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quale futuro per la zootecnia italiana?


agri81

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Visto che siamo andati fuori tema nella precedente discussione apro questa sul futuro del nostro settore.

Navigando sul web si trovano facilmente vari sondaggi e statistiche riguardo alle persone vegetariane. Si stima che nel 2050 andando avanti così ci sarà il sorpasso, cioè ci saranno più persone vegetariane che "normali".

Se molti dottori compresi oncologi "famosi" e compania bella dicono che mangiare carne e latte fa male, se le statistiche sono reali, se il modo di vivere della gente stà davvero cambiando noi allevatori cosa faremo?

Fra qualche secolo andando avati così l'allevamento scomparirà? e tutte le nostre tradizioni, i nostri prodotti tipici..?

Si lo so che molti di voi penseranno che siano solo cavolate, ma secondo me il problema esiste ed è pure serio..

Quindi mi chiedo che futuro avremo noi allevatori?

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ciao agri 81 quado ci troveremo al bar o in piazza ti avviso che non mi(modererò più) hai perfettamente ragione basta guardare cosa stà succedendo al comparto vino da tavola

Sulle d.o.p , e compagnia bella forse non bisogna mai puntare, perchè passata un'euforia iniziale dove dai per scontato che siano il futuro, quando arriva una crisi finanziaria sono come un macigno che ti trascini dietro, la logica del mercato è: produrre sempre di più e con meno spese e non la qualità certificata

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sul fatto che diventino tutti vegetariano non credo,se invece diciamo che abbiamo davanti un futuro nero,posso essere in parte d'accordo.

io credo anche,però,che il momento nero non debba durare in eterno,ci sono paesi emergenti che stanno raggiungendo il benessere a grandi passi,e quando l'avranno raggiunto,non riusciranno a produrre cibo a sufficenza per loro,senza pensare di esportarlo.

questo per le produzioni animali,i cereali li vedo molto meno bene.

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sul fatto che diventino tutti vegetariano non credo,se invece diciamo che abbiamo davanti un futuro nero,posso essere in parte d'accordo.

io credo anche,però,che il momento nero non debba durare in eterno,ci sono paesi emergenti che stanno raggiungendo il benessere a grandi passi,e quando l'avranno raggiunto,non riusciranno a produrre cibo a sufficenza per loro,senza pensare di esportarlo.

questo per le produzioni animali,i cereali li vedo molto meno bene.

Ci sono molte incognite, la tua analisi è giusta per il continente asiatico ma se pensiamo all'america latina, che è un paese emergente, credo che i suoi potenziali produttivi siano ancora fruttati minimamente. Secondo me l'incognita più grande sarà la mancanza di materie prime per produrre concimi

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sul fatto che diventino tutti vegetariano non credo,se invece diciamo che abbiamo davanti un futuro nero,posso essere in parte d'accordo.

io credo anche,però,che il momento nero non debba durare in eterno,ci sono paesi emergenti che stanno raggiungendo il benessere a grandi passi,e quando l'avranno raggiunto,non riusciranno a produrre cibo a sufficenza per loro,senza pensare di esportarlo.

questo per le produzioni animali,i cereali li vedo molto meno bene.

 

Guarda che non sono io a dire che diventeremo tutti vegetariani, e non dico nemmeno che lo saremo domani o fra 10 anni e francamente non ci tengo neanche..io vivo di salame:asd::asd:

Però la tendenza per il prossimo futuro è questa..

Se cerchi sul web troverai parecchi sondaggi che dicono che nel 2000 in italia c'erano circa il 3% di persone vegetariane nel 2010 il 12%..se fai quattro conti i risultati sono quelli..

Basta che pensi a quanti giovani come il sottoscritto decidono di fare questo lavoro..

Ti faccio un esempio..nella mia via siamo in 5 stalle da latte, su 4 ci lavarano proprietari over 55 senza futuro cioè senza figli che rimango a far quel lavoro, su una cioè la mia siamo io e mio fratello ancora abbastanza giovani..mi sembra che sia chiaro l'esempio di come sarà il futuro...

Per carità i giovani ci sono ma sono troppo pochi..vedremo fra 20anni...

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  • 10 mesi dopo...

ragazzi vorrei proprio porvi la stessa domanda del titolo della discussione. come vedete il futuro della zootecnia italiana?

mi spiego. qui da noi, e non solo da noi, le stalle stanno chiudendo alla grande, noi stessi, essendo ormai la mia stalla vecchia e piccola,stiamo pensando se costruire nuovo e almeno raddoppiarla oppure chiuderla... tornando a noi, le stalle chiudono, siamo sempre meno. non credete che il prezzo del latte possa solo aumentare? se ci sono meno stalle anche il latte è meno. altro neo è il 2015... se davvero tolgono le quote latte cosa succederà??

Modificato da rico 91
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  • 3 settimane dopo...
Guarda che non sono io a dire che diventeremo tutti vegetariani, e non dico nemmeno che lo saremo domani o fra 10 anni e francamente non ci tengo neanche..io vivo di salame:asd::asd:

Però la tendenza per il prossimo futuro è questa..

Se cerchi sul web troverai parecchi sondaggi che dicono che nel 2000 in italia c'erano circa il 3% di persone vegetariane nel 2010 il 12%..se fai quattro conti i risultati sono quelli..

Basta che pensi a quanti giovani come il sottoscritto decidono di fare questo lavoro..

Ti faccio un esempio..nella mia via siamo in 5 stalle da latte, su 4 ci lavarano proprietari over 55 senza futuro cioè senza figli che rimango a far quel lavoro, su una cioè la mia siamo io e mio fratello ancora abbastanza giovani..mi sembra che sia chiaro l'esempio di come sarà il futuro...

Per carità i giovani ci sono ma sono troppo pochi..vedremo fra 20anni...

Ciao agri:)

Permettetemi un piccolo OT

Ovvero che ci sono pochi giovani che hanno voglia fare determinati lavori....e l'allevatore è uno di questi, la maggior parte preferisce andare a lavorare con calma,magari alle 9 del mattino per otto ore e dal lunedi al venerdì

 

Saluti...

Modificato da anthony150cv
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altro neo è il 2015... se davvero tolgono le quote latte cosa succederà??

 

 

Pensa che la mia associazione (Coldiretti) vorrebbe farmi fermare il progetto della nuova stalla per vedere ciò che succederà nel 2015:gluglu:

 

Sul discorso giovani straquoto, nella mia zona 20 anni fa si pensava di aprire un caseificio sociale e oggi le uniche 2 stalle rimaste riescono a malapena a sopravvivere. Il problema giovani-lavoro è grave , forse con un pò di crisi e qualche fabbrica chiusa si riadatteranno ad altri mestieri se pur con poca esperienza.

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ciao agri 81 quado ci troveremo al bar o in piazza ti avviso che non mi(modererò più) hai perfettamente ragione basta guardare cosa stà succedendo al comparto vino da tavola

Sulle d.o.p , e compagnia bella forse non bisogna mai puntare, perchè passata un'euforia iniziale dove dai per scontato che siano il futuro, quando arriva una crisi finanziaria sono come un macigno che ti trascini dietro, la logica del mercato è: produrre sempre di più e con meno spese e non la qualità certificata

 

Secondo il mio punto di vista avete ragione tutti e due...

Chi punta sulla qualità avrà sicuramente un mercato... Perché una persona abituata ad un certo status non ci rinuncia (a meno di catastrofici eventi nella sua vita finanziaria).

Solo che in futuro ci saranno sempre più alti standard qualitativi e quindi sempre maggior investimento di denaro...

E questo PURTROPPO farà da spartiacque tra chi continuerà a produrre e chi aimhe chiuderà...

 

sul fatto che diventino tutti vegetariano non credo,se invece diciamo che abbiamo davanti un futuro nero,posso essere in parte d'accordo.

io credo anche,però,che il momento nero non debba durare in eterno,ci sono paesi emergenti che stanno raggiungendo il benessere a grandi passi,e quando l'avranno raggiunto,non riusciranno a produrre cibo a sufficenza per loro,senza pensare di esportarlo.

questo per le produzioni animali,i cereali li vedo molto meno bene.

 

Anche questo discorso è giusto perché (esempio banale), l'abitante di un qualsiasi paese emergente che guarda la tv vede gente come lui che mangia di tutto e di più, e quindi dentro di lui si pone questa domanda:" perchè l'europeo/americano si e io no??? ". E quindi col fatto di voler assomigliare a noi, anche lui spende di più...

E da come la vedo io uno prima pensa al cibo grasso/dolce... DOOOOOOOOOPO quando la ciccia comincia ad esuberare pensa al cibo salubre

 

Riassumendo:

Secondo me tutte e due le strade avranno un futuro...

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ragazzi vorrei proprio porvi la stessa domanda del titolo della discussione. come vedete il futuro della zootecnia italiana?

mi spiego. qui da noi, e non solo da noi, le stalle stanno chiudendo alla grande, noi stessi, essendo ormai la mia stalla vecchia e piccola,stiamo pensando se costruire nuovo e almeno raddoppiarla oppure chiuderla... tornando a noi, le stalle chiudono, siamo sempre meno. non credete che il prezzo del latte possa solo aumentare? se ci sono meno stalle anche il latte è meno. altro neo è il 2015... se davvero tolgono le quote latte cosa succederà??

 

leggendo quest'argomento, mi è saltata all'oochio questa frase: non non penso, a meno che non chiudano in tutto il mondo..

 

a meno che il gasolio domani non costi cinquanta euro al litro, ci sarà sempre qualcuno disposto a importarlo..

 

 

ciao

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Ma guarda io ti rispondo andando completamente fuori tema...................

 

Mi pare evidente che la finanza creativa abbia creato delle situazioni per cui siamo parecchio sull'orlo del baratro, che i finocchi col culo degli altri abbondino e si moltiplichino a senza soluzione di continuita e quindi che questa economia virtuale abbia dimostrato tutta la sua fragilità.................

 

Di solito quando il sogno finisce il risveglio è drammatico, quello che voglio dire è che un domani probabilmente chia ha la gallina e l'uovo tornerà ad essere un signore meno quello che dovrà andare a cercarli................sono cicli della vita.....

 

Ho volutamente esagerato ma prevedo una resurrezione del settore perchè PRIMARIO forse qualcuno se lo dimentica.............

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Ma guarda io ti rispondo andando completamente fuori tema...................

 

Mi pare evidente che la finanza creativa abbia creato delle situazioni per cui siamo parecchio sull'orlo del baratro, che i finocchi col culo degli altri abbondino e si moltiplichino a senza soluzione di continuita e quindi che questa economia virtuale abbia dimostrato tutta la sua fragilità.................

 

Di solito quando il sogno finisce il risveglio è drammatico, quello che voglio dire è che un domani probabilmente chia ha la gallina e l'uovo tornerà ad essere un signore meno quello che dovrà andare a cercarli................sono cicli della vita.....

 

Ho volutamente esagerato ma prevedo una resurrezione del settore perchè PRIMARIO forse qualcuno se lo dimentica.............

 

mi sembra di parlare con un signore tedesco che ho conosciuto quest'estate, che prospettava un ritorno ai campi chiusi recintati e guardati da milizie armate, per prevenire furti come in germania dopo la guerra..

 

spero non si arrivi a tanto, resta vero che si può rimanere mesi senza computer, pochi giorni senza mangiare..

 

io vivo in trentino, forse nel resto d'italia è diverso, qui ci sono più contributi compensativi all'agricoltura in quanto zona svantaggiata, ma vedo aziende agricole che riescono a comprare un trattore ogni due anni, a fare investimenti di DUE MILIONI di euro per ingrandire la stalla (compreso il fotovoltaico sul tetto) e non è che abbiano migliaia di bestie..

 

poi vedo l'azienda confinante che è piena di debiti, nonostante usi mezzi più spartani e forse più adatti alle esigenze di lavoro..

 

vedo una terza azienda che usa un jd6920s con una barra falciante da tre metri che potrebbe portarne tre, quanto spreco di gasolio (allevatore un po' sbruffone) ma che comunque lavora bene e ha un buon reddito..

 

COM'È POSSIBILE CHE CI SIANO AZIENDE CHE PARTONO DALLO STESSO LIVELLO ED ALCUNE PROSPERANO ED ALTRE AFFONDANO NEI DEBITI?

 

scelte sbagliate, qualche colpo di sfortuna, ma forse anche poca applicazioen di regolette elementari (perchè apettare un mese a raccolgiere le rotoballe pronte?) e altri motivi

 

 

perchè ci sono aziende familiari che non ricevono alcun contributo, eccetto il gasolio agricolo, e riescono ad avere un netto a fine anno superiore ad aziende che coltivano una superficie quasi tre volte maggiore?

 

il problema non riguarda solo la zootecnia a mio parere che, non essendo un esperto (vero, non di quelli da scrivania) vale poco o niente..

 

 

però certe cose le vedo anch'io..

 

 

 

 

ciao

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Pensa che la mia associazione (Coldiretti) vorrebbe farmi fermare il progetto della nuova stalla per vedere ciò che succederà nel 2015:gluglu:

 

Sul discorso giovani straquoto, nella mia zona 20 anni fa si pensava di aprire un caseificio sociale e oggi le uniche 2 stalle rimaste riescono a malapena a sopravvivere. Il problema giovani-lavoro è grave , forse con un pò di crisi e qualche fabbrica chiusa si riadatteranno ad altri mestieri se pur con poca esperienza.

come da noi. ormai gli allevamenti sono pochissimi.

che tanti giovani si adattino ad altri mestieri è ancora molto difficile. tutti pensano di avere il posto in ufficio, da dirigente o cose simili. tutti pensano alle ferie, allo stipendio... io tempo fa cercavo un operario per la stalla. gli italiani che si sono presentati, tutti senza lavoro, con famiglia e quindi con bisogno di lavorare per andare avanti, prima cosa che hanno detto è stata:" eh ma io ad agosto devo andare in ferie e non posso venire" noi abbiamo bisogno soprattutto nel periodo estivo perchè ci sono molti altri lavori che dobbiamo fare tra cui irrigare mais, giorno e notte. e io dovrei prendere loro che mi lasciano a piedi nel periodo in cui ho più bisogno? se già tribuli ad andare avanti non è meglio pensare a lavorare prima delle ferie?

si lamentano che c'è poco lavoro in italia e poi senti alcuni meccanici o carpenieri che si lamentano che alcuni operai vanno in pensione e non trovano nessuno per sostituirli... forse in molti giovani di oggi manca un pò di adattamento e di umiltà nel fare certi lavori, non è così?

adesso del latte noi prendiamo 41 cent/litro più premi e non possiamo lamentarci, anzi. però prima ci abbiamo rimesso parecchio.

2015? fare una stalla nuova ha un costo non indifferente. come può uno programmare degli investimenti cospicui senza avere delle certezze?

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enrico, ti rispondo citando peppone nel dilm "don camillo": "perchè i macchinari delle industrie possono essere fermati per gli scioperi e le vacche no? cosa capiscono questi segretari della federazione di città della vita in campagna?"

 

 

purtroppo se nei campi ci si può fermare ancora qualche giorno, gli animali non possono essere messi in pausa..

 

ormai sempre più i lavori "pesanti" sono lasciati a chi non può fare altro, tutti cercano un orario d'ufficio, comodo, niente polvere, aria condizionata ecc..

 

IO PER PRIMO vorrei un lavoro che quando suona la fien me ne vado a casa, bello pulito, a poltrire, poi lavoro in campagna perchè è roba mia e mi da soddisfazione, perchè mi piace il lavoro, quando lavoravo per un altro non vedevo l'ora di andarer a casa per tener la mia campagna, che mi dava comunque più soddisfazione..

 

 

il problema è che la soddisfazione personale non si mangia..

 

 

ciao

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