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PROTESTA AGRICOLTORI EUROPEI!!! Tutti in STRADA!


thedavidesame

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12 ore fa, Johndin ha scritto:

Scusa ma qua non mi trovi d'accordo.

I prodotti italiani hanno un prezzo all'estero che già da solo sono di elite, non esiste che vadano alla GDO a parte la Germania per alcuni vini.

Esempio una bottiglia di vino che qua al consumatore vendiamo a 15 euro all'enoteca straniera è quasi il doppio e in certi paesi pure il triplo.

Quindi non bisogna farsi il problema delle cosce di prosciutto o della pasta che costa almeno 4/5 volte quello che costa qua.

E se per caso dovesse finire meglio aumenta l'attesa e la domanda aumenta il prezzo.

e qualche capannone di maiali in più lo si mette 

La tracciatura non si discute sono d'accordo e sarebbe pure apprezzata

Non hai capito il ragionamento. Per fare per esempio il prosciutto di Parma per la domanda di tutto il Mondo o la pasta di semola di grano duro per la domanda di tutto il Mondo significa solo far aumentare i profitti alle aziende agroalimentari, non alle aziende agricole.

Per produrre tutto quel cibo trasformato devono cercare le materie prime altrove, col risultato che noi italiani non abbiamo più la certezza di consumare prodotti ottenuti in origine con materie prime italiane.

Per il vino è diverso perché è un tipo di prodotto che si lega ad un terroir e a disciplinari più stringenti.

Perciò invece di fare pubblicità del Made in Italy si pensasse a sistemare la certezza dell'origine delle materie prime lasciando al consumo interno italiano prodotti fatti con materie prime italiane.

Se si vuole essere certi di consumare prodotti italiani trasformati si alzano spesso i prezzi per i consumatori che li scelgono, restano alcuni prodotti che si collocano nella fascia di prezzo considerata "di nicchia", perciò questo maggior margine purtroppo non ritorna indietro nei bilanci delle aziende agricole.

La domanda di prosciutto di Parma mi pare che una decina di anni fa richiedesse un milione di cosce di maiale che arrivano in gran parte dall'Ungheria. Perciò vedo solo aumentare i profitti alle aziende di trasformazione e ai grossi capitali invece di dare beneficio alle aziende agricole. 

 

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1 ora fa, siesa ha scritto:

chiedo una cosa

ma questo 4% viene calcolato su tutta la superficie dell' azienda o solo sulla parte effettivamente coltivabile

perchè cambia tanto

Lo calcoli sulla superficie che hai in fascicolo aziendale in riferimento alla parte dei seminativi. In quel 4% però , se ne hai , puoi farci finire anche tare tipo siepi o fasce di rispetto sui canali, fossi, laghetti, strade aziendali o comunque parti che non coltivi ma che sono censite in azienda , cioè che hanno la loro particella catastale come seminativi. Tieni presente che ora viene calcolato graficamente cioè sovrappongono foto aeee con le mappe catastali e tu vai ad individuare tutte quelle parti di azienda che potrebbero entrare in quell definizione. Altrimenti, devi lasciare terreni fermi fino ad arrivare al 4%

46 minuti fa, Ninjarosso ha scritto:

Non hai capito il ragionamento. Per fare per esempio il prosciutto di Parma per la domanda di tutto il Mondo o la pasta di semola di grano duro per la domanda di tutto il Mondo significa solo far aumentare i profitti alle aziende agroalimentari, non alle aziende agricole.

Per produrre tutto quel cibo trasformato devono cercare le materie prime altrove, col risultato che noi italiani non abbiamo più la certezza di consumare prodotti ottenuti in origine con materie prime italiane.

Per il vino è diverso perché è un tipo di prodotto che si lega ad un terroir e a disciplinari più stringenti.

Perciò invece di fare pubblicità del Made in Italy si pensasse a sistemare la certezza dell'origine delle materie prime lasciando al consumo interno italiano prodotti fatti con materie prime italiane.

Se si vuole essere certi di consumare prodotti italiani trasformati si alzano spesso i prezzi per i consumatori che li scelgono, restano alcuni prodotti che si collocano nella fascia di prezzo considerata "di nicchia", perciò questo maggior margine purtroppo non ritorna indietro nei bilanci delle aziende agricole.

La domanda di prosciutto di Parma mi pare che una decina di anni fa richiedesse un milione di cosce di maiale che arrivano in gran parte dall'Ungheria. Perciò vedo solo aumentare i profitti alle aziende di trasformazione e ai grossi capitali invece di dare beneficio alle aziende agricole. 

 

Ma infatti il punto è che ci guadagna solo chi vende al consumatore finale oppure chi trasforma oppure chi trovandosi in posizione favorevole, cioè cruciale per la distribuzione, si prende quel che vuole fregandosene di tutto e tutti. Cioè in definitiva , tutti tranne noi. Oppure noi dobbiamo produrre, trasformare, distribuire e vendere. Ma su certi prodotti alla fine non so se siamo più agricoltori o industriali. Penso che culturalmente non siamo preparati e comunque vorrebbe dire fare investimenti non proprio alla portata di tutti. Per non parlare che fare un'etichetta ci vuole poco ma poi c'è qualcuno che va veramente a controllare cosa c'è dietro quell'etichetta? Quasi quasi non ci badano nemmeno i consumatori finali. E' che qu in italia non c'è nessun controllo . Raramente si scoprono truffe e poi passa subito tutto in sordina perchè alla fine non ci possiamo nemmeno permettere di protestare più di tanto se quel bene non riusciamo a produrlo da noi. Come dici se ti servono 1 milione di cosce di amiale ( e poi il resto che ne fai? ) e ne produci la metà cosa fai? Vendi solo 500 mila cosce made in italy vere e perdi una fetta di mercato  o ne fai un milione lo stesso e le altre le importi? Come la pasta. Il grno italiano finisce o in africa oppure in prodotti per l'estero nei mercati dove , chissà come mai, controllano veramnete qello che gli vendi o ti sfanculano. Evidentemente qualcuno bada di più a cosa gli danno in cambio dei soldi che glli chiedono ( e non sono pochi) .

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Su fb stranamente si trova questo a ripetizione ..non capisco perché 

 

non si può fare niente contro queste calunnie e falsità ?

 

senza contare che siamo in alto rischio Psa per colpa dei cinghiali …Potete farlo avere a qualcuno che protesta e magari ha mezzi e agganci legali per prendere provvedimenti contro queste persone e questa associazione che denigra un settore ?

IMG_5212.jpeg

Modificato da Agrigalpad
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Domani dal presidio di Cascina partono 35 trattori scortati dalla polizia direzione Roma....

E altrettanti dal presidio di Betolle, si spera che si aggreghino anche altri dalle zone di Grosseto, Civitavecchia ecc.

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2 ore fa, Agrigalpad ha scritto:

Su fb stranamente si trova questo a ripetizione ..non capisco perché 

 

non si può fare niente contro queste calunnie e falsità ?

 

senza contare che siamo in alto rischio Psa per colpa dei cinghiali …Potete farlo avere a qualcuno che protesta e magari ha mezzi e agganci legali per prendere provvedimenti contro queste persone e questa associazione che denigra un settore ?

IMG_5212.jpeg

Bhe da una notizia vera ci costruiscono la loro versione.... per cui la psa nasce dal nulla negli allevamenti mentre la marea di cinghiali che ci sono non hanno nessuna colpa....ah certo loro sono allo stato brado per cui va bene...

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2 ore fa, #VG# ha scritto:

Bhe da una notizia vera ci costruiscono la loro versione.... per cui la psa nasce dal nulla negli allevamenti mentre la marea di cinghiali che ci sono non hanno nessuna colpa....ah certo loro sono allo stato brado per cui va bene...

Da me la hanno risolta abbattendo il pascolo brado e monitorando cinghiali ( da morti eh ) per eventuali diffusione sul selvatico. Quello che è sbagliato è abbinare la presenza di psa ( che comunque c'è anche in altre zone d'italia e d'europa ) come conseguenza dell'allevamento intensivo. Purtroppo è vero che se ti entra in stalla devi monitorare costantemente e abbattere e ovviamente le vendite vanno a picco. Noi siamo rimasti in stato di embargo per 30 anni vorrei vedere se fanno lo stesso con gli altri. Perchè comunque non credo che l'embargo lo avesse deciso l'italia . Ma di questo non ne sono sicuro.

Da me sta girando un whattsapp per una forte presenza domani al  porto di cagliari per potere chiedere poi un incontro con i prefetti sardi e con il ministro lollobrigida poi.

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23 ore fa, Ninjarosso ha scritto:

Non hai capito il ragionamento. Per fare per esempio il prosciutto di Parma per la domanda di tutto il Mondo o la pasta di semola di grano duro per la domanda di tutto il Mondo significa solo far aumentare i profitti alle aziende agroalimentari, non alle aziende agricole.

Per produrre tutto quel cibo trasformato devono cercare le materie prime altrove, col risultato che noi italiani non abbiamo più la certezza di consumare prodotti ottenuti in origine con materie prime italiane.

Per il vino è diverso perché è un tipo di prodotto che si lega ad un terroir e a disciplinari più stringenti.

Perciò invece di fare pubblicità del Made in Italy si pensasse a sistemare la certezza dell'origine delle materie prime lasciando al consumo interno italiano prodotti fatti con materie prime italiane.

Se si vuole essere certi di consumare prodotti italiani trasformati si alzano spesso i prezzi per i consumatori che li scelgono, restano alcuni prodotti che si collocano nella fascia di prezzo considerata "di nicchia", perciò questo maggior margine purtroppo non ritorna indietro nei bilanci delle aziende agricole.

La domanda di prosciutto di Parma mi pare che una decina di anni fa richiedesse un milione di cosce di maiale che arrivano in gran parte dall'Ungheria. Perciò vedo solo aumentare i profitti alle aziende di trasformazione e ai grossi capitali invece di dare beneficio alle aziende agricole. 

 

Secondo me allora diciamo la stessa cosa, parecchie aziende enologiche hanno già avviato in proprio sistemi per garantire al consumatore la sicurezza della filiera e la sua certificazione (me compreso perchè ci tengo molto specialmente gli stranieri sono molto sensibili, il consumatore Italiano è più stravagante ma capisce).

Non è diverso il discorso per il prosciutto o per la pasta basta certificare la filiera, certo che poi con i ricarichi a cui sono abituati voglio vedere cosa succederà.

Per la produzione di prosciutto se la produzione interna non è sufficiente o si aumenta la produzione o si va a cercare fornitori all'estero si chiama libero mercato non penso che si potrà uscirne per tutelare i ricavi dei produttori............  magari cerca altre strategie nella certificazione tipo prodotto in Italia con materia prima id importazione e relativa targa del pursel quelli toptop saranno prodotti in Italia con maiali Italiani e relativa targa.

Idem la pasta ci sarà quella tutta italiana e quella all'uranio impoverito con grano Ucraino 

 

19 ore fa, Agrigalpad ha scritto:

Su fb stranamente si trova questo a ripetizione ..non capisco perché 

 

non si può fare niente contro queste calunnie e falsità ?

 

senza contare che siamo in alto rischio Psa per colpa dei cinghiali …Potete farlo avere a qualcuno che protesta e magari ha mezzi e agganci legali per prendere provvedimenti contro queste persone e questa associazione che denigra un settore ?

IMG_5212.jpeg

La prima cosa da fare la sappiamo qual'è ma è illegale e qua mi taccio.

Finchè c'è gente che non sa cosa sia una azienda agricola e da retta a questi cialtroni non c'è nulla da fare.

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condivido anche la richiesta di essere "ospiti " da Amadeus a Sanremo (....anche se sono 40 anni che non lo guardo...) in fondo in passato ha dato voce a cani e porci...(nel senso che il teatro Ariston è stato luogo dove diversi attivisti o sostenitori di qualche ideologia particolare hanno potuto esprimersi liberamente) per cui anche i contadini sarebbero in tema!

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E ma mandare due normali con una vacca al guinzaglio non fa audience..............

Votrei scrivere una cosa non politicamente corretta ma mi taccio..........................

Sanremo mi fa .................re mettete quello che volete ma sarebbe una bella vetrina gestita in maniera intelligente e l'ultima parola con televisione stride da morire, a parlare dei nostri problemi c'è andato di tutto e di più ma pochissimi realmente coinvolti.

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Concordo sull’ultima parte delle associazioni, non avremo mai il potere delle lobby industriali fin quando avremo 3 associazioni con pensieri diversi e chi più chi meno pensano solo a fare gli interessi di quel 2% di grandi aziende associate.

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E ma mandare due normali con una vacca al guinzaglio non fa audience..............
Votrei scrivere una cosa non politicamente corretta ma mi taccio..........................
Sanremo mi fa .................re mettete quello che volete ma sarebbe una bella vetrina gestita in maniera intelligente e l'ultima parola con televisione stride da morire, a parlare dei nostri problemi c'è andato di tutto e di più ma pochissimi realmente coinvolti.
Per paura di manifestazioni forti nei pressi dell' Ariston hanno messo le mani avanti dicendo di essere lieti di ospitare qualche agricoltore .

Inviato dal mio moto g13 utilizzando Tapatalk

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Oggi al presidio di Foggia un curioso scampoletto.... Un gruppo di agricoltori, dopo aver prelevato un campione di grano duro da un tir proveniente dal porto di Manfredonia, ha provato a farlo analizzare ad un laboratorio.  Risultato finale....il laboratorio si è rifiutato di analizzarlo nonostante abbia dapprima accettato il campione. Avrà avuto disposizioni dall'alto?!?!

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Più probabilmente non vogliono il potenziale pressing mediatico se avessero trovato valori fuori dai limiti (che cmq per il grano importato sonom+ alti di quello nazionale, bella presa per il culo) e gli agricoltori fossero andati in tv a far vedere le analisi

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2 ore fa, mbx ha scritto:

Più probabilmente non vogliono il potenziale pressing mediatico se avessero trovato valori fuori dai limiti (che cmq per il grano importato sonom+ alti di quello nazionale, bella presa per il culo) e gli agricoltori fossero andati in tv a far vedere le analisi

Concordo!

Anche se non sapevo che ci fossero limiti diversi tra nazionale e importato

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Articolo (per me di difficile comprensione) ma da quel pochino chemi è parso di capire,le differenza delle scelte regionali potrebbe essere dovuta anche dalla diversità delle aziende e conformità dei territori.
Scegliere da una PAC fatta male(come scrive lo stesso autore) credo di sia cercato di fare il meno peggio o quasi sia tirato a caso giusto per scegliere di adottare qualcosa e certamente, così, non si possono ottenere risultati soddisfacenti per ambiente e agricoltura.
A mio modo di vedere , stravolgere l'agricoltura come vorrebbe questa PAC è veramente difficile se si vuole fare reddito e queste proteste credo sia proprio il risultato.
Soluzione in tasca non ne ho, ma se vogliono tenere in vita questo mondo devono mandare nei campi e negli allevamenti chi si occupa di stilare queste politiche Europee er capire meglio ome funzionano le nostre realtà e oi mandarli a vedere come funzionano negli stati extra Europei dove vogliono fare accordi commerciali e vedere anche la come curano la sostenibilità dell' ambiente

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8 minuti fa, Simo23 ha scritto:

adesso abbiamo la simpatia della gente, ma stiamo rischiando la sovraesposizione. Secondo me andare a sanremo è prorio una stupidata. adesso è tempo di andare dai politici che decidono

Concordo, secondo me ad Amadeus interessa solamente aumentare l'audience... inoltre questa occasione potrebbe essere una enorme arma a doppio taglio a seconda di chi parlerà ed a seconda di quello che si dirà... una minima parola fuori posto e ciaone...

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11 ore fa, Ninjarosso ha scritto:

Benissimo adesso esprimo un pensiero che potrà anche non essere condiviso ma è assolutamente necessario a questo punto fare un punto della situazione.

La protesta è andata benissimo c'è stata una grossa adesione senza guardare perchè era necessaria ma a questo punto bisogna interfacciarsi con la politica e cominciano i problemi.

Io ho sentito di tutto e di più nei vari interventi televisivi, anche frasi senza senso da gente che magari sapeva cosa doveva dire ma non è capace di esprimere correttamente quello che vuole dire.

Gente che si vuole mettere la medaglia perchè ha i suoi fini personali prima del generale o che pare che li abbia.

Locandine con pretese assurde irrealizzabili.

Quindi serve qualcuno che si interfacci con la politica con un programma serio e attuabile, quindi che vi piaccia o no bisognerà passare anche attraverso le associazioni e cercare di fare fronte comune anche tappandosi mezzo naso ma è sicuramente meglio.

Se si trovano al tavolo un agricoltore un industriale e il capo di coldi mi dispiace ma l'agricoltore ha molti meno mezzi politici per fronteggiare la discussione, non per ignoranza ma per abitudine alla cosa.

Quindi a questo punto non serve andare a fare le bandierine a Sanremo ma colloquiare in maniera costruttiva, perchè se no si torna a girare. 

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