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Il rotoaratro è un attrezzo di non larghissima diffusione, ma di prerogative interessanti. Tratterò in dettaglio del modello Falcland il più pesante delle 3 gamme prodotte dalla Falc di Faenza (RA):

 

FALC - Macchine agricole - Aratri rotanti

 

E' una macchina di peso e dimensioni importanti, adeguato a macchine con almeno 250cv: peso kg 3800, larghezza di lavoro mt 3, profondità di lavoro 40 - 45 cm.

E' costituito da un robusto telaio che supporta un grosso rotore che prende il moto centralmente da un gruppo cambio - riduttore - coppia conica di dimensioni imponenti che riduce la velocità di rotazione pto di 1000 giri/m a 40 (in 1°marcia) - 50 (2°marcia) - 60 (in 3°marcia) giri/minuto di rotore.

Su tale rotore, che ruota nello stesso senso di marcia, sono applicati 24 ancore disposte in modo progressivo su 8 file ( 3 ancore per fila).

La macchina viene proposta con due diverse configurazioni di ancore:

 

i3604_roto8970.JPG

- da secco, di forma concava (lavora di punta sul terreno), provvista di un puntale d'usura in acciaio in testa, efficace su terreni molto secchi

 

i3605_roto8410.JPG

- da bagnato, di forma convessa (lavora di taglio), di sagoma molto più sottile, sull’estremità di una lama a V che lo scopo di rivoltare la fetta di terreno .

 

La macchina in assetto di lavoro poggia a “peso morto” su di un grosso e robusto rullo del diametro di circa 50 cm largo quanto la macchina, provvisto di 4 creste per offrire il grip necessario al suo rotolamento anche in condizioni di bagnato. Tale rullo, posizionato davanti alla macchina (praticamente sotto al punto d’aggancio al sollevatore) è fissato al telaio, per cui la profondità di lavoro non è registrabile, se non agendo leggermente sul terzo punto idraulico, consentendo un range di non oltre 5 centimetri di escursione. La velocità di lavoro va da 3 a 4,5 km/h (3° e 4° sui JD 8000), con una produttività che va 1 a 1,5 ha/h a seconda delle condizioni

Tale macchina si dimostra indicata ad operare su terreni difficili ed in condizioni estreme:

- secco estremo, nel qual caso riesce a svolgere un discreto sovescio sia dei residui colturali anche abbondanti (come nel caso del mais) che delle infestanti. Quando i terreni sono talmente secchi e duri da impedire il lavoro sia degli aratri che degli estirpatori, il rotoaratro diviene una macchina indispensabile, in quanto, grazie alla massa imponente ed alla forza impressa dalla pto riesce a vincere l’enorme resistenza del terreno indotta dai sempre più frequenti periodi di siccità prolungata.

- bagnato estremo, anche in questo caso il rotoaratro riesce ad operare anche quando le condizioni divengono inaffrontabili per gli aratri e gli estirpatori, grazie al fatto che il movimento del rotore agevola l’avanzamento del trattore anche in condizioni di aderenza pari a zero. Il modello della Falc che lascia interdetti per le caratteristiche “anfibie” è però il modello “Freeland” medio abbinato a trattori di 150-170 hp, in quanto il minor peso sia del trattore che dell’attrezzo esaltano questa caratteristica. Con il modello Falcland, quando le condizioni non consentono al rullo di sostenere il peso dell’attrezzo, si trasferisce forzatamente il peso della macchina sul sollevatore e questa manovra in condizioni critica è spesso causa di storiche impantanate che ne sconsigliano un uso troppo spregiudicato in condizioni davvero critiche..

 

In conclusione, personalmente considero questa macchina come una interessante opportunità per gli agricoltori ponendosi come alternativa all'aratura, della quale questo attrezzo può essere un apprezzabile surrogato quando le condizioni divengono estreme.

Modificato da Andrea terratech
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Come lo confronteresti nei confronti delle vangatrici (o eventualmente delle bi-vanghe) ?

Quando e perchè preferire il rotoaratro ?

 

Innanzitutto voglio precisare che alcune prerogative ed il tipo di lavoro svolto è molto simile a quello delle vangatrici...anche se reputo assolutamente migliore quello del roto in condizioni secche (dove la vangatrice andrebbe a casa mooolto prima) e, forse, migliore quello della vangatrice su terreno bagnato.

 

Detto questo le macchine non sono paragonabili a mio parere nè per produttività (la vangatrice a 4,5 km/h non esiste..) nè per gestione e manutenzione...pensa solo a tutti i manovellismi e movimenti ed alla relativa usura della vangatrice e pensa all'essenzialità costruttiva del rotoaratro....o no?

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volevo sapere questo attrezzo in presenza di sassi come si comporta ha il bulone di sicurezza ho frizione,come si comporta in tale situazione io l?o visto lavorare da lontano dietro ad un NH g210. mi sembra che faccia un bel lavoro ma non ho ancora avuto l'occasione di parlare con il proprietario che questo attrezzo lo aveva in prova e mi sembra che era proprio un FALC .

Modificato da puntoluce
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volevo sapere questo attrezzo in presenza di sassi come si comporta ha il bulone di sicurezza ho frizione,come si comporta in tale situazione io l?o visto lavorare da lontano dietro ad un NH g210. mi sembra che faccia un bel lavoro ma non ho ancora avuto l'occasione di parlare con il proprietario che questo attrezzo lo aveva in prova e mi sembra che era proprio un FALC .

Mi intrometto anche io nella discussione visto che qualche ora di lavoro l'ho fatta!!!:asd::asd::asd: Diciamo che le ancore anno due viti e quella sotto funge da vite di sicurezza, in prezenza di sassi non ho mai provato,ma il primo anno a casa mia ho demolito i tubi di cemento in testata alle scoline!!!Comunque raramente salta via la vite di sicurezza è molto piùfacile che vada in funzione la frizione di sicurezza, tanto è vero che l'anno del' "secco" dovevamo fare un andata in capezzagna per partire altrimenti o saltava la frizione o si spegneva il trattore(all'epoca 8970).

lascia la suola di lavorazione?

Diciamo che con l'assetto da asciutto avendo la zappa a forma di uncino tende a strappare quindi è minima . Con l'assetto da bagnato sicuramente é più facile fare la cosidetta " suola " !!!

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il Falc è ottimo per non dire eccezzionale è uno dei pochi attrezzi da esportazione.... io l'ho usato in terreno duro il mt 3 in prestito da un amico ed p un mezzo perfetto per chi non vuole fare l'aratura ma non sopporta di vedere in campo i residui culturali della rippatura...richiede un discreto sforzo ed un trattore dotato in una ottima pto...a buon intenditor poche parole...

non è vero assolutamente però che necessita di potenze di almeno 250cv che cavolate!!! qui a Pisa un allevatore lo usa da 5 anni con uno steyr di 170 cv e di 25 anni di vita sempre in modo egregio facendo 7 ha al giorno con un trivomere farebbe la metà!!!

forse se lo attacchi a certi trattori verdi con la potenza esagerata alla pto....:2funny::2funny::2funny:

Modificato da mirotocci
precisazioni
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non è vero assolutamente però che necessita di potenze di almeno 250cv che cavolate!!! qui a Pisa un allevatore lo usa da 5 anni con uno steyr di 170 cv e di 25 anni di vita sempre in modo egregio facendo 7 ha al giorno con un trivomere farebbe la metà!!!

 

Forse Mirotocci state parlando di due modelli diversi:

probabilmente il Tuo conoscente usa il Freeland http://www.falc.eu/macchine/it/download/prospetti%20pdf/aratri%20rot/freeland.pdf

 

........mentre JdFan si riferisce al Falcland http://www.falc.eu/macchine/it/download/prospetti%20pdf/aratri%20rot/falcland.pdf

 

Dubito che uno Steyr di 170cv (e qualunque altro trattore della stessa fascia di potenza) riesca ad alzare quel pezzo di ferro di nome Falcland (quasi 40 quintali!)

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volevo sapere questo attrezzo in presenza di sassi come si comporta ha il bulone di sicurezza ho frizione,come si comporta in tale situazione io l?o visto lavorare da lontano dietro ad un NH g210. mi sembra che faccia un bel lavoro ma non ho ancora avuto l'occasione di parlare con il proprietario che questo attrezzo lo aveva in prova e mi sembra che era proprio un FALC .

 

Il caro Masiello dopo averlo provato ha pensionato il trivomere e l'ha comprato il FALC....e ora lo attaccherà al nuovo Magnum 250 appena portato a casa.

 

Infatti qui nella zona ma anche un po' più lontano (Volterra ecc) il rotoaratro si sta diffondendo in collina, dove viene fatta quasi una monosuccessione di cereali con raccolta annuale della paglia.

 

Sono terreni argillosi, con pendenze di tutto rispetto, che vanno assolutamente arati d'estate e con i gommati spesso nel giro di 3-4 anni si è senza gomme, quindi si stanno diffondendo questi attrezzi che permettono di avere vari vantaggi:

 

  • nessun consumo di gomme
  • possibilità di lavoro anche in salita con slittamento pressoche nullo
  • zollosità ridotta rispetto all'aratura
  • terreno più pareggiato e più facile e veloce da raffinare per la preparazione del letto di semina
  • produttività oraria maggiore rispetto all'aratura

 

Unico svantaggio è il non totale rivoltamento della fetta con conseguente maggiore incidenza delle infestanti rispetto all'aratura tradizionale, ma sicuramente un'incidenza minore rispetto alla ripuntatura.

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Dubito che uno Steyr di 170cv (e qualunque altro trattore della stessa fascia di potenza) riesca ad alzare quel pezzo di ferro di nome Falcland (quasi 40 quintali!)

 

Sono daccordo !!!O0 E comunque quando si lavora in condizioni bagnate fra i residui e la terra che si attacca al cofano al rotore e nei vari punti del telaio si hanno sempre vari quintali di terra. Nell'8410 abbiamo aggiunto ulteriori 2 ql di zavorre ma in certe situazioni tende a beccheggiare!!!!

Modificato da Filippo B
sistemata la quota
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si stanno diffondendo questi attrezzi che permettono di avere vari vantaggi:

 

  • nessun consumo di gomme
  • possibilità di lavoro anche in salita con slittamento pressoche nullo
  • zollosità ridotta rispetto all'aratura
  • terreno più pareggiato e più facile e veloce da raffinare per la preparazione del letto di semina
  • produttività oraria maggiore rispetto all'aratura

 

Unico svantaggio è il non totale rivoltamento della fetta con conseguente maggiore incidenza delle infestanti rispetto all'aratura tradizionale, ma sicuramente un'incidenza minore rispetto alla ripuntatura.

 

un trezista vicino a casa mia aveva un rotoaratro ma non della Falc... era di un costruttore italiano (posterò delle foto più avanti).

rispetto al Falc pesa 35 quintali, non ha i rulli davanti ma due dischi per lato messi in orizzontale e devo dire che in condizioni di puro fango non l'ho mai visto affondare più di 5-7 centimetri. la differenza più marcata rispetto al Falc era che il rotore ruota nel senso opposto e non aveva dei cunei ma dei veri e propri versoi di piccole dimensioni. in condizioni di asciutto tendeva a non stare perfettamente stabile muovendosi eccessivamente. in condizioni di bagnato dove nemmeno si riusciva ad arare entrosolco, se la cavava egregiamente a velocità nell'ordine dei 4-5 km/h.

l'avevo provato sul mio trattore un massey ferguson 3690 (200 cv) zavorrato a dovere perchè il problema era solamente alzarlo. per tirarlo questi cavalli bastavano ma è d'obbligo l'uso di un trattore con telaio portante. si può anche andare a velocità più alte ma tende a fare delle "fette" di terra troppo grandi.

 

comunque nel complesso un attrezzo che mi ha entusiasmato per facilità d'uso e funzionalità (ripeto non era Falc ma un costruttore italiano), si eliminano i tempi di apertura e chiusura dei solchi e le testate utilizzandolo come un estirpatore.

 

lo consiglio a tutti quelli che lavorano in zone con terreni umidi e pesanti

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  • 3 settimane dopo...
Con terreno molto bagnato non ci sono problemi, con molta vegetazione (tipo erba alta oltre un metro) penso che una trinciatura preventiva sia indispensabile per ottenere un buon lavoro.

 

giustissimo. poi le difficoltà con il rotoaratro le incontri con terreno asciutto non bagnato perchè gli organi aratori fanno più fatica a penetrare il terreno secco e l'attrezzo inizia a saltare e vibrare

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Ospite albe 86
vorrei saper come si comporta quest arartro in condizione di molta vegetazione o di molti residui culturali e con un terreno bagnato come si deve....

 

Io ho provato il rotoaratro Falc, modello freeland, in risaia su terreno estremamente bagnato. Ero seriamente intenzionato a comprarlo, però alla fine ho lasciato perdere perchè, per ottenere un buon rimescolamento dei residui colturali, ero costretto a lavorare ad una profondità di circa 30 cm, che per la risaia, in cui è importante avere un buon "fondo" ed una profondità limitata, era troppo. Lo sforzo di trazione in effetti è annullato, però la macchina deve essere sostenuta completamente dal sollevatore del trattore, visto che le ruote di profondità affondavano nel terreno fangoso. Quando si fa manovra poi hai più di venti quintali sul sollevatore, che non è poco. La capacità di lavoro era buona, si procedeva a circa 4,5 km orari prendendo 3 metri. Alla fine, per i motivi sopra elencati, soprattutto quello della profondità, la macchina non è stata acquistata.

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  • 1 anno dopo...
Ospite albe 86

Ho già visto un rotoaratro così ma non mi ricordo che marca sia.. Dal video non sembra faccia un brutto lavoro, anche perchè le condizioni di lavoro sembrano proibitive per qualsiasi altro tipo di attrezzo. Io quando ho provato il rotoaratro falc freeland in risaia non mi sono trovato male, era una bella macchina, però a mio avviso per avere un buon interramento dei residui occorreva lavorare abbastanza profondo (30 cm), quando per noi è importante non rompere la suola di lavorazione a circa 20 cm. A profondità inferiori il rotoaratro interrava peggio di un grubber.

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Ho già visto un rotoaratro così ma non mi ricordo che marca sia.. Dal video non sembra faccia un brutto lavoro, anche perchè le condizioni di lavoro sembrano proibitive per qualsiasi altro tipo di attrezzo. Io quando ho provato il rotoaratro falc freeland in risaia non mi sono trovato male, era una bella macchina, però a mio avviso per avere un buon interramento dei residui occorreva lavorare abbastanza profondo (30 cm), quando per noi è importante non rompere la suola di lavorazione a circa 20 cm. A profondità inferiori il rotoaratro interrava peggio di un grubber.

 

il grubber riuscirebbe ad operare in quelle condizioni?

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  • 1 anno dopo...

visto che c'e la sezione rotoaratro condivido la mia esperianza.

 

Abbiamo acquistato un roto fal freeland 3000...la serie un po piu piccola. profondita max 30 cm. lo attachiamo a un tm 190...ottima macchina per la pto con overboast che arriva fino a 240 cv per un periodo di tempo di circa un paio di minuti...

 

il rotoaratro esegue un lavoro migliore della vangatrice, e peggiore dell'aratro tradizionale...si colloca a meta...

 

i vantaggi sono: rimescolamento omogeneo del terreno, poca o nulla soletta, terreno senza macrozolle (si riesce ad avere un terreno pari con meno passaggi), ottimo per condizioni di lavoro proibitive (sia estremamente dure che estremamente begnate), spostamento di terreno praticamente nullo o a favore( cioe se si inizzia il campo sempre dala stessa parte con molti attrezzi porti via del terreno...questo fa il contrario..è come una fresa per capirci...), risparmio di tempo, soprattutto quando si hano dei capi piccoli, non devi aprire o chiudere i campi come con l'aratro, risparmio di gomme, e risparmio di gasolio: sfruttando la pto il trattore rende di piu perche non ha perdite di aderenza come nell'aratura.

 

gli svantaggi: soprattutto in terreni duri il trattore deve frenare e non tirare, ma il problema sta nei colpi che riceve il cambio(per questo motivo molti dei terzisti che hanno preso la serie grossa hanno rotto) il problema si risolve applicando 5 ancore davanti con profondita da 30 a 60cm (modifica studiata da noi in collaborazione con falc) e senza aumento di sforzo di trazzione....(ci pansa il falc a spingere!!!), per quel che so per la serie piu grande si deve applicare una specie di stirpatore davanti.. ma cosi si allunga l'attrezzo e si spostano indietro i pesi, nel piccolo siamo riusciti a integrarlo.

il rimescolamento lasia un suolo piu fertile rispetto all'aratura (cosi dicono gli esperti), ma lascia in superfice un po piu di erbette... un consiglio...ma nn indispensabile anche se si risparmia tempo e quello di fare un traverso nel punto di attacco, per poter affondare meglio l'attrzzo...si puo anche affodarlo con 3 marce in piu...( di solito parto in 1 o 2...cosi lo metto gio in 4 o 5)

 

mi sono confrontato facendo due chiacchere con un terzista qui vicino tra tempi di aratura e trattori io trm 190 con roto falc lui tg 285 con nardi 3 vomeri fuorisolco...... diciamo che su campi di una certa estensione( drenaggi ecc) e con profondita uguali e terreno uguale(2 anni prima era venuto ad arare per me perche ero rimasti a piedi con il lambo racing 190) i tempi si pareggiano..ma a mio favore giusto quei 100 cavalli di meno.. mentre sui campetti punte e quant'altro di piccolo si riesce a risparmiare fino al 30% di tempo..

 

sul fatto della resa dei prodotti, sono lievemente a vantaggio del'aratura, ma il vantaggio viene completamente abissato dalle minor spese e dal minor tempo di esecuzione della preparazione del terreno.

 

le velocita di lavoro variano a seconda della tenacia del terreno e dalla profondita di lavoro da 3 ai 7 kmh

io ho praticamente abbandonato l'aratura, che pero si rende necessaria kmq ciclicamente per migliorare ulteriormente il terreno, ma con la possibilita di farlo nei momenti piu favoorevoli.

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  • 3 settimane dopo...

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