemiche del pisello. Campi malatissimi e soprattutto sporchissimi, alle infestanti nate in primavera con cui il pisello ha poca competizione come la camomilla si sono aggiunte tutte le infestanti nate a giugno come l'ambrosia, i fiordalisi. Qualcuno li ha trebbiati ma era più erba che altro e quel poco che ci usciva non pagava manco la trebbia. Purtroppo avendo parte di azienda bio siamo obbligati a seminarne, ma dal prossimo anno ridurremo la superficie seminando del cece. 

Semplicemente non si prevedeva una cosa così e il ciclo dei piselli è stato molto breve. Molti non hanno curato il diserbo. Quest'anno ha concluso il ciclo ben prima già prima dell'orzo. Terreni non drenanti e peggio non arati non sono adatti. Pisello proteico in bio devi avere terreni ben puliti perchè anche solo al mese di aprile le infestanti in 40gg prendono l sopravvento e non lo trebbi più anche perchè trebbiare il pisello in due tempi è estremamente arduo e con le infestnati se vuoi raccogliere non puoi far altro che seccarlo in andana. 

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Annus horribilis per il pisello proteico nelle mie zone. Nella nostra azienda su più di 10 ettari di pisello trebbiati solamente 2, gli unici seminati a febbraio. Primavere troppo piovose fino a giugno inoltrato come quest'anno sono le principali nemiche del pisello. Campi malatissimi e soprattutto sporchissimi, alle infestanti nate in primavera con cui il pisello ha poca competizione come la camomilla si sono aggiunte tutte le infestanti nate a giugno come l'ambrosia, i fiordalisi. Qualcuno li ha trebbiati ma era più erba che altro e quel poco che ci usciva non pagava manco la trebbia. Purtroppo avendo parte di azienda bio siamo obbligati a seminarne, ma dal prossimo anno ridurremo la superficie seminando del cece. 
L'anno scorso causa piogge dirompenti durante tutto l'anno non riuscii a raccogliere nemmeno un ettaro ,si chiusero come una fisarmonica incollandosi al terreno

Inviato dal mio CPH2219 utilizzando Tapatalk

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7 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Semplicemente non si prevedeva una cosa così e il ciclo dei piselli è stato molto breve. Molti non hanno curato il diserbo. Quest'anno ha concluso il ciclo ben prima già prima dell'orzo. Terreni non drenanti e peggio non arati non sono adatti. Pisello proteico in bio devi avere terreni ben puliti perchè anche solo al mese di aprile le infestanti in 40gg prendono l sopravvento e non lo trebbi più anche perchè trebbiare il pisello in due tempi è estremamente arduo e con le infestnati se vuoi raccogliere non puoi far altro che seccarlo in andana. 

Con tutta la ghiaia delle mie terre il drenaggio è l'ultimo dei problemi, c'è poco da fare pisello proteico e clima umido, piovoso e freddo fino a tarda primavera non vanno d'accordo. Con le strigliature lo si tiene ben pulito, il problema quest'anno fu anche nella partita di seme, emergenza schifosa in concomitanza con i primi freddi.  Questo era l'unico anno su 10 in cui aveva senso seminare pisello a febbraio o del cece. 

Modificato da Emme
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19 minuti fa, Emme ha scritto:

Con tutta la ghiaia delle mie terre il drenaggio è l'ultimo dei problemi, c'è poco da fare pisello proteico e clima umido, piovoso e freddo fino a tarda primavera non vanno d'accordo. Con le strigliature lo si tiene ben pulito, il problema quest'anno fu anche nella partita di seme, emergenza schifosa in concomitanza con i primi freddi.  Questo era l'unico anno su 10 in cui aveva senso seminare pisello a febbraio o del cece. 

Ahhh bè il seme è allora più plausibile ma sono i ristagni com unque e la non concia. Comunque anche quì che non sono lontanissimo il pisello è stato un orrore.

Il pisello solitamente viene meglio col clima fresco o freddo e piovoso ma non con 800 mm nel solo mese di maggio... è maturato ad acqua. A inizio giugno era pronto.... un pò troppo presto. Comunque sia ha sofferto anche dove c'era drenaggio e ti assicuro ben più del cece. Continuo a dire che sul cece si sono dette un mare di leggende certo non è bellissimo ma rispetto al pisello quest'anno, anche solo a vederlo è la Monna Lisa.

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Il 15/7/2024 at 23:12, Emme ha scritto:

Con tutta la ghiaia delle mie terre il drenaggio è l'ultimo dei problemi, c'è poco da fare pisello proteico e clima umido, piovoso e freddo fino a tarda primavera non vanno d'accordo. Con le strigliature lo si tiene ben pulito, il problema quest'anno fu anche nella partita di seme, emergenza schifosa in concomitanza con i primi freddi.  Questo era l'unico anno su 10 in cui aveva senso seminare pisello a febbraio o del cece. 

terre ghiaiose drenanti ok, ma abbastanza fertili, zona di pianura? Cece in un annata cosi va molto peggio rispetto al pisello proteico. Meglio un'altra leguminosa con semina primaverile e ciclo più spostato in avanti.

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1 ora fa, luigite ha scritto:

terre ghiaiose drenanti ok, ma abbastanza fertili, zona di pianura? Cece in un annata cosi va molto peggio rispetto al pisello proteico. Meglio un'altra leguminosa con semina primaverile e ciclo più spostato in avanti.

Leggende metropolitane, in annate così se metti la soia ti riempi d'erba su terreni leggeri, meglio mietere a fine luglio piuttosto che a novembre o se va bene ad ottobre. In un anno così drammatico che al nord piove sempre è una sfida anche seminare e diserbare subito, finiti gli anni del tutto in post. Negli ultimi anni col cece ci siam trovati bene aon le varietà di sementi italia ex isea. Chiaro se tutto parte dal seme bello e conciato, il seme senza concia è già zoppo.

Non credere che la soia sia meglio è che dopo decenni si ha la mano a coltivarla, il cece nessuno se ne è mai interessato la sua nuova vita ce l'ha avuta in questi ultimi 10 anni. 

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2 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Leggende metropolitane, in annate così se metti la soia ti riempi d'erba su terreni leggeri, meglio mietere a fine luglio piuttosto che a novembre o se va bene ad ottobre. In un anno così drammatico che al nord piove sempre è una sfida anche seminare e diserbare subito, finiti gli anni del tutto in post. Negli ultimi anni col cece ci siam trovati bene aon le varietà di sementi italia ex isea. Chiaro se tutto parte dal seme bello e conciato, il seme senza concia è già zoppo.

Non credere che la soia sia meglio è che dopo decenni si ha la mano a coltivarla, il cece nessuno se ne è mai interessato la sua nuova vita ce l'ha avuta in questi ultimi 10 anni. 

Si infatti pensavo alla soia. Si può pensare di fare fagiolo nano da granella secca se si può irrigare? La zona più vocata dove se ne producono di più è quella Cuneo, hanno pure loro terreni leggeri ghiaiosi drenanti?

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4 ore fa, luigite ha scritto:

Si infatti pensavo alla soia. Si può pensare di fare fagiolo nano da granella secca se si può irrigare? La zona più vocata dove se ne producono di più è quella Cuneo, hanno pure loro terreni leggeri ghiaiosi drenanti?

Io sono appena sopra la zona storica ma lo hanno abbandonato tutti, era la coltura dei giostrai in pratica si seminava e lo si abbandonava e fine settembre si tornava per mietere. Si mieteva a trebbia fissa ad oggi è impossibile, terreni storicamente soggetti a fortissime escursioni secco-asciutto nel regno dell'umidità il fagiolo ad oggi è una legggenda è caduto ancora peggio in disgrazia. Ad oggi poi che si semina se non si ha un marchio sulle vecchie varietà e non si sa se usare gli ibridi moderni. La trebbiatura se questi sono i fasti del meteo, diventa peggio della soia. Il pregio del fagiolo è che lo diserbi anche meglio della soia e lo sarchi, lo irrighi bene ma insetti e funghi assai. Il nostro è storicamente sia nano che rampicante ma non abbiamo più i mezzi che hanno anche solo nel cunese. In zone limitrofe lo associano ancora al mais. 

Fare fagiolino ormai è solo piacenza nei grossi campi devi avere mezzi semoventi enla zona non interessa più ai conservieri che ormai battono solo le zone vicine. Il problema infestanti di sostituzione resta è che nella pratica è una coltura che falci a terra non sei obbligato alla trebbiatura diretta ma un fagiolo deve asciugare in andana 7gg o oltre e dopo settembre la vedo dura. Ecco perchè comunque la medica non ha mai abbandonato le nostre zone e i prati misti prendevano il posto delle leguminose facendo fare alle vacche la parte della fonte proteica. Se 20ha di ceci sono tanti a fagioli sono tantissimi a soia sono nulla. Fare fagioli antichi dovendosi reinventare un mercato e una filiera e poi riprende la mano con essiccazione e selezione in loco.

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Il 19/07/2024 at 14:57, luigite ha scritto:

terre ghiaiose drenanti ok, ma abbastanza fertili, zona di pianura? Cece in un annata cosi va molto peggio rispetto al pisello proteico. Meglio un'altra leguminosa con semina primaverile e ciclo più spostato in avanti.

Abbiamo terre abbastanza magre, già seminare i ceci a marzo in annate siccitose è un bel rischio. seminare soia in asciutta a maggio è un totale azzardo, anche in irriguo i risultati sarebbero scarsi, difatti è coltivata solo in zone più umide. Il fagiolo nano in asciutta si fa nel cuneese, zona in cui la pluviometria media estiva è quasi il triplo rispetto alla mia provincia. Pur essendo nella stessa regione il clima è totalmente diverso, la mia zona ha una pluviometria forse più simile alla maremma che a Cuneo. 

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14 ore fa, Emme ha scritto:

Abbiamo terre abbastanza magre, già seminare i ceci a marzo in annate siccitose è un bel rischio. seminare soia in asciutta a maggio è un totale azzardo, anche in irriguo i risultati sarebbero scarsi, difatti è coltivata solo in zone più umide. Il fagiolo nano in asciutta si fa nel cuneese, zona in cui la pluviometria media estiva è quasi il triplo rispetto alla mia provincia. Pur essendo nella stessa regione il clima è totalmente diverso, la mia zona ha una pluviometria forse più simile alla maremma che a Cuneo. 

In annate "normali" come si è comportato il pisello proteico seminato in autunno invece che in primavera?

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18 ore fa, Emme ha scritto:

Abbiamo terre abbastanza magre, già seminare i ceci a marzo in annate siccitose è un bel rischio. seminare soia in asciutta a maggio è un totale azzardo, anche in irriguo i risultati sarebbero scarsi, difatti è coltivata solo in zone più umide. Il fagiolo nano in asciutta si fa nel cuneese, zona in cui la pluviometria media estiva è quasi il triplo rispetto alla mia provincia. Pur essendo nella stessa regione il clima è totalmente diverso, la mia zona ha una pluviometria forse più simile alla maremma che a Cuneo. 

Difatti io ho seminato cece in tarda semina autunnale e a dicembre poi l'annata non è stata decisamente asciutta. Se lo avessi seminato a febbraio forse andava bene ma a marzo sarebbe rimasto nel sacco. Nessuno prevedeva 850mm a maggio. Quest'anno rispetto a pisello ma anche al mais il cece si è salvato. Favino e pisello un disastro ovunque. 

Certo la soia se continuano i temporali viene anche sul greto del Po. Quasi si irriga a mala pena il mais ma rischia di cuocere per il ristagno, il terreno è saturo anche nelle cave. Il pisello è ormai un ricordo. Il discorso è sempre quello, le leguminose non si possono seminare troppo spesso sono delicate è da essere contenti riseminarle per due anni ravvicinati.

La maledizione dei terreni leggeri è che senza irrigazione non ci fai nulla e che senza prati o sovesci il terreno mangia anche i cadaveri altro che minime e conservativa. Nella sabbia il problema è restare puliti e concetto puliti e leguminose non va proprio d'accordo difatti mla minaccia adesso è ambriosia e artemisia con il chenopodio che ormai non è più controllato dai diserbi perchè hanno finito l'efficacia e del resto se non fai rotazione è sempre peggio.

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