Steu93 Inviato 27 Novembre 2023 Condividi Inviato 27 Novembre 2023 4 ore fa, CultivarSé ha scritto: Le coperture vegetali sono solitamente medio lunghe se no si seminerebbe solo senape e colza o ravizzone a trovare il seme. Eh il ravizzone io non l'ho trovato in piccole quantità... Se non come semente per i canarini - sembra molto ricercato. Ma non era seme recente, per cui avevo dubbi sulla germinabilità: è pur sempre un seme piccolissimo... Sinceramente io trovo eccellente il ravizzone selvatico, anche come precocità: dovrei provare a farmi il seme! Colza le vecchie varietà di cui parli effettivamente non le ho trovate. Tutti ti propongono ibridi dicendo che oramai c'è solo quello - come hai detto anche tu. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
valtra Inviato 27 Novembre 2023 Condividi Inviato 27 Novembre 2023 47 minuti fa, Steu93 ha scritto: Eh il ravizzone io non l'ho trovato in piccole quantità... Se non come semente per i canarini - sembra molto ricercato. Ma non era seme recente, per cui avevo dubbi sulla germinabilità: è pur sempre un seme piccolissimo... Sinceramente io trovo eccellente il ravizzone selvatico, anche come precocità: dovrei provare a farmi il seme! Colza le vecchie varietà di cui parli effettivamente non le ho trovate. Tutti ti propongono ibridi dicendo che oramai c'è solo quello - come hai detto anche tu. Per tua conoscenza ho fatto L agrario a Vercelli ……Grazie per i complimenti….. comunque colza foraggerà si trova benissimo così come il ravizzone lì aveva il consorzio agrario ….piu di cosi 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Steu93 Inviato 27 Novembre 2023 Condividi Inviato 27 Novembre 2023 24 minuti fa, valtra ha scritto: Per tua conoscenza ho fatto L agrario a Vercelli ……Grazie per i complimenti….. comunque colza foraggerà si trova benissimo così come il ravizzone lì aveva il consorzio agrario ….piu di cosi OT È un dato di fatto che l'istituto agrario di Vercelli non abbia formato dei fulmini di guerra. Basta vedere come sono gestite le campagne vercellesi dal punto di vista sia agronomico sia ecologico. Io sono un vercellese, non chiudo gli occhi per fare piacere alle coscienze. Con questo non voglio offendere nessuno. Ma al contempo non taccio, perché è il mio territorio. Va già in altre zone risicole e la gestione è diversa. Vai in Lomellina e scopri che gli alberi esistono e possono stare ancora nelle campagne. Qui si direbbe che invece può stare solo un deserto di riso. Per carità, dal punto di vista finanziario è questa la scelta giusta: visto i Fendt e i macchinoni che sfrecciano. Bisogna però chiedersi se l'agronomia, l'ecologia e la finanza vadano sempre d'accordo. Tutto qui, senza polemica. FINE OT 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 28 Novembre 2023 Condividi Inviato 28 Novembre 2023 Il 27/11/2023 at 20:52, Steu93 ha scritto: OT È un dato di fatto che l'istituto agrario di Vercelli non abbia formato dei fulmini di guerra. Basta vedere come sono gestite le campagne vercellesi dal punto di vista sia agronomico sia ecologico. Io sono un vercellese, non chiudo gli occhi per fare piacere alle coscienze. Con questo non voglio offendere nessuno. Ma al contempo non taccio, perché è il mio territorio. Va già in altre zone risicole e la gestione è diversa. Vai in Lomellina e scopri che gli alberi esistono e possono stare ancora nelle campagne. Qui si direbbe che invece può stare solo un deserto di riso. Per carità, dal punto di vista finanziario è questa la scelta giusta: visto i Fendt e i macchinoni che sfrecciano. Bisogna però chiedersi se l'agronomia, l'ecologia e la finanza vadano sempre d'accordo. Tutto qui, senza polemica. FINE OT Si sa che vige la Focomelia in zona, oltre La Sesia cadono le foglie. Scusa poi basta seguire quella linea di asfalto che parte da ovest e va verso est per trovare un bel pò di seme seguendo Capitali come una piccola cittadina di nome Nova Aria e proseguendo verso il centro di Mediolanum da quì magari fra monaci, badini, dotti, signori e contadini qualche semenza in più si dovrebbe trovare nel Ducato Visconteo anche solo nella dotta Pavia o aldilà del Grande Fiume. Un vecchio filibustiere di fiume come Boncinelli impossibile è come un rigattiere. L'Amica Padana Sementi non chiude i battenti... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 28 Novembre 2023 Condividi Inviato 28 Novembre 2023 Il 5/11/2023 at 12:25, Steu93 ha scritto: Perché le crucifere in trasemina non funzionano? Si funzionano ma nascono subito non hanno una partenza lunga e non tollerano troppo il peso di una mietirebbia. Un conto è una coltura prativa avviata un miscuglio avviato. Una colza avviata oddio con una trebbi seppur con sotto i Poluzzi un tantino di male le fa o gli fa se è il colza maschile. la cosa non cambia la cambiare crucifera. Dipende dalla data di semina per giunta. Se la cosa più semplice e più local non vuoi farla non so, io da risaiolo facevo anche stoppie-paglie-semina-trinciastocci con rulletto ma se sembra semplicistico per voi Young. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Steu93 Inviato 29 Novembre 2023 Condividi Inviato 29 Novembre 2023 16 ore fa, CultivarSé ha scritto: Se la cosa più semplice e più local non vuoi farla non so, io da risaiolo facevo anche stoppie-paglie-semina-trinciastocci con rulletto ma se sembra semplicistico per voi Young. Non è che non voglio farla, è che abbiamo terreni diversi, sia per tessitura ma soprattutto per suola, sicuramente, e per destrutturazione. Inoltre io ho bisogno di spingere la degradazione delle paglie. Devo mescolare con la terra quando possibile. Comunque magari provo la trasemina con la senape nei casi in cui mieto subito dopo la spandimento. Così mi risparmio il trinciastocchi, che assorbe tempo, anche andando veloci. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 29 Novembre 2023 Condividi Inviato 29 Novembre 2023 5 ore fa, Steu93 ha scritto: Non è che non voglio farla, è che abbiamo terreni diversi, sia per tessitura ma soprattutto per suola, sicuramente, e per destrutturazione. Inoltre io ho bisogno di spingere la degradazione delle paglie. Devo mescolare con la terra quando possibile. Comunque magari provo la trasemina con la senape nei casi in cui mieto subito dopo la spandimento. Così mi risparmio il trinciastocchi, che assorbe tempo, anche andando veloci. Non è che siano suoli diversi, sono suoli in rotazione che sono comunque diversi da ogni tipo di monosuccessione. Chiaro che i primi anni ti sempre di aver fatto cagate epocali ma dopo 2 anni cambia. Se sei entusiasta della minima che per me è una roba inimmaginabile, figurati del Verde. Caro io vengo da terre che il Crodo dorme con te dalla casa all'orto e alla stalla. C'è crodaccio di decenni anche migrante dall'altra parte. Non è per sfizio che siamo in rotazione.... eccetto tutta la merda che arriva con il seme di ovunque. Di tornare a far la vita in acqua con la Leersia o col cùgià o le alghe èhhh insomma. Ormai anche in acqua non si può più dire che le infestanti spariscano. Mettiti l'anima in pace che nessun Provisia potrà mai liberarci. Voi illusi che credete ancora in Cleranda, Clearfield, Convisio, FullPage.... Cambiate coltura che è meglio qualunque essa sia. Maledizione alla riduzione della zootecnica, merda è vita. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ansimoni Inviato 30 Novembre 2023 Condividi Inviato 30 Novembre 2023 Avena bianca cover seminata in settembre; date le temperature è già alta +40 cm. Se, per caso, si verificassero delle gelate da -4/-5 almeno, riuscirei a terminarla con il rullo crimper passando sul terreno gelato oppure si rialzerebbe? Chiaro che deve effetto quasi al 100%, altrimenti tanto vale aspettare marzo e passare il roundup Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
b4ftagli Inviato 30 Novembre 2023 Condividi Inviato 30 Novembre 2023 1 ora fa, ansimoni ha scritto: Avena bianca cover seminata in settembre; date le temperature è già alta +40 cm. Se, per caso, si verificassero delle gelate da -4/-5 almeno, riuscirei a terminarla con il rullo crimper passando sul terreno gelato oppure si rialzerebbe? Chiaro che deve effetto quasi al 100%, altrimenti tanto vale aspettare marzo e passare il roundup Lo scorso anno si era alzata oltre i 150cm, a Natale era in fiore, alla fine il gelo l'ha solo seccata e con il trinciastocchi ho faticato. Dovessi trovarmi nella stessa situazione la trincerei verde. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 1 Dicembre 2023 Condividi Inviato 1 Dicembre 2023 Il 30/11/2023 at 09:58, ansimoni ha scritto: Avena bianca cover seminata in settembre; date le temperature è già alta +40 cm. Se, per caso, si verificassero delle gelate da -4/-5 almeno, riuscirei a terminarla con il rullo crimper passando sul terreno gelato oppure si rialzerebbe? Chiaro che deve effetto quasi al 100%, altrimenti tanto vale aspettare marzo e passare il roundup Per l'appunto. l'avena fa sempre una massa micidiale, hai la Vaderstad usa solo i dischi assolcatori, carichi al massimo i dischi interratori senza la dischiera e semini sul climperato. Vai dentro benissimo con una seminatrice da sodo con i dischi aprisolco anche per mais, girasole. La soia hai anche la Vederstad e fai quel lavoro lì. A triturarla viene un casino a roundapparla non è che sia meglio. Prima semini e poi glyffi giù tutto l'importante è tenersi la copertura al meglio. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Steu93 Inviato 1 Dicembre 2023 Condividi Inviato 1 Dicembre 2023 (modificato) Il 30/11/2023 at 09:58, ansimoni ha scritto: Avena bianca cover seminata in settembre; date le temperature è già alta +40 cm. Se, per caso, si verificassero delle gelate da -4/-5 almeno, riuscirei a terminarla con il rullo crimper passando sul terreno gelato oppure si rialzerebbe? Chiaro che deve effetto quasi al 100%, altrimenti tanto vale aspettare marzo e passare il roundup Ma aratura diretta? Vedo che la segale alta come il trattore, se si usano i dischi di taglio, si riesce a rivoltarla: https://www.youtube.com/watch?v=rVQSURYk1DA qui il signore sta arando troppo stretto per la biomassa che c'è lì, ma comunque la mette sotto; https://www.youtube.com/watch?v=4QcQiHS7TTk qui anche senza dischi di taglio L'avena è peggio? Chiedo essendo sempre curiosone. Modificato 1 Dicembre 2023 da Steu93 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 1 Dicembre 2023 Condividi Inviato 1 Dicembre 2023 2 ore fa, Steu93 ha scritto: Ma aratura diretta? Vedo che la segale alta come il trattore, se si usano i dischi di taglio, si riesce a rivoltarla: https://www.youtube.com/watch?v=rVQSURYk1DA qui il signore sta arando troppo stretto per la biomassa che c'è lì, ma comunque la mette sotto; https://www.youtube.com/watch?v=4QcQiHS7TTk qui anche senza dischi di taglio L'avena è peggio? Chiedo essendo sempre curiosone. Non credo in aratura diretta è un suicidio seppur è vero che così avanti crepa da sola ma resta una fibra da tappeti. Se si ara si tritura perchè anche coi dischi è un macello, Dove c'è Ansi non credo riescano ad arare agevolmente le argille in collina poi.... Credo lascia a giusta copertura del suolo. L'avena poi è come la carta della Gazzetta, la rosa la usi anche una volta letta per far tutto. Alta o bassa l'avena va bene sempre anche falciata e da foraggio. L'avena quando alletta e fa girar le palle è sempre pronta per la dischiera.... quella orizzontale. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 1 Dicembre 2023 Condividi Inviato 1 Dicembre 2023 Adesso, CultivarSé ha scritto: Non credo in aratura diretta è un suicidio seppur è vero che così avanti crepa da sola ma resta una fibra da tappeti. Se si ara si tritura perchè anche coi dischi è un macello, Dove c'è Ansi non credo riescano ad arare agevolmente le argille in collina poi.... Credo lascia a giusta copertura del suolo. L'avena poi è come la carta della Gazzetta, la rosa la usi anche una volta letta per far tutto. Alta o bassa l'avena va bene sempre anche falciata e da foraggio. L'avena quando alletta e fa girar le palle è sempre pronta per la dischiera.... quella orizzontale. La segale chi ha coraggio la ara direttamente non senza bestemmie se no la si rulla, la si corica e ci si semina dentro ma con le copertura vegetali nostrane non so se sia il caso perchè è un attimo a passare dal trinciastocchi alla trincia a terra. Tutto sempre condito da imprecazioni visto che solitamente non sono terreni poveri come si pensa. LA segale è una Catch Crop che assorbe azoto per cui non fa perdere niente ma assorbe anche carbonio ma di suo nopn è pianta piccola e tappezzante il pregio è che la lavori, schiacci, ari quando vuoi chiaro se vuoi ararla bene non la mandi ad altezza segale ma la ari prima ed essendo pianta lenta si ha tempo. Nulla vieta altri usi anche foraggeri perchè comunque si fa un sovescio o copertura parziale, il cuore del problema è quello di tenere coperto il suolo e impedire perdite poi eventualmente le Verdi si prestano ad altro. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ansimoni Inviato 1 Dicembre 2023 Condividi Inviato 1 Dicembre 2023 3 ore fa, CultivarSé ha scritto: Per l'appunto. l'avena fa sempre una massa micidiale, hai la Vaderstad usa solo i dischi assolcatori, carichi al massimo i dischi interratori senza la dischiera e semini sul climperato. Vai dentro benissimo con una seminatrice da sodo con i dischi aprisolco anche per mais, girasole. La soia hai anche la Vederstad e fai quel lavoro lì. A triturarla viene un casino a roundapparla non è che sia meglio. Prima semini e poi glyffi giù tutto l'importante è tenersi la copertura al meglio. Certo questa era previsto. anzi penso che andrei con la vecchia jd752 che in questi casi lavora meglio; la domanda era relativa alla terminazione che avrei voluto fare con il crimper sfruttando il gelo al posto del glifo. Il mio dubbio che anche se passo il crimper con il ghiaccio rialzi la testa, per cui sarebbe un lavoro inutile Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 1 Dicembre 2023 Condividi Inviato 1 Dicembre 2023 2 ore fa, ansimoni ha scritto: Certo questa era previsto. anzi penso che andrei con la vecchia jd752 che in questi casi lavora meglio; la domanda era relativa alla terminazione che avrei voluto fare con il crimper sfruttando il gelo al posto del glifo. Il mio dubbio che anche se passo il crimper con il ghiaccio rialzi la testa, per cui sarebbe un lavoro inutile Non so perchè in questi anni è dura far crepare in generale i cereaali a paglia anche col glyf. Me ne sono capitati a iosa di casi che dopo la pianta ben accestita e sviluppata, dose classica di Platinum, disseccava e ricaccia dagli accesti. Quale sistema sia migliore francamente non posso più dirlo parchè le condizioni incidaono tantissimo, primavere umide e fredde efficacia del glyf incerta, piante in stress idrico idem. L'unica è glif e acidi sia acidi organici che solfato ammonico, l'effetto doppio e l'effetto azotato sembra funzionare ma volendo ben vedere ricacciano lo stesso poi ovvio ad inizio estate stincano immancabilmente. Io avevo usato l'effetto Disco Vad su soia e riso come da protocollo, rullando brutalmente ma dopando prima nel senso che avevo fatto concimare pesantemente e dopo qualche giorno rullato brutalmente. La massa era diventata morbida acquosa piena e grassa. Dopo avere seminato avendo seminato fondo, diserbato col glif dopo 6gg tempo di finir tutte le semine, neanche la soia era uscita quindi no problem. Credo che il diserbo vada fatto al meglio con la manica d'aria il problema divantano i residuali insieme al glyf. Comunque sia un Verde di sole graminacee francamente non mi piace, 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ansimoni Inviato 2 Dicembre 2023 Condividi Inviato 2 Dicembre 2023 11 ore fa, CultivarSé ha scritto: Comunque sia un Verde di sole graminacee francamente non mi piace, Sinceramente neanche a me, però bisogna guardare anche al portafoglio...sigh Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Steu93 Inviato 2 Dicembre 2023 Condividi Inviato 2 Dicembre 2023 (modificato) 3 ore fa, ansimoni ha scritto: Sinceramente neanche a me, però bisogna guardare anche al portafoglio...sigh Considerando le piante in antesi: la segale ha un C/N di circa 40:1 e le avene, a seconda delle sottospecie, siamo dai 35:1 ai 40:1. Comprensibile che non si degradino velocemente, a meno di avere un sacco di azoto disponibile (e non solo) in circolo nel suolo. L'orzo è tutta un'altra storia: C/N di circa 20:1 (!!!). Tanto è vero che, si è dimostrato che la consociazione orzo + leguminosa autunno-vernina è particolarmente indicata per le risaie, che hanno le paglie di riso a valori oltre 120:1, e abbondanti peraltro, e in più la sommersione nella stagione calda che mette tutto sotto-vuoto. Modificato 2 Dicembre 2023 da Steu93 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
B155B Inviato 2 Dicembre 2023 Condividi Inviato 2 Dicembre 2023 Da alcuni anni vedo praticare dalle mie parti un'altra tecnica di miglioramento del terreno: compost+loietto. In autunno/inverno cattura l'azoto rimasto e apportato, poi a marzo è già bello accestito e buono da sovesciare con l'aratro. Il problema è lo spargimento del compost che crea molte ormaie e necessita di tempo... Il successivo passaggio con il coltivatore a dischi sistema un po' i pasticci, ma la livella poi è quasi d'obbligo. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 3 Dicembre 2023 Condividi Inviato 3 Dicembre 2023 8 ore fa, B155B ha scritto: Da alcuni anni vedo praticare dalle mie parti un'altra tecnica di miglioramento del terreno: compost+loietto. In autunno/inverno cattura l'azoto rimasto e apportato, poi a marzo è già bello accestito e buono da sovesciare con l'aratro. Il problema è lo spargimento del compost che crea molte ormaie e necessita di tempo... Il successivo passaggio con il coltivatore a dischi sistema un po' i pasticci, ma la livella poi è quasi d'obbligo. Dipende da quando lo dai ma il compost è così ma non è ricco di azoto, serve per tentar di ripristinare una certa struttura alla risaia che se somemrsa e sparsa, slottata è il regno del destrutturato. Monosuccessioni sempre da evitare e poi il compost lo si da sempre e ancora meglio dopo un Verde ma le ormaie, le carrenge, le si fa in autunno come in primavera. Azzeccare l'estate è la scommessa ma vuol dire andare dopo cereale a paglia. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 3 Dicembre 2023 Condividi Inviato 3 Dicembre 2023 12 ore fa, Steu93 ha scritto: Considerando le piante in antesi: la segale ha un C/N di circa 40:1 e le avene, a seconda delle sottospecie, siamo dai 35:1 ai 40:1. Comprensibile che non si degradino velocemente, a meno di avere un sacco di azoto disponibile (e non solo) in circolo nel suolo. L'orzo è tutta un'altra storia: C/N di circa 20:1 (!!!). Tanto è vero che, si è dimostrato che la consociazione orzo + leguminosa autunno-vernina è particolarmente indicata per le risaie, che hanno le paglie di riso a valori oltre 120:1, e abbondanti peraltro, e in più la sommersione nella stagione calda che mette tutto sotto-vuoto. Semplicemente l'orzo è ben più precoce della segale. Volendo ci associ di tutto essendo anche più veloce dell'avena poi si va a ss. Più aspetti a terminare i sovesci e più è chiaro aumenta il Carbonio.... le tabelle non dicono da dove arriva il carboni... questo è un male. Le tabelle trovano sempre un limite anche grossolano.... chiaro che gli zuccheri fanno storia a sè. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 3 Dicembre 2023 Condividi Inviato 3 Dicembre 2023 15 ore fa, ansimoni ha scritto: Sinceramente neanche a me, però bisogna guardare anche al portafoglio...sigh A guardar al portafoglio lasciamo stare non è detto, al portafoglio si va di crucifere però c'è un grande limite. A graminacee non so ma a miscugli ci si arriva a combinare le cose, costa un pò di più ... ma... rimedieremo .... questo lo dicono i Ducali giallo-blu che di certo se ne guardano bene dal largheggiare. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Steu93 Inviato 3 Dicembre 2023 Condividi Inviato 3 Dicembre 2023 19 ore fa, B155B ha scritto: Da alcuni anni vedo praticare dalle mie parti un'altra tecnica di miglioramento del terreno: compost+loietto. In autunno/inverno cattura l'azoto rimasto e apportato, poi a marzo è già bello accestito e buono da sovesciare con l'aratro. Il problema è lo spargimento del compost che crea molte ormaie e necessita di tempo... Il successivo passaggio con il coltivatore a dischi sistema un po' i pasticci, ma la livella poi è quasi d'obbligo. Sei in Baraggia vercellese? Perché se si usa così tanto lolium multiflorum, viene da pensare che le condizioni del terreno nella stagione brutta siano disperate. Anche se è da anni che i disonesti accalappia-contributo lo usano per spendere il meno possibile appunto incassare il contributo PSR.... Spero che la ragione non sia quest'ultima. Detto ciò, i loietti siamo su 56:1 C/N . Ed è questa la ragione, assieme all'allelopatia nei confronti dei giavoni, che lolium multiflorum è un prato da pacciamatura ideale per il riso. Se guardiamo invece all'uso come sovescio: meh... Per la stessa ragione che nella risaia serve tenere il carbonio più basso possibile, sbilanciare nei confronti dell'azoto, delle sostanze organiche mature a basso C/N, idealmente coi microrganismi utili per i quali, come dice @CultivarSé servirebbe l'anno di asciutta estiva per farli lavorare al meglio. Questo lo ammette anche la ricerca di ENR, che pure suo malgrado è invischiato con l'industria: ma la scienza è scienza fortunatamente: si dicono le cose come stanno; non come fa piacere che vadano. Inoltre i loietti sono degli scarsoni a catturare il potassio: solo 0,3% di K2O sulla percentuale totale di massa secca (s'intende pianta finita, che ha completato il suo ciclo nutritivo). Per esempio l'orzo e le avene e la segale, al medesimo stadio, ne contengono 2,5% di K2O. Senza contare - dicono ancora i dati - la percentuale di azoto sulla massa secca totale catturato, nei cereali a paglia autunno-vernini è maggiore (non di tanto) a ciclo completato, ma molto maggiore quando le cover sono ancora "piccole": sotto ai 10 ql/ha di massa secca. La segale e l'avena sativa sono quelle più performanti sotto quest'ultimo punto di vista. Ciò significa che se si vuole far la corsa contro il tempo a catturare i nitrati, sono di brutto preferibili alla loiessa. @CultivarSé Sì, chiaro che più aspetti più costruisce carbonio: ma il fatto è che la fioritura coincide anche con il punto di massimo accumulo di azoto e non solo. Dunque se vuoi terminare prima per non tirarti in casa troppo carbonio, sacrifichi la pianta per le sue capacità di cattura-nutrienti. Spiegami però la cosa del "dove arriva il carbonio": io sono un povero ignorante, non ho studiato. Intendi in quali molecole complesse è contenuto il carbonio? Cioè che le tabelle non distinguono fra molecole, con relative funzioni nutrizionali etc. , ma conteggiano solo l'elemento? 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 3 Dicembre 2023 Condividi Inviato 3 Dicembre 2023 4 ore fa, Steu93 ha scritto: Sei in Baraggia vercellese? Perché se si usa così tanto lolium multiflorum, viene da pensare che le condizioni del terreno nella stagione brutta siano disperate. Anche se è da anni che i disonesti accalappia-contributo lo usano per spendere il meno possibile appunto incassare il contributo PSR.... Spero che la ragione non sia quest'ultima. Detto ciò, i loietti siamo su 56:1 C/N . Ed è questa la ragione, assieme all'allelopatia nei confronti dei giavoni, che lolium multiflorum è un prato da pacciamatura ideale per il riso. Se guardiamo invece all'uso come sovescio: meh... Per la stessa ragione che nella risaia serve tenere il carbonio più basso possibile, sbilanciare nei confronti dell'azoto, delle sostanze organiche mature a basso C/N, idealmente coi microrganismi utili per i quali, come dice @CultivarSé servirebbe l'anno di asciutta estiva per farli lavorare al meglio. Questo lo ammette anche la ricerca di ENR, che pure suo malgrado è invischiato con l'industria: ma la scienza è scienza fortunatamente: si dicono le cose come stanno; non come fa piacere che vadano. Inoltre i loietti sono degli scarsoni a catturare il potassio: solo 0,3% di K2O sulla percentuale totale di massa secca (s'intende pianta finita, che ha completato il suo ciclo nutritivo). Per esempio l'orzo e le avene e la segale, al medesimo stadio, ne contengono 2,5% di K2O. Senza contare - dicono ancora i dati - la percentuale di azoto sulla massa secca totale catturato, nei cereali a paglia autunno-vernini è maggiore (non di tanto) a ciclo completato, ma molto maggiore quando le cover sono ancora "piccole": sotto ai 10 ql/ha di massa secca. La segale e l'avena sativa sono quelle più performanti sotto quest'ultimo punto di vista. Ciò significa che se si vuole far la corsa contro il tempo a catturare i nitrati, sono di brutto preferibili alla loiessa. @CultivarSé Sì, chiaro che più aspetti più costruisce carbonio: ma il fatto è che la fioritura coincide anche con il punto di massimo accumulo di azoto e non solo. Dunque se vuoi terminare prima per non tirarti in casa troppo carbonio, sacrifichi la pianta per le sue capacità di cattura-nutrienti. Spiegami però la cosa del "dove arriva il carbonio": io sono un povero ignorante, non ho studiato. Intendi in quali molecole complesse è contenuto il carbonio? Cioè che le tabelle non distinguono fra molecole, con relative funzioni nutrizionali etc. , ma conteggiano solo l'elemento? Se vuoi catturare potassio devi seminare barbabietole da zucchero. Le graminaceee catturano azoto se c'è, se non c'è è dura ecco perchè sempre meglio la consociazione. Se seminare loietto costa poco aguri, non mi sembra che sia a buon mercato, nei miei paraggi se volevi fottere regione Piemonte non andavi in Baraggia andavi più in giù e seminavi colza anche la colza del mucchio. Sono da 20 anni che lo fanno, unica regione in italia a farlo fare e diamo merito di essere una delle poche regioni ad aver contemplato il sovescio-cover, Le altre assolutamente troppo mercatiste. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 3 Dicembre 2023 Condividi Inviato 3 Dicembre 2023 Il loietto fa fibra chiaro che fa carbonio ma fa massa e ss. Difficile aver una pianta pari per fissasione del carbonio così veloce. Comunque beato te che credi ancora così tanto nella sommersione quindi acqua sempre a gogo. Ogni tanto far uscire le olive dalla salamoia non fa male, una semina diversa e qualche annetto a semina in asciutto non fa male. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Steu93 Inviato 3 Dicembre 2023 Condividi Inviato 3 Dicembre 2023 3 ore fa, CultivarSé ha scritto: Il loietto fa fibra chiaro che fa carbonio ma fa massa e ss. Difficile aver una pianta pari per fissasione del carbonio così veloce. Non serve a nulla tutto quel carbonio in un suolo che già fa fatica a degradare le paglie del riso. Evapora come metano con la sommersione e l'anaerobiosi. Senza dare da mangiare ai microrganismi decompositori nelle giuste proporzioni della loro dieta, i residui non vengono umificati. Senza rotazione con colture d'asciutto, la risaia avrà sempre problemi nutrizionali. Quindi tanto vale mettere una graminacea cattura-nitrati di razza se si è concimato forte l'estate precedente, se non si può mettere una brassicacea. Poi io vorrei capire come e quanto la suola della risaia influenzi la perdita di nitrati. In terreni quasi impermeabili come quelli di Baraggia potrebbe essere molto bassa; ma non ho dati appunto. La semina in asciutta mi fa schifo: deserto in un territorio già ignobilmente desertificato; oltre al fatto che non è idraulicamente sostenibile; tanto più quando c'è poca acqua. Piuttosto faccio rotazione per ridurre la pressione dalle malerbe acquatiche e curare la fertilità. Rotazione con idrico-risparmiose + semina in acqua con sommersione precoce è il mix giusto per affrontare la carenza idrica (nella nostra zona; nella tua se non hai l'acqua di default è chiaro che non c'azzecca nulla). Mi spiace ma qui quasi tutti quelli che fanno cover nel vercellese compravano quello che costa meno compatibilmente col fatto che possa essere seminato tardi e anche in situazioni di ristagno perché nel frattempo si va a Courmayeur col macchinone da 100 k a svernare nella casa del papi, mica si sgobba a fare le scoline. Dunque loietto. Poi lo terminavano appena possibile, dopo il 21 marzo (che cazzo serve?). I finanziamenti pubblici fatti così sono solo un dilapidare le casse regionali per fare arricchire i furbetti. Se proprio bisognava finanziare, fosse dipeso di me avrei finanziato in base al risultato finale: al tempo di permanenza della cover-crop in campo, con premi a salire in funzione della biomassa prodotta, e obbligando a diversificare: onde evitare che si compri e si semini quello che costa di meno. E se il prato non è cresciuto cazzi dell'agricoltore: è un PSR del resto, nessuno l'ha obbligato. Non è la PAC, è un PSR. Uno deve sapere fare il proprio mestiere. Con l''incompetenza e con le carezze si fa solo i gioco dei furbi e dei disonesti. Un po' di pugno di ferro e dispotismo illuminato farebbe bene a questo paese. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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