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Riporto in alto questo argomento per far presente una cosa.

 

Quest'anno su frumento e orzo ho fatto graminicida quasi dappertutto. Dove ho usato axial il loietto c'è ancora tutto, e da qualche parte anche l'avena.

 

Bene invece dove ho usato atlantis, anche il Topik e il Grasp eccetto qualche caso limitato hanno funzionato bene, ma l'axial è stata una delusione.

 

A cosa potrebbe essere riconducibile il fatto? topik e grasp sono della stessa famiglia dell' axial eppure hanno funzionato discretamente, axial no.

 

Praticamente è rimasto l'unico graminicida registrato su orzo (il grasp non si trova quasi più)... già costa oltre 40€, almeno che funzioni!

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Pure io,ho avuto un flop con il graminicida,ovvero con il Floramix pero non credo sia un problema di resistenza,quanto un problema di vento,e che molta erba è nata dopo!

Il problema è che io non ho dato il floramix a dose piena,ma l'ho abbassato e quindi se ora le infestanti fanno il seme,quindi cade nel terreno mi darà vita a piante infestanti resistenti.

Infatto per giusta regola,si dovrebbe dare sempre la dose che consigliano in etichetta!

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Federico in che periodo hai dato l'Axial? Le infestanti quanto erano grandi?

 

Da puntoluce l'Axial ha funzionato perchè ha seminato tardi, ha dato l'Axial a marzo ma le infestanti erano ancora piccole e le ha sistemate, infatti l'Axial funziona bene con loietto al massimo a inizio accestimento, se lo si da dopo i rischi di insuccesso sono elevati.

 

Ve lo dico perchè le prime prove sperimentali (parcellari) dell'Axial sono state fatte a casa nostra dal 2006 e quindi conosciamo bene il prodotto.

 

@Federico se hai problemi del genere è meglio se dai 1,5 litri/ha di dicuran appena seminato l'orzo e ti stai tranquillo fino a trebbiatura, puntoluce lo scorso anno l'ha fatto su l'orzo e si è trovato benissimo senza dover usare l'Axial.

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Ringrazio il Prof. Bàrberi per aver gentilmente fornito i grafici aggiornati dell'andamento delle resistente ai principali erbicidi:

 

20140606140205399214139.jpg

 

E le 24 specie attualmente resistenti al Gliphosate in giro per il mondo (ovviamente soprattutto nelle zone dove si fanno colture OGM Roundoup Ready)

 

20140606140205411130289.jpg

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[..]qui da noi c'è un area dove c'è questo loietto resistente che non muore con il gliphosate, ogni anno dosi sempre crescenti, anche date in 2 volte ma niente da fare, si ferma un po' e poi riparte.

 

 

 

E le 24 specie attualmente resistenti al Gliphosate in giro per il mondo (ovviamente soprattutto nelle zone dove si fanno colture OGM Roundoup Ready)

 

 

Certo, le colture RR dove si utilizza solo gliphosate fanno venir fuori questi problemi..ma pure l'usanza di fare due passaggi di gliphosate per "tenr puliti" i terreni tra una coltura e l'altra fa lo stesso effetto..

il gliphosate è un gran bel prodotto, ma come al solito il troppo stroppia..

 

Il fatto di usarlo sistematicamente, specie con certe tecniche colturali, porta a certe conseguenze..ma c'è ancora chi lo considera acqua fresca..

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Concordo con la tua analisi Purin, ma da voi che fa freddo tenere i campi puliti d'inverno è molto più facile che qui, e i terreni argillosi o li lavori d'estate o nulla, quindi le due volte di gliphosate sono un "male" necessario.

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Bellissimo il grafico,che fa riflettere perche se ci sono erbe resistenti al glifosate,come fai a eliminarle?!

Comunque non essendo un problema della mia zona,mi vorrei concentrate sul mio problema,e quindi chiedo:come si fa a capire se le infestanti che sono sfuggite ai diserbi dati in primavera,daranno vita al prossimo anno a piante resistenti?!

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Nella mia zona i problemi di resistenza nel mais son dovuti a popolazioni di Echinochloa resistenti a erbicidi solfonilureici, nel frumento lolium e avena non sono più controllati dagli erbicidi di post emergenza tipo pinoxaden.. Altra noia per i frumento papaveri e sinapis resistenti a ormonici e a erbicidi inibitori dell als. nella soia esistono amaranti non più sensibili alla miscela imazamox più tifensulfuron metile o sorghetta da rizoma non eliminata con graminicidi specifici ad azione fogliare, con particolare riferimento ai FOP. Sento anche problemi d i lolium su erba medica ma per ora confinati in Romagna...

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Qui dalle mie parti non ho mai visto grossi problemi di resistenza, però se si vuol seccare la gramigna bisogna davvero abbondare con il glifosate.

Quest'anno ho fatto il puma con il biopower sul grano duro e ha pulito davvero bene, non è rimasto niente.

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Il glyphosate va usato bene e soprattutto attivato e a ph acido con olio o bagnanti anche e meglio con piante alte anche in botticella o fioritura. L'Amitrol va bene ma è troppo persistente e non copre-combatte tutte le piante.

Con la rotazone e i pre-emergenza si fa molto ma il problema è la pac.

Su frumento i pre e i post precoci selezionano la flora verso altre piante non necessariamente resistenti come i gallium che vanno comunque controllati in post. Serimene in zona con la rotazione e prati-erbai non ho mai visto infestazioni di gallium e avene.

 

Qualche angolino, negli angoli magari se ritorna dopo due anni. Il gallio rimane sulle rive non è che impesti.

Modificato da MET80100
unione messaggi consecutivi
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  • 3 mesi dopo...

Primo caso documentato in Europa di Lolium con resistenza multipla: Gliphosate, ACCase e ALS, ovvero al Roundop, all'Atlantis e all'Axial....

 

[ATTACH]22418[/ATTACH]

 

Caso rilevato a Cascina a 5 km da casa mia.

Modificato da DjRudy
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Vorrei fare io una domanda sui dissetanti ad azione totale tipo il glifosate

ma nn ne esistono di altri tipi con diverso principio attivo in modo da poterli alternare al glifosate x avere meno problemi con le resistenze sviluppate dalle piante?

X il caso in questione che farete x evitare l'espansione del loietto resistente?

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Sì a parte i vecchi diquat che sul loietto funzionano ancora ma non sono troppo amici della vita, c'è l'amitrole ma funziona di suo poco su alcune infestanti su alcune è selettivo di suo quindi o si fanno le miscele o si ara e si fanno quasi solo le colture primaverili e le sarchiate perché anche i prati sono pessimi controllori del loietto che ci campa bene dentro e in comunità, quindi comunque le scelte si restringono se non si irriga.

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C'è il glufosinate ammonio, ma costa molto di più e non è che sia super.

 

L'unico modo per fregare quel loietto, è cucinarlo subito quando è piccolo, o con le lavorazioni, oppure invece di dare 4 kg/ha di gliphosate a 200 litri/ha di acqua, dare 100 litri di acqua e 50-70 litri/ha di 30-0-0 oltre ovviamente il gliphosate, il 30-0-0 disgrugge parzialmente il parenchima fogliare, e quindi tra quello e il gliphosate se il loietto è piccolo e ancora poco accestito se ne va.

 

Se pensi di far fuori il loietto resistente quando è accestito è impossibile, l'unico sistema è l'aratura, ma essendoci nella zona di Cascina terreni argillosi, si è obbligati a lavorarli presto in estate, per fare la primaverile, per cui si lotta contro il loietto fino a marzo dell'anno dopo quando poi diamo il pre-emergenza antigerminello per il girasole.

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Da me in pratica è autoctono, impossibile da combattere se nasce in autunno, piuttosto lo si brucia con l'azoto e liquami e si semina presto mais e sorgo o lo si trincia presto in mezzo ai frumenti. Il glyfusinate è ormai acqua. In pratica dove si semina c'è il coltivato e lo spontaneo resistente e gli atri loietti interfertili quindi se non si ara è dura pur facendo i pre-em.

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  • 1 anno dopo...
Inviato (modificato)

Un bello schema sui fattori (e le scelte dell'agricoltore) che influiscono sullo sviluppo della resistenza delle infestanti ai fitofarmaci.

 

20160421146122204660808.jpg

 

Questo schema non condanna a prescindere le tecniche di agricoltura conservativa, ma invita a riflettere e fare la giusta scelta, ovvero se uno semina del grano dopo colza o favino, colture anch'esse a ciclo autunno vernino e quindi con la medesima flora infestante del grano, e lo fa su minima lavorazione, sarebbe auspicabile fare un pre-emergenza in modo da tutelarsi maggiormente dalle infestanti soprattutto a foglia stretta che saranno presenti in buona quantità, mentre se uno fa grano dopo mais e magari fa anche l'aratura è probabile che con ormonico a primavera e senza nemmeno il graminicida abbia il grano pulito.

 

Questo per dire che ormai non si può più fare il discorso do sempre e comunque l'atlantis (o simili) a primavera tanto ci pensa lui, purtroppo non è più così, in base al livello di rischio che si ha bisogna fare determinate scelte soprattutto quando si hanno le prime avvisaglie del graminicida di post emergenza che non funziona o funziona parzialmente.

 

Conosco persone in collina della mia zona che fanno rotazioni del genere:

 

grano-grano-avena-trifoglio-grano-sulla-grano-avena ecc sempre e solo su minima lavorazione

 

poi sul grano usano solo i post emergenza, poi arrivano dopo qualche anno mi chiamano e mi dicono Andrea il diserbo non funziona più... e che cavolo ma è normale:

 

- minima lavorazione con colture sempre autunno-vernine (accumulo di semi di infestanti in superficie)

- sempre il solito diserbo (resistenza delle infestanti al principio attivo e alla sua modalità di azione)

- assenza di colture primaverili (che cambiano le infestanti in gioco)

 

in questi casi sarebbe opportuno se uno vuole continuare a fare sempre minima, iniziare a fare dei pre-emergenza o dei post precoci in modo da variare il meccanismo di azione utilizzato e di conseguenza oltre a ridurre il rischio resistente anche aumentare l'efficacia dell'intervento effettuato.

 

Ma la cosa migliore da fare (terreno permettendo) è:

 

1) alternare colture primaverili e invernali,

2) variare tecnica di lavorazione (minima, aratro ecc)

3) variare i principi attivi utilizzati

 

L'unione di queste 3 cose riduce pesantemente il rischio di insorgenza di ceppi di infestanti resistenti.

Modificato da DjRudy
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Un bello schema sui fattori (e le scelte dell'agricoltore) che influiscono sullo sviluppo della resistenza delle infestanti ai fitofarmaci.

 

20160421146122204660808.jpg

 

Questo schema non condanna a prescindere le tecniche di agricoltura conservativa, ma invita a riflettere e fare la giusta scelta, ovvero se uno semina del grano dopo colza o favino, colture anch'esse a ciclo autunno vernino e quindi con la medesima flora infestante del grano, e lo fa su minima lavorazione, sarebbe auspicabile fare un pre-emergenza in modo da tutelarsi maggiormente dalle infestanti soprattutto a foglia stretta che saranno presenti in buona quantità, mentre se uno fa grano dopo mais e magari fa anche l'aratura è probabile che con ormonico a primavera e senza nemmeno il graminicida abbia il grano pulito.

 

Questo per dire che ormai non si può più fare il discorso do sempre e comunque l'atlantis (o simili) a primavera tanto ci pensa lui, purtroppo non è più così, in base al livello di rischio che si ha bisogna fare determinate scelte soprattutto quando si hanno le prime avvisaglie del graminicida di post emergenza che non funziona o funziona parzialmente.

 

Conosco persone in collina della mia zona che fanno rotazioni del genere:

 

grano-grano-avena-trifoglio-grano-sulla-grano-avena ecc sempre e solo su minima lavorazione

 

poi sul grano usano solo i post emergenza, poi arrivano dopo qualche anno mi chiamano e mi dicono Andrea il diserbo non funziona più... e che cavolo ma è normale:

 

- minima lavorazione con colture sempre autunno-vernine (accumulo di semi di infestanti in superficie)

- sempre il solito diserbo (resistenza delle infestanti al principio attivo e alla sua modalità di azione)

- assenza di colture primaverili (che cambiano le infestanti in gioco)

 

in questi casi sarebbe opportuno se uno vuole continuare a fare sempre minima, iniziare a fare dei pre-emergenza o dei post precoci in modo da variare il meccanismo di azione utilizzato e di conseguenza oltre a ridurre il rischio resistente anche aumentare l'efficacia dell'intervento effettuato.

 

Ma la cosa migliore da fare (terreno permettendo) è:

 

1) alternare colture primaverili e invernali,

2) variare tecnica di lavorazione (minima, aratro ecc)

3) variare i principi attivi utilizzati

 

L'unione di queste 3 cose riduce pesantemente il rischio di insorgenza di ceppi di infestanti resistenti.

 

una perla non da poco, grazie Dj, sei il nostro Guru

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C'è il glufosinate ammonio, ma costa molto di più e non è che sia super.

 

L'unico modo per fregare quel loietto, è cucinarlo subito quando è piccolo, o con le lavorazioni, oppure invece di dare 4 kg/ha di gliphosate a 200 litri/ha di acqua, dare 100 litri di acqua e 50-70 litri/ha di 30-0-0 oltre ovviamente il gliphosate, il 30-0-0 disgrugge parzialmente il parenchima fogliare, e quindi tra quello e il gliphosate se il loietto è piccolo e ancora poco accestito se ne va.

 

Se pensi di far fuori il loietto resistente quando è accestito è impossibile, l'unico sistema è l'aratura, ma essendoci nella zona di Cascina terreni argillosi, si è obbligati a lavorarli presto in estate, per fare la primaverile, per cui si lotta contro il loietto fino a marzo dell'anno dopo quando poi diamo il pre-emergenza antigerminello per il girasole.

il 30 0 0 ritieni vada meglio del solfato ammonico dj?

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