superbilly1973 Inviato 9 Dicembre 2020 Condividi Inviato 9 Dicembre 2020 3 ore fa, CBO ha scritto: Letzghetitdan ovvero preveniree'megliochecurare. Servizio notturno compreso Perche' la meccanica e' piu' sostenibile della manuale? Unica, inarrivabile, piu' semplicemente la migliore https://fb.watch/2gpJFVw_T4/ Il concetto di sostenibilità è relativo. O meglio in termini pre-covid sarebbe stato relativo al solo aspetto economico mentre in tempi di covid se non ti arrivano gli squadroni come vendemmi ? 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alefriuli Inviato 9 Dicembre 2020 Condividi Inviato 9 Dicembre 2020 3 ore fa, superbilly1973 ha scritto: Il concetto di sostenibilità è relativo. O meglio in termini pre-covid sarebbe stato relativo al solo aspetto economico mentre in tempi di covid se non ti arrivano gli squadroni come vendemmi ? A parità di vigneto e di enologo sarei curiosissimo di assaggiare un vino vendemmiato a mano piuttosto che a macchina. Credo che in una degustazione alla cieca le sorprese non mancherebbero. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alefriuli Inviato 9 Dicembre 2020 Condividi Inviato 9 Dicembre 2020 11 ore fa, CBO ha scritto: Io tengo corto il cordone anche per questo. Ne avevamo parlato qualche giorno fa. Boh, io non vedo differenze anche se lo tieni lungo. Bisogna avere un minimo minimo di accortezza nel legarlo bene. Nulla di che. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CBO Inviato 10 Dicembre 2020 Condividi Inviato 10 Dicembre 2020 9 ore fa, alefriuli ha scritto: A parità di vigneto e di enologo sarei curiosissimo di assaggiare un vino vendemmiato a mano piuttosto che a macchina. Credo che in una degustazione alla cieca le sorprese non mancherebbero. Pro o contro una vinificazione da meccanica? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
EnricoTr Inviato 10 Dicembre 2020 Condividi Inviato 10 Dicembre 2020 Credo che più che una degustazione del vino finale si debba "degustare" (analizzare)i mosti, un mago cantiniere fa miracoli. Ad ogni modo sono convinto che se la consegna dello smacchinato avviene in tempi ragionevoli, come avviene nella maggior parte dei casi, le differenze sono impercettibili. Poi se pensiamo che la macchina può raccogliere anche di notte abbattendo i costi di refrigerazione beh allora per me non c'è storia 2 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 10 Dicembre 2020 Condividi Inviato 10 Dicembre 2020 @CBO La mia frase era relativa al fatto che la sostenibilità deve essere inquadrata .Ne senso di aspetto agronomico ( è la fase della raccolta ) , lavorazione del prodotto finito ed in ultimo impatto sociale o se vogliamo sostenibilità ambientale a 360° incluso l'aspetto di sostentamento della classe dei giannizzeri. Se tu guardi la cosa come produttore e vinificatore ovvio che per te è l'unica via percorribile a parte colline scoscese o praticabilità dei campi. Soprattutto se, come dice EnricoTr riesci a scaricare in cantina nei tempi giusti. E' altrettanto ovvia da parte di New holland magari non direi la stessa cosa se fossi un operaio stagionale che con quei 30-40 giorni di vendemmia un pò dappertutto ci campo 6 mesi. Non so i costi e di vendemmiatrici non ne capisco nulla però a vederle le New Holland sono veramente belle . Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CBO Inviato 10 Dicembre 2020 Condividi Inviato 10 Dicembre 2020 14 minuti fa, superbilly1973 ha scritto: @CBO La mia frase era relativa al fatto che la sostenibilità deve essere inquadrata .Ne senso di aspetto agronomico ( è la fase della raccolta ) , lavorazione del prodotto finito ed in ultimo impatto sociale o se vogliamo sostenibilità ambientale a 360° incluso l'aspetto di sostentamento della classe dei giannizzeri. Se tu guardi la cosa come produttore e vinificatore ovvio che per te è l'unica via percorribile a parte colline scoscese o praticabilità dei campi. Soprattutto se, come dice EnricoTr riesci a scaricare in cantina nei tempi giusti. E' altrettanto ovvia da parte di New holland magari non direi la stessa cosa se fossi un operaio stagionale che con quei 30-40 giorni di vendemmia un pò dappertutto ci campo 6 mesi. Non so i costi e di vendemmiatrici non ne capisco nulla però a vederle le New Holland sono veramente belle . Non mi convinci. Trovo l'uso del termine un tipico abuso molto di moda oggi. Sostenibilita' everywhere of course 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Francesco F. Inviato 10 Dicembre 2020 Condividi Inviato 10 Dicembre 2020 11 ore fa, alefriuli ha scritto: A parità di vigneto e di enologo sarei curiosissimo di assaggiare un vino vendemmiato a mano piuttosto che a macchina. Credo che in una degustazione alla cieca le sorprese non mancherebbero. prove già fatte. dipende dal varietale. ma non vedo grosse differenze in verità. alcuni aspetti sono a favore dell'una e altri sono a favore dell'altra. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 10 Dicembre 2020 Condividi Inviato 10 Dicembre 2020 35 minuti fa, CBO ha scritto: Non mi convinci. Trovo l'uso del termine un tipico abuso molto di moda oggi. Sostenibilita' everywhere of course Non ho detto specificatamente che non è sostenibile o che il concetto di sostenibilità non si addice ad una vendemmiatrice. Ho detto solo che una certa categoria di operatori del settore potrebbero averne danno economico da mancata occupazione. Nella gestione di tot ha di vigneti devi per forza di cose riuscire a lavorare in tempi certi e nel migliore dei modi possibili. E la vendemmiatrice te lo consente. Per il resto del post si anche io concordo che sia un termine abusato ma lì si va ot. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alefriuli Inviato 10 Dicembre 2020 Condividi Inviato 10 Dicembre 2020 3 ore fa, CBO ha scritto: Pro o contro una vinificazione da meccanica? Io sono pro. Pro nel senso che la stragrandissima maggioranza dei consumatori son convinto che non avvertirebbe differenze. Poi ci sarà il sommelier che ti sa dire anche con che vendemmiatrice è si è vendemmiato, ma credo siano rarissime (ed invidiabili) eccezioni. Spesso basta cambiare l'etichetta di un vino per farlo diventare più buono, figurati se uno si accorge di macchina o mano. 6 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Johndin Inviato 10 Dicembre 2020 Condividi Inviato 10 Dicembre 2020 Io sono favorevole alla meccanica tant'è che siccome un mio amico ha cambiato la sua macchina (Pellenc trainata) ben accessoriata con una nuova avevo seriamente pensato di prenderla farmela revisionare da zero (intendo portarla al telaio e farla saldare e riverniciare ex novo) e tenermela per un pezzo conoscendo chi ce l'aveva era una ottima opportunità potevo fare la mia quantità da pressare andare con calma e gestire la cantina secondo le mie esigenze. L'unico problema che vedo io (opinione personale e quindi discutibile come al solito) è che la raccolta deve seguire il ritmo della pigiatura e deve essere fatta bene senza correre o picchiare forte. Purtroppo il resto del consiglio di amministrazione non vuole quindi posso comperare il muletto per i bins 2 1 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni il Folle Inviato 10 Dicembre 2020 Condividi Inviato 10 Dicembre 2020 Io sono pro. Pro nel senso che la stragrandissima maggioranza dei consumatori son convinto che non avvertirebbe differenze. Poi ci sarà il sommelier che ti sa dire anche con che vendemmiatrice è si è vendemmiato, ma credo siano rarissime (ed invidiabili) eccezioni. Spesso basta cambiare l'etichetta di un vino per farlo diventare più buono, figurati se uno si accorge di macchina o mano. Saggezza allo stato puro Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CBO Inviato 10 Dicembre 2020 Condividi Inviato 10 Dicembre 2020 3 ore fa, Johndin ha scritto: Io sono favorevole alla meccanica tant'è che siccome un mio amico ha cambiato la sua macchina (Pellenc trainata) ben accessoriata con una nuova avevo seriamente pensato di prenderla farmela revisionare da zero (intendo portarla al telaio e farla saldare e riverniciare ex novo) e tenermela per un pezzo conoscendo chi ce l'aveva era una ottima opportunità potevo fare la mia quantità da pressare andare con calma e gestire la cantina secondo le mie esigenze. L'unico problema che vedo io (opinione personale e quindi discutibile come al solito) è che la raccolta deve seguire il ritmo della pigiatura e deve essere fatta bene senza correre o picchiare forte. Purtroppo il resto del consiglio di amministrazione non vuole quindi posso comperare il muletto per i bins Il limite alla meccanica e' la fase di pressatura nelle realta' privata. A te basterebbe una pigiatrice da 150 ql/h e una peristaltica di pari volume. Con due vasche a vite eviti anche la tramoggia. E non e' un investimento impossibile. Tu peraltro sei avvantaggiato rispetto a me. Se ho capito bene tu hai la fortuna di avere una gestione tutra famigliare. Non soffri eccessisamente se vedi gente a braccia conserte. Ergo vendemmiare il tanto per riempire la o le presse e poi fermarti e ripartire durante lo scarico non e" un problema. In compenso elimini gli estranei e hai molto piu' tempo da dedicare alla cantina. I cda spesso vanno informati a decisioni prese. Troppa democrazia disturba. 1 1 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Meme Inviato 10 Dicembre 2020 Condividi Inviato 10 Dicembre 2020 Premesso che prima o poi dovrò pure io passare alla vendemmia meccanica, quindi leggo con interesse. Dalle mie parti stanno spuntando come funghi (quasi tutte usate). Per lo più Alma (l' importatore è qua) e Pellenc. Oltre all' investimento, non giustificabile nemmeno con una calcolatrice fallata, mi disturba l' idea di calpestare il terreno con un cantiere che poco poco pesa 80q (boia, dopo due vendemmie a macchina con terreno bagnato, vigne che cimavo 3 volte quest' anno le ho fatte una volta ..). In cantina, per sentito dire, non dovrebbero esservi differenze. Ma so di un' azienda che ha avuto problemi di brettanomices in tutti i vini di una certa annata tranne in quelli vendemmiati a mano. Se le cose fossero collegate o meno non si sa. Credo però di lavorare più pulito io che ogni 3 giorni sciacquo le ceste di chi lava la macchina tutti i giorni. Domanda, le macchine più leggere quali sono? Mi piacerebbe anche sapere quale sia la miglior arrampicatrice, ma dubito di trovare qua risposta ? https://www.youtube.com/watch?v=SmvEPWmkY98 Buona serata brava gente 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
EnricoTr Inviato 10 Dicembre 2020 Condividi Inviato 10 Dicembre 2020 12 ore fa, superbilly1973 ha scritto: @CBO La mia frase era relativa al fatto che la sostenibilità deve essere inquadrata .Ne senso di aspetto agronomico ( è la fase della raccolta ) , lavorazione del prodotto finito ed in ultimo impatto sociale o se vogliamo sostenibilità ambientale a 360° incluso l'aspetto di sostentamento della classe dei giannizzeri. Se tu guardi la cosa come produttore e vinificatore ovvio che per te è l'unica via percorribile a parte colline scoscese o praticabilità dei campi. Soprattutto se, come dice EnricoTr riesci a scaricare in cantina nei tempi giusti. E' altrettanto ovvia da parte di New holland magari non direi la stessa cosa se fossi un operaio stagionale che con quei 30-40 giorni di vendemmia un pò dappertutto ci campo 6 mesi. Non so i costi e di vendemmiatrici non ne capisco nulla però a vederle le New Holland sono veramente belle . Sostenibilità è davvero una bella parola, bellissima, finché paga. Quando non paga viene cestinata prima di subito. 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CBO Inviato 11 Dicembre 2020 Condividi Inviato 11 Dicembre 2020 Ragioniamoci 11 ore fa, Meme ha scritto: Premesso che prima o poi dovrò pure io passare alla vendemmia meccanica, quindi leggo con interesse. Dalle mie parti stanno spuntando come funghi (quasi tutte usate). Per lo più Alma (l' importatore è qua) e Pellenc. Oltre all' investimento, non giustificabile nemmeno con una calcolatrice fallata, mi disturba l' idea di calpestare il terreno con un cantiere che poco poco pesa 80q (boia, dopo due vendemmie a macchina con terreno bagnato, vigne che cimavo 3 volte quest' anno le ho fatte una volta ..). In cantina, per sentito dire, non dovrebbero esservi differenze. Ma so di un' azienda che ha avuto problemi di brettanomices in tutti i vini di una certa annata tranne in quelli vendemmiati a mano. Se le cose fossero collegate o meno non si sa. Credo però di lavorare più pulito io che ogni 3 giorni sciacquo le ceste di chi lava la macchina tutti i giorni. Domanda, le macchine più leggere quali sono? Mi piacerebbe anche sapere quale sia la miglior arrampicatrice, ma dubito di trovare qua risposta ? https://www.youtube.com/watch?v=SmvEPWmkY98 Buona serata brava gente Pensavo che Alma fosse Italiana. Da me va in accoppiata con il concess. della Olmi. Di dov'e' la Alma? Il compattamento puo' essere un problema in certi terreni. Ergo una rotazione con l'arieggiatore ogni 4/5 anni non dovrebbe mai mancare dove possibile. Brettanomices: uhm, uhm e uhm. Prima di attribuire colpe a terzi controlliamoci in casa. Da me come da buona parte dei colleghi che conosco puoi rovesciare sul pavimento la polenta e mangiare tranquillo. In certe realta' specie le piccole che vanno ancora di scopetta io ci penserei due volte. Pulizia in cantina. Pulizia degli ambienti dove stazionano i volumi di materiale. No. Io con la vendemmiatrice sono piu' pulito di te se mi dici, e ci credo perche' so che dopo 10 ore di lavoro l'ultimo pensiero e' quello di lavar cassette, che pulisci ogni 3 giorni. Leggerezza. Dipende da cosa monti e da come e' allestita la vendemmiatrice. Occhio che spesso si sottovaluta la forza della trainata. La mia G60 a volte mi punzecchiava il culetto per tenermi sveglio e questo vale anche per le altre. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Francesco F. Inviato 11 Dicembre 2020 Condividi Inviato 11 Dicembre 2020 13 ore fa, Meme ha scritto: In cantina, per sentito dire, non dovrebbero esservi differenze. Ma so di un' azienda che ha avuto problemi di brettanomices in tutti i vini di una certa annata tranne in quelli vendemmiati a mano. Se le cose fossero collegate o meno non si sa. Credo però di lavorare più pulito io che ogni 3 giorni sciacquo le ceste di chi lava la macchina tutti i giorni. Dissento. tu sciacqui ogni 3 giorni, intanto si formano pellicole sulle superficie che manco te ne accorgi. qualcuno le cassette non le lava mai, quindi già sei un passo avanti. come qualcuno non lava mai la vendemmiatrice perchè la fa andare 23 ore su 24 (ho esempi tra parenti...purtroppo la pecora nera c'è sempre). la vendemmiatrice va sciacquata, detersa e sanificata. tra i terzisti lo fa solo chi vuole dare un "plus" al cliente. tra i proprietari vignaioli...probabilmente solo qualche fissato e manico dell'ordine e pulizia. per fare il precisino...i problemi della vendemmiatrice in cantina non sono a livello di brettanomyces, ma per lo più a livello di batteri lattici (che degradano l'acido malico in lattico, operazione che la maggior parte dei tecnici evitano volentieri). intendo dire che il problema maggiore è causato dai lattici, poi arrivano anche i brett, ma è molto secondario. non dimentichiamo di lavare e sanificare i rimorchi! telo o acciaio che siano. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 11 Dicembre 2020 Condividi Inviato 11 Dicembre 2020 1 ora fa, CBO ha scritto: Ragioniamoci ........................................... Ho visto il video tutto per intero. Per me il Purelli sviluppa il discorso in una maniera quantomeno leggera. Nel senso non può dire che per sua natura un artigiano fa le cose bene perchè ne fa poco e un "industriale" fa le cose male perchè deve fare produzione. Non ho capito soprattutto come può dire che un industriale coltiva anche . Allora le grosse cantine sociali cosa sono ? Magari sono d'accordo sul fatto che se invasi 200 k ettolitri ti viene difficile controlare tutto senza usare altre componenti esterne mentre sempre statisticamente un piccolo produttore , diciamo 100 ettolitri può averne meno bisogno. Non ho capito neanche perchè considera i lieviti un elemento ad uso degli industriali e basta. Cioè mi sembra un discorso un pò troppo generico al limite del qualunquismo. Proprio partendo dalla base. Se poi a te interessava far notare il fatto che una vendemmiatrice trainata butta giù tutto mentre uno che vendemmia a mano sceglie ok può essere una giusta notazione. Se chi vendemmia a mano sceglie però. Perchè penso che sia legato tutto al prodotto finale e alla vendita diretta di quel prodotto finale e quindi anche alla sua quantità. Però a quel punto se e dico se , uno si rendesse conto che ha problemi di marciume seri , non potrebbe anche aggiustare il tiro non vendemmiando dove ha marciume ? Ammesso e non concesso che il marciume sia localizzato . Non so il discorso de vino buono che parte dallapianta e dal terreno vale per l'artigiano ma non vale per l'industriale .Ma che l'industriale è un pirla allora che si mette la vite in un terreno fertile per fare molta uva ? Non per farmi gli affari altrui , ma una cantina privata , come potresti anche essere tu ad esempio, non controlla seriamente cosa gli portano e soprattutto non controlla come è l'uva prima che gliela portino ? Però a quel punto si deve entrare nello specifico e fare distinzione fra le cantine e vedere come lavora tutta la catena produttiva. And last but not least , mi aspettavo che facesse riferimento , nell'ambito degli industtriali, a chi riesce a trasformare l'acqua in vino , ma evidentemente quelli non li considera proprio ? ? ? 3 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mattia 3645 Inviato 11 Dicembre 2020 Condividi Inviato 11 Dicembre 2020 10 ore fa, Francesco F. ha scritto: la vendemmiatrice va sciacquata, detersa e sanificata. tra i terzisti lo fa solo chi vuole dare un "plus" al cliente. tra i proprietari vignaioli...probabilmente solo qualche fissato e manico dell'ordine e pulizia Bel approfondimento sarebbe questo sulla pulizia.. Tu dici sciacquata, detersa e sanificata? Cosa intendi e che prodotti usate? Sempre solo lavata abbondantemente con acqua di pozzo alimentare.. Mai usato detergenti ne sanificanti.. I brettanomices mi sa che li han in cantina non nella vendemmiatrice 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
SAN64 Inviato 11 Dicembre 2020 Condividi Inviato 11 Dicembre 2020 resta dov'è.......50 anni fà quando arrivarono le prime mietitrebbie e tra le piante e i pali rimaneva il grano e il contadino correva con la falce a toglierlo,, ora sti problemi non ci sono piu...perche?....basta che quando semini ci passi lontano e vedrai che il grano che rimane non cè piu!...semplice no? 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CBO Inviato 12 Dicembre 2020 Condividi Inviato 12 Dicembre 2020 21 ore fa, superbilly1973 ha scritto: Ho visto il video tutto per intero. Per me il Purelli sviluppa il discorso in una maniera quantomeno leggera. Nel senso non può dire che per sua natura un artigiano fa le cose bene perchè ne fa poco e un "industriale" fa le cose male perchè deve fare produzione. Non ho capito soprattutto come può dire che un industriale coltiva anche . Allora le grosse cantine sociali cosa sono ? Magari sono d'accordo sul fatto che se invasi 200 k ettolitri ti viene difficile controlare tutto senza usare altre componenti esterne mentre sempre statisticamente un piccolo produttore , diciamo 100 ettolitri può averne meno bisogno. Non ho capito neanche perchè considera i lieviti un elemento ad uso degli industriali e basta. Cioè mi sembra un discorso un pò troppo generico al limite del qualunquismo. Proprio partendo dalla base. Se poi a te interessava far notare il fatto che una vendemmiatrice trainata butta giù tutto mentre uno che vendemmia a mano sceglie ok può essere una giusta notazione. Se chi vendemmia a mano sceglie però. Perchè penso che sia legato tutto al prodotto finale e alla vendita diretta di quel prodotto finale e quindi anche alla sua quantità. Però a quel punto se e dico se , uno si rendesse conto che ha problemi di marciume seri , non potrebbe anche aggiustare il tiro non vendemmiando dove ha marciume ? Ammesso e non concesso che il marciume sia localizzato . Non so il discorso de vino buono che parte dallapianta e dal terreno vale per l'artigiano ma non vale per l'industriale .Ma che l'industriale è un pirla allora che si mette la vite in un terreno fertile per fare molta uva ? Non per farmi gli affari altrui , ma una cantina privata , come potresti anche essere tu ad esempio, non controlla seriamente cosa gli portano e soprattutto non controlla come è l'uva prima che gliela portino ? Però a quel punto si deve entrare nello specifico e fare distinzione fra le cantine e vedere come lavora tutta la catena produttiva. And last but not least , mi aspettavo che facesse riferimento , nell'ambito degli industtriali, a chi riesce a trasformare l'acqua in vino , ma evidentemente quelli non li considera proprio ? ? ? Se il limite dell'artigianita' sono 60/70mila bottiglie purtroppo per noi siamo spacciati. Io in una notturna vado da un minino di 2800/2900 ql/notte a salire ? tempo permettendo. Pero' mi considero ancora un artigiano. Comunque se non volete sanificare i tappettini della vendemmiatrice c'e' sempre una strada piu' sostenibile. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 12 Dicembre 2020 Condividi Inviato 12 Dicembre 2020 4 ore fa, CBO ha scritto: Se il limite dell'artigianita' sono 60/70mila bottiglie purtroppo per noi siamo spacciati. Io in una notturna vado da un minino di 2800/2900 ql/notte a salire ? tempo permettendo. Pero' mi considero ancora un artigiano. Comunque se non volete sanificare i tappettini della vendemmiatrice c'e' sempre una strada piu' sostenibile. Ma infatti per me il discorso eratroppo aprossimativo e usava la quantità come limite per separare le due categorie. Quanto alla sostenibilità "sociale" mi riferivo proprio alla seconda parte del post. Non so i dettagli dell'indagine su questo signore, però per quel che vedo dalle mie parti , difficilmente le cose sono completamente nere. Il più delle volte sono grigie chiare. Dubbio che potrebbe fare salire alle stelle la mia attestazione di ignoranza. Un papabile nuovo genero ha preso una bottiglia di franciacorta stappata e finita dopo una bottiglia di prosecco preso iperpan da circa 8 euro prezzo base e dato in "offerta" a 5 euro . Il primo ottimo anche se non so il costo mentre il secondo è possibile che fosse dolce ? O sono stato incovidato a mia insaputa e ho perso il senso de gusto ? ? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CBO Inviato 13 Dicembre 2020 Condividi Inviato 13 Dicembre 2020 18 ore fa, superbilly1973 ha scritto: ... Un papabile nuovo genero ha preso una bottiglia di franciacorta stappata e finita dopo una bottiglia di prosecco preso iperpan da circa 8 euro prezzo base e dato in "offerta" a 5 euro . Il primo ottimo anche se non so il costo mentre il secondo è possibile che fosse dolce ? O sono stato incovidato a mia insaputa e ho perso il senso de gusto ? Si, puo' essere che il genero abbia portato in tavola un demi che non e' cosi infrequente nel Franciacorta. Nel Prosecco il demi praticamente non c'e' o e limitato ad un cru ben preciso. La tendenza e' verso prodotti sempre piu' secchi: brut o extra brut anche se il grosso e' ancora extradry. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 13 Dicembre 2020 Condividi Inviato 13 Dicembre 2020 5 ore fa, CBO ha scritto: Si, puo' essere che il genero abbia portato in tavola un demi che non e' cosi infrequente nel Franciacorta. Nel Prosecco il demi praticamente non c'e' o e limitato ad un cru ben preciso. La tendenza e' verso prodotti sempre piu' secchi: brut o extra brut anche se il grosso e' ancora extradry. Il "dolce" era il prosecco iperpan. Scusa ho scritto in maniera che poteva sembrare il contrario. Cosa è il cru ? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CBO Inviato 13 Dicembre 2020 Condividi Inviato 13 Dicembre 2020 5 ore fa, superbilly1973 ha scritto: Il "dolce" era il prosecco iperpan. Scusa ho scritto in maniera che poteva sembrare il contrario. Cosa è il cru ? Solitamente e' il contrario. Sara' stato un dry ? o un Cartizze che qualcuno realizza come un demi. Il cru significa vigneto in teoria ma da noi e' inteso come un area delimitata all'interno di una denominazione. Nel caso specifico io mi riferivo al Cartizze, un area del Conegliano Valdobbiadene, dove non sono infrequenti prodotti con residuo zuccherino alto. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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