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6 ore fa, bu$ine$$ ha scritto:
NORME E TRIBUTI
Il Sole 24 Ore
06 luglio 2022
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Agli agricoltori incentivi a fondo perduto per pannelli fotovoltaici
I beneficiari possono vendere in rete la quantità prodotta
Francesco Giuseppe Carucci

L’articolo 8 del Dl Aiuti incentiva la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel settore agricolo. A tal fine prevede la possibilità di concedere aiuti alle imprese del comparto agricolo, zootecnico e agroindustriale per realizzare impianti «sulle coperture delle proprie strutture produttive» che superino la potenza eccedente il proprio consumo medio annuo di energia elettrica tenendo conto anche del consumo familiare.

L’incentivo è rispettoso degli «orientamenti dell’Unione europea per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali 2014-2020» prorogati sino al 31 dicembre.

La disposizione, che è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea, è valevole anche per le misure previste dal Pnrr a favore della produzione di energia elettrica da rinnovabili in agricoltura. In tal senso il Pnrr ha destinato 1,5 miliardi al «Parco agrisolare» e 1,1 miliardi all’«Agrivoltaico».

Relativamente al primo intervento, è stato pubblicato in «Gazzetta Ufficiale» il 28 giugno il Dm attuativo firmato il 25 marzo dal ministro Patuanelli (si veda «Il Sole 24 Ore» del 31 marzo 2022).

Gli aiuti consistono in un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli immobili strumentali alle attività agricole e zootecniche, comprese le attività connesse e agrituristiche, nonché alle attività agroindustriali. In virtù dell’articolo 2 del Dm, le aziende agricole della produzione primaria accedono agli aiuti unicamente per la realizzazione di impianti di capacità produttiva non eccedente il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare.

La medesima disposizione consente la vendita di energia elettrica purché sia rispettato quel limite di autoconsumo annuale.

Come accennato, il Dm attuativo pubblicato solo pochi giorni fa risale allo scorso mese di marzo. Il Dl 50/2022, invece, è in vigore dal 18 maggio 2022.

Alla luce della novità introdotta dall’articolo 8 del Dl Aiuti, nonostante il rispetto della gerarchia delle fonti garantirebbe l’applicabilità della disposizione al «Parco agrisolare», si rende opportuno rivedere l’articolo 2 del Dm eliminando il divieto di accesso all’aiuto qualora l’azienda intenda realizzare impianti di potenza eccedente rispetto a quella finalizzata all’autoconsumo medio annuo e subordinando il regime incentivante all’autorizzazione della Commissione Ue. In virtù dell’articolo 13 del Dm, si attende l’avviso di adesione che renderà noto l’arco temporale durante il quale presentare le domande.

Per lo «Sviluppo agrivoltaico» è capofila il ministero della Transizione ecologica che, lo scorso 27 giugno, ha pubblicato le linee guida e avviato una fase di consultazione pubblica che si concluderà martedì 12 luglio durante la quale le parti interessate potranno presentare osservazioni in vista della definizione dello schema di decreto.

La misura incentiva la realizzazione di impianti fotovoltaici che rispondano a specifici requisiti tecnici, altezza in primis, affinché sia garantito l’esercizio dell’attività di coltivazione e allevamento sulle superfici sottostanti all’impianto in modo che l’attività agricola e quella di produzione di energia non risultino penalizzate l’una dall’altra.

L’aiuto si traduce un contributo in conto capitale di non oltre il 40% dei costi ammissibili e in una tariffa agevolata per la produzione di energia elettrica netta immessa in rete.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo è l'articolo apparso ieri sul Sole24Ore

Speriamo avrei voluto fare 100 kw visto il costo dell’impianto favorevole ma sconsigliato visto l’impossibilità della vendita ma di solo utilizzo dell’energia 

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Da me hanno fatto una riunion ull'agrivoltaico con una ditta israeliana. Io non ci sono andato e non lo sapevo neanche. Chi ci è andato e potebbe aderire, dice che ti danno 3000 euro anno ad ettaro, più hanno obbligo di coltivazione con produzione superiore al fatturato della parte energia, e smaltimento impianto ai 30 anni ( imposto dal comune del mio paese o dalla regione questo non lo ho capito. ) Qualcuno lo farà. Rimangono alcuni dubbi. Il primo questa cosa dell'obbligo di avere maggior ftturato della parte agricola rispetto a quella energia. Potrebbero fare file di alberi o viti, orticole, o foraggi o altre colture che non brucino ovviamente- Non so se mais o girasole sia fattibile. Ma queste produzioni dove le andrebbero a vendere e con quale impatto nell'economia del posto? Secondo dubbio riguarda a chi andranno a vendere l'energia e a quali prezzi ? Terzo dubbio , molto più terra terra, perchè loro si e noi no?

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ho trovato questa interessante notizia, secondo me questi hanno affittato il tetto, la dimostrazione è che ci sono ancora società che sono disponibili ad affittare i tetti in cambio della sostituzione eternit... operazione win win per tutti!

link: https://www.qualenergia.it/articoli/tre-aziende-avicole-bresciano-scelgono-fotovoltaico-e-inverter-sungrow/

Tre aziende avicole nel bresciano scelgono il fotovoltaico e gli inverter Sungrow

Tre differenti impianti FV a Cologne da circa 800 kWp ciascuno cedono tutta l’energia alla rete locale, usufruendo degli incentivi del Decreto FER. Gli impianti utilizzano inverter SG110CX Sungrow.

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Tre aziende avicole di Cologne in provincia di Brescia hanno scelto il fotovoltaico ed oggi il paesaggio dell’area è caratterizzato da lunghi tetti blu (vedi foto).

I tre diversi impianti FV da circa 800 kWp ciascuno, cedono tutta l’energia alla rete locale, usufruendo degli incentivi del Decreto FER. Gli impianti, corredati da inverter Sungrow, sono stati realizzati grazie anche al rifacimento delle coperture, eliminando e smaltendo le vecchie lastre in Eternit.

Grazie ad un accordo tra i diversi proprietari, i tre impianti sono stati realizzati con le stesse modalità costruttive, installando un totale di 6.384 moduli da 375 Wp della medesima marca suddividendoli su 7 diversi tetti di capannoni avicoli, con orientamento est-ovest. La produzione totale degli impianti è stimata 2,6 GWh/anno.

Il frequente utilizzo di segatura nei processi produttivi, con relativo il problema di spolveramento e la presenza di roditori hanno orientato la progettazione a prendere tutte le precauzioni possibili per evitare i fermi impianto.

Oltre al corrispettivo di 0,09 €/kWh sull’energia prodotta immessa in rete, è stato riconosciuto anche un premio per la rimozione dell’Eternit di 0,012 €/kWh sulla totalità dell’energia prodotta.

Grazie ai 9 MPPT e 18 ingressi per le stringhe, ciascun inverter SG110CX è in grado di massimizzare la produzione dell’energia fotovoltaica. Gli inverter sono stati installati sul lato nord, ombreggiato, e riparati dalla sporgenza della copertura, nonostante siano IP66 e resistenti alle intemperie.

sungrow-aziende-avicole.jpg

La scelta dei prodotti per i nostri impianti FV è orientata alla massima efficienza. La richiesta dei nostri clienti era quella di avere delle strumentazioni con delle alte performance, un ottimo impatto visivo e con delle misure contenute. Abbiamo proposto Sungrow per tutti questi motivi e anche per la sicurezza che ci ha dato negli ultimi 12 anni di collaborazione con una grande prontezza di intervento da parte del postvendita interno”, Gianluca Paroni, Amministratore Delegato SKY-NRG, l’azienda installatrice.

Sungrow è presente in Italia dal 2010 e al momento nel paese ha installati e attivi inverter per circa 450 MW, sia centralizzati che di stringa. Le applicazioni vanno dal piccolo impianto residenziale su tetto fino al grande impianto “utility-scale” a terra.

Con un ampio portafoglio di prodotti certificati CEI 0-21 e CEI 0-16, Sungrow Italia è in grado di soddisfare tutte le esigenze installative sia su nuovi impianti sia per azioni di revamping, garantendo un servizio di assistenza pre e post-vendita veloce e professionale, offrendo anche soluzioni per il mercato BESS utility.

Per ulteriori informazioni: Brochure presentazione progetto (pdf)

Altri casi studio e progetti Sungrow

 

Modificato da bu$ine$$
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Piovono Pec dal GSE il governo chiede indietro gli extra profitti da febbraio 2022

lettera scritta in burocratese ovviamente tanto da doversi rivolgere a un consulente per capire chi è quanto dovrebbe pagare

ladroni figli di Putin

 

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2 ore fa, pastore ha scritto:

Piovono Pec dal GSE il governo chiede indietro gli extra profitti da febbraio 2022

lettera scritta in burocratese ovviamente tanto da doversi rivolgere a un consulente per capire chi è quanto dovrebbe pagare

ladroni figli di Putin

 

Ma a te è arrivata?

Come prezzo hai il RID?

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23 minuti fa, davide lei ha scritto:

Ma a te è arrivata?

Come prezzo hai il RID?

Si purtroppo arrivata…si sono in Rid per chi è in ssp dovrebbero prelevare solo sulle eccedenze ma serve una dichiarazione che attesti quanto prodotto e quanto immesso

mi pare di aver capito da questa merd@ di pec in burocratese 

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56 minuti fa, pastore ha scritto:

Si purtroppo arrivata…si sono in Rid per chi è in ssp dovrebbero prelevare solo sulle eccedenze ma serve una dichiarazione che attesti quanto prodotto e quanto immesso

mi pare di aver capito da questa merd@ di pec in burocratese 

Io non ho parole!!!

Anche noi abbiamo il RID ma fanno un conguaglio ad aprile/maggio di tutto l'anno precedente

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23 ore fa, pastore ha scritto:

Si purtroppo arrivata…si sono in Rid per chi è in ssp dovrebbero prelevare solo sulle eccedenze ma serve una dichiarazione che attesti quanto prodotto e quanto immesso

mi pare di aver capito da questa merd@ di pec in burocratese 

Oltre quale soglia di prezzo viene considerato extra profitto? Tutto quello che va oltre i 15? 10? 7 centesimi a kWh?

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3 minuti fa, EnricoTr ha scritto:

Oltre quale soglia di prezzo viene considerato extra profitto? Tutto quello che va oltre i 15? 10? 7 centesimi a kWh?

Io non lo so bisognerebbe seguire uno per uno tutti i ddl e gli articoli citati che sono tanti 

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  • 1 mese dopo...

Bando Parco Agrisolare, come accedere agli incentivi per il fv agricolo

 

Il Ministero delle politiche agricole pubblica sul proprio sito l’Avviso recante le modalità di presentazione delle domande. Incentivati gli impianti realizzati sugli edifici agricoli, zootecnici e agroindustriali

bando parco agrisolare
via depositphotos.com

Per il bando Parco Agrisolare stanziati 1,5 mld dal PNRR

(Rinnovabili.it) – 375 MW di fotovoltaico agricolo. O, più precisamente, di impianti solari realizzati su edifici ed immobili del settore agro zootecnico. Questo l’obiettivo a cui punta il bando Parco Agrisolare, una delle misure verdi inserite dal Governo nel Piano nazionale di ripresa e Resilienza (PNRR). Un intervento da 1,5 miliardi di euro che dovrebbe aiutare il comparto ad alleggerire il peso del caro energia attraverso incentivi mirati alla riqualificazione energetica. Non solo, quindi, un sostegno al fotovoltaico integrato nei tetti ma anche a interventi come la creazione di sistemi automatizzati di ventilazione o di raffreddamento, la coibentazione delle coperture, l’installazione di accumulatori e sistemi di gestione intelligente dei flussi energetici.

Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha pubblicato ieri l’Avviso recante le modalità di presentazione delle domande (pdf), ricordando come almeno un 40% delle risorse complessive è destinato al finanziamento di progetti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

leggi anche Moduli fotovoltaici per serre, il rapporto qualità prezzo cresce

Bando Parco Agrisolare, come richiedere gli incentivi?

Per richiedere gli incentivi del bando parco Agrisolare, le domande dovranno essere presentate attraverso il portale del GSE, accessibile dall’Area clienti. Rispettando ovviamente una precisa finestra temporale: dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12.00 del 27 ottobre 2022. Le risorse sono riservate esclusivamente a imprese del settore agricolo e agroalimentare secondo una precisa ripartizione: 1.200 milioni di euro per la realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria; 150 milioni di euro per interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli;150 milioni di euro per quelli effettuati nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli e alle altre imprese. Il bando assegnerà i sussidi mediante una procedura a sportello fino ad esaurimento dei fondi.

I lavori devono essere avviati successivamente alla presentazione della proposta. I Soggetti Beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco dei destinatari delle risorse; salvo richiesta di proroga che estenderebbe la deadline al 30 giugno 2026

leggi anche Il fotovoltaico europeo 2022: +39 GW per un risparmio di 4,6mld di m3 di gas

Fotovoltaico agricolo, le modalità operative

Per richiedere il contributo, l’impianto fotovoltaico deve essere di nuova costruzione e con potenza di picco complessiva non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp. In caso di potenziamento di un sistema esistente, gli incentivi elargiti saranno definiti sulla base dei costi sostenuti esclusivamente per la realizzazione della nuova sezione. Dato essenziale: il bando ammette ai contributi solo gli impianti solari destinati a soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda agricola. E il dimensionamento dell’impianto fotovoltaico dovrà essere effettuato esclusivamente tramite il tool denominato “PVGIS” del Centro comune di Ricerca dell’UE, disponibile al seguente link https://re.jrc.ec.europa.eu/pvg_tools/it/.

I moduli fv dovranno essere installati unicamente sulle coperture di fabbricati esistenti – compresi quelli destinati alla ricezione turistica – o su serre già esistenti. Sono ammesse al contributo le spese riferite all’intervento di installazione dell’impianto fotovoltaico fino a € 1500/kW. A cui si aggiunge il limite di 1.000 €/kWh, relativo ad eventuali sistemi di accumulo.

Documenti scaricabili

 

link: https://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/bando-parco-agrisolare-incentivi-fv/

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9 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Esatto, se toglievano quello e incentivavano la produzione, era conveniente per una platea molto più ampia

Inviato dal mio M2007J17G utilizzando Tapatalk
 

Certamente. Bisogna ammettere però che l'autoconsumo ha una sua logica.

Quello che non riesco a capire leggendo il bando è se questi impianti finanziati da questo bando andranno o meno a percepire gli incentivi sull'energia elettrica prodotta e se l'energia eventualmente non consumata possa essere venduta in rete. 

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si esatto, in questa tornata viene premiato l'autoconsumo, e secondo me è giusto dare priorità a chi in ambito agricolo consuma molta energia (allevamenti, caseifici, aziende di trasformazione) in quanto gli aumenti dell'energia in questo momento stanno mettendo a rischio la loro sopravvivenza...

ovviamente gli aumenti ci sono in tutti i campi, ma come c'è il credito d'imposta sul gasolio, penso che questa sia una misura che aiuti molto chi in questo momento ha tetti disponibili ma deve andare sul mercato a comprare l'energia perchè non ha un impianto fotovoltaico...

Sicuramente se volevano ampliare la platea dovevano togliere questo vincolo, ma probabilmente i fondi non sono illimitati e cominciano aiutando chi l'energia la consuma direttamente evitando di metterla in rete..

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2 ore fa, bu$ine$$ ha scritto:

si esatto, in questa tornata viene premiato l'autoconsumo, e secondo me è giusto dare priorità a chi in ambito agricolo consuma molta energia (allevamenti, caseifici, aziende di trasformazione) in quanto gli aumenti dell'energia in questo momento stanno mettendo a rischio la loro sopravvivenza...

ovviamente gli aumenti ci sono in tutti i campi, ma come c'è il credito d'imposta sul gasolio, penso che questa sia una misura che aiuti molto chi in questo momento ha tetti disponibili ma deve andare sul mercato a comprare l'energia perchè non ha un impianto fotovoltaico...

Sicuramente se volevano ampliare la platea dovevano togliere questo vincolo, ma probabilmente i fondi non sono illimitati e cominciano aiutando chi l'energia la consuma direttamente evitando di metterla in rete..

Insomma.....premetto che non ho numeri però penso che aziende agricole che fanno anche trasformazione e quindi consumano quantità considerevoli di energia siano in percentuale moolto minore di quelle che hanno a disposizione grandi superfici per impiantare. Allora scusa si dovrebbe incentivare la collaborazione tra mondo agricolo puro e artigianale puro che trasforma in loco produzioni agricole e/o lattiero casearie. Questi sarebbero numeri già più interessanti. Poi io parlo per ilmio areale ovviamente, magari in altre parte d'italia aziende agricole che trsformano sono più presenti. Un pò l'idea di base di creare piccole comunità con più aziende che producono e trasformano piuttosto che sovvenzionare la singola azienda che produce e basta. Rimane sempre il nodo del perchè un agricoltore , anche se prende contributi per impiantare ( se e in che misura ) non riesce a vendere energia in rete a prezzi almeno vicini a queli che può avere un impianto industriale grosso . Anche perchè non mi risulta che quelli non vengano aiutati...anzi ci sarebbe da discuternesu tutta l'energia da fonte rinnovabile proprio

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ma non voglio difendere questa legge, anzi, però se prendi un allevamento di bovini da latte, di suini o di pollame ti assicuro che di energia elettrica (o gas che possono sostituire ne consumano), e neanche poca...sinceramente bisognerebbe cercare su internet se c'è qualche ricerca (o più probabilmente qualche tesi) e a che numeriche arriva di consumo per ogni bestia allevata...

se poi ci aggiungi tutti quei lavori che vengono svolti con l'uso della PTO ma potrebbero benissimo essere sostituiti da motori elettrici ( e qua si potrebbe aprire un mondo, dai mulini per il mangime alle pompe per irrigare, a quelle per spostare il liquame e via discorrendo...o anche semplicemente all'elettrificazione di muletti o carri miscelatori...)

cmq qua nella mia zona pochi agricoli trasformano , al massimo qualcuno per vendita diretta....però qua è zona risicola...ben pochi si lavorano tutto in casa, mentre c'è qualche allevatore che si è diventato anche trasformatore ( https://aziendaagricolafacchi.it/ https://www.facebook.com/aziendaagricolarota/) queste sono 2 dove vado ogni tanto ma ce ne sono tantissime altre, alcune molto molto grosse soprattutto nella zona dove abbondano gli allevamenti, se ci aggiungi poi i caseifici del grana/parmigiano...

 

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non lo so, anche perchè penso che il GSE non riconosca una tariffa OMNICOMPRENSIVA, ma una tariffa variabile in base al PUN, e quello è come la borsa...un anno fà era a 50/70 €/mw, oggi siamo a 605 in italia....cmq se volete fare un veloce esercizio potere misurare con google le vs. superfici e fare il calcolo di quanti kwp potreste metterci (il calcolo è presto fatto, ogni kw occupa circa 5,5/6 mq) 

poi se andate su questo sito  https://re.jrc.ec.europa.eu/pvg_tools/it/ e mettete oltre al vs. indirizzo, potenza impianto, inclinazione del tetto ed esposizione vi esce con precisione la produzione attesa annua...

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