tonytorri Inviato 26 Gennaio 2013 Condividi Inviato 26 Gennaio 2013 Cioè a m'età discorso mi sono perso... Confermi che il mais essiccato in una certa maniera a meno tossine? Perchè anche per m'è è cosi, ma sono mie idee, senza basi e conoscenze precise. A per il pulire il mais mi hanno detto che è molto difficile anche con le macchine che ci sono in giro. Se c'è poca roba riescono ma se la percentuale è alta fanno poco, probabilmente è dentro la tossina, con scarti pure alti. Questo sempre da quello che mi è stato detto. Forse queste macchine vanno bene per miscelare quello buono.. Per il discorso 2003, da noi c'è gente che dice (questa è cattiva e senza fondamenti scientifici...). Ma nel 2003 non cerano biogas. E visto che quest'anno molti impianti di biogas hanno fatto molto meno trinciato che lo scorso anno e che sono in forte carenza di trinciato, casualmente è saltato fuori il problema. E sempre casualmente vicino a centri con mais bloccato ci sono Biogas che comprano. Per carità queste sono voci da bar, e per tali prendetele. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
iL vErOnEsE Inviato 26 Gennaio 2013 Condividi Inviato 26 Gennaio 2013 (modificato) è per quello che a pensar male a volte ci si azzecca... è passato in mente anche a me che c'entri il biogas con questa faccenda... poi ovvio che il problema micotossine esiste... ma il sospetto che possa essere preso come alibi è alto anche se è una tesi che non posso dimostrare... e come tutte le cose che non si possono dimostrare... non possono essere usate come prova. Ciò non toglie che nel dubbio bisognerebbe evitare o limitare l'insorgere di questo problema... e a questo punto dove bisogna intervenire coi mezzi che abbiamo? tenendo presente che: la rotazione andrebbe fatta, i trattamenti sarebbe meglio farli azzeccando anche il momento ideale (un mais con meno piralide è meno soggetto), le concimazioni giuste, la quantità di acqua giusta (e soprattutto il momento di intervento di irrigazione)... cosa manca e su quale di queste cose si può ancora intervenire? Modificato 26 Gennaio 2013 da iL vErOnEsE Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonytorri Inviato 26 Gennaio 2013 Condividi Inviato 26 Gennaio 2013 è per quello che a pensar male a volte ci si azzecca... è passato in mente anche a me che c'entri il biogas con questa faccenda... poi ovvio che il problema micotossine esiste... ma il sospetto che possa essere preso come alibi è alto anche se è una tesi che non posso dimostrare... e come tutte le cose che non si possono dimostrare... non possono essere usate come prova. Ciò non toglie che nel dubbio bisognerebbe evitare o limitare l'insorgere di questo problema... e a questo punto dove bisogna intervenire coi mezzi che abbiamo? tenendo presente che: la rotazione andrebbe fatta, i trattamenti sarebbe meglio farli azzeccando anche il momento ideale (un mais con meno piralide è meno soggetto), le concimazioni giuste, la quantità di acqua giusta (e soprattutto il momento di intervento di irrigazione)... cosa manca e su quale di queste cose si può ancora intervenire? Già ti sei mangiato il mais . Scherzi a parte, come detto si dovrebbe capire se e come conta la fase di lavorazione. Io ho il dubbio che un mais seccato molto bene, magari usando temperature elevate, si riesca ad abbattere la percentuale delle tossine. Ma questo dovrebbero dirlo gli esperti, per capire se è vero. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agri81 Inviato 27 Gennaio 2013 Condividi Inviato 27 Gennaio 2013 è per quello che a pensar male a volte ci si azzecca... è passato in mente anche a me che c'entri il biogas con questa faccenda... poi ovvio che il problema micotossine esiste... ma il sospetto che possa essere preso come alibi è alto anche se è una tesi che non posso dimostrare... e come tutte le cose che non si possono dimostrare... non possono essere usate come prova. g Vuoi una tesi che ti posso dimostrare? Perchè non riesco a trovare mais sotto i 5 ppb italiano? Ho sentito un pò di fornitori, e quando sentono che ho le vacche la risposta è sempre la stessa e cioè NO, perchè sanno benissimo che con le vacche non si scherza. Da quello che ho capito io il 90% del mais italiano ha afla, altrochè alibi..poi che ci siano quelli che ci guadagnano (tipo biogas) è chiaro, come è chiaro che in ogni cosa c'è chi ci guadagna e chi ci perde. Il problema è che l'estero (paesei dell'est) sicuramente senza afla ha altre cose tipo vomitossina, fumolisina zearalenone che nell'uomo non vengono ricercate ma di sicuro alle vacche non fanno bene, l'italiano invece queste cose non le avrebbe ma resta il problema afla. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
iL vErOnEsE Inviato 27 Gennaio 2013 Condividi Inviato 27 Gennaio 2013 Vuoi una tesi che ti posso dimostrare? Perchè non riesco a trovare mais sotto i 5 ppb italiano? Ho sentito un pò di fornitori, e quando sentono che ho le vacche la risposta è sempre la stessa e cioè NO, perchè sanno benissimo che con le vacche non si scherza. Da quello che ho capito io il 90% del mais italiano ha afla, altrochè alibi..poi che ci siano quelli che ci guadagnano (tipo biogas) è chiaro, come è chiaro che in ogni cosa c'è chi ci guadagna e chi ci perde. Il problema è che l'estero (paesei dell'est) sicuramente senza afla ha altre cose tipo vomitossina, fumolisina zearalenone che nell'uomo non vengono ricercate ma di sicuro alle vacche non fanno bene, l'italiano invece queste cose non le avrebbe ma resta il problema afla. seguendo il tuo discorso....quindi perchè pagare di più l'estero e far passare per M.... il nostro allora? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonytorri Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 Vuoi una tesi che ti posso dimostrare? Perchè non riesco a trovare mais sotto i 5 ppb italiano? Ho sentito un pò di fornitori, e quando sentono che ho le vacche la risposta è sempre la stessa e cioè NO, perchè sanno benissimo che con le vacche non si scherza. Da quello che ho capito io il 90% del mais italiano ha afla, altrochè alibi..poi che ci siano quelli che ci guadagnano (tipo biogas) è chiaro, come è chiaro che in ogni cosa c'è chi ci guadagna e chi ci perde. Il problema è che l'estero (paesei dell'est) sicuramente senza afla ha altre cose tipo vomitossina, fumolisina zearalenone che nell'uomo non vengono ricercate ma di sicuro alle vacche non fanno bene, l'italiano invece queste cose non le avrebbe ma resta il problema afla. Non vorrei fare l'avvocato del diavolo, però penso che dire che nel 2003 non ci sono stati sti casini, sia un dato di fatto ho sbaglio? Che fosse cosi perchè allora le tossine non venissero ricercate che non ci fossero o altro questo non lo sò. Il fatto è che nessuno non ha mai detto che non esista il problema, o che qualcuno faccia storie cosi per sport. Ma solo che la cosa potesse essere messa giu in maniera ben diversa. Cioè io per primo mi ero allarmato quando mi hanno detto che il mais che avevo vicino a casa era destinato per alimentazione umana. Penso che sia giusto che il prodotto destinato all'umo abbia c'erte caratteristiche. Come tutti gli altri prodotti. Non ritengo giusto che ci siano tetti per gli animali che non hanno problemi. Cioè quando fai una puntura a una vacca non ci sono i tempi di sospensione? Non sono distinti tra latte carne e animale? Altra cosa perchè cerchi mais a 5PPm e non 20, visto che quello è il limite? Perchè non ci stai dentro, giusto? Allora il mio discorso a ancora più senso, il limite delle 20ppm a chi serve? Chi fa latte esce se lo rispetta, e chi fa carne non gli interessa perchè non va nelle carni. Pensate che fino a qualche anno fa da noi c'era la corsa per portare a casa gli scarti degli essiccatoi. Cioè tutti i grani rotti la polvere ecc. Al punto che poi chi aveva quella roba si sono messi a farla pagare. Non voglio pensare a che percentuale era quel prodotto... MA degli animali non ne sono mai morti e manco problemi. RIBADISCO, non voglio dire che non facciano male o latro, ma solo che si potrebbe mettere giù la cosa in maniera ben diversa tutto li. A per il mais a 5ppm, da noi si dice che un terzista della zona, lo ha, e pensare che fa la maggior parte del mais in asciutta. Per quello dicevo che forse è da vedere come viene lavorato. I terzisti che hanno meno problemi da noi hanno l'essiccatoio rotondo, non a scalini per intenderci. Non penso sia quello sarà certamente un caso. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agri81 Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 seguendo il tuo discorso....quindi perchè pagare di più l'estero e far passare per M.... il nostro allora? Perchè il nostro ha l'afla, l'estero no. Di contro l'estero ha vomitossina, fumo..ect ect che nell'uomo non vengono ricercate ma che agli animali bene non fanno. Il fatto è che nessuno non ha mai detto che non esista il problema, o che qualcuno faccia storie cosi per sport. Ma solo che la cosa potesse essere messa giu in maniera ben diversa. E come? alzando i limiti? O eliminandoli in anni come quello scorso? Cioè quando fai una puntura a una vacca non ci sono i tempi di sospensione? Non sono distinti tra latte carne e animale?. Appunto, qui dicono che per il latte non devi sforare i 50ppt, e per il resto non devi usare mais superiore ai 20ppb, cosa cambia scusa? Se io oggi faccio un sulfamidico a una vacca so che dovrò buttar il latte per tot giorni, se esco dai 50 ppt di afla so che lo dovrò buttare finchè non rientro. Non mi sembra che ci sia molta differenza. Altra cosa perchè cerchi mais a 5PPm e non 20, visto che quello è il limite? Perchè non ci stai dentro, giusto? Allora il mio discorso a ancora più senso, il limite delle 20ppm a chi serve? Chi fa latte esce se lo rispetta, e chi fa carne non gli interessa perchè non va nelle carni.. I 20 ppb penso che siano stati imposti in base a degli studi, o no? Il problema è che è una cosa europea, e visto quanto conta l'italia in europa e visto che il problema afla in europa ce l'ha praticamente solo l'italia fai presto a capire... Pensate che fino a qualche anno fa da noi c'era la corsa per portare a casa gli scarti degli essiccatoi. Cioè tutti i grani rotti la polvere ecc. Al punto che poi chi aveva quella roba si sono messi a farla pagare. Non voglio pensare a che percentuale era quel prodotto... MA degli animali non ne sono mai morti e manco problemi. RIBADISCO, non voglio dire che non facciano male o latro, ma solo che si potrebbe mettere giù la cosa in maniera ben diversa tutto li.. Ragionando così anche l'amianto e il ddt in passato veniva usato. Sai con le tasse paghiamo anche quei ricercatori che studiano proprio queste cose, e cioè come miglirarci la vita. E' abagliato? Forse si...però mi sembra che l'età di morte continua ad aumentare e allora forse forse non è proprio tutto sbagliato A per il mais a 5ppm, da noi si dice che un terzista della zona, lo ha, e pensare che fa la maggior parte del mais in asciutta. Per quello dicevo che forse è da vedere come viene lavorato. I terzisti che hanno meno problemi da noi hanno l'essiccatoio rotondo, non a scalini per intenderci. Non penso sia quello sarà certamente un caso. No penso invece che sia proprio quello, è fondamentale come viene lavorato. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonytorri Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 (modificato) Be almeno sull'ultimo punto siamo d'accordo, peccato che con tutti gli studi che hanno fatto questo non lo dicano. Per il resto, cosa dire. Se mi dici che l'Italia non conta nulla ecc. Allora mi dai ragione dicendo che è una legge fatta male... Perchè dici che avranno fatto degli studi. Sicuramente, ma come detto un paio di messaggi, fà. Mi è stato detto che animali alimentati con valori molto più alti delle 20ppm, non si è trovata traccia nelle carni (che siano studi o prove il risultato penso non cambi). Dunque? Se si deve penalizzare l'Itallia è da capire altrimenti, non la capisco. Perchè chi ha vacche non usa il mais a19, e chi ha carne non crea problemi. Se pre voi è fatta bene la legge. Ok contenti voi. A sto punto capisco chi fa le leggi... A per l'amianto è dalla seconda guerra mondiale che hanno scoperto che è cancerogeno. E non hanno detto nulla fino ad oggi, in compenso adesso non fanno usare il mais neppure negli animali dove non crea problemi... Per il resto, vedetela come volete. Se qualcuno sa come lavorare il mais in maniera da limitare le tossine, quello mi interesserebbe molto. Modificato 28 Gennaio 2013 da tonytorri Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fede Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 il limite di 20 ppb è stato adottato dopo studi e ricerche prolungatisi per anni e dai valori trovati in anni diversi si è deciso di adottarlo come limite ALARA (as low as rasoneably achievable) cioè il valore più basso ragionevolmente ottenibile. Ragionevolmente infatti perchè gli altri anni non è stato superato e nel 2003 si era al limite e comunque con la pulitura si riusciva a rientrare perchè la contaminazione ruguardava spezzati ecc...prova quest'anno a pulirlo...neanche se lo passi col bref professional non rientri fino a 20...esperienza anche di consorzi e privati che hanno provato o addirittura acquistato selezionatrici ottiche...non hanno risolto niente neanche passandolo più di una volta. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
iL vErOnEsE Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 il limite di 20 ppb è stato adottato dopo studi e ricerche prolungatisi per anni e dai valori trovati in anni diversi si è deciso di adottarlo come limite ALARA (as low as rasoneably achievable) cioè il valore più basso ragionevolmente ottenibile. Ragionevolmente infatti perchè gli altri anni non è stato superato e nel 2003 si era al limite e comunque con la pulitura si riusciva a rientrare perchè la contaminazione ruguardava spezzati ecc...prova quest'anno a pulirlo...neanche se lo passi col bref professional non rientri fino a 20...esperienza anche di consorzi e privati che hanno provato o addirittura acquistato selezionatrici ottiche...non hanno risolto niente neanche passandolo più di una volta. quindi... buttiamo via tutto? glielo regaliamo? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fede Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 lo si vende per gli altri usi consentiti, cioè non alimentare e non zootecnico e cioè energetico. A un prezzo ovviamente più basso del sano leale mercantile zootecnico. Si cerca di fare il meno peggio che si può e si volta pagina ricominciando una nuova stagione sperando che non capiti di nuovo. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
iL vErOnEsE Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 lo si vende per gli altri usi consentiti, cioè non alimentare e non zootecnico e cioè energetico. A un prezzo ovviamente più basso del sano leale mercantile zootecnico. Si cerca di fare il meno peggio che si può e si volta pagina ricominciando una nuova stagione sperando che non capiti di nuovo. ok lo "regaliamo" a chi fa biomassa accollandoci tutto il rischio imprenditoriale e lasciando a chi commercia lo stesso guadagno.... oltretutto datemi del pazzo ma spendere energia per fare energia mi sembra una cosa scema... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
purin Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 ok lo "regaliamo" a chi fa biomassa accollandoci tutto il rischio imprenditoriale e lasciando a chi commercia lo stesso guadagno.... oltretutto datemi del pazzo ma spendere energia per fare energia mi sembra una cosa scema... L'energia che si ottiene è maggiore della spesa, concordo che eticamente non è molto corretto. ciao Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fede Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 Avete ragione ma pensatela anche dalla parte del commerciante...si sta pagando il mais in base a pochi quintali venduti a uso energetico perchè il consumo è irrisorio e gli agricoltori giustamente prendono l'occasione per venderlo ma quelli che vendono sono tanti e la merce venduta ai digestori è molto poca...ognuno ha il proprio rischio e fa parte di questa stagione che è andata male per tutti. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
iL vErOnEsE Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 Avete ragione ma pensatela anche dalla parte del commerciante...si sta pagando il mais in base a pochi quintali venduti a uso energetico perchè il consumo è irrisorio e gli agricoltori giustamente prendono l'occasione per venderlo ma quelli che vendono sono tanti e la merce venduta ai digestori è molto poca...ognuno ha il proprio rischio e fa parte di questa stagione che è andata male per tutti. Beh valà... che adesso non piangano che in certi anni si nono fatti i milioni, senza farsi nessun cosìdetto "mazzo"... l'agricoltore medio ha rischio imprenditoriale sia sotto l'aspetto economico (momento di vendita) che agronomico (a seconda della stagione) tralasciando che sia capace di fare il proprio lavoro... Non parliamo poi che in agricoltura il prezzo non è mai deciso da chi produce ma sempre da terzi... Oltretutto credo questo sia un forum di produttori per la maggior parte... o sbaglio?! Qui penso che nessuno abbia nulla in contrario. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MartinVasquez Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 Si certo è tutto molto corretto...ma alla fin fine abbiamo pochi mezzi per contrastare il mercato mondiale direttamente...indirettamente servirebbero delle associazioni degli agricoltori con le palle a livello nazionale in modo da preservare i produttori...ed invece proteggono quasi solo i trasformatori... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nemox Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 (modificato) prova quest'anno a pulirlo...neanche se lo passi col bref professional non rientri fino a 20...esperienza anche di consorzi e privati che hanno provato o addirittura acquistato selezionatrici ottiche...non hanno risolto niente neanche passandolo più di una volta. Boh qui da noi le macchine ripulitrici le hanno comprate in molti e il risultato dopo la lavorazione è un calo del peso (ovviamente a carico del produttore) che va dal 20 al 30%. Oppure come dici tu sono tutte balle e si tratta semplicemente di prezzi di mercato del prodotto aflatossinato.:cheazz: Modificato 28 Gennaio 2013 da Nemox Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
iL vErOnEsE Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 (modificato) Boh qui da noi le macchine ripulitrici le hanno comprate in molti e il risultato dopo la lavorazione è un calo del peso (ovviamente a carico del produttore) che va dal 20 al 30%. Oppure come dici tu sono tutte balle e si tratta semplicemente di prezzi di mercato del prodotto aflatossinato.:cheazz: quindi perdita di peso e prezzo ridotto.... ?! che poi non mi si dica che certe categorie non si tutelano... gli unici a non essere tutelati sono gli agricoltori (che per carità avranno le loro colpe) ma di sicuro non se lo meritano... se poi si aggiunge "qualcuno" che spara a zero contro i produttori siamo a posto... (dalle mie parti c'è una associazione di produttori che si batte per questa causa che si chiama "azione rurale" e l'ho vista anche su facebook) Modificato 28 Gennaio 2013 da iL vErOnEsE Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nemox Inviato 28 Gennaio 2013 Condividi Inviato 28 Gennaio 2013 quindi perdita di peso e prezzo ridotto.... ?! Ma è questo il punto, loro ti tolgono il 20% sul peso, stop. Poi quanto dipenda dal solo scarto del prodotto tossinato e quanto dal costo della lavorazione nessuno lo può sapere. Ma poi mi sembra di parlare aramaico, possibile che solo io nel forum che ho 1000 stupidi quintali di prodotto parlo di prezzi, di scarto e via dicendo? Cosa sono, i segreti di pulcinella? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
folkwine Inviato 29 Gennaio 2013 Condividi Inviato 29 Gennaio 2013 Io sinceramente sono molto perplesso da certe risposte... Umidità e Peso Specifico sono secoli che vengono utilizzati come parametro per la valutazione e quotazione di un cereale e gli agricoltori hanno imparato come fare ad ottenere il prodotto con certi valori che rientrano nei limiti imposti dalla legge e non si sono mai lamentati. Bene. Ora la scienza ci ha indicato che tali cereali, a volte, a seconda del tipo di microclima generale, clima annuale, trattamenti, sementi, ecc... possono sviluppare muffe che producono a loro volta micotossine, le quali sono tossiche per l'organismo umano. Anche prima c'erano e ci sono sempre state, ma non lo si sapeva, o lo si sapeva e non c'era modo rapido per controllarne la presenza in modo rapido, ora si sa e il modo diciamo che c'è. Quindi hanno imposto dei limiti per la TUTELA della SALUTE e tali limiti VANNO RISPETTATI esattamente come quelli per l'Umidità e il P.S. Capisco che è una bella gatta da pelare, ma quando c'è di mezzo la tutela della salute il resto va comunque sempre in secondo piano. Tu, caro agricoltore, sei capace di fare il mais con un certo grado di umidità e con un certo peso specifico? Bravo. Ora impara a farlo con un certo grado di aflatossina. Non sai come fare? Ci sono corsi e convegni che lo insegnano. Nonostante questo comunque non riesci a produrlo che rispetti i parametri, magari perchè il microclima della tua zona, o l'impossibilità di irrigare o il terreno e le attrezzature e i macchinari che hai non sono adatti? Problemi tuoi, o ti adegui o cambi coltivazione. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
iL vErOnEsE Inviato 29 Gennaio 2013 Condividi Inviato 29 Gennaio 2013 (modificato) forse non mi sono spiegato... le mie sono un po' delle provocazioni perchè il sospetto che ci possono essere delle speculazioni non è remoto, come ognivolta che ci sono dei problemi nuovi. E fin qui ci siamo tutti. Ovviamente non sto accusando nessuno in modo diretto, ma avere dei dubbi partendo da ciò che sarebbe giusto e lecito, non credo debba scandalizzare... Ovvviamente il problema è reale e nessuno dice che deve essere ignorato però ad esempio c'è sempre chi se ne avvantaggia e chi no, facendo un esempio questo ipotetico 20%(adesso le percentuali le verificherò meglio a casa nella mia realtà) dove va a finire? non si sa, o meglio si sa ma non se ne parla perchè non viene pagato e credo che il nocciolo della questione sia questo. Inoltre chi quest'anno ha conferito si trova (salvo accordi speciali inter nos) ad avere una media tra chi ha fatto meglio e chi ha fatto peggio perchè di solito dove si conferiva si facevano i mucchi (quello buono e quello pessimo) genericamente in base ai controlli con le lampade (quindi 1: si sapeva cosa si stava facendo prima di fare i conti 2: si fanno sempre le cose in modo generalista al ribasso). Se poi aggiungiamo che la patata bollente viene sempre passata a chi produce e son sempre "cazzi" suoi (scusate il termine e la partecipazione) uno potrebbe non essere d'accordo perchè se non si può fare diversamente in certe situazioni la patata bollente va spartita tra tutti all'interno della filiera (come i meriti quando ci sono). Conclusioni: direi che frasi del tipo "problemi tuoi" proprio sono fuori luogo, non so come la vedono gli altri che partecipano a questa discussione ma per me i problemi son di tutta la filiera, casomai... Modificato 29 Gennaio 2013 da iL vErOnEsE Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
folkwine Inviato 29 Gennaio 2013 Condividi Inviato 29 Gennaio 2013 forse non mi sono spiegato... Conclusioni: direi che frasi del tipo "problemi tuoi" proprio sono fuori luogo, non so come la vedono gli altri che partecipano a questa discussione ma per me i problemi son di tutta la filiera, casomai... Se tu fai un mais col 16% di umidità o un orzo con il 60 di P.S. non te la prendi con la filiera e pretendi che te comprino e lo paghino come quello a 12 o a 70 no? Ecco per le aflatossine è lo stesso. Il famoso 20%, è solo scarto che va smaltito o destinato al più a destinazione differente dal consumo animale. Sono le tue "tossine" che se ne vanno, o teoricamente dovrebbero esserlo visto che i sistemi di pulizia funzionano si, ma fino ad un certo punto, un pò come l'acqua, che se ne va dal tuo prodotto quando lo fai seccare. E' una pratica, come l'essicazione lo è per l'umidità, per rientrare nei limiti di legge. La questione "conferimento" del prodotto, non la conosco direttamente essendo un analista, e credo che piuttosto sia qui il nocciolo della questione, è ovvio che mi incazzerei di brutto se io dovessi fare un prodotto ottimo e poi mi venisse pagato come "media" di tutto quello conferito, che magari è pure molto più basso, solo per colpa di qualche produttore che se ne è sbattuto altamente e ha consegnato la merda... Se io fossi un produttore al momento in cui vado a vendere chiederei, prima dello scarico, l'analisi di umidità, p.s. e tossine della mia partita e tratterei e fisserei il prezzo sul MIO prodotto, prima che vada scaricato e magari pure mescolato col resto, su questo non ci piove... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
iL vErOnEsE Inviato 29 Gennaio 2013 Condividi Inviato 29 Gennaio 2013 (modificato) Se tu fai un mais col 16% di umidità o un orzo con il 60 di P.S. non te la prendi con la filiera e pretendi che te comprino e lo paghino come quello a 12 o a 70 no? Ecco per le aflatossine è lo stesso. Il famoso 20%, è solo scarto che va smaltito o destinato al più a destinazione differente dal consumo animale. Sono le tue "tossine" che se ne vanno, o teoricamente dovrebbero esserlo visto che i sistemi di pulizia funzionano si, ma fino ad un certo punto, un pò come l'acqua, che se ne va dal tuo prodotto quando lo fai seccare. E' una pratica, come l'essicazione lo è per l'umidità, per rientrare nei limiti di legge. La questione "conferimento" del prodotto, non la conosco direttamente essendo un analista, e credo che piuttosto sia qui il nocciolo della questione, è ovvio che mi incazzerei di brutto se io dovessi fare un prodotto ottimo e poi mi venisse pagato come "media" di tutto quello conferito, che magari è pure molto più basso, solo per colpa di qualche produttore che se ne è sbattuto altamente e ha consegnato la merda... Se io fossi un produttore al momento in cui vado a vendere chiederei, prima dello scarico, l'analisi di umidità, p.s. e tossine della mia partita e tratterei e fisserei il prezzo sul MIO prodotto, prima che vada scaricato e magari pure mescolato col resto, su questo non ci piove... é quello che si intende fare dal 2013 a partire con il frumento perchè qualcuno ha già pensato di andare per vie legali (secondo fonti ufficiose ma attendibili)... comunque il fattore dell'umidità direi che è un elemento ben diverso anche perchè puoi gestirlo seccandolo a casa o raccogliendolo in tempi differenti (quindi non andrei a mettere nel calderone questo parametro solo per comodità) altro capitolo è il peso specifico che cmq ha variabili diverse...(ma volendo è comunque un parametro più simile stando al tuo ragionamento) Che il prodotto venga buttato via è impossibile perchè con il discorso biomasse non ci credo proprio (guardacaso lo smaltimento sarebbe proprio bruciarlo).... e che si parli di 16% o 20% son comunque delle belle cifrette... Che adesso il problema delle tossine ci sia non si discute ma vorrei vedere se non si trovasse prodotto... penso che si spazzerebbero anche le briciole dai magazzini... scommetti? Modificato 29 Gennaio 2013 da iL vErOnEsE Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
folkwine Inviato 29 Gennaio 2013 Condividi Inviato 29 Gennaio 2013 é quello che si intende fare dal 2013 a partire con il frumento perchè qualcuno ha già pensato di andare per vie legali (secondo fonti ufficiose ma attendibili)... comunque il fattore dell'umidità direi che è un fattore ben diverso anche perchè puoi gestirlo seccandolo a casa o raccogliendolo in tempi differenti (quindi non andrei a mettere nel calderone questo parametro solo per comodità) altro capitolo è il peso specifico che cmq ha variabili diverse...(ma volendo è comunque un parametro più simile stando al tuo ragionamento) Che il prodotto venga buttato via non ci credo perchè con il discorso biomasse non ci credo proprio.... e che si parli di 16% o 20% son comunque delle belle cifrette... Che adesso il problema delle tossine ci sia non si discute ma vorrei vedere se non si trovasse prodotto... penso che si spazzerebbero anche le briciole dai magazzini... scommetti? Beh, è giusto che debba tutelarsi il produttore, anche per vie legali, ripeto, hai un buon prodotto, che te lo paghino per quello che è, non per la "media" del tutto. Si, l'umidità puoi gestirtela meglio e il p.s. è un parametro più calzante da paragonare con la tossina, ma di fatto è comunque un parametro anch'esso che tu, agricoltore, devi rispettare per legge, e sta a te agricoltore trovare il modo per starci dentro. Per il discorso del buttato o meno, concordo, probabilmente viene utilizzato per biomasse da biogas, se pure certi livelli di tossine bloccano persino l'attività molecolare dei batteri presenti in un digestore, ma questa è un'altra questione... Il concetto è, se tu avessi un prodotto a posto, non avresti bisogno di pulirlo e quindi di scartarne una %, quindi, se lo vuoi vendere decidi, o lo pulisci e lo vendi per buono oppure no e lo dai direttamente per biogas. Al momento in cui decidi per la prima opzione e vai dal tizio che ha il macchinario per pulirtelo, è lui che purtroppo ha il coltello dalla parte del manico nella trattativa sul prezzo, perchè sa benissimo che tu hai dei limiti da rispettare, e che se sei andato da lui, evidentemente tali limiti li hai superati, lui quindi ti offre un rimedio, e ci guadagna più che può, anche dagli scarti, è ovvio, ma il prodotto "scadente" è il tuo e in sostanza ti dice: "se lo vuoi, è così, altrimenti, arrangiati". La legge in questo caso, ripeto PURTROPPO, lascia tutto in mano alla mera regola del mercato dove chi è più forte vince, per rimediare potrebbe intervenire inserendo dei prezzi massimi sul trattamento di pulizia o delle % sui ricavi ottenuti dalla vendita dello scarto. Infine se non si trovasse prodotto cosa si farebbe? Semplice, si comprerebbe dall'estero. Francia, Ungheria, Austria, tanto per citare alcuni paesi dove il problema aflatossina quest'anno non è così elevato come da noi. Raschiare il fondo dei magazzini, e darlo alle vacche da latte, darebbe come risultato solo il blocco totale delle partite di latte da parte dei NAS per ogni azienda che ne ha fatto uso, perchè i controlli dell'ASL sul latte sono capillari e continui, ne so qualcosa... Con conseguente ira totale degli allevatori nei confronti dei mangimisti che hanno consegnato mangimi tossici. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
iL vErOnEsE Inviato 29 Gennaio 2013 Condividi Inviato 29 Gennaio 2013 Beh, è giusto che debba tutelarsi il produttore, anche per vie legali, ripeto, hai un buon prodotto, che te lo paghino per quello che è, non per la "media" del tutto. Si, l'umidità puoi gestirtela meglio e il p.s. è un parametro più calzante da paragonare con la tossina, ma di fatto è comunque un parametro anch'esso che tu, agricoltore, devi rispettare per legge, e sta a te agricoltore trovare il modo per starci dentro. Per il discorso del buttato o meno, concordo, probabilmente viene utilizzato per biomasse da biogas, se pure certi livelli di tossine bloccano persino l'attività molecolare dei batteri presenti in un digestore, ma questa è un'altra questione... Il concetto è, se tu avessi un prodotto a posto, non avresti bisogno di pulirlo e quindi di scartarne una %, quindi, se lo vuoi vendere decidi, o lo pulisci e lo vendi per buono oppure no e lo dai direttamente per biogas. Al momento in cui decidi per la prima opzione e vai dal tizio che ha il macchinario per pulirtelo, è lui che purtroppo ha il coltello dalla parte del manico nella trattativa sul prezzo, perchè sa benissimo che tu hai dei limiti da rispettare, e che se sei andato da lui, evidentemente tali limiti li hai superati, lui quindi ti offre un rimedio, e ci guadagna più che può, anche dagli scarti, è ovvio, ma il prodotto "scadente" è il tuo e in sostanza ti dice: "se lo vuoi, è così, altrimenti, arrangiati". La legge in questo caso, ripeto PURTROPPO, lascia tutto in mano alla mera regola del mercato dove chi è più forte vince, per rimediare potrebbe intervenire inserendo dei prezzi massimi sul trattamento di pulizia o delle % sui ricavi ottenuti dalla vendita dello scarto. Infine se non si trovasse prodotto cosa si farebbe? Semplice, si comprerebbe dall'estero. Francia, Ungheria, Austria, tanto per citare alcuni paesi dove il problema aflatossina quest'anno non è così elevato come da noi. Raschiare il fondo dei magazzini, e darlo alle vacche da latte, darebbe come risultato solo il blocco totale delle partite di latte da parte dei NAS per ogni azienda che ne ha fatto uso, perchè i controlli dell'ASL sul latte sono capillari e continui, ne so qualcosa... Con conseguente ira totale degli allevatori nei confronti dei mangimisti che hanno consegnato mangimi tossici. come vedi il discorso del coltello dalla parte del manico lo capisci anche tu... non contesto il problema, ma come viene gestito... per quanto riguarda l'uso del mais... non penso si usi solo per le vacche da latte dato che il problema maggiore è solo per questo uso... si compra granella dall'estero? bene finchè ce n'è ma quando il prezzo sale a dismisura perchè diventa poca? (è già successo in altre annate) poi prendere per oro colato quello che arriva da fuori... la vedo un po' come una speculazione... sarò matto... biomasse? beh produrre energia consumando energia(e derrate) già si parte male e diventa costoso... finchè non si trovano degli escamotege... e qui adesso diventerò un complottista heheheheheh Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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