Vai al contenuto

Coltivazione cipolle da seme


Anto93

Messaggi raccomandati

8 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Il Karathane è un'altra bestialità. Forse da come mi ricordo, davano il Dimetoato perchè erano e sono strapieni di mosca della cipolla..... quindi per mascherare il bersaglio grosso davano l'uso sul bersaglio inevitabile, i tripidi. Come li metti li metti se arrivano i tripidi in massa puoi usare di tutto ma non li fermi sicuramente non con la chimica figuriamoci con un piretroide. Ma se l'Europa di Biancaneve, forse capisco perchè Bianca Neve con relativi effetti, ha le visioni Green e fa usare a teppeto i piretroidi e piretro.... mi sa che deve passare da uno bravo. 

Sul tema cipolle il mare aiuta alcune specie le giorno corto non per niente le migliori Agostane Maggiaiole sono di Chioggia e col fegato di bovino .... sono il mega.

Le gialle precoci ormai sono tutte figlie della Texas che di certo non è base per cipolle da fresco, era la regina delle gialle medie da serbo a giugno era la vera cipolla da serbo precoce specie dell'Emilia quindi poco più a sud di lì.

Le cipolle sono state il regno delle leggende, una coltura da leggende metro rurali un mito, il seguito di stupidate accumulate nei decenni han fatto storia. Però quando la cipolla esisteva in grandi numeri, dopo il 2021 è decisamente caduta e non che a livello mondiale sia aumentata difatti ci mostra il conto economico della mancanza con la cronica dipendenza dall'estero per un prodotto da consumo basilare per tutte le cucine.

Qua si fanno cipolle antiche e locali in acquitrini abbelliti regni della nebbia dalle terrette ai terreni marginali o bende di terra. Si passa da fiume  a fiume.

Restando in tema di cipolle a giorno corto che dovrebbero essere di origine proprio del Nord Italia, e quindi anche con maggiore resistenza acquisita contro le principali problematiche di un zona lontana dal mare ci dovrebbe essere la Paglierina di Primavera sempre a semina autunnale e a raccolta precoce intorno a maggio. Non si capisce bene se deriva da una selezione di quella tradizionale paglierina di Sermide o è tutta un'altra derivazione. Perchè anche in Emilia-Romagna c'era una tradizionale precoce a semina autunnale che fu soppiantata da cipolle di origine americana.

Modificato da luigite
Link al commento
Condividi su altri siti

13 ore fa, Tiziano ha scritto:

Ma, non saprei che dire, era registrato anche su questa "avversità", lo si usava nell'areale e funzionava; tolto quello ci hanno fatto usare il Karate ma non aveva la stessa efficacia.

 

Ma essere vicini al mare aiuterà moltissimo in temini di clima; noi, che siamo in una "busa" più fredda di tutti, anche con le precocissime (gialle ibridi giapponesi) le si scavava a metà maggio a essere tiratissimi, ma se si aspettava i primi di giugno si guadagnava in peso e qualità; ma allora erano considerate primizie e arrivare prima significava prezzi più alti. Però era un altro mondo, altre epoche.

La tradizionale a semina autunnale mi sembra che era rappresentata dalla paglierina di Sermide. Come resistenza alla malattie come andava? Che difetti aveva invece per cui è stata abbandonata? Con semina autunnale nel periodo canonico in che periodo poi andava in raccolta?

Link al commento
Condividi su altri siti

18 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Il Karathane è un'altra bestialità.

Avevo scritto Karate (lambda-cialotrina), no Karathane.

9 ore fa, luigite ha scritto:

La tradizionale a semina autunnale mi sembra che era rappresentata dalla paglierina di Sermide. Come resistenza alla malattie come andava? Che difetti aveva invece per cui è stata abbandonata? Con semina autunnale nel periodo canonico in che periodo poi andava in raccolta?

Era una gialla a giorno corto, semina ai primi di settembre, oppure trapinato fine ottobre-primi novembre e raccolta primi di giugno; tutti, qui, a Sermide e Felonica (areale tipico di questa cultivar) la ottenevano con seme autoprodotto e ogni tanto tra agricoltori consenzienti, si scambiavano il seme per non avere linee "troppo pure" 😁. Dal punto di vista fitosanitario non si prodigavano tanto, non ricordo mio nonno trattare contro la peronospora. Caratterisitiche negative era la difformità del bulbo e la spiccata tendenza ad andare a seme in percentuali fastidiose, poi di fare doppioni e anche di andare fuori misura con calibri abbondanti. Se poi scavata in anticipo (per fermarne la cresciata o richiesta di mercato) tendeva a perdere la tunica durante la raccolta, ovvero si svestiva. Chi aveva la pazienza di aspettare il giusto periodo, invece, otteneva un buon prodotto ben vestito e resistente. Però se si ritardava la scavatura e pioveva era un attimo che ricacciasse la radice. Fino ai primi anni 80 la si scavava a mano e l'andana veniva formata in modo che il bulbo venisse coperto dalla foglia della cipolla successivamente scavata, e così facendo maturavano in campo in maniera eccellente. Era una cipolla da consumo fresco, non durava molto, tanto che già ai primi di ottobre ricacciava; venne abbandonata sopratutto per l'avvento di colture più redditizie e "facili", con bisogno di meno mano d'opera e per il fatto che con le "agostane" a giorno lungo, la frigoconservazione e l'utilizzo dell'Idrazide maleica, ne prolunga la consevazione per tutto l'anno.

  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Tiziano ha scritto:

Avevo scritto Karate (lambda-cialotrina), no Karathane.

Era una gialla a giorno corto, semina ai primi di settembre, oppure trapinato fine ottobre-primi novembre e raccolta primi di giugno; tutti, qui, a Sermide e Felonica (areale tipico di questa cultivar) la ottenevano con seme autoprodotto e ogni tanto tra agricoltori consenzienti, si scambiavano il seme per non avere linee "troppo pure" 😁. Dal punto di vista fitosanitario non si prodigavano tanto, non ricordo mio nonno trattare contro la peronospora. Caratterisitiche negative era la difformità del bulbo e la spiccata tendenza ad andare a seme in percentuali fastidiose, poi di fare doppioni e anche di andare fuori misura con calibri abbondanti. Se poi scavata in anticipo (per fermarne la cresciata o richiesta di mercato) tendeva a perdere la tunica durante la raccolta, ovvero si svestiva. Chi aveva la pazienza di aspettare il giusto periodo, invece, otteneva un buon prodotto ben vestito e resistente. Però se si ritardava la scavatura e pioveva era un attimo che ricacciasse la radice. Fino ai primi anni 80 la si scavava a mano e l'andana veniva formata in modo che il bulbo venisse coperto dalla foglia della cipolla successivamente scavata, e così facendo maturavano in campo in maniera eccellente. Era una cipolla da consumo fresco, non durava molto, tanto che già ai primi di ottobre ricacciava; venne abbandonata sopratutto per l'avvento di colture più redditizie e "facili", con bisogno di meno mano d'opera e per il fatto che con le "agostane" a giorno lungo, la frigoconservazione e l'utilizzo dell'Idrazide maleica, ne prolunga la consevazione per tutto l'anno.

Karate ossia lamba cialotrina microincapsulata se no hai voglia che odore è un piretroide di sintesi e ha altri bei effetti secondari ma sui tripidi nisba, ti assicuro che funziona sulle lumache potente dissuasore forse perchè anche in microcapsule puzza da marcio. Karathane è un lapsus, ha una logica, peronospora oidio a furia di fare vite in anno horribilis.... Sangue al cervello per sgomento, ci sta una SIT.

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Tiziano ha scritto:

Avevo scritto Karate (lambda-cialotrina), no Karathane.

Era una gialla a giorno corto, semina ai primi di settembre, oppure trapinato fine ottobre-primi novembre e raccolta primi di giugno; tutti, qui, a Sermide e Felonica (areale tipico di questa cultivar) la ottenevano con seme autoprodotto e ogni tanto tra agricoltori consenzienti, si scambiavano il seme per non avere linee "troppo pure" 😁. Dal punto di vista fitosanitario non si prodigavano tanto, non ricordo mio nonno trattare contro la peronospora. Caratterisitiche negative era la difformità del bulbo e la spiccata tendenza ad andare a seme in percentuali fastidiose, poi di fare doppioni e anche di andare fuori misura con calibri abbondanti. Se poi scavata in anticipo (per fermarne la cresciata o richiesta di mercato) tendeva a perdere la tunica durante la raccolta, ovvero si svestiva. Chi aveva la pazienza di aspettare il giusto periodo, invece, otteneva un buon prodotto ben vestito e resistente. Però se si ritardava la scavatura e pioveva era un attimo che ricacciasse la radice. Fino ai primi anni 80 la si scavava a mano e l'andana veniva formata in modo che il bulbo venisse coperto dalla foglia della cipolla successivamente scavata, e così facendo maturavano in campo in maniera eccellente. Era una cipolla da consumo fresco, non durava molto, tanto che già ai primi di ottobre ricacciava; venne abbandonata sopratutto per l'avvento di colture più redditizie e "facili", con bisogno di meno mano d'opera e per il fatto che con le "agostane" a giorno lungo, la frigoconservazione e l'utilizzo dell'Idrazide maleica, ne prolunga la consevazione per tutto l'anno.

Può essere la Bionda precoce di Sermide? Sicuramente locale e antica ma a Sermide ce ne sono altre due primaverili una è più giallo bronzea l'altra è rossa.

Difatti dicevo libera impollinazione anche con varietà antiche ma a diverso comportamento fotoperiodico. Un caso ce ne sono diversi da Fontaneto a Breme L. dove a libera impollinazione vengon fuori i casini che descrivi ma hanno provato sulla dura pelle i problemi fitosanitari. Non c'è da scherzare col Dytilencus dipsaci.

Link al commento
Condividi su altri siti

8 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Un caso ce ne sono diversi da Fontaneto a Breme

A Breme oltre la più famosa Rossa c'anche la Bionda di Breme. Ma ci sono poche informazioni sul suo ciclo, la rossa si semina ad agosto e raccolta da giugno-luglio, la bionda?

Link al commento
Condividi su altri siti

16 ore fa, luigite ha scritto:

A Breme oltre la più famosa Rossa c'anche la Bionda di Breme. Ma ci sono poche informazioni sul suo ciclo, la rossa si semina ad agosto e raccolta da giugno-luglio, la bionda?

La Bionda è primaverile dopo febbraio raccolta classica a fine luglio. Gialla antica da serbo vero. Da raccolto secco.

  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

6 ore fa, CultivarSé ha scritto:

La Bionda è primaverile dopo febbraio raccolta classica a fine luglio. Gialla antica da serbo vero. Da raccolto secco.

Quindi l'unica differenza con la Dorata di Voghera (la pavese più famosa) è la forma del bulbo che nella bionda di Preme è più piatto?

Link al commento
Condividi su altri siti

15 ore fa, luigite ha scritto:

Quindi l'unica differenza con la Dorata di Voghera (la pavese più famosa) è la forma del bulbo che nella bionda di Preme è più piatto?

No la vogherese è diversa perchè è più grossa più acuminata tipo ramate come quella di milano o tipo le emiliare.... difatti è sulla stada per piacenza. E' vera primaverili marzaiola ed ha numeri ben superiori. La dorata di Breme è pochissima la pianta piùmpiccola foglie più filiformi non è il piantane, il baobab della rossa dolcissima di Breme neppure della dorata di voghera che è già più cipolla moderna. Tanto ormai anche nel vogherese vanno le spagnole anche in pacciamatura. Le spagnole sono le grossissime bianche. 

  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Il 28/10/2023 at 23:54, CultivarSé ha scritto:

No la vogherese è diversa perchè è più grossa più acuminata tipo ramate come quella di milano o tipo le emiliare.... difatti è sulla stada per piacenza. E' vera primaverili marzaiola ed ha numeri ben superiori. La dorata di Breme è pochissima la pianta piùmpiccola foglie più filiformi non è il piantane, il baobab della rossa dolcissima di Breme neppure della dorata di voghera che è già più cipolla moderna. Tanto ormai anche nel vogherese vanno le spagnole anche in pacciamatura. Le spagnole sono le grossissime bianche. 

Nel vogherese c'è un Consorzio Produttori Cipolla di Voghera ma da quello che ho capito producono tutto tranne che la cipolla Dorata di Voghera tradizionale. Producono gialle, bianche e rosse da conservazione a semina diretta primaverile con i più recenti ibridi?

Modificato da luigite
Link al commento
Condividi su altri siti

7 ore fa, luigite ha scritto:

Nel vogherese c'è un Consorzio Produttori Cipolla di Voghera ma da quello che ho capito producono tutto tranne che la cipolla Dorata di Voghera tradizionale. Producono gialle, bianche e rosse da conservazione a semina diretta primaverile con i più recenti ibridi?

E' un'associazione di produttori con relativo centro di stoccaccio, calibrazione, pulizia e insaccamento solitamente in reticella molto simile ai centri piacentini. Un Consorzio a cui aderiscono diversi compresi privati che svolgono anche funzione di contoterzisti perchè passa come coltura specializzata insieme al pomodoro. Diversi terzisti e stoccatori. No non è un consorzio di Tutela, in pratica non tutela la biodiversità o le varietà antiche o locali. Ormai le locali e le antiche sono la base degli ibridi, cipolle seleziona ma pur sempre antiche ce ne sono pochissime, resta la dorata di parma tipo Erso giusto perchè ha tanti geni di resistenza per il fusarium della cipolla e alcuni per la peronospora se no sarebbe sparita anche quella. Ma la gente ha sempre un occhio benevolo per le cipolle primaverili, le giorno lungo. Le cipolle estive o a giorno corto sono le cenerentole, difficilissimo vederle in coltura seppure sono quelle tra le prime e spesso buone da cipollotti tra le poche ad avere ancora tanta biodiversità. Le giorno corto resistono come relitti. L'eccezione di successo è la Cipolla di Tropea ma guarda caso la stanno stravolgendo volendola far sempre più assomigliare ad una giorno lungo e quindi ad una a semina primaverile.

Le giorno corto resistono male alla semina diretta e per questo sono le meno industrializzate poi tendono a fare meno sostanza secca e a ributtare, si svegliano subito e germogliano, l'unica che resiste è appunto la Tropea ma è anche assai precoce rispetto alle altre specie del nord italia. 

A ben vedere le cipolle italiche sono il più grand efurto, la più grande biopirateria del mondo vegetale, dalle cipolle italiane ci han tratto di tutto compresi i geni e il citoplasma della maschiosterilità che ha permesso già nei decenni passati di avere vero seme ibrido senza ricorrere a castrazioni varie o a prodotti gametocidi. Vorrei poi vedere uno con le pinzette che fa castrazione sui fiori di cipolla ad uno ad uno in campo o anche in serra. Eì per questo che la cipolla ormai ha un grande successo come ibrido.

Del resto le cipolle locali e antiche hanno dei prezzi funambolici minimo di 3-4 euro al chilo non si trovano le giorno corto o le piatte primaverili spesso a giugno luglio non c'è più niente. Al mercato prendono +1-2 euro per cui in pochissimi le comprano. Solo Elisabetta II faceva colpi da 300q ad acquisto per le dolcissime poi del resto chi se le può permettere sempre.

Quelle del Consorzio di Voghera le trovi nei supermercati in reticella, All'aglio va meglio, resta più una coltura biodiversa mentre allo scalogno va di scalogna- Scalogno F1 e ibrido ormai ce n'è tanto estremamente dolce cosa che una varietà pura non è. La zona è quella da sotto il Po a tutta l'Emilia è un fiorire in generale di alliacee lilliacee fino in appennino. 

Link al commento
Condividi su altri siti

7 ore fa, luigite ha scritto:

Nel vogherese c'è un Consorzio Produttori Cipolla di Voghera ma da quello che ho capito producono tutto tranne che la cipolla Dorata di Voghera tradizionale. Producono gialle, bianche e rosse da conservazione a semina diretta primaverile con i più recenti ibridi?

Solitamente qua è tutta cipolla secca comprese le antiche locali, in Otp prevale la secca da serbo come fino alla fine della ER, neppure l'aglio è solitamente tutto da serbo non so di fresco o cipollotti che si usano in altre parti d'Italia ma non è roba nostra.  Ormai sono tutti ibridi recenti eccetto le gialle e le cipolline che sono da Mantova fino alle capitali reggiane di Porretta e Boretto. Gialle, ramate e rosse oblunghe sono poi tipiche del bolognese anche perchè suoli limo argillosi le rendono più asciutte, saline, ricche di potassio e particolarmente serbevoli.

Sull'alto vogherese o meglio l'alto Otp si stanno sviulppando molto le cipolle molto grosse soprattutto bianche le così dette bombe. La coltivazione è assolutamente varia e va molto ad annate, quest'anno davvero poca roba anche per le locali. Solitamente terreni fluviali, golene prevale tutta roba giovane e le locali, terreni limosi argillosi tutte cipolle da serbo giorno lungo primaverili. Cipolla industriale da noi pochissima è tipica del mantovano e di tutta ER che è poco oltre l'Appennino. Da Voghera 20 Km sei a Piacenza. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Il 30/10/2023 at 15:21, CultivarSé ha scritto:

si stanno sviulppando molto le cipolle molto grosse soprattutto bianche le così dette bombe. 

A livello di genetica queste cipolle di notevoli dimensioni e tardive come ciclo  sono ibridi derivati, forse, dalle cipolle di origine spagnola come ad esempio la storica White Spanish o  forse dalla più recente Blanco Duro?

Link al commento
Condividi su altri siti

8 ore fa, luigite ha scritto:

A livello di genetica queste cipolle di notevoli dimensioni e tardive come ciclo  sono ibridi derivati, forse, dalle cipolle di origine spagnola come ad esempio la storica White Spanish o  forse dalla più recente Blanco Duro?

Sì si proprio ma le vere spagnole, Tardive non tanto perchè alla fine arrivano a luglio ma devono per forza essere mature o più che mature per durare tanto ed essere belle secche. VAnno ottimamente anche su telo, in pacciamatura, bombe enormi, paracarri. Durissime non a caso li chiamano palle di cannone. 

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...
Il 23/12/2023 at 20:16, Anto93 ha scritto:

In provincia di Foggia in effetti giorni addietro ci sono state un paio di gelate! 

C'è anche Botrite che è il pagamento dell'autunno, non è peronospora. La botrite è un fungo anche opportunista va anche sulle ferite e le bruciature da gelo poi ci pensa il Fohen col colpo di caldo che sembra settembre a giovare alla muffa grigia.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il 25/12/2023 at 11:26, CultivarSé ha scritto:

C'è anche Botrite che è il pagamento dell'autunno, non è peronospora. La botrite è un fungo anche opportunista va anche sulle ferite e le bruciature da gelo poi ci pensa il Fohen col colpo di caldo che sembra settembre a giovare alla muffa grigia.

Si infatti temperature troppo miti! sto avendo  anche problemi di larve dovute alle mosche e ho già dovuto trattare con insetticida 

Link al commento
Condividi su altri siti

7 minuti fa, Anto93 ha scritto:

Si infatti temperature troppo miti! sto avendo  anche problemi di larve dovute alle mosche e ho già dovuto trattare con insetticida 

Ma ormai quelle è da un pò di anni che non ce ne sono più ma può essere che arrivino altre specie di mosche se non epialidi. Avevamo problemi nelle vicinanze dei Mughetti sia nelle zone boschive sia vicino ai giardini.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il 26/12/2023 at 15:35, Anto93 ha scritto:

Si infatti temperature troppo miti! sto avendo  anche problemi di larve dovute alle mosche e ho già dovuto trattare con insetticida 

In provincia di Foggia in che epoca si impiantano i bulbi per la cipolla da seme? Dalle foto di fine dicembre sembra avere già un bello sviluppo vegetativo.

Modificato da luigite
Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...