Simone 83 Inviato 7 Gennaio 2011 Condividi Inviato 7 Gennaio 2011 simone con che asino tiri il tuo annovi quall'e' il modello il mio e il RVLEFS 180 TRIV con versoio 5m doppia ruota di trasporto e tirato con ch 55 o magnum mx 240 Poi come quest'anno ho preso un moro lorenzo(foto e video in messaggi precedenti) in solco per il cvx 1170 e per il momento va che e un piacere per la resistenza lo vedremo inseguito Sinceramente la sigla non me la ricordo proprio, se mi ricordo domani lo fotografo, è un trivomere reversibile senza i corpi sx, corpi 2B con avanvomeri cilindrici e deflettori, portata fissa, entro-fuorisolco, ruota di profondità in gomma per un peso complessivo di circa 17 q. Comunque rispetto al telaio è stata montata una testata più grossa del normale. Lo tiro con un Racing 190. Devo anche io ringraziare il Sig. Annovi perchè è stato qui da me nelle marche per metterlo in campo dimostrando una professionalità e una disponibilità davvero encomiabili per le quali lo ringrazio ancora oggi!!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ducati TB Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 (modificato) dritte no però importi di arare come vogliono loro con ognuno che vuole finiture fatte in modo diverso, ognuno che vuole farti chiudere avvallamenti, cambiare posizione hai fossi facendo in modo che il terreno scoli ugualmente. cose del genere. per dritte intendevo comunque legate alla regolazione dell'aratro , non le esigenze del singolo agricoltore di come desidera messa la terra , e hai ragione non è facile interpretare . Tornado agli aratri , in passato ne ho provati alcuni tipo Scalmana , vecchi Dondi , uno di colore blu costruito dalle parti di Pordenone ma non ricodo il nome , e da ultimo ,quast'anno un trivomere EmmeGiEmme (Dio me ne scampi e liberi ) molto +difficili da regolare di ERMO , mi spiego (in relazione alle terre della mia zona argillo-limose ) quando regoli il 3° punto , la larghezza di presa , l'inclinazione dei buri ecc. li sposti di un po ' per volta e non vedi risultati , improvvisamente t partono per la tangente facendo un lavoro indegno , quasto con ERMO non mi capita , come intervengo con qualsiasi regolazione , anche piccola , si nota subito il cambiamento , e ritengo non sia una cosa trascurabile. ciao Modificato 8 Gennaio 2011 da Ducati TB Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
massimo g Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 dritte no però importi di arare come vogliono loro con ognuno che vuole finiture fatte in modo diverso, ognuno che vuole farti chiudere avvallamenti, cambiare posizione hai fossi facendo in modo che il terreno scoli ugualmente. cose del genere. per dritte intendevo comunque legate alla regolazione dell'aratro , non le esigenze del singolo agricoltore di come desidera messa la terra , e hai ragione non è facile interpretare . Tornado agli aratri , in passato ne ho provati alcuni tipo Scalmana , vecchi Dondi , uno di colore blu costruito dalle parti di Pordenone ma non ricodo il nome , e da ultimo ,quast'anno un trivomere EmmeGiEmme (Dio me ne scampi e liberi ) molto +difficili da regolare di ERMO , mi spiego (in relazione alle terre della mia zona argillo-limose ) quando regoli il 3° punto , la larghezza di presa , l'inclinazione dei buri ecc. li sposti di un po ' per volta e non vedi risultati , improvvisamente t partono per la tangente facendo un lavoro indegno , quasto con ERMO non mi capita , come intervengo con qualsiasi regolazione , anche piccola , si nota subito il cambiamento , e ritengo non sia una cosa trascurabile. ciao quello di color blu di pordenone sicuramente era le prime serie di pietro moro Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ste 84 Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 Tornado agli aratri , in passato ne ho provati alcuni tipo Scalmana , vecchi Dondi , uno di colore blu costruito dalle parti di Pordenone ma non ricodo il nome , e da ultimo ,quast'anno un trivomere EmmeGiEmme (Dio me ne scampi e liberi ) molto +difficili da regolare di ERMO , mi spiego (in relazione alle terre della mia zona argillo-limose ) quando regoli il 3° punto , la larghezza di presa , l'inclinazione dei buri ecc. li sposti di un po ' per volta e non vedi risultati , improvvisamente t partono per la tangente facendo un lavoro indegno , quasto con ERMO non mi capita , come intervengo con qualsiasi regolazione , anche piccola , si nota subito il cambiamento , e ritengo non sia una cosa trascurabile. ciao dalle vostre parti cosa si intende per "inclinazione dei buri"? sarebbe l'inclinazione delle ancore iteso come tallonamento o cos'altro? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
..Spiterfull.. Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 Io ho da poco acquistato questo aratro: piccolo video: YouTube - NEWS 2011:lemkem vari opal 160 Lemkem vari opal 160....è usato...lavora circa a una profondità di max 35-38cm la larghezza masssima per ogni corpo è di 50cm...il peso è di circa 17q.li.... per ora l'ho trovato molto comodo da usare...lavora bene e il proprietario precedente non lo usava mai su strada così la ruota di trasporto non ha laschi ne niente....la memoria funziona bene il materiale è molto flessibile e il trattore nemmeno lo sente.. prima avevo un trivomere serie europa 18 variabile di pietro moro....l'aratro aveva una decina di anni e lavorava male perchè monto le 710 sul iron 200....e con il trivomere prendevo 70cm per corpo...per un tot di 2,10m....ora prendo 2m....però grazie alle strisce la terra sembra più sminuzzata e il trattore sforza di meno...finora zero rotture....apparte una vite di sicurezza che è saltata per colpa del ghiaccioO0 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
DjRudy Inviato 8 Gennaio 2011 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 Complimenti per l'aratro! Davvero molto bello! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mt765 Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 Complimentoni veramente per l'aratro! Lemken ottima sceltaO0 leggerini ma lavorano ottimamente... se non sono troppo indiscreto: il prezzo? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
..Spiterfull.. Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 (modificato) Complimentoni veramente per l'aratro! Lemken ottima sceltaO0 leggerini ma lavorano ottimamente... se non sono troppo indiscreto: il prezzo? grazie a tutti per i complimenti...cmq il costo è attorno agli 7-8mila euro:) Modificato 8 Gennaio 2011 da ..Spiterfull.. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Johndin Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 Non è assolutamente colpa di ermo se si rompe... molto vuol dire come lo si usa e chi lo usa! Gli aratri ermo sono costruiti con una particolre lega di acciaio molto resistente e forse non molto elastica, ma continue sollecitazioni (vedi terreni molto tenaci e velocità troppo elevate o anche uso improprio) portano a formare delle micro fratture al materiale non visibili a occhio che con l'andare del tempo portano alle rotture vere e proprie. Però ribadisco ne ho usati alcuni, ne ho visti lavorare tanti, e a mio avviso rimangono sempre i migliori! Guarda tu hai scrittto un messaggio di elogio che in realtà è una critica assassina.......lo sai qual'è l'unica caratteristica che deve avere una struttura di ferro per essere resistente e duratura????? La flessibilità al carico, infatti le strutture metalliche di qualsiasi tipo e a qualsiasi scopo dedicate devono essere Calcolate per una determinata stabilità.........più il ferro è buono e resistente più si assottiglia lo spessore a parità di rigidità, peggiore la qualità del ferro aumenta lo spessore e di conseguenza la rigidità. Ora io non conosco produttori Italini che lavorino con ferri di elevata qualità, e difatti la differenza tra un Lemken di Spiterfull (veramente molto bello hai fatto un affare e il trattore ringrazia.......) o il Khun di Angelillo e una patacca nostrana non è enorme c'è un abisso....... Il limite degli aratri stranieri è il marmo che si lavora in certe zone italiche dove necessariamente è difficile coniugare tenacia del terreno con flessibilità del mezzo meccanico e leggerezza, giocoforza si deve piantare per terra certi macigni che devono interrare di sicuro da qui certi bambinoni da 35q.li e passa con delle testate che sembrano dei camioncini..............qusti cosi non sono aratri sono anomalie agricole che solo noi abbiamo, anche in considerazione che davanti ci sono a tirare dei cosi da 300 e passa cv che non mollano piuttosto si spacca. Infatti per certe situazioni si usavano i congolati con aratroni trainati (quelli si che non si rompevano) ma per evitare il ruspone si è passati al ferro pesante ............... Quindi io direi che parlare di aratri potremmo aprire una discussione alternativa quelli che arano il marmo e allora la tecnica costruttiva conta fino a un certo punto........e quelli che arano terra sciolta e allora la qualità costruttiva conta eccome anche in termini di resa e qualità dell'aratura (cosa nella quali gli stranieri danno due marce ai costruttori nostrani. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Agroverdeteam Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 Io ho da poco acquistato questo aratro: piccolo video: YouTube - NEWS 2011:lemkem vari opal 160 Lemkem vari opal 160....è usato...lavora circa a una profondità di max 35-38cm la larghezza masssima per ogni corpo è di 50cm...il peso è di circa 17q.li.... per ora l'ho trovato molto comodo da usare...lavora bene e il proprietario precedente non lo usava mai su strada così la ruota di trasporto non ha laschi ne niente....la memoria funziona bene il materiale è molto flessibile e il trattore nemmeno lo sente.. prima avevo un trivomere serie europa 18 variabile di pietro moro....l'aratro aveva una decina di anni e lavorava male perchè monto le 710 sul iron 200....e con il trivomere prendevo 70cm per corpo...per un tot di 2,10m....ora prendo 2m....però grazie alle strisce la terra sembra più sminuzzata e il trattore sforza di meno...finora zero rotture....apparte una vite di sicurezza che è saltata per colpa del ghiaccioO0 complimenti per l'aratro e' stato tenuto molto bene essendo un usato.E' un po' leggerino per un quadri ma se non hai terre eccessivamente pesanti fa il suo egregio lavoro.Per il pietro moro che lavorava male forse le ali non erano ben adatte ai terreni che lavoriQui in zona ce ne sono 5-6 e non mi sembra vadano tanto male.Ovvio che se con uno prendevi 70 per corpo e con questo 50 la stessa parte di terra la lavori di piu' ,poi considera che sul lemken finestrato avrai le ali piu' piccole del Pietro Moro da 18 e quindi ti lavora meglio il terreno.Noi per esempio il moro aratri triv.da 16 con le ali piu' grandi lascia le zolle piu' grandi rispetto al quadriv.pighevole da 18 che le ha piu' piccole. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
naturenergy Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 (modificato) Guarda tu hai scrittto un messaggio di elogio che in realtà è una critica assassina.......lo sai qual'è l'unica caratteristica che deve avere una struttura di ferro per essere resistente e duratura????? La flessibilità al carico, infatti le strutture metalliche di qualsiasi tipo e a qualsiasi scopo dedicate devono essere Calcolate per una determinata stabilità.........più il ferro è buono e resistente più si assottiglia lo spessore a parità di rigidità, peggiore la qualità del ferro aumenta lo spessore e di conseguenza la rigidità. Ora io non conosco produttori Italini che lavorino con ferri di elevata qualità, e difatti la differenza tra un Lemken di Spiterfull (veramente molto bello hai fatto un affare e il trattore ringrazia.......) o il Khun di Angelillo e una patacca nostrana non è enorme c'è un abisso....... Il limite degli aratri stranieri è il marmo che si lavora in certe zone italiche dove necessariamente è difficile coniugare tenacia del terreno con flessibilità del mezzo meccanico e leggerezza, giocoforza si deve piantare per terra certi macigni che devono interrare di sicuro da qui certi bambinoni da 35q.li e passa con delle testate che sembrano dei camioncini..............qusti cosi non sono aratri sono anomalie agricole che solo noi abbiamo, anche in considerazione che davanti ci sono a tirare dei cosi da 300 e passa cv che non mollano piuttosto si spacca. Infatti per certe situazioni si usavano i congolati con aratroni trainati (quelli si che non si rompevano) ma per evitare il ruspone si è passati al ferro pesante ............... Quindi io direi che parlare di aratri potremmo aprire una discussione alternativa quelli che arano il marmo e allora la tecnica costruttiva conta fino a un certo punto........e quelli che arano terra sciolta e allora la qualità costruttiva conta eccome anche in termini di resa e qualità dell'aratura (cosa nella quali gli stranieri danno due marce ai costruttori nostrani. Un struttura non deve essere rigida ma piuttosto resiliente e duttile. Cioè deve deformarsi entro il limite elastico altrimenti o plasticizza o si rompe (se troppo rigida come tu dici). Credo che tu intenda dire: se una struttura è molto rigida applicando un carico dinamico (un colpo secco e non un carico graduale) si spezza. Per ridurre al massimo questo problema oltre allo spessore, servono acciai elastici (dolci, o debolmente legati) ma forgiati. E' fondamentale il trattamento termico in questi casi. Mi raccontano le persone di una certa età, che i vecchi nardi quando prendevano una pietra erano come molle, flettevano ma non si rompevano e nemmeno restavano piegati. Ovviamente Nardi aveva la forgia. Oggi per ridurre i pesi e i costi (principalmente) usano acciai non forgiati, forse nemmeno bonificati. P.S. Johndin non dico che quello che hai scritto è errato, per carità, ho solo espresso la mia opinone. Credo ci aver capito tu cosa intendi dire. Non sto qui ad insegnare a nessuno Modificato 8 Gennaio 2011 da Johndin Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Johndin Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 Non c'è nessun problema ha capito benissimo quello che volevo dire, infatti a parità di aratro uno straniero pesa mediamente 4/5 quintali in meno del corrispondente italiano (parlo di un normale quadrivomere che d'oltralpe pesa mediamente sui 17 quintali, di italica produzione almeno 22). Oltre che a lavorare meglio sforzano meno le macchine e si risparmia tempo e carburante (oltre alla meccanica dei trattori). Diciamo che tu sei un pò più raffinato come terminologia, ma non volevo esserlo volutamente.O0O0 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
valtra Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 Non c'è nessun problema ha capito benissimo quello che volevo dire, infatti a parità di aratro uno straniero pesa mediamente 4/5 quintali in meno del corrispondente italiano (parlo di un normale quadrivomere che d'oltralpe pesa mediamente sui 17 quintali, di italica produzione almeno 22). Oltre che a lavorare meglio sforzano meno le macchine e si risparmia tempo e carburante (oltre alla meccanica dei trattori). Diciamo che tu sei un pò più raffinato come terminologia, ma non volevo esserlo volutamente.O0O0 ti quoto in pieno ,non conosco la terra marmo ma per le altre terre come sono da noi in canavese da sciolte a argillose ma non marmo gli aratri stranieri sono tutto un'altra cosa come ho detto alcuni post fa rispondendo ad alberto64 che con un 110 hp si riduce ad arare con un bivomere italico quando potrebbe benissimo avere un trivomere Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mt765 Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 @ johndin: la mia forse voleva essere anche una critica... con chiunque parlo lo dico che ermo lavora non bene, meglio, ma ha il problema che è meno flessibile di altri e quindi più soggetto a rotture. Che poi gli aratri esteri (vedi rabe lemken o kuhn) siano un passo avanti rispetto ai nostrani sono pienamente d'accordo anche se, come dici tu, in certe nostre zone forse sono un po troppo leggerini. Nella mia zona cumunque di questi ho visto solo un kuhn e un lemken in prova, per il resto ci sono ermo, pietro moro, spada e gatti, cma e qualche nardi. Mi piacerebbe vedere un rabe all'opera perchè ne sento parlare sempre bene. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite ale76 Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 Di rabe ce ne sono un paio nella mia zona,acciai al top garantiti a vita ma come lemken un po troppo leggeri,in zone con terreni tenaci serve altro vedi ermo,moro aratri ecc...... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alberto64 Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 ti quoto in pieno ,non conosco la terra marmo ma per le altre terre come sono da noi in canavese da sciolte a argillose ma non marmo gli aratri stranieri sono tutto un'altra cosa come ho detto alcuni post fa rispondendo ad alberto64 che con un 110 hp si riduce ad arare con un bivomere italico quando potrebbe benissimo avere un trivomere Valtra, vedessi com'è bello il mio bivomerino con i ferri da consumo tutti nuovi. Sostituzione di 4 vomeri, 4 vomerini, 2 striscianti laterali e talloni... 360 euro. Non originali!:perfido: Vediamo quanto durano. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Johndin Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 @ johndin: la mia forse voleva essere anche una critica... con chiunque parlo lo dico che ermo lavora non bene, meglio, ma ha il problema che è meno flessibile di altri e quindi più soggetto a rotture. Che poi gli aratri esteri (vedi rabe lemken o kuhn) siano un passo avanti rispetto ai nostrani sono pienamente d'accordo anche se, come dici tu, in certe nostre zone forse sono un po troppo leggerini. Nella mia zona cumunque di questi ho visto solo un kuhn e un lemken in prova, per il resto ci sono ermo, pietro moro, spada e gatti, cma e qualche nardi. Mi piacerebbe vedere un rabe all'opera perchè ne sento parlare sempre bene. Purtroppo o per fortuna dopo che ho deciso di non occuparmi dei semiativi di aratri non ne ho più usati, però ho arato la terra una volta con un kverneland ed era uno spettacolo, rabe e lemken li usa il terzista e sono veramente eccezionali per il lavoro che fanno. Purtroppo penso anche ch i produttori italini siano un pò limitati dal costo che certe lavorazioni del metallo comporterebbero difatti tra costruttori nostrani e stranieri c'è anche una certa differenza di prezzo (e qui bisognerebbe parlare di dimensioni aziendali etc etc che non centrano con gli attrezzi un discorso più generale). Il nonno aveva un regent quadrivomere ed era uno spettacolopesava niente ma lavorava anche in terretta. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Agroverdeteam Inviato 8 Gennaio 2011 Condividi Inviato 8 Gennaio 2011 Concordo che il ferro buono non sta nel peso,ma nella tenuta e nella resistenza abbinata alla capacita' di torsione,pero' e' anche vero che costruttori di aratri esteri non hanno come riferimento certe terre che abbiamo in Italia.Ho visto un Rabe usato non da vandali ma da gente seria su terreno molto pesante con tante di quelle crepe dopo il primo anno di utilizzo che non avete idea .Certo che con un aratro leggero distruggi meno un sollevatore, ma se in certi terreni non si pianta serve peso,e qui per migliorare un po' ecco che si e' introdotta la memoria nel ribaltamento dell'aratro o meglio l'aratro si chiude e poi si riapre a ribaltamento avvenuto per ridurre i contraccolpi e scuotimenti che ha un aratro voltaorecchio pesante polivomere sulla struttura del sollevatore e macchina stessa.Noi sul trivomere non avendo la memoria,la funzione di chiudere e aprire l'aratro in ribaltamento lo abbiamo messo sull'automatismo dei distributori e credetemi si sente la differenza. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
..Spiterfull.. Inviato 9 Gennaio 2011 Condividi Inviato 9 Gennaio 2011 complimenti per l'aratro e' stato tenuto molto bene essendo un usato.E' un po' leggerino per un quadri ma se non hai terre eccessivamente pesanti fa il suo egregio lavoro.Per il pietro moro che lavorava male forse le ali non erano ben adatte ai terreni che lavoriQui in zona ce ne sono 5-6 e non mi sembra vadano tanto male.Ovvio che se con uno prendevi 70 per corpo e con questo 50 la stessa parte di terra la lavori di piu' ,poi considera che sul lemken finestrato avrai le ali piu' piccole del Pietro Moro da 18 e quindi ti lavora meglio il terreno.Noi per esempio il moro aratri triv.da 16 con le ali piu' grandi lascia le zolle piu' grandi rispetto al quadriv.pighevole da 18 che le ha piu' piccole. si io ho terre medio impasto....poi ovvio che facendo il terzista ho clienti con terre più o meno dure limose sabbiose e via dicendo....il moro è un buon aratro...solo che una volta lo usavo con un laser 150 poi usandolo con l'iron 200 non andava bene ovviamente..... e se guardi il video dietro vedi un silver e quella ha un trivomere pietro moro con delle ali furbe che girano bene la terra...infatti se guardi i campi che lavoriamo ti accorgi che un giro è fatto con il 3 e un giro con il 4 ma come qualità di aratura non sono molto lontani.... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ducati TB Inviato 9 Gennaio 2011 Condividi Inviato 9 Gennaio 2011 dalle vostre parti cosa si intende per "inclinazione dei buri"? sarebbe l'inclinazione delle ancore iteso come tallonamento o cos'altro? Come inclinazione dei buri intendevo l'angolo che hanno rispetto al terreno , che teoricamente andrebbero perpendicolari (90°) , ma a volte , in condizioni di terreno , si devono leggermente correggere. ciao Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alberto64 Inviato 9 Gennaio 2011 Condividi Inviato 9 Gennaio 2011 (modificato) Concordo che il ferro buono non sta nel peso,ma nella tenuta e nella resistenza abbinata alla capacita' di torsione,pero' e' anche vero che costruttori di aratri esteri non hanno come riferimento certe terre che abbiamo in Italia.Ho visto un Rabe usato non da vandali ma da gente seria su terreno molto pesante con tante di quelle crepe dopo il primo anno di utilizzo che non avete idea .Certo che con un aratro leggero distruggi meno un sollevatore, ma se in certi terreni non si pianta serve peso,e qui per migliorare un po' ecco che si e' introdotta la memoria nel ribaltamento dell'aratro o meglio l'aratro si chiude e poi si riapre a ribaltamento avvenuto per ridurre i contraccolpi e scuotimenti che ha un aratro voltaorecchio pesante polivomere sulla struttura del sollevatore e macchina stessa.Noi sul trivomere non avendo la memoria,la funzione di chiudere e aprire l'aratro in ribaltamento lo abbiamo messo sull'automatismo dei distributori e credetemi si sente la differenza. X Valtra: tu che aratro hai? Concordo in pieno con Agroverdeteam! Proprio mentre cercavo i ricambi non di serie per il mio Moritz incontrai dal ricambista un agricoltore che lamentava di avere avuto usure spaventose su un aratro straniero (purtroppo non ricordo se Rabe o Lemken) su terreni ostici di Cavaglià - Santhià tanto che aveva chiesto l'intervento di tecnici della casa madre. Proprio lui mi parlò di problemi di usura causati dalla velocità di aratura. I suoi problemi si manifestarono dopo circa 80 ettari arati con un quadrivomere. Pur non conoscendo quel signore, vestito con tutina Fendt e con un aspetto curato, mi sembrava una persona seria, precisa ed attenta a quello che fa ed a quello che dice. Modificato 9 Gennaio 2011 da Alberto64 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Simone 83 Inviato 9 Gennaio 2011 Condividi Inviato 9 Gennaio 2011 Sicuramente mi aggrego a chi sostiene che la resistenza di un aratro non la fa il peso, ma la qualità dei materiali, e sicuramente molti degli aratri stranieri abbracciano quest'ultima teoria. Intanto posto le foto del mio Annovi Però preparando l'aratro per il rimessaggio invernale, ci siamo accorti che nell'ultimo campo abbiamo storto l'ultima bure... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Agroverdeteam Inviato 9 Gennaio 2011 Condividi Inviato 9 Gennaio 2011 aggiungo comunque che l'aratro va anche preso in funzione del mezzo che si attacca davanti e della zona dove si lavora grana e tessitura del terreno e non del prezzo.Noi quello piu' vecchio e' un Moro Aratri trv16,sempre ingrassato e manutentato ma sopratutto tenuto al coperto e in 6 anni che ha di vita e oltre 1000 ettari arati a parte il piegamento di una bure e la rottura di 5-6 bulloni di sicurezza mai una crepa mai una saldatura.Abbiamo diverse tipologie di terreno da quelli sabbiosi con sassi che quando si incastrano tra l' avanvomere e il vomiero ce' da madonnare un bel po' e lo utilizziamo tutto aperto fino ai medi impasti e terreni neri che non scorrono e sono duri come il cemento proprio distruggi attrezzi e li lo chiudiamo perche' se il mezzo ce la fa' l'aratro un po' meno e lavorando tutto aperto si causano giochi nei movimenti e rischi di rotture. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ste 84 Inviato 9 Gennaio 2011 Condividi Inviato 9 Gennaio 2011 Come inclinazione dei buri intendevo l'angolo che hanno rispetto al terreno , che teoricamente andrebbero perpendicolari (90°) , ma a volte , in condizioni di terreno , si devono leggermente correggere. ciao quindi penso di capire che per buri intendi le ancore. Se posso esprimere un opinione penso che per lemken possa essere vero, anche se per le mie zone è un pò deboluccio, un qualche d'uno ne ha provati me tutti rotti. per quanto riguarda i khun invece mi sento proprio di dissentire, sono estermamente pesanti, tipo nardi e dalla poca esperienza che ho avuto mi è sembrato che i materiali siano esattamente equivalenti ad uno degli ultimi annovi o ermo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
valtra Inviato 10 Gennaio 2011 Condividi Inviato 10 Gennaio 2011 X Valtra: tu che aratro hai? Concordo in pieno con Agroverdeteam! Proprio mentre cercavo i ricambi non di serie per il mio Moritz incontrai dal ricambista un agricoltore che lamentava di avere avuto usure spaventose su un aratro straniero (purtroppo non ricordo se Rabe o Lemken) su terreni ostici di Cavaglià - Santhià tanto che aveva chiesto l'intervento di tecnici della casa madre. Proprio lui mi parlò di problemi di usura causati dalla velocità di aratura. I suoi problemi si manifestarono dopo circa 80 ettari arati con un quadrivomere. Pur non conoscendo quel signore, vestito con tutina Fendt e con un aspetto curato, mi sembrava una persona seria, precisa ed attenta a quello che fa ed a quello che dice. io ho un krone(lo puoi vedere nelle foto che ho messo nell'argomento trattori valtra) in disuso visto che misto indirizzando alla minima lavorazione-sodo per quanto riguarda l'usura io ho terreni tipo santhia cavaglia e ti dico che 80 ha (200 giornate) è l'usura che ho io con materiali di consumo frank sempre tedeschi i ricambi krone durano di piu ma costano tanto tanto di piu,considera che prima avevo un bivomere vittone e tali performance di durata erano assolutamente impensabiliper quanto riguarda la velocità è ovvio che piu si va forte piu usura c'e ma ricordiamoci che i tedeschi dicono che la velocità di aratura deve essere 7-7,5 km oltre bisogna aggiungere un vomere e non andare piu fortenon è assolutamente vero che per piantare un aratro bisogna avere peso bisogna avere i vomeri giusti se il terreno è duro aggiungere i puntoni il mio trivomere con i vomeri piu i puntoni nonostante pesi meno di 10 qli lo impianto anche sulla strada asfaltata cosi come i vari vogel e c leggerissimi ma non impianti i vari moritz vittone che pesano molto di piu Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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