Vai al contenuto

2024 in Vigneto


ALAN.F

Messaggi raccomandati

5 ore fa, Francesco F. ha scritto:

Ne parlavamo.in Chat , costi di produzione  22.000 euro ettaro, probabilmente contando anche l ammortamento dei terreni .

Detto ciò non e' obbligatorio fare vino.....ci sono zone anche qui in  Romagna dove Kiwi e albicocche rendono più dell Uva....ed infatti fanno Kiwi(valle del Marzeno)....

Come diceva Maria Antonietta.....se non va il pane, facciano Brioches

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

4 ore fa, ALAN.F ha scritto:

Ne parlavamo.in Chat , costi di produzione  22.000 euro ettaro, probabilmente contando anche l ammortamento dei terreni .

Detto ciò non e' obbligatorio fare vino.....ci sono zone anche qui in  Romagna dove Kiwi e albicocche rendono più dell Uva....ed infatti fanno Kiwi(valle del Marzeno)....

Come diceva Maria Antonietta.....se non va il pane, facciano Brioches

Quella di maria antonietta la ricordo diversa e comunque non ha fatto una bella fine. Concordo sul fatto dei costi e del prezzo del vino. Senza giudicare nessuno eh , ma i clienti che possono spendere sono sempre meno o meglio sono sempre più quelli che bere vino è l'ultimo dei problemi

Link al commento
Condividi su altri siti

14 ore fa, ALAN.F ha scritto:

Ne parlavamo.in Chat , costi di produzione  22.000 euro ettaro, probabilmente contando anche l ammortamento dei terreni .

Detto ciò non e' obbligatorio fare vino.....ci sono zone anche qui in  Romagna dove Kiwi e albicocche rendono più dell Uva....ed infatti fanno Kiwi(valle del Marzeno)....

Come diceva Maria Antonietta.....se non va il pane, facciano Brioches

Kiwi è rinato doèo anni di crisi globale nel senso non solo delle malattie. Kiwi rinato perchè in molte zone c'è la Sindrome della moria.... si aprono mercati dove ci sono le ceneri. Vino appunto è giusto come dice Billy il discorso è chi non beve più o ha calato molto, se ci mettiamo un aumento ingiustificato della bottiglia bhè quelli non bevono più del tutto. Ha coraggio chi dice bere meglio o mangiare meglio ma meno ma pagando il doppio.... L'unico paese dove ne ti pagano ne aumentano il salario ne pagano gli agricoltori è proprio l'Italia. Il rischio non è che non girano i soldi o diventa una partita di giro, è che proprio non ci sono i soldi. La catena del reddito è spezzata e non si può pretendere di andare in senso unico è sempre un bilancio ma per comperare bisogna avere se no è semplicemente debito e alla fine diventa debito per tutti. 

Se non aumentano salari e stipendi non ce n'è per nessuno, altro che dop ma neppure discount si va ai cassonetti e il lusso lo fa chi rovista nelle cassette.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

11 minuti fa, martinaz ha scritto:

Voci dicono che il gruppo Cevico (se ben ricordo) si stia attrezzando per produrre vino dealcolizzato

Per una volta le due coop Giganti  hanno fatto un lavoro ottimo , horeca, low alcool e termorefrigerato a richiesta ..fan si che le cantine siano presto vuote e la remunerazione molto buone

  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Il 11/11/2024 at 18:46, superbilly1973 ha scritto:

Quella di maria antonietta la ricordo diversa e comunque non ha fatto una bella fine. Concordo sul fatto dei costi e del prezzo del vino. Senza giudicare nessuno eh , ma i clienti che possono spendere sono sempre meno o meglio sono sempre più quelli che bere vino è l'ultimo dei problemi

Partiamo dal presupposto che quelli che possono spendere potranno spendere sempre di più e magari altri soffrono, io non sono 'accordo con la tua analisi.

Mi dispiace per te ma mi pare che guardi dalla parte del bicchiere mezzo vuoto, il problema non è che ci sono sempre meno persone che comperano, il problema è che cosa vuoi fare del tuo mercato.

Mi spiego se hai 100ha puoi avere una visione (che io non condivido chiaramente ma non critico sono scelte altrui) quella di fare 1000000 di bottiglie o due anno e guadagnare 50 cent puliti a bottiglia ( e ce ne sarebbe per stare bene)  se ne hai 10 ha conviene fare 10000 bottiglie a 50 euro l'una esagero ma non troppo la mia idea.

Comunque il mercato vino non è in calo, la domanda per prodotto qualitativo è sempre alta bisogna essere bravi a posizionarsi bene questo non è facile ma non è neanche impossibile di gente che può spendere ce ne sta eccome in tutto il mondo, "hanno un difetto" che scelgono loro cosa bere e non guardano all'euro ma a cosa bevono.

Purtroppo vedo che ci sono gruppi che battono questa strada e un sacco di persone che piuttosto di impegnarsi per promuovere il loro prodotto eccellente si limitano al compitino forse manca un pò di mentalità perchè il prodotto c'è in tutta Italia 

  • Like 4
  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

38 minuti fa, Johndin ha scritto:

Partiamo dal presupposto che quelli che possono spendere potranno spendere sempre di più e magari altri soffrono, io non sono 'accordo con la tua analisi.

Mi dispiace per te ma mi pare che guardi dalla parte del bicchiere mezzo vuoto, il problema non è che ci sono sempre meno persone che comperano, il problema è che cosa vuoi fare del tuo mercato.

Mi spiego se hai 100ha puoi avere una visione (che io non condivido chiaramente ma non critico sono scelte altrui) quella di fare 1000000 di bottiglie o due anno e guadagnare 50 cent puliti a bottiglia ( e ce ne sarebbe per stare bene)  se ne hai 10 ha conviene fare 10000 bottiglie a 50 euro l'una esagero ma non troppo la mia idea.

Comunque il mercato vino non è in calo, la domanda per prodotto qualitativo è sempre alta bisogna essere bravi a posizionarsi bene questo non è facile ma non è neanche impossibile di gente che può spendere ce ne sta eccome in tutto il mondo, "hanno un difetto" che scelgono loro cosa bere e non guardano all'euro ma a cosa bevono.

Purtroppo vedo che ci sono gruppi che battono questa strada e un sacco di persone che piuttosto di impegnarsi per promuovere il loro prodotto eccellente si limitano al compitino forse manca un pò di mentalità perchè il prodotto c'è in tutta Italia 

Si concordo anche io che come gestione di una azienda vitivinicola conviene fare meno bottiglie e venderle meglio e direttamente ma purtroppo non era quello il pensiero principale del post. Almeno per quello che vedo dalle mie parti, è che la povertà avanza. Non solo legata al consumo del vino eh. Poi certo se vendi e riesci a raggiungere clienti che possono e vogliono spendere ok bravo anche perchè per produrre bene oggi ci sono sempre maggiori spese tra terra , coltivazione, mezzi e strutture.

Link al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, ALAN.F ha scritto:

Per una volta le due coop Giganti  hanno fatto un lavoro ottimo , horeca, low alcool e termorefrigerato a richiesta ..fan si che le cantine siano presto vuote e la remunerazione molto buone

Dimmi,anzi scrivimi quale sarebbe l'altra coop?

  • Haha 1
Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Johndin ha scritto:

Partiamo dal presupposto che quelli che possono spendere potranno spendere sempre di più e magari altri soffrono, io non sono 'accordo con la tua analisi.

Mi dispiace per te ma mi pare che guardi dalla parte del bicchiere mezzo vuoto, il problema non è che ci sono sempre meno persone che comperano, il problema è che cosa vuoi fare del tuo mercato.

Mi spiego se hai 100ha puoi avere una visione (che io non condivido chiaramente ma non critico sono scelte altrui) quella di fare 1000000 di bottiglie o due anno e guadagnare 50 cent puliti a bottiglia ( e ce ne sarebbe per stare bene)  se ne hai 10 ha conviene fare 10000 bottiglie a 50 euro l'una esagero ma non troppo la mia idea.

Comunque il mercato vino non è in calo, la domanda per prodotto qualitativo è sempre alta bisogna essere bravi a posizionarsi bene questo non è facile ma non è neanche impossibile di gente che può spendere ce ne sta eccome in tutto il mondo, "hanno un difetto" che scelgono loro cosa bere e non guardano all'euro ma a cosa bevono.

Purtroppo vedo che ci sono gruppi che battono questa strada e un sacco di persone che piuttosto di impegnarsi per promuovere il loro prodotto eccellente si limitano al compitino forse manca un pò di mentalità perchè il prodotto c'è in tutta Italia 

Beh, oggettivamente un calo dei consumi c'è. Sul resto concordo. E c'è spazio anche per vini più economici, bisogna saperli piazzare. Ad esempio nei cocktail. 

  • Like 1
  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

7 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Non capisco come si fa a fare il vino dealcolato e tecnicamente mi sfugge per me è una bestemmia. A parte che io non bevo neppure di striscio ma sono un fan degli impieghi dell'alcool e dell'aceto. Sono una persona sia basica ma anche molto acida a volte.

Si bevono Red bull e altre bibite.....se il mercato lo chiede Romagna da ...

  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

16 ore fa, ALAN.F ha scritto:

Si bevono Red bull e altre bibite.....se il mercato lo chiede Romagna da ...

Si va anche in prontosoccorso per super overdose di caffeina, altro che Red Bull, questa è il minimo per gente che ha in corpo anche più di 1g di caffeina pura. Forse fa meno male il vino dealcolato ma non so cos'è... succo ossidato?

Link al commento
Condividi su altri siti

7 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Si va anche in prontosoccorso per super overdose di caffeina, altro che Red Bull, questa è il minimo per gente che ha in corpo anche più di 1g di caffeina pura. Forse fa meno male il vino dealcolato ma non so cos'è... succo ossidato?

Di fatto il dealcolato puro , chi l.ha bevuto parla di sciroppo che non ha nulla a che vedere con il vino , mentre diversa la storia dei low alcool , stile 8,5giacobazzi dry per chi ha un po' di anni come me. Riuscire ad intercettare una fascia , con vini da 5 a 8 gradi , possibilmente frizzanti e bianchi , in modo che si può bere tranquillamente Senza fare l alcool test. Di fatto il mercato sta alleggerendo molto le gradazioni .

 

Link al commento
Condividi su altri siti

6 ore fa, ALAN.F ha scritto:

Di fatto il dealcolato puro , chi l.ha bevuto parla di sciroppo che non ha nulla a che vedere con il vino , mentre diversa la storia dei low alcool , stile 8,5giacobazzi dry per chi ha un po' di anni come me. Riuscire ad intercettare una fascia , con vini da 5 a 8 gradi , possibilmente frizzanti e bianchi , in modo che si può bere tranquillamente Senza fare l alcool test. Di fatto il mercato sta alleggerendo molto le gradazioni .

 

Attenzione a non confondere vino dealcolato con succo d'uva, la bottiglia potrebbe essere ingannevole in quanto identica a quella di vino ma non è vino e nemmeno vino dealcolato

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

qui posso esprimere un po' di idee con cognitio causae:

- succo d'uva: è un mosto non fermentato preparato in un qualche modo

- vino low alcol: di fatto anche i vari moscato spumante (per es. il fior d'arancio) sono low alcol (6°): è un vino che ha fermentato 

- "0 alcol" non si può al momento chiamarlo vino (per questioni burocratiche)ma è un vino a tutti gli effetti fermentato completamente e sottoposto a processo di dealcolazione (i dettagli del meccanismo non li conosco ma si passa sicuramente attraverso una qualche tipo di osmosi inversa). al momento in italia non ci sono impianti per la dealcolazione, anche se numerose aziende propongono dealcolato: lo si compra per lo più dalla Germania.

anche in zona qui le cantine sociali stanno optando (aspettando che il parlamento legiferi in merito) per la dealcolazione che sembra essere un business per alcuni mercati.

qualche mese fa ne parlavo approfonditamente con un collega enologo che ha provato a inserirlo in azienda: la faccio breve e riassumo così: bisogna disfare il vino attraverso la dealcolazione, e poi ricostruire struttura, aromaticità, corpo. ha davvero senso? lui non lo ha più fatto (lavora in una grossa azienda privata), ma altri, vedi Mionetto che vanta anche di farlo partendo da uve glera per prosecco, hanno ottenuto un risultato accettabile, ma con l'obiettivo di usarlo in mistura ad altri spirits (magari 0 alcol pure questi) per fare bevande simil spritz o altro.

Detto questo, poi ci sono alcuni distinguo: per esempio in biologico non puoi nemmeno pensarci perchè non è previsto dal regolamento. tuttavia in azienda dove sono enologo giusto ieri ne abbiamo parlato di inserire un prodotto 0 alcol, ma partendo da mosto uva, per cui non fermentato, per cui non stiamo parlando di dealcolato, ma di succo/mosto uva

  • Like 4
  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

33 minuti fa, Francesco F. ha scritto:

qui posso esprimere un po' di idee con cognitio causae:

- succo d'uva: è un mosto non fermentato preparato in un qualche modo

- vino low alcol: di fatto anche i vari moscato spumante (per es. il fior d'arancio) sono low alcol (6°): è un vino che ha fermentato 

- "0 alcol" non si può al momento chiamarlo vino (per questioni burocratiche)ma è un vino a tutti gli effetti fermentato completamente e sottoposto a processo di dealcolazione (i dettagli del meccanismo non li conosco ma si passa sicuramente attraverso una qualche tipo di osmosi inversa). al momento in italia non ci sono impianti per la dealcolazione, anche se numerose aziende propongono dealcolato: lo si compra per lo più dalla Germania.

anche in zona qui le cantine sociali stanno optando (aspettando che il parlamento legiferi in merito) per la dealcolazione che sembra essere un business per alcuni mercati.

qualche mese fa ne parlavo approfonditamente con un collega enologo che ha provato a inserirlo in azienda: la faccio breve e riassumo così: bisogna disfare il vino attraverso la dealcolazione, e poi ricostruire struttura, aromaticità, corpo. ha davvero senso? lui non lo ha più fatto (lavora in una grossa azienda privata), ma altri, vedi Mionetto che vanta anche di farlo partendo da uve glera per prosecco, hanno ottenuto un risultato accettabile, ma con l'obiettivo di usarlo in mistura ad altri spirits (magari 0 alcol pure questi) per fare bevande simil spritz o altro.

Detto questo, poi ci sono alcuni distinguo: per esempio in biologico non puoi nemmeno pensarci perchè non è previsto dal regolamento. tuttavia in azienda dove sono enologo giusto ieri ne abbiamo parlato di inserire un prodotto 0 alcol, ma partendo da mosto uva, per cui non fermentato, per cui non stiamo parlando di dealcolato, ma di succo/mosto uva

Se ne sentono in giro ma nessuno capisce cos'è e neppure cosa si intende perchè manca la definizione oltre alla tipologia di prodotto univoco. A me avevano detto altro tipo succo fermentato ma poi stoppato in vari modi.

Il discorso aromaticità mi fa sorridere, si deve partire dalla materia prima e dai lieviti per avere aroma.

Il succo ha una definizione per legge e quella è, prodotto dall'azione meccanica per schiacciamento a pressione o centrifugazione di frutta o verdura ed è univoca non permette altro. 

Il dealcolato e lo zero alcool arrivano dall'Australia dove la legge non è quella Italiana impone l'arresto se in stato di ebrezza. Utile un'approfondimento sulle birre zero alcool per capire a che punto del processo di fermentazione si trovano... Il discorso è che non sappiamo neppure che tecnologia adotterebbero per questi cosi che non sono vini. No si sa se sono sottoposti a qualche trattamento termico. Di sicuro per quanto ne so c'è una fermentazione poi come, con cosa e fermata da cosa non so, io mi fermo alla buca della cantina e di certo non entro.

  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

23 ore fa, Francesco F. ha scritto:

qui posso esprimere un po' di idee con cognitio causae:

- succo d'uva: è un mosto non fermentato preparato in un qualche modo

- vino low alcol: di fatto anche i vari moscato spumante (per es. il fior d'arancio) sono low alcol (6°): è un vino che ha fermentato 

- "0 alcol" non si può al momento chiamarlo vino (per questioni burocratiche)ma è un vino a tutti gli effetti fermentato completamente e sottoposto a processo di dealcolazione (i dettagli del meccanismo non li conosco ma si passa sicuramente attraverso una qualche tipo di osmosi inversa). al momento in italia non ci sono impianti per la dealcolazione, anche se numerose aziende propongono dealcolato: lo si compra per lo più dalla Germania.

anche in zona qui le cantine sociali stanno optando (aspettando che il parlamento legiferi in merito) per la dealcolazione che sembra essere un business per alcuni mercati.

qualche mese fa ne parlavo approfonditamente con un collega enologo che ha provato a inserirlo in azienda: la faccio breve e riassumo così: bisogna disfare il vino attraverso la dealcolazione, e poi ricostruire struttura, aromaticità, corpo. ha davvero senso? lui non lo ha più fatto (lavora in una grossa azienda privata), ma altri, vedi Mionetto che vanta anche di farlo partendo da uve glera per prosecco, hanno ottenuto un risultato accettabile, ma con l'obiettivo di usarlo in mistura ad altri spirits (magari 0 alcol pure questi) per fare bevande simil spritz o altro.

Detto questo, poi ci sono alcuni distinguo: per esempio in biologico non puoi nemmeno pensarci perchè non è previsto dal regolamento. tuttavia in azienda dove sono enologo giusto ieri ne abbiamo parlato di inserire un prodotto 0 alcol, ma partendo da mosto uva, per cui non fermentato, per cui non stiamo parlando di dealcolato, ma di succo/mosto uva

Che sia come sia, nel mondo sta prendendo piede, ma, soprattutto, non concepisco l'esser contrari. La concessione al dealcolato non presuppone la soppressione del vino "normale" (definizione ardua, visto che è vino sia il Moscato che il Cannonau..). Non è che il dealcolato toglierà mercato al normale, se non forse in modo residuale. Chi vuole il dealcolato, in sua assenza, beve un succo, non un bianco fermo. Forse uno spritz..forse.

  • Like 2
  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 settimane dopo...
1 ora fa, martinaz ha scritto:

Intanto nelle mie zone sorge un problema (me compreso)...non si riesce più a reperire gente valida per le potature e resto dei lavori 

Aspetta che vado in pensione , anche se mi son promesso a Gianni per via che ha tutti Same .....

  • Like 1
  • Haha 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...