Click0 Inviato 15 Luglio 2024 Condividi Inviato 15 Luglio 2024 29 minuti fa, CultivarSé ha scritto: Sì per l'appunto ma non è mai stata un'utopia è comunque una necessità e la Svizzera lo sta già facendo e non solo con energia potenzia da bacini idrici Il punto di poca gestione è l'eccesso che alla fine diventa sistematico. Una centrale la puoi modulare ma un impianto solare o eolico no per cui il punto del Gse è questo, il rischio concreto di surplus o meglio di tanti surplus che il Gse non vuole troppo pagare. L'utopia, è il credere di poter far funzionare tutto e sempre, con il "solo" fotovoltaico, andando a "immagazzinare" l'eccedenza (tipica idea, questa, in Italia) (eccedenza che tra l'altro ad oggi non esiste) Se poi si considera che l'Italia nel 2009 consumava energia, per i pompaggi idroelettrici (accumulo idroelettrico), per 7618 GWh annui, mentre poi al 2018 per "soli" 2230GWh, margini di accumulo ( già ora disponibili ) esistono PS Svizzera ?! ma di generazione da fonte nucleare ?! (circa un 30-40% annuo) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 15 Luglio 2024 Condividi Inviato 15 Luglio 2024 L'Italia e le nazioni alpine accumulano come energia potenzia attualmente idroelettrica di pompaggio ma la Svizzera accumula come energia potenziale di posizione ossia dei grandi ascensori a caduta. Nucleare ha 3 centrali secondo la classificazione europea voluta da Ursula è energia pulita se resta confinata nei suoi ioni ed raggi. Tra poco inizieranno gli elettrolizzatori ma ciò non è nuovo anzi in zona Marche stanno convergendo su appunto, comunità energetiche e centrali ad elettrolisi per stoccare idrogeno. La cosa bella che l'Utopia che intendi tu come aprivi il discorso, utopia da unica fonte, in Italia non è mai esistita c'è da rendere merto che si è sempre partiti con un pluralismo di fonti anche prendendo per il culo se non ostacolando le biomasse anche da fermentazione. In effetti l'idea di stoccare è tipica italiana da secoli non è frutto dell'età moderna una fissa nata dai mulini ad acqua, filatoi, magli e guardacaso nata in campo maledettamente agricolo. Vedremo gli eletrrolizzatori e lo sviluppo dei sistemi di generazione talassici. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Click0 Inviato 15 Luglio 2024 Condividi Inviato 15 Luglio 2024 17 minuti fa, CultivarSé ha scritto: La cosa bella che l'Utopia che intendi tu come aprivi il discorso, utopia da unica fonte, in Italia non è mai esistita guardati i dati, di quanto sono aumentate le "potenze installate", per le varie tipologie di fonte, nel 2023 e capirai, il perché, parlo di "fotovoltaico" come "unica fonte" ( utopia ) 25 minuti fa, CultivarSé ha scritto: Nucleare ha 3 centrali secondo la classificazione europea voluta da Ursula è energia pulita se resta confinata nei suoi ioni ed raggi. la Svizzera, non mi risulta che sia nella comunità europea e nemmeno che segua "dettami energetici", della comunità europea Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 15 Luglio 2024 Condividi Inviato 15 Luglio 2024 46 minuti fa, Click0 ha scritto: guardati i dati, di quanto sono aumentate le "potenze installate", per le varie tipologie di fonte, nel 2023 e capirai, il perché, parlo di "fotovoltaico" come "unica fonte" ( utopia ) la Svizzera, non mi risulta che sia nella comunità europea e nemmeno che segua "dettami energetici", della comunità europea Sul fatto energia bè sì qualcosa segue ma si parlava di classificazione delle fonti energetiche. Solitamente la Svizzera vende energia ai suoi vicini.... la sfiga vuole sono tutti paesi EU. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 16 Luglio 2024 Condividi Inviato 16 Luglio 2024 buongiorno, ho letto e condivido in buona parte, anche se siamo OT (ma ci sta) ricordo che le CER sono nate per far organizzare a livello locale, e per evitare di sovraccaricare le reti (o addirittura obbligare al distacco degli impianti) in certe zone dove si produce ma non si consuma (o non quanto si produce) e al posto di dare incentivi a pioggia incentivano le comunità che si accordano e si gestiscono l'energia. qua ho trovato 2 bellissimi progetti che non sono rimasti dei progetti, ma sono entrati in funzione...e i numeri sono davvero importanti! Nasce la Comunità Energetica Cooperativa Ravenna promossa da Legacoop e ènostra 18 GIUGNO 2024 COMUNITÀ ENERGETICA, NEWS ED EVENTI Con un totale di 2 MWp di impianti e 8 cabine primarie coinvolte, la CER di Ravenna è il frutto del progetto Cooperative in Transizione, a cui Legacoop Romagna ed ènostra lavorano da due anni link per l'articolo completo: https://www.enostra.it/news-eventi/nasce-la-comunita-energetica-cooperativa-ravenna-promossa-da-legacoop-e-enostra/ Nasce la grande CER del Comune di Parma 15 LUGLIO 2024 COMUNITÀ ENERGETICA, NEWS ED EVENTI Promossa dal Comune, dal CNR, dall’Università di Parma e da AUSL Parma con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica al 2030, la CER si svilupperà su tutto il territorio comunale link :https://www.enostra.it/news-eventi/nasce-la-grande-cer-del-comune-di-parma/ 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 24 Luglio 2024 Condividi Inviato 24 Luglio 2024 Gli incentivi Gse distribuiti dalla Cer ai membri non costituiscono utili Redazione QualEnergia.it 23 Luglio 2024 CATEGORIE: Mercato energetico, Rinnovabili Il chiarimento del Fisco in risposta al quesito di un ente del terzo settore. Sintesi della risoluzione e testo allegato. Gli incentivi erogati dal Gse a una Comunità energetica rinnovabile (Cer) e da questa distribuiti ai suoi associati, non devono essere considerati come una ripartizione di utili, perché non costituiscono dei profitti finanziari. Questo il principio ribadito dall’Agenzia delle entrate nella risoluzione n. 37 del 22 luglio (link in basso), avente come oggetto il trattamento fiscale della ripartizione dei contributi Gse ai membri delle Cer, costituite in forma di enti non commerciali. Il caso specifico riguarda un ente del terzo settore che, nell’ambito delle sue attività, favorisce la diffusione delle Cer e dei progetti di autoconsumo energetico collettivo nel settore civile, agricolo e industriale. Ricordiamo che l’8 aprile il Gse ha aperto il suo portale web per presentare le domande di ammissione agli incentivi, dovuti dal Gse alle Cer, che comprendono: una tariffa premio ventennale calcolata in funzione dell’energia condivisa; un contributo Arera di valorizzazione dei benefici che l’autoconsumo comporta mediamente per la rete elettrica pubblica, sempre calcolato sull’energia condivisa. Le comunità energetiche, ai sensi dell’art. 31, comma 1, del D.lgs. 199/2021, possono distribuire questi incentivi (in tutto o in parte) ai propri membri, come benefici economici diversi dai profitti, ad esempio in proporzione all’energia autoconsumata e quindi rilevante per la produzione dell’incentivo. I chiarimenti L’Agenzia ricorda, tra le prime cose, i chiarimenti sul corretto trattamento tributario delle somme erogate dal Gse alle prime configurazioni “sperimentali” di autoconsumo collettivo e di Cer, forniti con la risoluzione 18/E del 2021 (gruppo di condomìni composti da persone fisiche che non esercitano attività d’impresa) e con la risposta all’interpello n. 37/2022 (gruppo di Cer strutturate come enti non commerciali). In entrambi i casi, le Entrate evidenziano che ai fini fiscali rileva il solo corrispettivo per la vendita dell’energia immessa in rete e che questo si configura come reddito diverso (articolo 67, comma 1, lettera i) del Tuir). A conclusioni analoghe, si legge nella nuova risoluzione 37/2024, “si perviene anche con riferimento alle somme erogate dal Gse ad una Comunità energetica costituita nella forma di ente non commerciale […] per la quale assume rilevanza fiscale solo il corrispettivo per la vendita di energia relativo alla quota di energia stessa eccedente l’autoconsumo istantaneo”. In particolare, si precisa che “il corrispettivo per la vendita di energia relativo alla quota di energia stessa eccedente l’autoconsumo istantaneo ricevuto dal Gse e attribuito ai partecipanti assume rilevanza reddituale in capo ai singoli membri, e non in capo alla Cer, con l’applicazione del trattamento fiscale in base alla natura propria del soggetto”, come appunto delineato nella risoluzione 18/E del 2021 e nella risposta 37/2022. Altro chiarimento importante, come anticipato, è che “la restituzione delle somme da parte di una Cer costituita nella forma di ETS [ente del terzo settore] ai propri associati non costituisce aggiramento del principio di divieto di distribuzione degli utili”. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 26 Agosto 2024 Condividi Inviato 26 Agosto 2024 mi spiace che raccoglie poco interesse ma io continuo a postare e riportare articoli che trovo interessanti...si sa mai... https://www.qualenergia.it/articoli/comunita-energetiche-e-dintorni-alcune-analisi-casi-studio/ Comunità energetiche e dintorni: alcune analisi e casi studio Daniela Patrucco 26 Agosto 2024 CATEGORIE: Fotovoltaico, Mercato energetico CER, autoconsumo collettivo e autoconsumatore individuale a distanza: il punto della situazione, le prospettive future, i casi di studi. Una sorta di cassetta degli attrezzi preparata da Politecnico di Milano, Leap e Università di Trento. Una pubblicazione “agostana,” a cura di Politecnico di Milano, Leap e Università di Trento, dal titolo Comunità energetiche, gli strumenti della ricerca per analisi tecniche, economiche e sociali (pdf in fondo all’articolo), è una sorta di libro delle vacanze che assolve allo scopo di rinfrescare le cognizioni acquisite, riflettere sulle strategie adottate e da adottare e aprire uno sguardo sulle future evoluzioni delle CER. Come tutti i libri delle vacanze che si rispettino, la pubblicazione propone anche esempi pratici. Così abbiamo voluto soffermarci su alcuni di questi perché rispondono alle domande più frequenti che vengono poste da chi si appresta a costituire una CACER e a realizzare gli impianti: quale configurazione scegliere? quanto costerà? quanto potremo risparmiare? CER, autoconsumo collettivo (AUC) e autoconsumatore individuale a distanza Appurato che: la cabina primaria (CP) è l’area all’interno della quale è incentivata l’energia condivisa e che un soggetto giuridico può operare nell’intera zona di mercato elettrico; per godere dell’incentivo il singolo impianto Fer deve avere una potenza non superiore a 1 MW. Queste le possibili configurazioni: il gruppo di autoconsumatori collettivi (AUC) coinvolge molti utenti tutti localizzati nello stesso edificio; la Comunità di energia rinnovabile (CER) è la configurazione possibile nel caso di molti utenti siti nella stessa porzione di rete elettrica; l’autoconsumatore individuale a distanza è un singolo utente che desideri condividere energia tra diversi punti di connessione tutti a lui afferenti siti nella stessa CP. Questi i ricavi conseguibili a fronte dell’energia autoprodotta dalle singole configurazioni: alla configurazione è riconosciuta l’incentivazione dell’energia condivisa (decreto Mase) oltre alla sua valorizzazione (contributo Arera); la tabella è tratta dal report, come le altre in basso. al proprietario dell’impianto sono riconosciuti i ricavi per l’immissione dell’energia in rete. Nello schema proposto, una sintesi dei ricavi e della loro attribuzione ai diversi attori Caso di studio 1 – gruppo di autoconsumatori che agiscono collettivamente (AUC) Il soggetto giuridico AUC può essere costituito dal condominio con semplice delibera assembleare. Il caso studio riguarda un condominio composto da 18 utenti domestici e da un POD condominiale a cui è collegato un impianto fotovoltaico da 20 kWp che alimenta i consumi condominiali, limitati e concentrati nelle ore serali. L’investimento ammonta a 30mila euro (1.500 €/kWp). Dalle simulazioni risulta una condivisione del 53% da parte dei condomini dell’energia immessa in rete. La somma dei ricavi – incentivazione, valorizzazione e vendita dell’energia oltre al risparmio da autoconsumo condominiale – porta a un risparmio sui 20 anni di circa il 44% della quota variabile della bolletta elettrica. Se si considera anche la detrazione fiscale del 50% il tempo di ritorno dell’investimento si colloca tra i 6 e i 7 anni con un valore netto positivo alla fine dei 20 anni pari a circa 26.200 euro. Nel calcolo, sono considerati anche i costi di gestione annui, pari a 70 euro per partecipante e 30 euro per kWp installato. Caso di studio 2 – Comunità di energia rinnovabile (CER) La CER rappresenta un gruppo di soggetti (imprese, cittadini, Pubbliche Amministrazioni) che si costituiscono in forma di associazione, fondazione, cooperativa eventualmente riconosciute come Ente del Terzo Settore (ETS). La CER oggetto del caso studio installa 200 kWp di fotovoltaico ed è composta da 180 utenti, in prevalenza domestici, ma anche alcuni uffici, negozi e utenze condominiali. Tale varietà di profili di consumo porta la condivisione dell’energia immessa in rete al 58%. La maggiore taglia dell’impianto consente economie di scala grazie alle quali si ha un costo dell’impianto pari a 1.100 €/kWp, costi di gestione annui della CER (partecipanti e impianto) pari a 50 euro a persona. Sebbene si consideri che la CER non acceda all’ecobonus, è previsto un rientro dell’investimento in 7-8 anni e un valore attuale netto alla fine dei 20 anni di 215mila euro circa. Caso di studio 3 – Autoconsumatore individuale a distanza Il caso di studio riguarda una PMI che installa un impianto fotovoltaico da 1 MWp a terra che non beneficia dell’autoconsumo fisico. I consumi dell’azienda sono più ampi rispetto alla produzione fotovoltaica e concentrati nelle ore diurne. La quantità di autoconsumo a distanza è pari al 78% dell’energia immessa. Tuttavia, poiché secondo la normativa gli incentivi di una CACER possono essere destinati a un’impresa solo per la quota relativa al massimo al 55% dell’energia immessa, nonostante l’incremento di energia condivisa e le ulteriori economie di scala, il rientro dell’investimento è comunque previsto in circa 8 anni. Il limite del 55% può essere bypassato con la costituzione di una CER e il coinvolgimento di altre utenze del territorio. Una simile operazione comporterebbe una lieve diminuzione del rendimento ma un buon ritorno di immagine e di presenza sul territorio. Scopi e aspetti tecnici, sociali ed economici delle CER: vantaggi collettivi o individuali? Come ormai ampiamente noto, i maggiori dilemmi da sciogliere nella costituzione di Comunità (sia energetiche che di qualsiasi altro tipo) riguardano la possibilità, per il singolo, di rinunciare a parte del proprio beneficio diretto e immediato cooperando per un migliore risultato per il gruppo, anche attraverso la disponibilità di sistemi di accumulo e la volontaria o automatica modulazione dei carichi. Nella pubblicazione l’ottimizzazione di comunità è definita come il risultato della somma dei costi di approvvigionamento energetico di ciascun membro e dei ricavi derivanti dall’incentivo previsto per l’energia condivisa. Infatti, l’energia condivisa risulta essere un legame che collega tutti i membri e permette loro di coordinarsi e modificare la propria strategia di gestione in modo da migliorare i benefici economici per l’intera comunità. Benefici che devono poi essere equamente redistribuiti, eventualmente anche in forma di progetti sociali (Finanziare l’impatto sociale: gli strumenti per misurarlo e potenziarlo). Il caso studio proposto riguarda la simulazione di una CER che coinvolge 78 POD, di cui 72 del tipo “consumatori puri” per le quali si è ipotizzata la possibilità di modificare il proprio profilo di domanda, e 6 afferenti a impianti FV dotati di accumulo, montati sui tetti dei condominii della CER (per i quali l’autoconsumo fisico è piuttosto basso e la maggior parte dell’elettricità prodotta viene immessa in rete). L’orizzonte di ottimizzazione è di 24 ore. Come si vede dalla tabella, tratta dallo studio,, il mancato coordinamento dei partecipanti, ossia il prelievo di energia in rete da parte dei “consumatori puri” nelle ore in cui il prezzo zonale è inferiore (fascia 2 e 3 della bolletta) e l’immissione in rete dell’eccesso di produzione nelle ore in cui il prezzo zonale dell’elettricità è più alto riduce la percentuale di energia condivisa al 35%. Invece, nel caso in cui i membri si coordinino per immettere e prelevare l’elettricità nelle stesse ore, l’energia condivisa, e dunque l’incentivo ricavato dalla CER, sono incrementabili fino al 100%. L’aumento dei costi di approvvigionamento (+4,5%) è ampiamento compensato dall’incremento dell’incentivo (+79%) e porta a una riduzione del costo complessivo per la CER. L’ottimizzazione di comunità richiede un Community Manager che disponga dei profili di consumo (meters) e dei contratti dei singoli POD. Obiettivi della CER e redistribuzione degli incentivi I calcoli per la redistribuzione dei ricavi devono tenere conto degli obiettivi che si è data la CER sulla base di alcuni criteri: il contributo da parte di ogni componente all’investimento iniziale della CER in impianti Fer; la capacità di ogni componente di incrementare l’energia condivisa dalla CER; eventuali situazioni di vulnerabilità economica di alcuni componenti della CER. A partire da questi criteri, il Politecnico di Milano ha sviluppato diversi algoritmi che sono stati poi applicati al caso della CER promossa nel Comune di Teglio, in Valtellina. In questo caso il Comune si è assunto l’onere dell’investimento degli impianti di produzione, installando su varie coperture circa 190 kWp di impianti FV e ha deciso di redistribuire tra i membri della comunità anche i ricavi derivanti dalla vendita dell’energia trattenendo per sé il solo beneficio dell’autoconsumo fisico. Oltre agli edifici del Comune (due scuole) la comunità è formata da una casa di cura privata, un palazzetto sportivo e 12 utenti domestici di cui 3 considerati a rischio povertà energetica. L’algoritmo di riferimento, basato sulla partecipazione alla condivisione (si veda la tabella qui sotto), redistribuisce maggiormente verso gli utenti più grandi, caratterizzati tra l’altro da un prelievo diurno e, quindi, più utili per condividere energia. L’algoritmo basato sugli investimenti redistribuisce solo tra gli edifici pubblici, che hanno finanziato il fotovoltaico (le due scuole). I metodi proporzionale e a pacchetti rassomigliano alla distribuzione di riferimento, ma dato che non considerano l’autoconsumo fisico valorizzano maggiormente il contributo dei piccoli utenti. Sono stati elaborati, poi, algoritmi bilivello (solidale + proporzionale o proprietari) e trilivello solidale + proprietari + proporzionale). Gli algoritmi solidali redistribuiscono una parte dei ricavi direttamente alle utenze domestiche vulnerabili. L’algoritmo trilivello, infine, fornisce un buon compromesso: remunera gli edifici pubblici e quindi garantisce un rientro dell’investimento, ma allo stesso tempo riduce le spese energetiche degli utenti più fragili senza ridurre troppo i benefici degli altri utenti domestici. Obiettivi della CER e algoritmi per la suddivisione dei ricavi vengono definiti nello Statuto e nel Regolamento. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Primo Inviato 26 Agosto 2024 Autore Condividi Inviato 26 Agosto 2024 Con l'impianto in azienda, di prossima realizzazione, entreremo in una CER appena costituita. Appena io tutto sarà avviato, presumibilmente per fine anno o inizio 2025, vi aggiornerò coi vari dettagli.... visto mai ci fosse qualcun'altro interessato 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 27 Agosto 2024 Condividi Inviato 27 Agosto 2024 Ottimo che siate riusciti! Puoi darci qualche info in più? tipo potenza impianto, realizzazione CER con già qualche azienda interessata, difficoltà burocratiche ecc ecc Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Primo Inviato 27 Agosto 2024 Autore Condividi Inviato 27 Agosto 2024 10 minuti fa, bu$ine$$ ha scritto: Ottimo che siate riusciti! Puoi darci qualche info in più? tipo potenza impianto, realizzazione CER con già qualche azienda interessata, difficoltà burocratiche ecc ecc Al momento la CER è stata costituita. Per gli studi e la redazione dello statuto e dei documenti necessari, nonchè per la costituzione, avevamo aderito un bando a totale copertura delle spese, quindi siamo stati seguiti da alcuni studi specializzati. La potenza dell'impianto che noi andremo a mettere in CER sarà di 700 kWp. Abbiamo già trovato una struttura in grado do consumare circa il 60% dell'energia prodotta, resta da trovare almeno un'altra impresa che possa consumare la restante quantità così da ottimizzare il tutto. Infine, abbiamo inserito in CER un'ente che può ricevere la quota eccedentaria da destinare al sociale. L'interesse pare che ci sia, anche da parte delle imprese in quanto la CER rappresenta qualcosa di "green" che per le aziende/industrie ha un valore di impatto sociale ben maggiore di quello economico... ma bisogna poi vedere se è solo a parole oppure anche coi fatti. 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 27 Agosto 2024 Condividi Inviato 27 Agosto 2024 Sono davvero felice che con la volontà si possano concretizzare progetti come questo! Come mi aspettavo c'è da trovare almeno un'azienda o un'ente che assorba una buona quota in modo che si economicamente conveniente e sostenibile "mettere in pista" il discorso, anche per quanto riguarda la , presumo, non semplice parte burocratica inerente la costituzione della CER e il suo mantenimento. Per quanto riguarda l'interesse delle aziende, ti confermo che è già forte e lo sarà sempre di più....il tema etico ambientale (vedi bilancio ESG) arriverà a toccare tutti, anche quelli che adesso fingono di infischiarsene...questo perchè siamo in un sistema a filiera che vuole che tutti rispettino gli stessi parametri. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
topopea Inviato 17 Settembre 2024 Condividi Inviato 17 Settembre 2024 Scusate nn ho capito bene ...se faccio un nuovo impianto come privato... Posso usufruire del 40% a fondo perduto...incentivo a kw prodotto ..e posso anche detrarre 50 della spesa??? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 17 Settembre 2024 Condividi Inviato 17 Settembre 2024 Come mai in zona est ticino continuano a chiede una fonte di stoccaggio e continuità energetica? Il Cer non contempla le soluzioni di stoccaggio e continuità qua i comuni chiedono una costanza energetica e non uno scambi/consumo diretto. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 10 Marzo Condividi Inviato 10 Marzo Buongiorno a tutti, con la fine dello SSP ( https://www.gse.it/servizi-per-te/news/scambio-sul-posto-stop-al-meccanismo ) diventeranno sempre più importanti le CER. Qui di seguito il link alla pagina GSE dove sono indicate alcune CER già attive: https://www.gse.it/servizi-per-te/autoconsumo/mappa-interattiva-delle-cabine-primarie @Primo come siete messi voi? 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Primo Inviato 10 Marzo Autore Condividi Inviato 10 Marzo 4 ore fa, bu$ine$$ ha scritto: @Primo come siete messi voi? In un mare... ma non di quello lungo la spiaggia! L'impianto FV è in fase di completamento, ma a livello burocratico abbiamo avuto degli slittamenti che ci faranno perdere tempo prezioso. La CER è in attesa della convalida da parte del GSE, poi diventerà a tutti gli effetti operativa e siamo a caccia di consumatori. Ma più passa il tempo, più vediamo che c'è confusione in materia Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 11 Marzo Condividi Inviato 11 Marzo Ah caspita....FTV in fase di completamento cioè hai già installato e attendi allaccio? Te la butto lì, poi ovviamente vedi tu ciò che ti sembra utile....ma un giro in Confindustria a caccia di qualche grosso avete provato a farla? Per piazzare 700kwp ti servono 4/5 aziende....o anche meno...🙂 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Primo Inviato 11 Marzo Autore Condividi Inviato 11 Marzo 30 minuti fa, bu$ine$$ ha scritto: Ah caspita....FTV in fase di completamento cioè hai già installato e attendi allaccio? Esatto, l'allaccio era pianificato per giugno/25 ma a causa di un errore burocratico di un tecnico incaricato come minimo slitta di due mesi. 31 minuti fa, bu$ine$$ ha scritto: Te la butto lì, poi ovviamente vedi tu ciò che ti sembra utile....ma un giro in Confindustria a caccia di qualche grosso avete provato a farla? Per piazzare 700kwp ti servono 4/5 aziende....o anche meno...🙂 L'industria va bene, ma ha il neo che in agosto vanno tutti in ferie... La ns. azienda, così come la CER neo costituita, è legata a livello diocesano e pertanto l'intenzione è utilizzare questo ramo per tessere la tela. L'azienda agricola appartiene ad un ente gestore di una casa di riposo di anziani in centro storico con 240 posti la quale, da simulazioni effettuate, dovrebbe riuscire da sola ad assorbire il 50% della produzione del FV principalmente tramite il raffrescamento dei locali in estate ed ha il vantaggio che lavora 365 giorni l'anno. Abbiamo anche alcune aziende vicine interessate , più per etica e contabilità ESG più che per profitto. Infine, il FV ricade in una zona di confine delle aree convenzionali sulla mappa GSE e pare che l'allaccio del futuro POD in bassa tensione è dichiarato sotto una cabina primaria, mentre invece quello in media tensione sia sotto quella adiacente... per questo siamo in attesa di chiarimenti da parte di e-Distribuzione che dovrà confermarci o smentirci la ns. teoria; sulla base della risposta sapremo per certo sotto quale area convenzionale andare a ricercare i concumatori. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Primo Inviato 13 Marzo Autore Condividi Inviato 13 Marzo https://www.qualenergia.it/articoli/pnrr-cer-partono-negoziazioni-commissione-europea/ viene ampliata la platea dei beneficiari del contributo PNRR in c/capitale al 40% passando da comuni con meno di 5000 abitanti a comuni con meno di 30000. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 14 Marzo Condividi Inviato 14 Marzo Il 11/03/2025 at 07:49, Primo ha scritto: Esatto, l'allaccio era pianificato per giugno/25 ma a causa di un errore burocratico di un tecnico incaricato come minimo slitta di due mesi. L'industria va bene, ma ha il neo che in agosto vanno tutti in ferie... La ns. azienda, così come la CER neo costituita, è legata a livello diocesano e pertanto l'intenzione è utilizzare questo ramo per tessere la tela. L'azienda agricola appartiene ad un ente gestore di una casa di riposo di anziani in centro storico con 240 posti la quale, da simulazioni effettuate, dovrebbe riuscire da sola ad assorbire il 50% della produzione del FV principalmente tramite il raffrescamento dei locali in estate ed ha il vantaggio che lavora 365 giorni l'anno. Abbiamo anche alcune aziende vicine interessate , più per etica e contabilità ESG più che per profitto. Infine, il FV ricade in una zona di confine delle aree convenzionali sulla mappa GSE e pare che l'allaccio del futuro POD in bassa tensione è dichiarato sotto una cabina primaria, mentre invece quello in media tensione sia sotto quella adiacente... per questo siamo in attesa di chiarimenti da parte di e-Distribuzione che dovrà confermarci o smentirci la ns. teoria; sulla base della risposta sapremo per certo sotto quale area convenzionale andare a ricercare i concumatori. Grazie Primo per aver condiviso la tua situazione e come ti stai muovendo, e ottimo che anche a livello di Chiesa si cominci ad applicare l'enciclica del Papa che ormai ha 10 anni suonati....con tutti i soldi, gli immobili e le influenze di cui dispone il Vaticano si potrebbe davvero dare una svolta pesante...almeno in Italia. Mi spiace che tu pensi che l'industria sia interessata solo per la questione ESG, in realtà con la creazione del decreto CER il "buono" è proprio che tu continui con il tuo attuale fornitore e quindi tutti i contratti in essere e intanto "aiuti" la CER a cui aderisci andando a consumare energia immessa da qualche tuo vicino (essendo sotto la stessa cabina primaria è così per forza) permettendo all'indotto un ulteriore sviluppo🙂 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Primo Inviato 1 Aprile Autore Condividi Inviato 1 Aprile https://geoportale.rse-web.it/#/viewer/openlayers/769 Mappa interattiva CER pubblicata dal RSE 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.