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DjRudy

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Rotazione è la chiave, la metà del mais va ai digestori del biogas perchè la granella non ha più sfoghi zootecnici mentre la soia va a derivati proteici multiuso -umano e animale, olii, biodisel e combustione, lecitine persino inchiostri e indipendenza per le fonti proteiche è basilare. Troppa sorghetta e graminacee e troppe infestanti resistenti specialmente nelle zone risicole, il vero problema non sono le micotossine quanto al riso che non vende...e quindi viene sostituito da soia e mais. La soia ha già l'incognita dell'approvvigionamento del seme da semina, il mais della qualità del seme, perchè sui mercati quello che c'è non è bello vista la siccità mondiale. La soia andrebbe molta in Giappone (Post-terremoto) e in Cina vista l'impennata della zootecnia.

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Senza voler fare polemica alcuna.

Il vero problema per il futuro sarà il prezzo dei prodotti che facciamo.

Se va cosi il prossimo anno vendiamo il mais a 17/18 verde.

E la soja a 35 /37 .

Queste sono le previsioni dei commercianti (per quello che valgono).

Personalmente non sò come fare a muoversi con prezzi simili e urea a quasi 50 euri.

E per di più si deve dare acqua a volontà per limitare il fenomeno tossine.

Mi spiace solo che ci sia una stagione che non riesco a mettere bietole sennò raddoppiavo la superficie al volo....

Speriamo che cambi, perchè la faccenda si fà grave.

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Rotazione è la chiave, la metà del mais va ai digestori del biogas perchè la granella non ha più sfoghi zootecnici mentre la soia va a derivati proteici multiuso -umano e animale, olii, biodisel e combustione, lecitine persino inchiostri e indipendenza per le fonti proteiche è basilare. Troppa sorghetta e graminacee e troppe infestanti resistenti specialmente nelle zone risicole, il vero problema non sono le micotossine quanto al riso che non vende...e quindi viene sostituito da soia e mais. La soia ha già l'incognita dell'approvvigionamento del seme da semina, il mais della qualità del seme, perchè sui mercati quello che c'è non è bello vista la siccità mondiale. La soia andrebbe molta in Giappone (Post-terremoto) e in Cina vista l'impennata della zootecnia.

 

Credo che il mais vada ai digestori perchè hanno più margine per alzare il prezzo purtroppo..quanti allevatori possono pagare il mais trinciato a sette euro al quintale? Un biogas può sempre farlo se ha la necessità..

 

ciao

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Senza voler fare polemica alcuna.

Il vero problema per il futuro sarà il prezzo dei prodotti che facciamo.

Se va cosi il prossimo anno vendiamo il mais a 17/18 verde.

E la soja a 35 /37 .

Queste sono le previsioni dei commercianti (per quello che valgono).

.

Per quello che valgono, appunto... Secondo me ci azzeccherebbero altrettanto a prevedere il tempo tra un anno o la fine del mondo!

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Per quello che valgono, appunto... Secondo me ci azzeccherebbero altrettanto a prevedere il tempo tra un anno o la fine del mondo!

Be guarda che per quello che stò vedendo io in giro, è più facile che ci azzecchino di quanto pensi.

In giro c'è veramente uno schifo su tutto.

Non si vende più nulla, tori hanno le vendite a meno della metà, maiali in calo pure loro( e si che la carne di maiale non costa molto) e cosi via.

Bò, non la vedo molto felice la storia.

Io vedo il bicchiere sempre mezzo vuoto, dunque spero di sbagliarmi, però la realtà è sotto agli occhi di tutti.

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Mah guarda, il fatto che magari al produttore vengano pagati poco e poi venduti a tanto ci sta sicuramente.

 

Come sicuramente qualcuno smette di allevare e nessuno gli da il cambio, ma certo chi ha la stalla quasi nuova da pagare non smette, deve continuare di sicuro.

 

All'allevatore di sicuro il prezzo non cala, anzi sono pronto a scommettere che crescerà ancora..

 

Per chi può l'ideale è produrre roba che autoconsuma, così si tutela un po' dai prezzi pazzi, invece di vendere a poco e comprare a tanto..

 

ciao

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Io, nelle zone del Ticino ho venduto già a 8 euro al q il trinciato e dai 17 ai 23 verde la granella non più tardi di inizi ottobre e senza micotossine. Certo se posso faccio seminare presto nel 2012 entro aprile era seminato e diserbato tutto, l'acqua irrigua quest'anno ce n'era senza rotture e razionamenti, bagnando a scorrimento perchè sono tutte zone a ex prati e marcite tra ticino e olona. L'urea si modula basta avere i reflui da allevamento il vero problema è la direttiva nitrati non uniforme e malfatta in tutta Italia, in molte zone bastano 3 q di urea/ ha basta solo frazionarlo e usare ibridi provati da almeno due anni. Non vogliatemene ma nella mia zona si superano spesso i 180-200 q/ha secchi al 12%umidità 10-12 q per pertica milanese. Solo con i precoci si fanno i 110-120 ad ettaro da vendere verdi, di trinciato non meno di 700, in asciutta 400, ma in pianura è rarissimo. Con micotossine sotto i parametri anche senza trattamenti insetticidi, con catture e monitoraggio e due trattamenti si ha ottimo mais, poi va seguito il ciclo di essiccamento e stoccaggio e qui le mietitrabbie e i seccattoi fanno tutto, devono essere pulitissimi e con ventole e pulitori a tutta forza possibilbente senza rotture nella granella il chè deve essere fatto con il mais umido mai sotto il 25% di umidità nei periodi caldi. Quest'anno ho visto ottimi mais trebbiati a 30 e 27 di umidità. Meno stress meno micotossine, più pulizia molta più sanità e conserzazione.

Purtroppo non abbiamo strutture sufficienti e capitali per il raffreddamento e la conservazione con i refrigeratori, se no sarebbe veramente il top per noi che abbiamo esperienza dal 2003 e dal 1997 con bovini e suini pergiunta da latte e con la M1 controllata al mg e i formaggi DOP ( Gongonzola e formaggi Lombardi) e con il consorzio del Parmigiano Reggiano per la granella secca.

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Be guarda che per quello che stò vedendo io in giro, è più facile che ci azzecchino di quanto pensi.

In giro c'è veramente uno schifo su tutto.

Si ma non facciamo di tutta l'erba un fascio, altrimenti non ci si capisce nulla. Limitandoci alla questione mais, sappiamo tutti che la parte più importante del suo prezzo (e delle commodities in generale), viene definito lontano dall'Italia e molto spesso senza che ci sia alcuna connessione con le produzioni reali (movimenti di fondi speculativi, ecco qua).

Quindi dubito fortemente che chiunque possa sapere cosa succederà nel futuro, tanto meno i commercianti nostrani. Io ho parlato con uno di quelli che conosco (tra l'altro molto grosso) e pure loro ammettono candidamente di non avere lume di quello che accadrà anche solo tra tre giorni.

Ma insomma non credo di dire nulla di nuovo, però continuo a sentire gente che mi dice cose come "quest'anno andrà giù meno mais quindi sarà l'anno giusto per seminarlo", si figuriamoci...

Modificato da Nemox
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Il mio non voleva essere un messaggio, buttato li.

Anche se magari lo è sembrato (o lo è...)...

Però appunto perchè che fa il mercato è il resto del mondo.

E che da quello che si diceva la produzione mondiale era stata scarsa, se non molto bassa.

Non si capisce il cosa stia succedendo.

Il perchè entra tutta questa roba.

Forse la cosa è parecchio estesa.

Il mio riferimento alla carne non era poi cosi casuale.

Perchè pure le francia fino a qualche mese fà era in carenza di vitelli avendo aperto alcuni paesi poveri.

Adesso di merce c'è di più.

Insomma ovvio che io non possa e non sia in grado di fare previsioni (Ci sono commercianti che falliscono a farle, mica sono più furbo).

Ma come detto se ci guarda attorno le prospettive ovvie sono quelle.

Poi spero di sbagliarmi.

E spero pure che il prossimo anno ci sia meno casino con le tossine.

A Proposito i refrigeratori mi risulta che più che aiutare facciano danni.

Perchè chi li usa secca meno il mais (Penso che lo lascino a 15/16) di conseguenza creano problemi.

Dunque se qualcuno promette miracoli perchè lo congela, fate comunque le analisi all'entrata e fatevi scrivere quello che dichiara....

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[..]

Ma insomma non credo di dire nulla di nuovo, però continuo a sentire gente che mi dice cose come "quest'anno andrà giù meno mais quindi sarà l'anno giusto per seminarlo", si figuriamoci...

 

è il paradosso del rigorista e del portiere..

 

se io sapessi per certo il prezzo dei prodotti agricoli di quest'autunno in anticipo, chi me lo farebbe fare di lavorare? farei anch'io come chi scommette sui prezzi, ovviamente chi lo fa e sbaglia oltre a perdere i suoi soldi, crea pure non pochi problemi a chi quelle materie le produce.

 

alla fine siamo tutti nelle stesse condizioni, a meno di informazioni particolari..

 

certo non è bello spendere un sacco di soldi, tempo e fatica sperando che non ci siano problemi ed il prezzo tenga..

 

 

ripeto, io sono pronto a scommettere che il prezzo del mais al compratore rimarrà alto, quindi credo che per chi ha la possibilità, sia meglio cercare di produrre materie che si utilizzano in azienda..

 

produrre trinciato per venderlo e comprare mangime non la vedo una scelta azzeccata attualmente, anche se conosco chi lo fa..

 

 

qualcuno ha pensato di stipulare dei contratti di vendita per il 2013?

 

 

ciao

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ARIE - Aflatossine: bene l�accordo per il biogas, ma la crisi resta

�Guardiamo con interesse all�intesa tra le regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli per utilizzare la produzione di mais non commercializzabile per usi zootecnici e alimentari, perch� contaminato dalle aflatossine, al fine di creare biogas. � una prima risposta concreta, anche se in ritardo, a un problema concreto e drammatico per i produttori; c�� per� da dire che la perdita di valore va dagli 8 ai 10 euro al quintale e questa soluzione non risolver� completamente il problema, visto che verr� assorbita solo il 30% della quantit� di mais interessata�. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi intervenendo lo scorso 1 marzo a Cremona al workshop sulla �Giornata mondiale del mais�.

 

�Riscontriamo inoltre che i tempi di reazione delle Istituzioni nazionali e comunitarie ai problemi non sono compatibili con le esigenze del mondo produttivo � ha aggiunto Guidi. Il primo allarme aflatossine � stato raccolto ad inizio agosto, riscontrando la presenza estesa di muffe sulle spighe di mais. Ora si conta un milione di tonnellate di mais non utilizzabile a fini alimentari. Non accettiamo che i maiscoltori vengano lasciati da soli ad accollarsi i danni di un�annata che si � aperta in perdita a causa della siccit� e che rischia di chiudersi in profondo rosso a causa delle aflatossine�.

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ARIE - Aflatossine: bene l�accordo per il biogas, ma la crisi resta

�Guardiamo con interesse all�intesa tra le regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli per utilizzare la produzione di mais non commercializzabile per usi zootecnici e alimentari, perch� contaminato dalle aflatossine, al fine di creare biogas. � una prima risposta concreta, anche se in ritardo, a un problema concreto e drammatico per i produttori; c�� per� da dire che la perdita di valore va dagli 8 ai 10 euro al quintale e questa soluzione non risolver� completamente il problema, visto che verr� assorbita solo il 30% della quantit� di mais interessata�. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi intervenendo lo scorso 1 marzo a Cremona al workshop sulla �Giornata mondiale del mais�.

 

�Riscontriamo inoltre che i tempi di reazione delle Istituzioni nazionali e comunitarie ai problemi non sono compatibili con le esigenze del mondo produttivo � ha aggiunto Guidi. Il primo allarme aflatossine � stato raccolto ad inizio agosto, riscontrando la presenza estesa di muffe sulle spighe di mais. Ora si conta un milione di tonnellate di mais non utilizzabile a fini alimentari. Non accettiamo che i maiscoltori vengano lasciati da soli ad accollarsi i danni di un�annata che si � aperta in perdita a causa della siccit� e che rischia di chiudersi in profondo rosso a causa delle aflatossine�.

 

 

almeno è una risposta migliore di quella che danno alla "maldiretti" culo a culo con gli amici dei consorzio agrario che pagano (tra l'altro) il mais con la tecnica degli acconti (in modo che il prezzo non sia subito chiaro all'atto della vendita)...

 

ad ogni modo mi pare che cmq si faccia il gioco di quelli del biogas che ci guadagnano loro alla fine...

Modificato da iL vErOnEsE
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  • 1 mese dopo...
  • 2 mesi dopo...

NH9O..anche io coltivo pignoletto . la mia associazione di categoria mi aveva proposto analisi sulle aflatossine...ma..non mi sono fidato!non sono obbligatorie vero? sai dirmi il costo? grazie

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  • 11 anni dopo...
Il 1/8/2024 at 07:29, ROBERTO69 ha scritto:

Quindi solo le micotossine europee sono cancerogene mentre quelle extraeuropee no?

Inviato dal mio moto g23 utilizzando Tapatalk
 

Come le emissioni dei motori diesel e pure le flatulenze delle mucche ! :coolsmiley:

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