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PROTESTA AGRICOLTORI EUROPEI!!! Tutti in STRADA!


thedavidesame

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  Il Regolamento europeo che innalza da 700 a 1750 pb il limite del DON ( vomitossina ) nel grano importato è opera sua, il CETA è opera sua, la stessa nuova pac è stata sempre fortemente voluta da lui; costui si vanta della riduzione dell’uso in Europa dei fitofarmaci ma è grazie a lui che in Europa si mangino spaghetti al glifo.

Nella realtà sono questi personaggi ed i sindacati collusi in primis coldiretti ad aver abbandonato il mondo rurale;

O si sradicano questi esseri dal potere o non vi è futuro per il mondo agricolo.

imho

Modificato da Giancarlo60
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9 ore fa, Giancarlo60 ha scritto:

Se canadesi e russi producono durum solo per esportarlo io combatto per il non uso del glifo da noi e per il divieto di importazione di derrate alimentari che non rispettino le nostre stesse normative e protesto per la concorrenza sleale.

Se protestare non basta si devono bloccare fisicamente i camion

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6 ore fa, Giancarlo60 ha scritto:

  Il Regolamento europeo che innalza da 700 a 1750 pb il limite del DON ( vomitossina ) nel grano importato è opera sua, il CETA è opera sua, la stessa nuova pac è stata sempre fortemente voluta da lui; costui si vanta della riduzione dell’uso in Europa dei fitofarmaci ma è grazie a lui che in Europa si mangino spaghetti al glifo.

Nella realtà sono questi personaggi ed i sindacati collusi in primis coldiretti ad aver abbandonato il mondo rurale;

O si sradicano questi esseri dal potere o non vi è futuro per il mondo agricolo.

imho

Concordo con Giancarlo. 

Dobbiamo partire proprio dal regolamento (CE) n. 1881/2006 che innalza i limiti del DON (Deossinivalenolo). Questo fa finta che questo regolamento non esista e/o che l'abbia introdotto qualche marziano.

LA CORRUZIONE E' A LIVELLI ALTISSIMI IN ITALIA E IN EUROPA. 

 

Aggiungo che appena l'Ucraina entrerà in Europa la situazione si aggraverà di molto. La PAC la prenderanno le multinazionali americane proprietarie dei terreni ucraini e la nostra agricoltura verrà completamente distrutta. 

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8 ore fa, Giancarlo60 ha scritto:

  Il Regolamento europeo che innalza da 700 a 1750 pb il limite del DON ( vomitossina ) nel grano importato è opera sua, il CETA è opera sua, la stessa nuova pac è stata sempre fortemente voluta da lui; costui si vanta della riduzione dell’uso in Europa dei fitofarmaci ma è grazie a lui che in Europa si mangino spaghetti al glifo.

Nella realtà sono questi personaggi ed i sindacati collusi in primis coldiretti ad aver abbandonato il mondo rurale;

O si sradicano questi esseri dal potere o non vi è futuro per il mondo agricolo.

imho

tutti i mali vengono sempre da quella parte

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9 ore fa, Giancarlo60 ha scritto:

  Il Regolamento europeo che innalza da 700 a 1750 pb il limite del DON ( vomitossina ) nel grano importato è opera sua, il CETA è opera sua, la stessa nuova pac è stata sempre fortemente voluta da lui; costui si vanta della riduzione dell’uso in Europa dei fitofarmaci ma è grazie a lui che in Europa si mangino spaghetti al glifo.

Nella realtà sono questi personaggi ed i sindacati collusi in primis coldiretti ad aver abbandonato il mondo rurale;

O si sradicano questi esseri dal potere o non vi è futuro per il mondo agricolo.

imho

Ho sentito anche io dire che il limite del DON ed il CETA sia opera sua. Ma perchè si dice questo? Quali sono i riscontri oggettivi?

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Ha provato a spiegare da lontano come siamo arrivati a questo punto. Che poi è lo stesso blocco di informazioni che personalmente spiego (la storia della PAC) agli studenti del tecnico agrario.

A questa però io aggiungo due punti che non ha toccato.

1. Il cambiamento climatico, che si aggiunge agli altri fattori di crisi e porta a rischio la già difficoltosa redditività delle aziende agricole, con l'altra mancanza mortale che è l'assenza di un piano irriguo nazionale dettagliato e diffuso sul territorio nazionale; questo avrebbe in parte calmierato l'effetto di crisi dovuto al crollo di Plv, poi altrimenti vanno cambiate anche tecniche e colture nei casi più estremi. Anche in biologia sopravvive chi si sa adattare al cambiamento ecologico...

2. La presenza di connivenza tra politica nazionale, internazionale, associazioni dei produttori che non fanno la tutela degli imprenditori agricoli e dei consumatori, ma stanno a tutelare i profitti e le speculazioni dei grandi capitali che muovono anche le aziende agroalimentari di trasformazione.

Concludo pertanto che prima di additare l'Europa, bisogna prima ripulire la catena di comando del settore agricolo in Italia, insieme all'investimento in politiche di mitigazione ai cambiamenti climatici, poi concentrarsi sulle decisioni che prende l'Europa a livello di PAC. Anche con l'esercizio di voto....

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4 minuti fa, Ninjarosso ha scritto:

Ha provato a spiegare da lontano come siamo arrivati a questo punto. Che poi è lo stesso blocco di informazioni che personalmente spiego (la storia della PAC) agli studenti del tecnico agrario.

A questa però io aggiungo due punti che non ha toccato.

1. Il cambiamento climatico, che si aggiunge agli altri fattori di crisi e porta a rischio la già difficoltosa redditività delle aziende agricole, con l'altra mancanza mortale che è l'assenza di un piano irriguo nazionale dettagliato e diffuso sul territorio nazionale; questo avrebbe in parte calmierato l'effetto di crisi dovuto al crollo di Plv, poi altrimenti vanno cambiate anche tecniche e colture nei casi più estremi. Anche in biologia sopravvive chi si sa adattare al cambiamento ecologico...

2. La presenza di connivenza tra politica nazionale, internazionale, associazioni dei produttori che non fanno la tutela degli imprenditori agricoli e dei consumatori, ma stanno a tutelare i profitti e le speculazioni dei grandi capitali che muovono anche le aziende agroalimentari di trasformazione.

Concludo pertanto che prima di additare l'Europa, bisogna prima ripulire la catena di comando del settore agricolo in Italia, insieme all'investimento in politiche di mitigazione ai cambiamenti climatici, poi concentrarsi sulle decisioni che prende l'Europa a livello di PAC. Anche con l'esercizio di voto....

Più la 2 che la 1. Ne invertirei l'ordine. 

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23 minuti fa, 409 vario ha scritto:

Peccato solo che loro come azienda buttino 40 ettari irrigui per fare agrivoltaico

le colpe che do al governo sono di non aver bloccato il fv nei terreni coltivabili e di non aver fatto nulla almeno finora per la fauna selvatica in particolare cinghiali, una vergogna

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3 minuti fa, gasgas ha scritto:

le colpe che do al governo sono di non aver bloccato il fv nei terreni coltivabili e di non aver fatto nulla almeno finora per la fauna selvatica in particolare cinghiali, una vergogna

E permettere l'import di prodotti alimentari coltivati con modalità a noi proibite no?

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14 minuti fa, Ninjarosso ha scritto:

Ha provato a spiegare da lontano come siamo arrivati a questo punto. Che poi è lo stesso blocco di informazioni che personalmente spiego (la storia della PAC) agli studenti del tecnico agrario.

A questa però io aggiungo due punti che non ha toccato.

1. Il cambiamento climatico, che si aggiunge agli altri fattori di crisi e porta a rischio la già difficoltosa redditività delle aziende agricole, con l'altra mancanza mortale che è l'assenza di un piano irriguo nazionale dettagliato e diffuso sul territorio nazionale; questo avrebbe in parte calmierato l'effetto di crisi dovuto al crollo di Plv, poi altrimenti vanno cambiate anche tecniche e colture nei casi più estremi. Anche in biologia sopravvive chi si sa adattare al cambiamento ecologico...

2. La presenza di connivenza tra politica nazionale, internazionale, associazioni dei produttori che non fanno la tutela degli imprenditori agricoli e dei consumatori, ma stanno a tutelare i profitti e le speculazioni dei grandi capitali che muovono anche le aziende agroalimentari di trasformazione.

Concludo pertanto che prima di additare l'Europa, bisogna prima ripulire la catena di comando del settore agricolo in Italia, insieme all'investimento in politiche di mitigazione ai cambiamenti climatici, poi concentrarsi sulle decisioni che prende l'Europa a livello di PAC. Anche con l'esercizio di voto....

a mio parere l'attivita agricola ha impatto irrisorio sul clima, pensate in 30 anni ad esempio all'aumento esponenziale di cemento e asfalto nel mondo milioni di ha che restituiscono tutto il calore accumulato, le distese di fv migliorano il clima? sono follie che ovviamente ingrassano qualcuno....  un volo di un aereo che consuma piu carburante di quanto ognuno di noi nemmeno in tutta la vita lo consumiamo,  sono idee portate avanti da pzzi aiutati da politici ignoranti facilmente corruttibili, abbiamo gia visto a bruxelles.., sul punto 2 mi trovi perfettamente d'accordo..

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3 minuti fa, EnricoTr ha scritto:

E permettere l'import di prodotti alimentari coltivati con modalità a noi proibite no?

 

9 minuti fa, gasgas ha scritto:

le colpe che do al governo sono di non aver bloccato il fv nei terreni coltivabili e di non aver fatto nulla almeno finora per la fauna selvatica in particolare cinghiali, una vergogna

Anche queste, certo

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Adesso, gasgas ha scritto:

a mio parere l'attivita agricola ha impatto irrisorio sul clima, pensate in 30 anni ad esempio all'aumento esponenziale di cemento e asfalto nel mondo milioni di ha che restituiscono tutto il calore accumulato, le distese di fv migliorano il clima? sono follie che ovviamente ingrassano qualcuno....  un volo di un aereo che consuma piu carburante di quanto ognuno di noi nemmeno in tutta la vita lo consumiamo,  sono idee portate avanti da pzzi aiutati da politici ignoranti facilmente corruttibili, abbiamo gia visto a bruxelles.., sul punto 2 mi trovi perfettamente d'accordo..

Intendo dire che ciò che si trascura sempre nell'analisi della crisi dei redditi agricoli è l'assenza di un piano irriguo nazionale....che non è da poco.

Non ho inteso dire che l'agricoltura è la responsabile del cambiamento climatico...

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4 minuti fa, EnricoTr ha scritto:

E permettere l'import di prodotti alimentari coltivati con modalità a noi proibite no?

giusto hai ragione da vendere ma ormai come ho gia detto non abbiamo piu superfice coltivabile per essere autosufficenti, tra l'altro sono anni e anni che subiamo l'import selvaggio di derrate alimentari, ricordo anche che per arrivare all'attuale situazione ci sono voluti almeno 30 anni di sporco lavoro politico..

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Peccato solo che loro come azienda buttino 40 ettari irrigui per fare agrivoltaico
70 ha é il progetto.

Per ora la regione ha bloccato tutto il loro progetto, vediamo come si evolverà.

Inviato dal mio KB2003 utilizzando Tapatalk

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34 minuti fa, Ninjarosso ha scritto:

Ha provato a spiegare da lontano come siamo arrivati a questo punto. Che poi è lo stesso blocco di informazioni che personalmente spiego (la storia della PAC) agli studenti del tecnico agrario.

A questa però io aggiungo due punti che non ha toccato.

1. Il cambiamento climatico, che si aggiunge agli altri fattori di crisi e porta a rischio la già difficoltosa redditività delle aziende agricole, con l'altra mancanza mortale che è l'assenza di un piano irriguo nazionale dettagliato e diffuso sul territorio nazionale; questo avrebbe in parte calmierato l'effetto di crisi dovuto al crollo di Plv, poi altrimenti vanno cambiate anche tecniche e colture nei casi più estremi. Anche in biologia sopravvive chi si sa adattare al cambiamento ecologico...

2. La presenza di connivenza tra politica nazionale, internazionale, associazioni dei produttori che non fanno la tutela degli imprenditori agricoli e dei consumatori, ma stanno a tutelare i profitti e le speculazioni dei grandi capitali che muovono anche le aziende agroalimentari di trasformazione.

Concludo pertanto che prima di additare l'Europa, bisogna prima ripulire la catena di comando del settore agricolo in Italia, insieme all'investimento in politiche di mitigazione ai cambiamenti climatici, poi concentrarsi sulle decisioni che prende l'Europa a livello di PAC. Anche con l'esercizio di voto....

Avrei qualche dubbio sul mettere in mezzo anche il cambiamento climatico che poi non la finiamo più . I problemi grossi sono in tutto il percorso che fa il cibo dalla produzione delle materie prime alla loro trasformazione e alla loro distribuzione. Ai cambiamenti climatici ( naturali o dovuti all'attività antropica ora non inteessa ) ci dobbiamo abituare e adattare.

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49 minuti fa, gasgas ha scritto:

le colpe che do al governo sono di non aver bloccato il fv nei terreni coltivabili e di non aver fatto nulla almeno finora per la fauna selvatica in particolare cinghiali, una vergogna

Per i cinghiali io sarei disponibile se mi dessero la possibilità .

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15 ore fa, Ninjarosso ha scritto:

Intendo dire che ciò che si trascura sempre nell'analisi della crisi dei redditi agricoli è l'assenza di un piano irriguo nazionale....che non è da poco.

Non ho inteso dire che l'agricoltura è la responsabile del cambiamento climatico...

piccolo ot per info, la provincia di gorizia e servita totalmente da impianti irriguo con acqua in pressione ed idranti nelle capezzagne, tale sistema è iniziati negli anni 70 e questa è lungimiranza...  credo che queste iniziative debbano partire dalle regione tramite consorzi di bonifica che siano attivi non carrozzoni per fare posti di lavoro....

se vuoi maggiori info scrivimi in mp

a

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2 ore fa, gasgas ha scritto:

piccolo ot per info, la provincia di gorizia e servita totalmente da impianti irriguo con acqua in pressione ed idranti nelle capezzagne, tale sistema è iniziati negli anni 70 e questa è lungimiranza...  credo che queste iniziative debbano partire dalle regione tramite consorzi di bonifica che siano attivi non carrozzoni per fare posti di lavoro....

se vuoi maggiori info scrivimi in mp

a

Magari ci fosse quell'infrastruttura in tutto il resto d'Italia 🤩....

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siamo sempre alle solite.....tutto è bello quel che serve....poi quando su 50 ettari irrigui devi pagare 20k anno di consorzio anche se non prelevi una goccia, allora iniziano i problemi....perche è una tassa a vita che segue il terreno

Modificato da SAN64
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