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Semina primaverile su Sodo + Crimper Roller Crop


DjRudy

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Eccomi qui a descrivere la prima esperienza Italiana di semina su sodo di colture primaverili su cover crop con l'utilizzo del Crimper Roller Crop o per dirla in Italiano: rullo da cover crop.

 

Un mese fa abbiamo seminato i girasoli per l'esattezza dal 17 al 19 di marzo. Semina anticipata, certamente un rischio, visti i possibili ritorni di freddo, sia per il problema di seminare su un terreno tendenzialmente sabbioso e quindi più freddo.

 

Certo i girasoli c'hanno messo più del solito a uscire, ma ora fanno fila.

 

Riepiloghiamo la tecnica colturale.

 

Coltura precedente grano duro.

 

  • Ripuntatura a luglio con Super Crakker a 40 cm,
  • Erpicatura con erpice rotante 15 settembre
  • Semina veccia sativa (80-100 kg/ha) 12 ettari il 16 settembre, gli altri 25 dopo 2 settimane.
  • Diserbo totale gliphosate 4 kg/ha 12 marzo
  • Semina su sodo con Semeato SPE 06, 6 file a 45 cm + Crimper Roller Crop 17-19 marzo. Girasoli Ibrido Pioneer PR64H41 + 8-10 kg/ha di Brigata geo.

 

12 ettari di veccia seminata il 16 settembre è cresciuta troppo, e le 2 nevicate di gennaio l'hanno strinata (quindi in questo caso non è stato usato il rullo in quanto la cover crop era già secca). Mentre il resto è cresciuta abbastanza e non è morta con la neve, anche se il prossimo anno faremo la veccia sativa che è molto più resistente al freddo e fa più biomassa.

 

FOTO

 

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VIDEO

 

 

 

 

Emergenza

 

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Vediamo di riassumere come è andato questo primo anno di prova con il rullo.

 

1) Lo scorso anno con 4 kg/ha di gliphosate, ma senza passaggio del rullo la veccia non era morta del tutto (pianta molto dura da far morire anche per l'elevata presenza di cere nelle foglie che riducono l'assimilazione del principio attivo), invece quest'anno con il passaggio del rullo mantenendo sempre la stessa dose (4kg/ha) la veccia si è seccata tutta, abbiamo fatto una prova anche a 2,5 kg/ha e la veccia è seccata tutta, quindi il prossimo anno ridurremo a 2-2.5 kg/ha la dose di gliphosate. Da questo si evince che il rullo la sua funzione la svolge e anche bene.

 

2) Il rullo schiacciando la cover crop riduce fortemente il problema della filatura della coltura, problema che avevo avuto lo scorso anno. Infatti lo scorso anno senza rullo, la veccia anche se si stava seccando si è un po' rialzata ombreggiando troppo la coltura, quindi i girasoli per uscire cercavano la luce e filavano un po'.

 

3) Il rullo l'abbiamo usato con sollevatore anteriore in modalità a doppio effetto, in questo modo abbiamo dato anche un po' di peso del trattore sul rullo incrementando ulteriormente l'azione.

 

4) La veccia non viene tagliata del tutto, ma viene solamente sfibrata quel tanto che basta a farla seccare più velocemente.

 

5) La Semeato come sempre si è comportata egregiamente, con un'ottimo interramento del seme. Migliorabile la precisione sulla distanza di semina.

 

6) Lo scorso anno la cover crop ha coperto bene, e non sono nate infestanti, permettendomi di evitare il diserbo post precoce con il challenger, vedremo se anche quest'anno evito questo passaggio.

 

7) Il TL 100 va benissimo anche con il rullo anteriore, gomme sgonfiate a 1 bar.

 

Problemi

 

6 ettari su 40 li abbiamo dovuti riseminare, soprattutto per colpa mia: - quel pezzo ho messo il seme troppo fondo, a questo si aggiunge un forte attacco di limacce vicino alle fosse, e per finire i piccioni sono venuti a fare visita. Se avessi messo i girasoli più leggeri, e l'antilumache lungo le fosse, non ci sarebbe stato bisogno di riseminare nemmeno questi. Certo è il secondo anno che si fa questa tecnica, seminatrice nuova, regolazioni nuove ecc, quindi occorre anche un po' di esperienza e questi errori possono starci.

 

Molto importante tenere d'occhio le limacce, lo scorso anno non avevo avuto problemi, quest'anno ero tranquillo e mi hanno fregato! Un giretto attorno ai fossi con la metaldeide e bene sempre farlo.

 

Stamattina siamo andati nell'azienda dell'Università di Pisa a seminare il Mais su sodo.

 

Coltura precedente grano duro.

 

  • Ripuntatura a luglio con arieggiatore Viviani a 40 cm,
  • Erpicatura con erpice rotante 15 settembre
  • Semina veccia Villosa (80-100 kg/ha) fine settembre
  • Semina su sodo con Semeato SPE 06 + Crimper Roller Crop, Mais Pioneer (non ricordo l'ibrido ma un classe 500).

 

La veccia villosa è cresciuta di più rispetto alla nostra sia per la maggiore resistenza al freddo rispetto alla sativa sia perchè ha avuto un mese in più di tempo per crescere.

 

Questa è una prova estrema, pensate che è mais biologico!!!

 

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L'Università da anni fa le prove sulle cover crop, sull'azoto che riescono a fornire alla coltura in successione, e su biologico il boost dato dalla cover crop è ancora più evidente.

 

Di solito queste prove vengono fatte con la seguente tecnica: devitalizzazione della cover crop con 2 passaggi di erpice a dischi, erpice rotante, e semina. Quest'anno il prof. vedendo il rullo, ha deciso di fare qualche ettaro di prova di semina su sodo con il solo utilizzo del rullo. Sia con un solo passaggio, sia con il doppio passaggio di rullo. Gli americani dicono che con 2 passaggi di rullo dovrebbe devitalizzarsi oltre l'80 % della veccia, vedremo se dicono la verità oppure no....

 

Non smetterò mai di ringraziare giovanni v, che senza di lui il rullo non avrebbe mai preso la luce! In molti che leggeranno questo argomento, guardando le foto, i video ecc, si metteranno a ridere, ma invece con una punta di orgoglio sono felice di aver sperimentato per primo questa tecnica in Italia, spero che porterà risultati sperati e in futuro si sviluppi come si è sviluppata in molte parti del mondo, Brasile in primis.

Modificato da DjRudy
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Il rullo grava col solo peso proprio sul terreno o vi trasferisci parte del peso del trattore col comando a doppio effetto?

 

In quest'ultimo caso, il trattore perde direzionalità ?

 

Comunque, mettendo da parte il reciproco sarcasmo che spesso caratterizza le conversazioni tra me e te, devo dire che oltre a rimanere come sempre incantato dall'applicazione di tecniche conservative estreme, in questo caso mi sento in dovere di rivolgerti un pubblico tributo per la caparbietà con la quale hai fortemente voluto mettere in campo una soluzione così lontana dai comuni canoni di coltivazione cercando ed avvalendoti delle doti di un'altro personaggio un po' folle come te come Giovanni.

 

Al di là del seguito che avrà questa tecnica (e credo ne avrà), spero che questa tua esperienza possa essere un monito per le aziende di dare finalmente e concretamente spazio ai giovani come te ....

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3) Il rullo l'abbiamo usato con sollevatore anteriore in modalità a doppio effetto, in questo modo abbiamo dato anche un po' di peso del trattore sul rullo incrementando ulteriormente l'azione.

 

 

E quoto in pieno le parole di JdFan! (anche la sua ultima frase :clapclap::2funny:)

Grande Dj!

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Il rullo grava col solo peso proprio sul terreno o vi trasferisci parte del peso del trattore col comando a doppio effetto?

 

In quest'ultimo caso, il trattore perde direzionalità ?

 

Certamente viene utilizzato in modalità doppio effetto in modo da caricare parte del peso del trattore sul rullo, la riduzione di direzionalità c'è, ma da una parte aiuta ad andare dritti, dato anche che non ci sono i righetti.

 

Se c'è necessità di curvare un po', occorre ridurre leggermente la pressione del rullo al suolo e non vi è alcun problema di direzionalità.

 

Vi ringrazio per il supporto morale! In questi casi ci vuole! I campi sono lungo la strada, non ha prezzo vedere i vecchietti con l'ape fermarsi, guardare il lavoro e non capirci nulla :asd::asd:

 

Se oltre al Lazio: http://www.regione.lazio.it/binary/agriweb/agriweb_allegati_schede_informative/Misura_214.1225798690.pdf (da pagina 20 in poi), e al Veneto: http://www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/80996057-A836-4E9C-8A1C-7ABCF23028F1/0/Allegato02BIS.pdf altre Regioni decideranno di dare un contributo aggiuntivo ad ettaro per chi utilizza tecniche conservative per la gestione del terreno, e le cover crop, ci saranno più probabilità che questa tecnica si sviluppi.

 

Attendo con ansia di vedere cosa succederà nei campi dell'Università, nelle prove comparative tra 1 e 2 passaggi di rullo, su cover crop non disseccata chimicamente.

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Vi ringrazio per il supporto morale! In questi casi ci vuole! I campi sono lungo la strada, non ha prezzo vedere i vecchietti con l'ape fermarsi, guardare il lavoro e non capirci nulla :asd::asd:

:ave:comlimenti anche da parte mia per aver applicato queste nuove tecniche O0..me li vedo i vecchietti li vicino :asd:..sarà stato difficile convincere la propria famiglia figurarsi i vicini o i vecchietti del paese...

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No no per la famiglia grossi problemi non ce ne sono stati, solo all'inizio il Papi è stato un po' scettico, poi lo scorso anno, ha visto che già senza rullo i risultati produttivi ci sono stati, e quest'anno di 47 ettari di girasoli fatti, 40 sono stati con cover crop e solo 7 con tecniche tradizionali.

 

Riguardo ai vecchietti invece.... la sera al bar si sentiva parlare solo di noi :asd:

 

Grazie albe! Troppo buono!

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In parte ho seguito pure io l'evolversi di questa "avventura", partendo dai timidi accenni di Dj, seguendo con uno scambio di documentazione, fino ad arrivare alla piacevole sorpresa di veder il tutto applicato e funzionante; considerando la velocità con il quale si è concretizzato il lavoro, non posso che complimentarmi con gli autori.

 

Proiettando questa esperienza in una realtà diversa dal Pisano, pongo alcune considerazioni:

 

- in buona parte del nord Italia (sicuramente in Emilia Romagna), i terreni per le semine primaverili vengono tutti, ove possibile, preparati entro l'inverno; quasi sempre arature a cui segue affinamento. Questo tipo di tecnica colturale, a tuo avviso è compatibile con la semina della veccia ?

- sempre riparametrando il tutto ad un'ambiente diverso dal tuo, quando collocheresti temporalmente la semina ?

- alla luce di quanto è avvenuto negli ultimi giorni, ovvero terreni eccessivamente umidi e piogge continue, le quali hanno rallentato o complicato le semine, è plausibile prevedere un miglioramento della situazione nel caso di cover crop ?

- è legittimo pensare ad una miglior "viabilità" nel campo, ad una minor umidità, ad un minor compattamento del terreno dovuto alle piogge invernali ?

 

______

 

- ovviamente hai citato molti punti a favore della tua tecnica, da professionista quale sei però, di certo avrai trovato qualche controindicazione o particolare da rivedere. Quali sono ?

- costo della veccia e relativa semina ?

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Inviato (modificato)
In parte ho seguito pure io l'evolversi di questa "avventura", partendo dai timidi accenni di Dj, seguendo con uno scambio di documentazione, fino ad arrivare alla piacevole sorpresa di veder il tutto applicato e funzionante; considerando la velocità con il quale si è concretizzato il lavoro, non posso che complimentarmi con gli autori.

 

Grazie maso! Sei un amico!

 

- in buona parte del nord Italia (sicuramente in Emilia Romagna), i terreni per le semine primaverili vengono tutti, ove possibile, preparati entro l'inverno; quasi sempre arature a cui segue affinamento. Questo tipo di tecnica colturale, a tuo avviso è compatibile con la semina della veccia ?

 

Per l'applicazione di questa tecnica, occorre in prima cosa (soprattutto nei tenaci terreni dell'Emilia Romagna), evitare il ricorso all'aratura, e utilizzare coltivatori combinati, che garantiscano comunque un profondità di lavoro di 40 cm, ma riducendo la zollosità tipica di un'aratura profonda fatta nel periodo estivo.

 

- sempre riparametrando il tutto ad un'ambiente diverso dal tuo, quando collocheresti temporalmente la semina?

 

Alle prime piogge di settembre, raffinare il terreno, ed entro la prima decade di ottobre avere la veccia seminata. La veccia non ha un seme piccolo: di conseguenza, non necessita di un letto di semina particolarmente raffinato, al massimo se è un po' troppo grossolano dopo la semina si può prevedere una rullatura, sicuramente con la prima pioggia dopo la semina la veccia nascerà senza alcun problema (pianta molto rustica)

 

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- alla luce di quanto è avvenuto negli ultimi giorni, ovvero terreni eccessivamente umidi e piogge continue, le quali hanno rallentato o complicato le semine, è plausibile prevedere un miglioramento della situazione nel caso di cover crop ?

 

La presenza di uno strato di Cover Crop verde, incrementa molto la capacità portante. E' importante che quando si semina la cover crop sia ancora verde, allora ha questa capacità portante. Se invece è secca la cover crop peggiora la situazione, in quanto fa ombra al terreno, riduce l'evaporazione di acqua e il terreno si asciuga più lentamente.

Il 17 marzo quando abbiamo iniziato a seminare, sulla cover crop abbiamo seminato senza problemi, mentre per seminare i campi di tradizionali abbiamo dovuto aspettare una settimana in più perchè altrimenti il terreno era troppo bagnato. Sicuramente con questa tecnica si può anticipare le semine delle colture primaverili, anche in caso di tempo balordo che ha caratterizzato questo inizio di primavera.

 

- è legittimo pensare ad una miglior "viabilità" nel campo, ad una minor umidità, ad un minor compattamento del terreno dovuto alle piogge invernali ?

 

La maggior viabilità sul campo è sicura, come ho già accennato prima, è stata confermata quando con la botte siamo andati (il 12 di marzo) a distribuire il gliphosate, nessuna ruotata, certo avevamo i gommoni, ma dopo 6 giorni siamo andati sul campo accanto a dare il gliphosate sul terreno lavorato per i girasoli tradizionali e abbiamo fatto più ruotata di quella fatta 6 giorni prima passando sulla cover crop.

 

Il terreno rimane ben strutturato, grazie al "lavoro" delle radici della veccia, inoltre la copertura del terreno riduce l'energia dell'impatto delle piogge invernali al suolo, riducendo fortemente sia l'erosione, sia il compattamento superficiale. A questo aggiungo un altro grande vantaggio, chi ha esperienza con i girasoli (e in parte anche con la soia), conosce la problematica della crosta che spesso causa grossi problemi di emergenza per queste colture, costringendo spesso a delle odiose risemine in particolare su terreni limosi (più soggetti al fenomeno della crosta).

 

Capita spesso infatti, che dopo la semina arrivi un forte temporale, che destruttura il terreno in superficie, poi per un paio di giorni tira vento, si secca il terreno e addio emergenza dei cotiledoni. La cover crop coprendo il terreno, riduce fortemente questo problema.

______

 

- ovviamente hai citato molti punti a favore della tua tecnica, da professionista quale sei però, di certo avrai trovato qualche controindicazione o particolare da rivedere. Quali sono ?

 

La tecnica è ancora in fase embrionale, sicuramente va curata bene la scelta della veccia, privilegiando la villosa alla sativa, che garantisce maggior biomassa prodotta, e maggior resistenza al freddo. In presenza di infestazioni di lolium, al momento della semina della veccia, devitalizzare il lolium, che altrimenti si sviluppa insieme alla veccia, assorbendo parte dell'azoto fissato dalla leguminosa, e riduce lo sviluppo della leguminosa stessa.

 

- costo della veccia e relativa semina ?

 

Il punto dolente è proprio il costo della semente di veccia, che costa quasi 1,5 €/kg e ne occorrono 80-100 kg/ha. Fortunatamente ho fatto un'analisi dei costi di autoproduzione della veccia, e il costo si abbassa a 0,60 €/kg, infatti dal prossimo anno lasceremo qualche ettaro di veccia a seme per l'autoproduzione della semente.

 

Nel mio caso quest'anno abbiamo fatto ripuntatura a 40 cm (che non va contata come costo colturale aggiuntivo, in quanto comunque la lavorazione primaria al girasole l'avremmo fatta), rotante (che non va contato perchè comunque il passaggio di rotante l'avremmo fatto per seminare i girasoli tradizionali), occorre mettere in conto la semina con seminatrice a righe (25-30 €/ha), e il costo della semente.

 

Il prossimo anno, faremo diversamente, arieggiatore a luglio (che crea molta meno zollosità del ripuntatore), grubber a fine settembre, e semina con seminatrice pneumatica a righe, in modo da ridurre ulteriormente gli input energetici in termini di carburanti e lavorazioni derivanti da attrezzi azionati dalla PTO come l'erpice rotante.

 

Un modo per ridurre i costi della semina delle cover crop potrebbe essere questo:

 

Passaggio di grubber a fine settembre a 10-15 cm di profondità permetterebbe di eliminare tutta la flora infestante reale, e poter seminare la cover crop con una semplice applicazione:

 

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Facendo cadere i tubi adduttori tra i dischi e il rullo, lasciando al rullo (possibilmente a gabbia) l'incombenza dell'interramento per 2-3 cm del seme di favino o veccia, in questo modo con un unico passaggio si elimina la flora infestante e si semina la cover crop.

 

Vedremo se in futuro modificare il nostro Grubber con tale distributore pneumatico.

 

Intanto il prossimo anno su 5 ettari, estremizzeremo ancora il tutto: semina su sodo della veccia (senza alcuna lavorazione in profondità estiva), e semina su sodo del girasole, per vedere se con questa tecnica ancor più conservativa si hanno o meno decrementi di produzione rispetto alla tecnica utilizzata quest'anno che chiaramente replicheremo anche il prossimo anno.

Modificato da DjRudy
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I complimenti mi sembrano doverosissimi, davvero ottimo ottimo ottimo lavoro caro Andrea.

 

Pottinger propone gia da tempo sui suoi grubber un applicazione aggiuntiva data da una seminatrice a righe meccanica che fa cadere direttamente sui rulli posteriori la semente.

 

Tu Andrea citi una seminatrice pneumatica; perchè? Per la veccia (o comunque qualsiasi altra coltura da cover crop o sovescio che sia) non basta una semina meccanica? Forse il costo elevato della semente richiede una seminatrice pneumatica?

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Grazie Filippo!!! Sono felice che sul forum l'argomento abbia riscosso un certo successo.

 

Cito la seminatrice pneumatica semplicemente perchè ho la Accord da 4,5 metri e uso quella per seminare la veccia. Ma si può tranquillamente usare una qualsiasi seminatrice meccanica ben regolata. Tanto che quest'anno sulla prova di semina della veccia su sodo, utilizzeremo la Semeato da cereali, che è appunto meccanica.

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Il rullo vuoto pesa circa 600 kg, volendo si potrebbero aggiungere quasi 300 litri di acqua. Ma ho visto che senza il peso del trattore, il rullo non fa poi molto, quindi sicuramente con 300 kg in più la cosa migliorerebbe, ma occorrerebbe sempre andare con il doppio effetto. Quest'anno abbiamo fatto così, il prossimo anno proveremo ad aggiungere acqua soprattutto se la veccia villosa avrà vegetato tanto come quella dell'Università.

 

Riguardo a seguire la fila, il rullo è largo 2,85 metri di lavoro, la seminatrice essendo 6 file a 45, ha una larghezza di lavoro di 2,7 metri, per cui basta con il rullo stare a filo della passata precedente e sei apposto, aiuta molto, diciamo che fa anche un po' da righetto. Mentre senza rullo, vai molto più a occhio, e ora della sera diventi matto!

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I complimenti per la realizzazione sono doverosi specialmente per aver ideato interamente quel tipo di rullo anteriore, pensare che in Italia nessuno ancora l'abbia importato o costruito fa pensare veramente che l'agricoltura italiana ha bisogno di un ringiovanimento anche a livello di attrezzature!!!

Veramente complimenti djrudy e anche giovanni!!

Detto questo vorrei chiedervi, alla fine c'è realmente un guadagno vero e proprio o alla fine la somma delle diverse lavorazioni in più e specialmente del costo della veccia fanno arrivare i conti alla solita parità??

Saluti

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Io aspetto che li trebbia per fargli i complimenti!:asd:

perche li,sapremo se,questa tecnica è buona!

 

Lo scorso anno i girasoli fatti con la stessa identica tecnica, ma senza rullo, hanno fatto 32 q.li/ha di media al 6% di umidità al momento della trebbiatura, ed erano stati seminati il 15 aprile, e senza dare 1 kg di azoto ne prima ne dopo la semina, vedremo se quest'anno miglioreremo questi risultati.

 

Detto questo vorrei chiedervi, alla fine c'è realmente un guadagno vero e proprio o alla fine la somma delle diverse lavorazioni in più e specialmente del costo della veccia fanno arrivare i conti alla solita parità??

Saluti

 

Lo scorso anno, a luglio con 40 gradi, i girasoli tradizionali, nonostante la sarchiatura soffrivano di più, rispetto a quelli con la cover crop proprio perchè la cover crop riduceva l'evaporazione dell'acqua, incrementando la disponibilità idrica per la coltura.

 

Quando si parla di cover crop, non si possono fare i vecchi conti colturali, mi costa questo, questo e questo, ma la cover crop va vista nell'insieme della rotazione, e i benefici che fornisce alle colture in successione.

 

La veccia fissa mediamente da 150 a 200 kg/ha di azoto, con questa gestione, circa il 50 % di azoto è disponibile per la coltura in successione (girasoli), l'altro 50 % sarà disponibile una volta degradata la parte epigea della pianta, e di conseguenza sarà disponibile per coltura in successione ai girasoli (grano).

Infatti il grano fatto su sodo, dove lo scorso anno c'era veccia + girasoli, il grano è più nero e ha bisogno di meno azoto, rispetto al grano fatto sempre su sodo ma in successione ai girasoli tradizionali. Questo significa che la veccia fornisce un vantaggio in termini di azoto non solo ai girasoli ma anche alla coltura successiva (grano).

 

Riguardo ai costi devi calcolare che con la veccia elimini i classici 2-2,5 q.li di Urea, che si danno al girasole, attualmente l'urea costa 30 €/q.le quindi risparmi circa 70 €, e puoi ridurre di almeno 1 q.le/ha di nitrato ammonico al Grano, quindi in tutto sono circa 90-100 €/ha, con un costo per la semina e semente (nel caso dell'autoproduzione del seme) che si aggira proprio sui 100 €/ha.

Quindi alla fine la spesa è la solita, fare la cover crop, o concimare tradizionalmente. Ma con la cover crop hai il vantaggio di incrementare la sostanza organica presente nel terreno, ridurre l'evaporazione di acqua, ridurre l'erosione del terreno, migliorare la struttura del terreno ecc ecc.

 

Per ulteriori approfondimenti sui vantaggi della cover crop, potete leggere questo articolo che avevo scritto tempo fa: Gestione innovativa delle Cover Crop

Modificato da DjRudy
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Io aspetto che li trebbia per fargli i complimenti!:asd:

perche li,sapremo se,questa tecnica è buona!

 

Attenzione !

Al fine di verificare validità e convenienza di una qualsivoglia tecnica o pratica agronomica, occorrono prove ripetute su base temporale e spaziale, non bisogno cadere nel frequente, quanto triste, errore di valutare il tutto al primo anno.

Nel caso in cui, così come previsto, la resa ottenuta dovesse essere simile o superiore alle pratiche standard, sarà opportuno ripetere l'esperienza per sincerarsi che il risultato sia da attribuire effettivamente alla sinergia cover crop + rullo.

Allo stesso modo, nel caso in cui le rese dovessero tradire le aspettative, sarebbe sbagliato screditare la tecnica in sé, senza sapere esattamente cosa abbia prodotto quel risultato; troppe infatti le variabili per poter discriminare tutti gli elementi, in un solo anno ed in limitate casistiche operative.

 

Questo errore di valutazione è avvenuto in passato ed avviene tutt'ora; ha accompagnato in buona parte la nascita e lo sviluppo del sodo, ed in generale dell'agricoltura conservativa, in molte zone d'Italia. Non è più tempo, forse non lo è mai stato, per approcci così superficiali e a-professionali.

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Intanto il prossimo anno su 5 ettari, estremizzeremo ancora il tutto: semina su sodo della veccia (senza alcuna lavorazione in profondità estiva), e semina su sodo del girasole, per vedere se con questa tecnica ancor più conservativa si hanno o meno decrementi di produzione rispetto alla tecnica utilizzata quest'anno che chiaramente replicheremo anche il prossimo anno.

a proposito di questa estremizzazione mi ricordo un paio di anni fa di essermi fermato a parlare con un tecnico della tonutti che seguiva le seminatrici quasar e che mi ha più volte sottolineato che l'utilizzo di quella macchina era quello di andare e creare la struttura di prato stabile del terreno senza più toccarlo con arature o ripuntature ma semplicemente seminando per sempre su sodo :AAAAH:...con questa tecnica mi diceva che sicuramente non ci si può aspettare le stesse produzioni ma i costi delle lavorazioni sicuramente si abbasseranno di parecchio O0

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  • 2 mesi dopo...

Sarei curioso di sapere non tanto come và con i girasoli seminati sul terreno del buon Dj Rudy, ma mi piacerebbe conoscere l'evoluzione della semina sui terreni dell'Università di Pisa, i quali non sono stati sottoposti a diserbo.

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Foto di 10 giorni fa dei miei girasoli su sodo (ora sono tutti in fiore, appena ho tempo faccio altre foto).

 

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Ecco invece quelli su sodo biologici fatti all'Università.

 

Il passaggio del rullo ha determinato solo il 50 % della morte della veccia, per cui si è creata una sorta di "consociazione", tra girasole e veccia.

 

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Per incrementare l'azione del rullo le lame andrebbero affilate maggiormente.

 

La prossima primavera faremo delle prove sperimentali con l'Università con vari tipi di cover crop, 1-2-3 passaggi di rullo, velocità diverse, pesi diversi del rullo ecc, per iniziare a ottimizzare il tutto.

 

Direi che come primo anno non è andata male, anzi, certo c'è da migliorare, ma i primi risultati sono incoraggianti.

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  • 1 anno dopo...

1) mais su cover crop con il rullo non l'ho fatto (l'ha provato l'uni 2 anni fa, ma era in biologico quindi non significativo per chi fa convenzionale), ho fatto il sorgo quest'anno ed è andato bene, produzioni del tutto paragonabili all'arato e ne avevo parlato qui: http://www.tractorum.it/forum/coltivazioni-erbacee-f21/sorgo-da-granella-tecniche-e-scelte-colturali-800/index6.html#post153984

 

2) Il rullo me lo sono fatto costruire da una grossa ditta specializzata (SATAM) di Jesi su disegno di Giovanni V, con 2000 € te lo fanno uguale al mio.

 

3) I girasoli e il sorgo li farò ancora su cover magari non tutta la superficie ma una buona parte si.

Modificato da DjRudy
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