Vale990 Inviato 3 Febbraio Condividi Inviato 3 Febbraio Buongiorno a tutti! Mi rivolgo a voi per avere qualche consiglio e confronto. Ho recentemente ereditato circa 200 ettari di bosco, composti principalmente da cerro, acero montano e campestre, faggio, carpino, ciliegio, frassino, sorbo e altre latifoglie. La mia famiglia gestisce un'azienda agricola, ma opera in un settore completamente diverso. Io ho i requisiti per registrarmi come IAP (sono laureata) e mi piacerebbe sfruttare questa occasione per avviare una mia attività, ma non ho esperienza nella gestione forestale. Mi chiedo se sia possibile rendere questo bosco una fonte di reddito sostenibile e quali potrebbero essere le opportunità migliori per valorizzarlo. Ho letto che il taglio e la vendita di legna da ardere spesso hanno margini di guadagno ridotti, una volta considerati i costi di gestione, taglio, stoccaggio, ecc. Ma quanto si può guadagnare in media a ettaro se si taglia e si gestisce autonomamente? Ho trovato alcuni dati online, forse me li potreste confermare o correggere, ve ne sarei super grata! Si calcolano in media 150mc di legna da ardere da tagliare in un bosco ceduo maturo (5,8 quintali per mc). Le spese di lavoro, taglio, trasporto ecc sono calcolate in circa 6-7 euro al quintale, e il prezzo di vendita attuale è circa 12 euro/quintale. Da questi calcoli ricavo che si possa ricavare da un ettaro circa 4785 euro, contando di pagare gli operai (spesa che non avremmo se ci arrangiamo da soli). Ecco il calcolo: (150x5,8)*(12-6,5)= 4785 Ci può stare? Forse potrebbe essere più interessante puntare sulla produzione di legname da costruzione? Oppure ci sono altri utilizzi o strategie per massimizzare il valore di un bosco come questo, considerando ovviamente un investimento iniziale per le attrezzature necessarie? So che è difficile fare una stima senza vedere il bosco o sapere nulla più di ciò che ho scritto, ma è possibile avere un'idea di quanto in media si potrebbe ricavare ad ettaro da una corretta ed efficiente gestione? Mi piacerebbe sapere come vi muovereste al mio posto, o se avete esperienze simili da condividere. Qualsiasi suggerimento o indicazione sarebbe davvero prezioso! Grazie in anticipo per l’aiuto! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fabio82-93 Inviato 3 Febbraio Condividi Inviato 3 Febbraio Ciao....purtroppo per esperienza posso dirti che i calcoli che hai fatto hanno un "casino" di incognite variabili. Ad esempio il bosco se è in comodo e se vi si accede con un rimorchio non trazionato è un conto se invece è impervio e bisogna usare verricello e devi iniziare a far passare la legna più volte è un altro conto! Hai già qualcosina di attrezzatura o proprio nulla? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luigite Inviato 4 Febbraio Condividi Inviato 4 Febbraio Il 3/2/2025 at 11:19, Vale990 ha scritto: Si calcolano in media 150mc di legna da ardere da tagliare in un bosco ceduo maturo (5,8 quintali per mc). Le spese di lavoro, taglio, trasporto ecc sono calcolate in circa 6-7 euro al quintale, e il prezzo di vendita attuale è circa 12 euro/quintale. Da questi calcoli ricavo che si possa ricavare da un ettaro circa 4785 euro, contando di pagare gli operai (spesa che non avremmo se ci arrangiamo da soli). Ecco il calcolo: (150x5,8)*(12-6,5)= 4785 12 euro/quintale ma con investimenti importanti da fare, mentre ad esempio vendendo la legna da ardere all'ingrosso si possono ricavare meno euro al quintale ma si può farlo con meno investimenti, attrezzature e manodopera necessaria. Quindi in definitiva ci sono già diverse scelte aziendali che si possono fare a monte. Sempre a livello grossolano per stimare i ricavi partirei da quanto è possibile ricavare da un ettaro vendendo il taglio ad una ditta boschiva, quindi partendo da investimenti pari a zero, poi mano a mano andrei a vedere le spese per fare in proprio le singole fasi. Può convenire, ad esempio, fare una parte delle lavorazioni in proprio mentre altre affidarle a terzi. Il 3/2/2025 at 11:19, Vale990 ha scritto: Forse potrebbe essere più interessante puntare sulla produzione di legname da costruzione? se si tratta di un bosco ceduo già utilizzato in passato (es.25-30 anni fa) non è fattibile e conveniente in pochi decenni ottenere un quantitativo apprezzabile di legname da opera, dovendo convertirlo prima da ceduo ad alto fusto ,con i diradamenti, e poi attendere la crescita delle piante non derivanti da ceppaia ma da seme e non potendo tornare più indietro. In definitiva se si vuole ricavare qualcosa nel breve periodo conviene mantenere la gestione a ceduo matricinato, tagliando ad esempio un tot di ettari l'anno in modo da avere un attività da svolgere e un ricavo continuativo negli anni. Il 3/2/2025 at 11:19, Vale990 ha scritto: So che è difficile fare una stima senza vedere il bosco o sapere nulla più di ciò che ho scritto, ma è possibile avere un'idea di quanto in media si potrebbe ricavare ad ettaro da una corretta ed efficiente gestione? Senza vedere il bosco per capire la situazione in cui si andrebbe a lavorare, nel caso del bosco ceduo è abbastanza facile. Bisogna informarsi su valori delle vendite dei boschi in piedi nella zona con boschi simili ai propri, ossia quanto le ditte boschive sono disposte a dare al proprietario del bosco per il solo taglio. Sono valori espressi, a seconda delle consuetudini locali, in euro/quintale o euro/ettaro. Già da questo ci si può orientare, se sono valori alti sono boschi produttivi e comodi, invece se sono valori bassi sono boschi scomodi, che per assurdo anche con gli stessi mc/ha dei primi; hanno molte più difficoltà (= costi) per ritrarre lo stesso quantitativo di legname. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vale990 Inviato 9 Febbraio Autore Condividi Inviato 9 Febbraio On 2/3/2025 at 8:55 PM, fabio82-93 said: Ciao....purtroppo per esperienza posso dirti che i calcoli che hai fatto hanno un "casino" di incognite variabili. Ad esempio il bosco se è in comodo e se vi si accede con un rimorchio non trazionato è un conto se invece è impervio e bisogna usare verricello e devi iniziare a far passare la legna più volte è un altro conto! Hai già qualcosina di attrezzatura o proprio nulla? Grazie mille per la risposta. Al momento oltre agli attrezzi minimi (motosega, trattore, rimorchi) non ho nulla. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vale990 Inviato 9 Febbraio Autore Condividi Inviato 9 Febbraio On 2/4/2025 at 12:22 PM, luigite said: 12 euro/quintale ma con investimenti importanti da fare, mentre ad esempio vendendo la legna da ardere all'ingrosso si possono ricavare meno euro al quintale ma si può farlo con meno investimenti, attrezzature e manodopera necessaria. Quindi in definitiva ci sono già diverse scelte aziendali che si possono fare a monte. Sempre a livello grossolano per stimare i ricavi partirei da quanto è possibile ricavare da un ettaro vendendo il taglio ad una ditta boschiva, quindi partendo da investimenti pari a zero, poi mano a mano andrei a vedere le spese per fare in proprio le singole fasi. Può convenire, ad esempio, fare una parte delle lavorazioni in proprio mentre altre affidarle a terzi. se si tratta di un bosco ceduo già utilizzato in passato (es.25-30 anni fa) non è fattibile e conveniente in pochi decenni ottenere un quantitativo apprezzabile di legname da opera, dovendo convertirlo prima da ceduo ad alto fusto ,con i diradamenti, e poi attendere la crescita delle piante non derivanti da ceppaia ma da seme e non potendo tornare più indietro. In definitiva se si vuole ricavare qualcosa nel breve periodo conviene mantenere la gestione a ceduo matricinato, tagliando ad esempio un tot di ettari l'anno in modo da avere un attività da svolgere e un ricavo continuativo negli anni. Senza vedere il bosco per capire la situazione in cui si andrebbe a lavorare, nel caso del bosco ceduo è abbastanza facile. Bisogna informarsi su valori delle vendite dei boschi in piedi nella zona con boschi simili ai propri, ossia quanto le ditte boschive sono disposte a dare al proprietario del bosco per il solo taglio. Sono valori espressi, a seconda delle consuetudini locali, in euro/quintale o euro/ettaro. Già da questo ci si può orientare, se sono valori alti sono boschi produttivi e comodi, invece se sono valori bassi sono boschi scomodi, che per assurdo anche con gli stessi mc/ha dei primi; hanno molte più difficoltà (= costi) per ritrarre lo stesso quantitativo di legname. Wow, grazie per la risposta molto articolata! Mi è molto utile per fare qualche valutazione in più! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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