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Tractorum in campo: Impressioni sulle attrezzature


puntoluce

Messaggi raccomandati

Apro qui una discussione per parlare più specificatamente delle attrezzature che sono state provate al Tractorum in Campo.

 

DITTE PARTECIPANTI (in rigoroso ordine alfabetico)

 

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Ripuntatore a 5 ancore con doppia dischiera ondulata dal peso di circa 10 q.li, larghezza di lavoro 2,2 metri.

 

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Bivomere voltaorecchio fuori-entrosolco variabile, con avanvomeri dal peso di 16 q.li.

 

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Trivomere voltaorecchio fuori-entrosolco variabile, con avanvomeri dal peso di 20 q.li.

 

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Coltivatore chisel a 11 ancore rinforzate richiudibile

 

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Interratrice da 5 metri richiudibile, con rullo Paker dal peso di 39 q.li.

 

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Baulatrice dal peso di 890 kg, larghezza di lavoro 185 cm con rullo posteriore regolabile.

 

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Erpice rotante modello 161 da 3 metri con rullo Paker Plus dal peso di 1390 Kg.

 

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Erpice rotante Serie Kronos da 3 metri dotato di rullo Paker dal peso di circa 11 q.li.

 

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Ripuntatore a 5 ancore dotato di doppio rullo spuntoni dal peso di circa 12 q.li, larghezza di lavoro 2,5 metri.

 

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m_logo.gif ROSSETTO F.LLI

 

Arieggiatore a 6 ancore con doppia dischiera ondulata dal peso di 18 q.li, larghezza di lavoro 3 metri.

 

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Erpice a dischi trainato da 4,3 metri di lavoro, 36 dischi da 61 cm, peso 3400 kg.

 

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Ora sotto con in vostri commenti foto e quant'altro sulle macchine messe alla frusta!!!

Modificato da DjRudy
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Che dire...

degli aratri devo dire che mi hanno impressionato i versoi in teflon...prima volta che li vedevo, e secondo me possono dire la loro anche su terreni molto umidi e collosi (vedesi risaie)...

 

Da profano delle tecniche di agricoltura conservativa sono stato colpito dal lavoro dell'AirDisc di rossetto, ma anche dagli altri ripuntatori, che da viticoltore ritengo ottimali per la preparazione del terreno in preimpianto.

 

Con Puntoluce ho assistito alla spiegazione delle funzionalità della baulatrice direttamente da Forigo, e devo dire che è una macchina stupenda, versatile; certamente destinata però al solo settore orticolo e quindi non di mio diretto interesse.

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pal gnorer la baulatrice Forigo macchina interessante per chi fa ortaggi indubbiamente,per la rotofresa inversa ho gia' espresso le mie opinioni su impressioni sulle macchine e quindi mi limito solo a dire che non mi ha impressionato.Per gli aratri mi sembravano ben fatti e strutturalmente ben costruiti come lavorazione di quel poco che ho potuto verificare mi e' sembrato si comportassero bene.Per la dischiera della spedo non non mi ha entusiasmato molto perche' lascia il terreno non molto regolare,per i dissodatori interessante il forigo e il ctm con un buon compromesso tra rottura e mescolamento per l'arieggiatore della rossetto macchina forse poco versatile e mi ha dato l'impressione che forse ci mancasse ancora un' ancora centrale in effetti il terreno nel mezzo era poco lavorato,correggetemi se sbaglio grazie.

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Riguardo alla disposizione di ancore dell'arieggiatore, la sua versatilità ed utilità agronomica ti consiglio di leggere tutto l'argomento dedicato, guardare i video e le foto della macchina utilizzata in varie situazioni e tipi di terreno:

 

http://www.tractorum.it/forum/attrezzature-da-campo-aperto-f19/arieggiatori-o-subsoiler-175/

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djrudy ok sono daccordo che agronomicamente fa rottura e arieggia il terreno ma tu vallo a spiegare al cliente che vede una passata di un attrezzo simile e sembra che,riportando commenti di alcuni presenti, nel mezzo sembra non sia stato lavorato.Poi aggiungici le altre lavorazioni e i costi lievitano. Mi collego poi alla discussione di toxi82 per la grossa rotofresa Forigo io non metto in dubbio che arrivi ai 28 cm che dichiarano,li puo' anche fare ma di cavalli te ne servono minimo 300 e con una usura bestiale.Un attrezzo del genere,senza permettermi di insegnare niente alla forigo che gia' credo abbiano personale competente ( se mi permettono una critica costruttiva),lavora il triplo terreno di un erpice rotante e il doppio di una rotofresa tradizionale ci stiamo lavorando da 5 mesi con una rotofresa inversa e un minimo di esperienza l'abbiamo fatta e di modifiche anche 3 in un giorno per arrivare a un buon lavoro finale.

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djrudy ok sono daccordo che agronomicamente fa rottura e arieggia il terreno ma tu vallo a spiegare al cliente che vede una passata di un attrezzo simile e sembra che,riportando commenti di alcuni presenti, nel mezzo sembra non sia stato lavorato.Poi aggiungici le altre lavorazioni e i costi lievitano.

 

L'utilizzo del subsoiler va visto in un'ottica di agricoltura conservativa, che in Italia per ora sta prendendo davvero poco piede. Il vecchio contadino vuole vedere le zolle, vuole l'aratura ad almeno 40 cm, e già difficile fargli digerire il ripuntatore figuriamoci se capisce l'utilità del subsoiler. Quindi il tuo ragionamento in ottica terzistica non fa una piega.

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ho visto al lavoro l air disc , secondo me chi lo usa deve far pattinare poco il mezzo che lo tira , sennò ti ritrovi la terra zappata nelle carreggiate, non bella da vedere.

 

Cosa fa? semplice la taglia di sotto e se c'e' erba sopra la risemina di nuovo , meglio dar prima gliphosate pena ritrovarsi in un erbaio di arieggiamento.

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Beh leggere che l'interratrice da 5 metri non faceva un bel lavoro mi pare riduttivo, secondo me si può valutare il lavoro che faceva alle prove come un rotante pesante non come una interatrice perchè lavorava a mezzo servizio e per farla rendere a pieno ci volevano almeno 270cv e gas.............

 

Ho letto che le ancore non andavano bene come forma ma a me è parso che l'affinamento del terreno fosse notevolissimo (bastava mettere un piede dove passava....) e con le dovute proporzioni immagino che lavorando a tutta profondità il risultato sarebbe ancora superiore.

 

Ho letto pure che voi su una macchina simile a quella provata con l'interratrice non mettete zavorra superiore a 10q.li, beh quella con la zavorra suddetta che era montata sulla macchina appena arrivata non ha fatto galletto al trattore appena alzata si è alzato davanti ed era inguidabile.............abbiamo provato anche una zavorra appena più grossa ma il risultato non era molto diverso, alla fine chiedendo se l'abbinamento non fosse eccessivo abbiamo montato lo zavorrone (ribadisco chiedendo al costruttorre se tutto quel peso non fosse un problema) e la stabilità era buona, immagino che quella collaudata da voi sia ben più leggerina.............

 

Per finire direi che la macchina secondo me faceva un ottimo lavoro, sarei curioso di sapere meglio cosa state testando perchè a questo punto vorrei capire cosa c'è di diverso (ovviamente per mia curiosità e credo di molti altri).

 

 

Io ho provato l'estirpatore CMA (vedi foto..........) che mi ha fatto un'ottima impressione e lavorava bene la terra anche se quel tipo di erpice da noi non va molto se non in qualche caso particolare per rompere le zolle (di solito li usiamo con i denti più piccoli) .

 

Avendoli usati un pò di più esprimerei le mie impressioni sul ripuntatore di Angeloni con la doppia dischiera posteriore e il ripuntatore moreni a 5 ancore col doppio rullo stellato.

 

Il primo l'ho trovato molto più polivalente perchè opportunamente registrato si potrebbe utilizzare per rompere le zolle dopo aratura piuttosto che utilizzarlo come macchina in alternativa all'aratura (ma lo vedrei bene anche nella vigna una macchina del genere).

 

Il secondo è più un ripuntatore puro (infatti il mio terzista l'ha usato per preparare il mio vigneto) lavora molto bene la terra e col doppio rullo stellato dietro la lascia abbastanza pari senza eccessive zollosità.

Secondo me l'ideale sarebbe la regolazione idraulica del rullo posteriore per permettere di regolare mentre si lavora senza scendere dal trattore ma penso che sia un accessorio disponibile.

Se posso fare una piccola critica all'attrezzo, avendolo visto al lavoro non solo al tractorum, io rivedrrei la geometria del sistema di regolazione della profondità che non permette di scendere oltre i 45/50cm e quindi non lo si può utilizzare come ripuntatore da scasso per cui ci vorrebbero almeno 70cm di lavoro utile e li potrebbe pure fare.

 

L'air disc mi è piaciuto il lavoro che deve fare non è in superficie (anche se sfido a vedere la terra non lavorata al centro con il doppio dico posteriore.......e la distanza tra le ancore centrali...............), ma sottoterra dove spacca il terrano orizzontalmene fessurandolo ed eliminando le suole di lavorazione.

Per vederlo bene all'opera secondo me erano necessari un paio di km all'ora in più ma ci volevano un'altro 20/30cv e il trattore era al limite, anche se faceva il suo.

 

Le altre macchine non le ho provate direttamente ma mi sembra che facessero il loro egregiamente.

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johndin una macchina quale la interratrice con quella concezzione la stiamo testando da 5 mesi e'una Valentini mt.4.70, leggerina mica tanto la attacchiamo dietro a un deutz x710 e come peso non siamo molto lontani dalla forigo ma appena ho occasione la peso per correttezza.Non utilizziamo zavorra all'anteriore se il terreno e' bello asciutto altrimenti o quella originale da 14 q.li che e' pure esagerata o una dischiera dante da 4 mt che pesa 10 q.li.Per quanto riguarda le zappe noi utilizziamo le tradizionali lavorano meglio sopratutto su incolto e danno meno sforzo,quelle della forigo erano piu' indicate per terreni sassosi.A differenza della forigo ha piu' luce e piu' sfogo per il terreno in lavoro quindi meno ingolfamenti e usura di materiale e gasolio ovviamente.Poi ha rullo packer piu' grosso che puo' essere utilizzato anche in risaia,e sopratutto il rotore porta coltelli piu'sotto macchina e di conseguenza meno sbalzo all'indietro.L'affinamento era buono quello della forigo ma causa mancanza di cavalleria il livellamento non altrettanto.Cio non toglie che la macchina sia ben costruita e di ottima qualita' e finiture ..In merito all'airdisc della Rossetto io mi riferivo all'effetto ottico come commentato da alcuni presenti ed e' quello che vede poi il cliente finale,concordo che forse con una velocita' superiore e meno pattinamento il lavoro sarebbe stato piu'omogeneo.Cio' sia chiaro io non voglio ne pubblicizzare ne denigrare il prodotto altrui ho fatto semplici considerazioni sui prodotti provati per dare spunto anche ai costruttori su eventuali migliorie delle attrezzature,del resto siamo o non siamo noi operatori del settore i primi collaudatori?

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Cio' sia chiaro io non voglio ne pubblicizzare ne denigrare il prodotto altrui ho fatto semplici considerazioni sui prodotti provati per dare spunto anche ai costruttori su eventuali migliorie delle attrezzature,del resto siamo o non siamo noi operatori del settore i primi collaudatori?

 

Infatti meglio di discutere dei vari prodotti proposti e testati non ce n'è per dare spunti e imparare qualcosa.O0O0

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Dato che è una tipologia di attrezzo che apprezzo (molto utile per fare la minima lavorazione), e che invece nel nord Italia non ha mai avuto gran successo, voglio parlare dell'erpice a dischi SPEDO.

 

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Erpice a dischi/frangizolle tipo offset (2 sezioni “V” trainato carrellato)

mod. FTV/3R 23 36-61 PROFESSIONAL

 

caratteristiche:

 

  • n° 36 dischi diametro 610 mm spessore 7 mm
  • n° 16 supporti oscillanti su doppio cuscinetto, completi di staffe salva-supporto
  • sezione dischi su asse esagonale da 36
  • raschia fango rinforzati registrabili e sostituibili singolarmente
  • inclinazione idraulica differenziata delle sezioni dei dischi
  • inclinazione idraulica del timone di traino
  • chiusura idraulica per trasporto stradale
  • timone di traino con occhione girevole
  • carrello idraulico con ruote maggiorate (400/60)
  • larghezza lavoro cm 412 (ingombro stradale cm 250)
  • peso kg 3400

 

Per prima cosa occorre precisare che i 180 cv del TTV 620 non erano molti per questo attrezzo soprattutto se usato in ripasso come lo usavamo al TIC. 180 cv per un erpice a dischi da 34 q.li vanno bene se si va sul sodo d'estate per la rottura delle stoppie, mentre su lavorato per questo attrezzo ci sarebbero voluti almeno 50 cv in più per poter andare ad un'andatura di 10 km/h (velocità ottimale per questo tipo di attrezzatura).

 

Quindi per chi si lamentava che in alcuni frangenti la macchina non lasciava il terreno perfettamente pari, questo problema deriva dal fatto che la macchina doveva lavorare un poco più forte ma il trattore era già al limite quando raggiungeva i 7-8 km/h.

 

La macchina costruttivamente è davvero fatta bene:

 

saldature senza soffiature,

ferro solo dove serve

nessun tubo fuoriposto,

posizione dei due deviatori idraulici facilmente raggiungibili (questo erpice a dischi ha 6 movimenti idraulici, per cui occorre un trattore con 4 prese idrauliche e poi si va ad agire su due deviatori).

Spinotti di bloccaggio delle sezioni di buone dimensioni e con occhielli per riporli durante il trasporto.

Raschiaterra rinforzati

Esclusivi supporti oscillanti by Spedo (pressochè eterni), conosco un amico che ha un erpice a dischi a X portato da 24 dischi Spedo, ha cambiato 2 volte i dischi davanti e due volte i dischi dietro ma i supporti e i cuscinetti sono ancora perfetti.

 

Molto utile la possibilità di variare il carico tra dischiera anteriore e posteriore idraulicamente, infatti il giorno dopo il TIC per spianare un po' le testate abbiamo utilizzato l'erpice a dischi, la sezione anteriore entrava troppo e tendeva ad ammucchiare il terreno, è bastato ridurre il carico all'anteriore e tutto è filato liscio.

 

Interessante anche la regolazione indipendente dell'inclinazione della sezione posteriore rispetto a quella anteriore, molto utile in caso di utilizzo dell'erpice a dischi per preparare un letto di semina grossolano, tenendo più inclinata la dischiera anteriore rispetto a quella posteriore si ha comunque una buona penetrazione all'anteriore e al posteriore lascia il terreno più pareggiato.

 

L'inclinazione idraulica del timone di traino è molto utile in quanto permette di correggere la naturale tendenza dell'erpice a dischi a far tirare di traverso il trattore, normalmente questa regolazione è fatta meccanicamente (tramite spinotti), ma chiaramente incrementando l'inclinazione delle sezioni occorrerebbe incrementare anche la correzione del timone, grazie al timone idraulico si può variare questa correzione in tempo reale, riducendo al minimo il "tiro di traverso" del trattore.

 

Le ruote da 400 mm permettono di ridurre il calpestamento durante le svolte, e ridurre l'affondamento della macchina in condizioni di bagnato. Il carrello idraulico ha una geometria fatta bene e alza molto il disco da terra quando è tutto alzato, altro vantaggio quando si opera in condizioni di bagnato con possibilità di affondamento dell'attrezzo.

 

In poche parole un erpice a dischi di tutto rispetto, l'unica cosa che non mi ha convinto sono i dischi con spessore da 7 mm, forse troppo spessi e ppotrebbero dare minore capacità di penetrazione su terreni molto secchi d'estate, ma si possono avere i dischi da 6 mm a richiesta.

 

Riguardo al discorso lisci davanti e dentati dietro, al momento dell'acquisto si può fare richiesta di invertirli.

 

Per chi pensa che con i dischi anteriori dentati l'erpice a dischi migliori molto la penetrazione al suolo, posso dire che dalla mia esperienza posso dire che se l'erpice a dischi è fatto bene entra anche con i dischi anteriori lisci, se non è fatto bene non entra nemmeno se ha entrambe le sezioni con dischi dentati.

 

Personalmente preferisco i dischi lisci all'anteriore perchè lavorando terreni sabbio-limosi soprattutto d'estate consumano molto gli organi lavoranti di tutte le attrezzature, e se all'anteriore avessi i dischi dentati durerebbero ancora meno.

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Spendo innanzitutto due parole sul ripuntatore a 5 ancore proposto da Angeloni ed accoppiaato al Silver 110, sicuramente impenava la macchina al massimo delle sue possibilità, ma come già accennato in altra sede, vedo una attrezzatura del genere molto interessante per evitare l'aratura in zone come le mie dove è una operazione costosa e molto lenta.

L'attrezzo, in una azienda come la mia costretta a lavorare sempre in discesa per via di terrena in pendenza, potrebbe dare il massimo anche attaccata ad un tratore 90 - 100 cv o ad un cingolato, velocizzerebeb pertanto quelle operazioni come l'aratura che oggi richiede tempo e denaro.

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A me sono piaciuti ed ho voluto provarli i dissodatori sia il Moreni che l'Angeloni. Per il mio terreno sarebbe meglio l'accoppiata Dissodatore Angeloni e rullo alla Moreni. Per l'arieggiatore, qui da noi l'hanno provato un pò tutti ma è ritornato indietro. Come si è detto già, non da soddisfazione visiva e questo al "maldiretto" io per primo non piace.

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Dato che è una tipologia di attrezzo che apprezzo (molto utile per fare la minima lavorazione), e che invece nel nord Italia non ha mai avuto gran successo, voglio parlare dell'erpice a dischi SPEDO.

 

Come ho aavuto modo di dire a dj rudi in un altra discussione, io che sono del nord....., se non avessi l'erpice a dischi pesante non riuscirei a lavorare e fare reddito...

.O0

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secondo me i dischi era poco bombati,però tutto sommato andava bene anche per via della terra facile .

curioso di provarlo su zolle dure o su stoppie che quando ci passi a piedi ti spacchi le caviglie.

 

ottime le multi regolazioni e i deviatori.

in effetti l'inclinazione piu avanti o piu indietro idraulica è veramente utile, specie nel ripasso su aratura quando i dischi anteriori si frenano e devi scendere a regolare a mano.

 

ma il costo si può sapere dello spedo?

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  • 3 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...

I tempi sono maturi, quindi inizierò ad esporre le mie impressioni sulle attrezzature presenti al Tractorum in campo e che abbiamo abbondantemente messo ala frusta.

 

Inizio con il ripuntatore a 5 ancore Angeloni

 

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t66584_dddddd.jpg t66585_dd.jpg

 

Trattasi di un ripuntatore per trattori di media potenza (100-130 cv) con bullone di sicurezza sull'ancora e doppia dischiera a dischi ondulati idraulica posteriore.

 

La larghezza di lavoro è di 2,10 mt e circa 10 quintali di peso, quindi macchina molto robusta con vite di sicurezza a trazione ed esplosori sull'ancora. La macchina fa un buon lavoro, muove bene il terreno e non richiede troppa potenza al traino vista l'inclinazione pronunciata dell'ancora.

La cosa che mi ha colpito però è stata sicuramente la doppia dischiera posteriore a dischi ondulati. Fa un lavoro di affinamento veramente notevole, almeno nelle condizioni nelle quali operavamo, dando anche una buona trinciata al pacciamo più grossolano che rimaneva dopo il ripuntatore, ottimo anche il movimento idraulico che permette la regolazione da profondità pressochè nulle a mandare giù tutto l'attrezzo senza far lavorare i dischi. La regolazione può essere fatta anche in fase di lavoro senza problema, anche la realizzazione è bella da vedere.

 

Insomma un buon attrezzo versatile vista la possibilità di lasciare il terreno più grossolano o più affinato a seconda se si utilizza la dischiera, buona resistenza ed ottima fattura realizzativa.

Per le piccole aziende agricole un ottimo attrezzo per le lavorazioni primarie

 

Ecco il video di presentazione dell'attrezzo

 

 

e quello dell'attrezzo al lavoro

 

al quarto minuto

 

qui al quinto minuto

Modificato da puntoluce
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Il ripuntatore Angeloni lo provato quel giorno al raduno che dire: atrezzo simile a quello che ho io (faza) il mio piu leggero perchè non ha la sischiera,che secondo me cè pro e contro per la dischiera in quanto uno deve sapere che tipo di lavoro deve fare a me personalmente piace più il lavoro SENZA dischiera perchè: il lavoro si avvicina di più al'aratura poi tanto l'erba viene fuori quindi inevitabile o diserbo o passata con estirpatore poi se annata piovosa come questo anno su zolle grosse entri minimo un giorno o due prima poi da noi ci sono sassi e quando vai a cambiare il bulone la dischiera ti ostacola .

Per quanto riguarda il beneficio della dischiera chiaramente anche lei ha i suoi benefici: elimina una passata, ti tiene l'attrezzo alla giusta profondità e quindi per fare una cultura veloce e guasi finita può andare bene a mio giudizio.

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aggiungo solo che la particolare conformazione del parallelogramma di regolazione della dischiera permette di tenere la stessa abbastanza vicina al ripuntatore cosa gradita nelle manovre visto che non sbilancia molto la trattrice. e non sono necessari blocchi o fermi meccanici visto che i pistoni bastano a manterere il rullo alla quota desiderata

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