superbilly1973 Inviato 21 Luglio 2024 Condividi Inviato 21 Luglio 2024 8 ore fa, CultivarSé ha scritto: Spesso è così ma se sono belli i ceci non cedono poi iniziano in blocco a cedere negli ultimi 10gg cedono di schianto poi a seccare il bacello è un pò macchinoso perchè spesso riprendono umidità e diventano cuoio sgranandosi male. Almeno su alcune varietà poi chiaro con un clima veramente estivo solitamente si seccano ma qua c'è da pregare che non diluvi. Il cece è bastrdo prchè non asciuga dentro il bacello. Se piove si ammuffisce che è una meraviglia. Spero che non vi succeda come a me anno scorso che mi sono ritrovato una buona parte di ceci ammuffiti . Maturati come gli altri per cui non li levava nemmeno la macchina vaglaitrice e mi toccava levarli a mano.... 20 ore fa, Simone 83 ha scritto: Questo invece è il cece bio di un cliente, trebbiato prima di me dai cinghiali. Son felice che dopo anni di semina, quest'anno non ne ho piantato nemmeno un chicco per questi maledetti La carne di cinghiale ai ceci è molto buona. Non capisco perchè lollobrigida voglia mandarci l'esercito a risolvere la questione Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Simone 83 Inviato 21 Luglio 2024 Condividi Inviato 21 Luglio 2024 Ma chi ci va tutte le notti a sparare? Io al giorno lavoro, non voglio e non posso dover iniziare a lavorare anche la notte col fucile anche se per legge si può fare. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 21 Luglio 2024 Condividi Inviato 21 Luglio 2024 Il problema è che noi siamo in piena zona Psa e abbiamo gli allevamenti di maiali per cui se prendi un cinghiale da noi devi farlo subito testare o portarlo dai veterinari e non ti lasciano camminare liberamente. Volendo noi in pianura non siamo attrezzati per la caccia agli ungulati solo in collina e aappennino e con le carabine difficile prendere i branchi col 12. Parlo di branchi perchè non è ne più ne meno dell'appennino. Siamo a portata di suini dal passo Brallo una volta scesi verso il Ticino i maledetti si riversano in tutta la pianura oppure girano verso il tortonese tutto di notte e camminano per chilometri. Impossibile ad oggi trovarsi un posto senza cinghiali li trovi ovunque letteralmente mentre i caprioli hanno alti e bassi ma ci sono e i cervi scendo dalle zone alte della brianza, i cinghiali ce li hai a flotte ad ondate notturne. Di giorno te li trovi nei piedi quando vai ad irrigare. Inutile dire che i recinti e le reti non servono a nulla a parte che passano da dietro e seguono le strade. Uno dovrebbe avere i cancelli stile Bagdahd. Sono comunque tanti e prolifici fuori misura, stanno tornando le n utrie e gli istrici che non si sono mai visti in piena pianura a nord degli appennini. Fatto strano che lasciano i ceci perchè semplicemente sono pieni di mais e maedica o prati e pieni di larve. Il bello o il brutto è che mangiano le larve anche di nottue e popillia ma devastano i prati.... comunque la ragione ce l'hanno i cinghiali. Il cece sembra ancora sano, funghicida dato tre volte insieme a tre insetticidi, unico prodotto trattato quando ha smesso di piovere copiosamente perchè c'è la nottua del cece. Cinghiali, istrici e nottua del cece non si vedeva oltre l'appennino, specie del sud eccetto il cinghiale che non si vedeva da 200 anni. Il fatto che sconcerta è che il cece non lo guardano e passano oltre, cece e riso se ne sbattono se non qualche boccato di riso la proprio una strappata ai bordi. Il resto è un casino mais e prati lasciamo stare nella colza si nascondevano sotto in alcune zone erano dentro i cereali a paglia ma in molte zone non escono fuori dal mais o dai boschi. Sparare qua non è che puoi tanto e vanno comunque di notte verso i grandi fiumi non restano in campagna aperta ma semrre verso ripa e rive, si godono il fresco mica schemi. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Sirol Inviato 29 Luglio 2024 Condividi Inviato 29 Luglio 2024 Il 20/02/2024 at 14:07, SAN64 ha scritto: hai un gran culo oppure dicci che recinto hai messo perche la cosa non mi quadra.....io in un vigneto con recinto a 3 fili in ferro, con macchinetta a 15 joule che fanno muggire un toro, controllato 1 giorno si 1 no , e tanto sono entrati....segno evidente che sono cinghiali di citta oppure doemestici Io utilizzo un elettrificatore a batteria + pannello solare (Acme Secur 300) considera che il recinto va fatto molto presto prima che la piantagione di che genere sia dia i suoi frutti e sia appetibile, solitamente nel periodo estivo i cinghiali non sono molto erranti quindi quelli che bazzicano la tua zona una volta che hanno preso la corrente e hanno strappato il recinto solitamente capiscono il pericolo e non si accostano. Questa è la mia esperienza, inoltre lascio sempre qualche filo d'erba dove il filo tocca in modo da produrre quel ticchettio che fa capire il pericolo ai cinghiali. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 29 Luglio 2024 Condividi Inviato 29 Luglio 2024 Qua non serve a nulla, hanno scavato sotto e sono andati in trincea o lo hanno raggirato. Nuotano allegramente nei fossi e passano sotto oppure passano a nuoto dalle lanche. Solo le recinzioni anti ungulati quelle tipo paramassi ma interrate 60cm. Con queste ci si salva. Ma riescono a correre per chilometri nella notte e passano perchè impossibile perimetrare tutto e passano dal vicino o dalle siepi. Continuano a trovare animali morti con la Pse se non propriamente di Pse ormai è diffusa. 1 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luigite Inviato 30 Luglio 2024 Condividi Inviato 30 Luglio 2024 Il 21/7/2024 at 16:50, CultivarSé ha scritto: Il cece sembra ancora sano, funghicida dato tre volte insieme a tre insetticidi, unico prodotto trattato quando ha smesso di piovere copiosamente perchè c'è la nottua del cece. Il cece, anche nelle sperimentazioni ufficiali, al Nord Italia viene ancora valutato come "coltura marginale" non competitiva a livello produttivo con le altre colture proteiche. Problemi principali che limitano la produzione al Nord sono sicuramente la scarsa resistenza al freddo per un'ottimale semina autunnale e Ascochyta ma anche Botrytis in annate caratterizzate da periodi con umidità atmosferiche alte persistenti soprattutto in primavera-inizio estate. - Nottua del cece? Helicoverpa? - Quali fungicidi per Ascochyta? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 30 Luglio 2024 Condividi Inviato 30 Luglio 2024 36 minuti fa, luigite ha scritto: Il cece, anche nelle sperimentazioni ufficiali, al Nord Italia viene ancora valutato come "coltura marginale" non competitiva a livello produttivo con le altre colture proteiche. Problemi principali che limitano la produzione al Nord sono sicuramente la scarsa resistenza al freddo per un'ottimale semina autunnale e Ascochyta ma anche Botrytis in annate caratterizzate da periodi con umidità atmosferiche alte persistenti soprattutto in primavera-inizio estate. - Nottua del cece? Helicoverpa? - Quali fungicidi per Ascochyta? A che anno si rifà? Il resto sono leggende metropolitane, il cece c'è in Francia caxxx non diciamo vaccate. Funghicidi per ascochyta quelli per il pisello e quei coglioni di bruxelles che li hanno tolti. La botrytis nel cece è molta meno che nel pisello e nella fava-favino. La notta del trifoglio è arrivata solo nel 2018 a nond dell'appennino era una specie del sud non c'era al nord. E' più pericolosa perchè c'è tanta erba medica e nella medica fa di tutto poi dopo la fioritura ma soprattutto ad allegagione da luglio si trasferisce o depone nel cece. E' una presa per il culo le registrazioni dei prodotti, si sono sempre usati sono balle, il Woc green sono balle poi arriva la roba messicana, indiana e pakistana.... Quest'anno colture proteiche autunnio vernine da granella non ce ne sono in produzione. Il cece vince a mani basse. Marginale perchè resta nei libri di storia, è da 12 anni che non lo è più specie in provincie come Alessandria e Pavia oltrepadana. Se si continua a leggere sui sacri testi che non sono aggiornati o sulle statistiche Istat che solo ferme dall'ultimo censimento. Ripeto poi che le leguminose non tollerano le rotazioni strette come anche le oleaginose, non ci si può inventare sistemi come quelli orticoli che sono estremi, si è costretti a fare rotazioni lunghe con tutti gli iventari quindi è ovvio che negli anni i dati devono fluttuare. Se poi si va avanti così di terra coltivabile non ne resta grazie ai coglioni che abbiamo a governarci. Finalm ente compreremo la vera merda da Rotterdam così sono contenti tutti. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 30 Luglio 2024 Condividi Inviato 30 Luglio 2024 48 minuti fa, luigite ha scritto: Il cece, anche nelle sperimentazioni ufficiali, al Nord Italia viene ancora valutato come "coltura marginale" non competitiva a livello produttivo con le altre colture proteiche. Problemi principali che limitano la produzione al Nord sono sicuramente la scarsa resistenza al freddo per un'ottimale semina autunnale e Ascochyta ma anche Botrytis in annate caratterizzate da periodi con umidità atmosferiche alte persistenti soprattutto in primavera-inizio estate. - Nottua del cece? Helicoverpa? - Quali fungicidi per Ascochyta? Un pò di anni fa c'erano ettrate, perticate di ceci per via che dopo la fine della bietola molti areali erano in crisi. Del resto il cece è anche lungo come ciclo e non permette una seconda coltura cosa che il pisello anche in semina primaverile ti permette di fare e volendo anche il favino. Il cece inevitabilmente lo trebbi da fine luglio e non ci sono santi. La balla della semina tardo autunnale è una balla non accorcia il ciclo se non dei fatidici 15gg che sono tanti se fai una seconda coltura. Io non metto sorgo da trinciato e neppure mais da trincia non avendo animali e biogas. E' una coltura comoda e scomoda ma al pari degli altri legumi non che con la soia vai meglio, trebbiare ad ottobre o novembre non è il massimo. I legumi sono femmine non maschi come direbbe il loro frutto, sono volubili. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luigite Inviato 30 Luglio 2024 Condividi Inviato 30 Luglio 2024 (modificato) 17 minuti fa, CultivarSé ha scritto: A che anno si rifà? 2024 progetto Valpro Path, università di Torino. da Leguminose: come creare nuove filiere con le proteine vegetali - News Plantgest (imagelinenetwork.com): "Il cece invece si conferma la coltura più marginale, con difficoltà di coltivazione negli areali di buona e alta fertilità. Inoltre dai primi risultati risulta la coltura con meno variabilità qualitativa all'interno dei genotipi a confronto." Purtroppo non si trova ancora (forse non è stata ancora resa pubblica) come è stata impostata la prova varietale: (data semina, concimazioni, trattamenti, et) e soprattutto le rese delle varietà in prova. Soprattutto se hanno provato la semina autunnale in Piemonte e come è andata. Modificato 30 Luglio 2024 da luigite Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 30 Luglio 2024 Condividi Inviato 30 Luglio 2024 3 minuti fa, luigite ha scritto: 2024 progetto Valpro Path, università di Torino. da Leguminose: come creare nuove filiere con le proteine vegetali - News Plantgest (imagelinenetwork.com): "Il cece invece si conferma la coltura più marginale, con difficoltà di coltivazione negli areali di buona e alta fertilità. Inoltre dai primi risultati risulta la coltura con meno variabilità qualitativa all'interno dei genotipi a confronto." Non si trova come è stata impostata la prova varietale: (data semina, concimazioni, trattamenti, et) e soprattutto le rese delle varietà in prova. E' giusta ma la coltivazione parcellare non è mai come quella a pieno campo. Il discorso marginale, ai margini per forza è pressochè coltura ad uso alimentazione umana e filiera alimentare proteica e sostituti delle proteine animali. Le altre sono colture industriali e zootecniche quindi imparagonabili alla soia che ci ricavi di tutto. Per l'appunto poi sono i singoli mulini che muovono e fanno o danno ai confezionatori che puliscono e calibrano il prodotto. Anni che va a farina di ceci e danno il meno possibile e anni che va a seme calibrato e allora la cosa cambia. Il pisello se riescono mettono tutto insieme se non fosse che il gusto schifoso di alcuni piselli proteici non permettono di fare il taglio perchè il pisello proteico è più amaro essendo alto di Vicina che è un componente di difesa che ha il pisello verso gli aggressori ma che lo rende amaro anche per i mammiferi. Nel pisello secco c'è spesso qualcosa di pisello proteico seppur le varietà recenti. Lo comprano per zootecnico poi capita che vada in mille riali. Si aggiunge acqua al brodo.... Il pisello va quando la soia ha un prezzo molto alto ma sono i suini che lo smuovono..... il problema sono i suini. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 30 Luglio 2024 Condividi Inviato 30 Luglio 2024 Comunque sono brutte bestie non hanno voglia di seccare poi magari cedono ma con l'attuale calore altra roba sarebbe trapassata. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 30 Luglio 2024 Condividi Inviato 30 Luglio 2024 10 ore fa, luigite ha scritto: 2024 progetto Valpro Path, università di Torino. da Leguminose: come creare nuove filiere con le proteine vegetali - News Plantgest (imagelinenetwork.com): "Il cece invece si conferma la coltura più marginale, con difficoltà di coltivazione negli areali di buona e alta fertilità. Inoltre dai primi risultati risulta la coltura con meno variabilità qualitativa all'interno dei genotipi a confronto." Purtroppo non si trova ancora (forse non è stata ancora resa pubblica) come è stata impostata la prova varietale: (data semina, concimazioni, trattamenti, et) e soprattutto le rese delle varietà in prova. Soprattutto se hanno provato la semina autunnale in Piemonte e come è andata. Una cosa può avere un grande senso, il seme e la concia. Credo che molta infezione parta da quì. Sulla ricerca, gli indiani e pakistani sono avanti decenni ma non quaglia nulla, quando vogliono fregarsene non ci sono santi. Credo che il fatto sia ancestrale, i ceci erano uno strumento di tortura. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Simone 83 Inviato 31 Luglio 2024 Condividi Inviato 31 Luglio 2024 Tre o quattro anni fa un mio cliente in un appezzamento di circa 5 ettari, iniziò a seminare il primo ettaro con seme comprato e conciato da nota ditta sementiera della zona per riprendere il seme per la semina dell'anno successivo e terminò il restante con il seme di casa vagliato e non conciato. Bene, l'ettaro seminato con seme conciato si ammalò tutto facendo la riga netta... 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 31 Luglio 2024 Condividi Inviato 31 Luglio 2024 8 ore fa, Simone 83 ha scritto: Tre o quattro anni fa un mio cliente in un appezzamento di circa 5 ettari, iniziò a seminare il primo ettaro con seme comprato e conciato da nota ditta sementiera della zona per riprendere il seme per la semina dell'anno successivo e terminò il restante con il seme di casa vagliato e non conciato. Bene, l'ettaro seminato con seme conciato si ammalò tutto facendo la riga netta... Dipende sempre dal seme e se lo tratti in campo, la difesa non è un costo. Molti trattano con la concia perchè sanno che il seme è una merda ma la concia non riporta alla salute. Se parti da generico seme orrendo non sempre hai una buona risemina. Se parti da ascochyta o tonchio quelli te li riporti inevitabilmente in campo. Attenzione che poi in campo hai i funghi del terreno che comunque ci sono come phityum, fitofore, antracnosi, fusarie se semini seme senza la giusta concia parti male specialmente se piove 900 mm. Gli indiano che non sono famosi per vivere in un ambiente particolarmente secco, spiegatemi come cavolo fanno a farli e noi ci facciamo le paranoie e coltiviamo come ai tempi del Gattopardo. Gli indiano sono più avanti di noi e ghanno ettari fin sotto l'Hymalaya e noi quattro ortini ma compriamo roba ovunque. 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luigite Inviato 1 Agosto 2024 Condividi Inviato 1 Agosto 2024 Il 31/7/2024 at 06:55, Simone 83 ha scritto: Tre o quattro anni fa un mio cliente in un appezzamento di circa 5 ettari, iniziò a seminare il primo ettaro con seme comprato e conciato da nota ditta sementiera della zona per riprendere il seme per la semina dell'anno successivo e terminò il restante con il seme di casa vagliato e non conciato. Bene, l'ettaro seminato con seme conciato si ammalò tutto facendo la riga netta... la concia del seme non è curativa è preventiva. Possibile spiegazione: La ditta sicuramente aveva un seme già infettato che invece di buttarlo lo ha venduto coprendo il tutto con il prodotto conciante. Invece quello di casa autoprodotto e non conciato era sano in partenza e incontrando sempre annate favorevoli dal punto di vista fitosanitario rimane sano. 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 1 Agosto 2024 Condividi Inviato 1 Agosto 2024 Ti assicuro che i sistemiconi spesso cileccano di più dei vecchi prodotti targati anni 70 ancora permessi per la concia e un minimo di rame almeno da noi va ancora bene anche in concia. Rendetevi conto che se ci hanno rivenduto il Korit che è zineb come novità.... Allora tanto valeva estendere l'uso e usarlo ancora sulla vite e non solo sul seme. Ma non ditemi che lo zineb è specifico per gli uccelli. Alla fine è vero che nel mio caso l'ho fatta fare, la concia, da chi ha un impiantino industriale ma alla fine non mi costa meno di una concia di una ditta perchè comunque non ho il ricarico che può avere Pr o Kws, se poi i prodottoni sono il Korit. Adesso vediamo alla mietitura se mai si degnassero di venire a portar via il seme, la granella, visto che mancano autisti. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 1 Agosto 2024 Condividi Inviato 1 Agosto 2024 Va detto quel che va detto, su terreni senza calcare tutti i legumi sono altra cosa. Terreni meno dotati di calcio danno granella completamente diversa e calibri più grossi. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
DjRudy Inviato 1 Agosto 2024 Condividi Inviato 1 Agosto 2024 1 ora fa, CultivarSé ha scritto: Va detto quel che va detto, su terreni senza calcare tutti i legumi sono altra cosa. Terreni meno dotati di calcio danno granella completamente diversa e calibri più grossi. confermo al 100 % 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luigite Inviato 1 Agosto 2024 Condividi Inviato 1 Agosto 2024 (modificato) 5 ore fa, CultivarSé ha scritto: Va detto quel che va detto, su terreni senza calcare tutti i legumi sono altra cosa. Terreni meno dotati di calcio danno granella completamente diversa e calibri più grossi. Coltivati su terreni molto calcarei, in Centro e Sud Italia, si rischia anche di ottenerli non "cottoi" ossia che anche dopo molte ore di cottura non si ammorbidiscono. Il calcio è antagonista del potassio. La peculiarità di molti fagioli italiani di nicchia è data proprio dalla diversa disponibilità che danno quei terreni di aree molto circoscritte. Modificato 1 Agosto 2024 da luigite Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 1 Agosto 2024 Condividi Inviato 1 Agosto 2024 6 ore fa, luigite ha scritto: Coltivati su terreni molto calcarei, in Centro e Sud Italia, si rischia anche di ottenerli non "cottoi" ossia che anche dopo molte ore di cottura non si ammorbidiscono. Il calcio è antagonista del potassio. La peculiarità di molti fagioli italiani di nicchia è data proprio dalla diversa disponibilità che danno quei terreni di aree molto circoscritte. Appunto il legume eterno ma che credi che esista solo il sud. C'è più calcare di quanto pensi senza andare troppo oltre. Non che la fava faccia miracoli, anche la fava la senti, puoi tenerli a mollo due giorni e dopo li spari col cannone. Il calcare c'è ovunque ci sono montagne che sono fondo di mare e gusci antichi di diatomee, dalle Alpi Cozie fino a Pantelleria. Le Dolomiti sono il maggior deposito. Se vai a Lecco non chiederti dove trovano la calce e perchè ci sono le fornaci dai tempi dei romani. Attenzione ai fagioli perchè non sono neppure tutte specie uguali, La Fagiolina del Transimeno non è un Fagiolo di pianura o montagna. I fagioli proprio schifano il calcio e il calcare non a caso sono in pianure alluvionali e spesso su terreni drenanti. Le fagioline sono parenti della Vigna e tecnicamente sono ben più antichi, gli altri fagioli sono comunque di origine Americane. Il problema del calcare non è tanto il potassio ma è il ferro e i microelementi e i batteri simbionti che non campano troppo bene a pH estremi. Il calcio è antagonista del magnesio e di tutti i metalli e elementi basilari come il boro. Non c'è legume senza metalli che oggi chiameremo rari o quasi. Perchè manganese, cobalto servono molto ai batteri simbionti. Poi possiamo intavolare il discorso batterizzazione che nel discorso legumi si omette come se fosse una banalità da non tenere in conto. Estate è tempo di legumi. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 2 Agosto 2024 Condividi Inviato 2 Agosto 2024 23 ore fa, CultivarSé ha scritto: Va detto quel che va detto, su terreni senza calcare tutti i legumi sono altra cosa. Terreni meno dotati di calcio danno granella completamente diversa e calibri più grossi. 18 ore fa, luigite ha scritto: Coltivati su terreni molto calcarei, in Centro e Sud Italia, si rischia anche di ottenerli non "cottoi" ossia che anche dopo molte ore di cottura non si ammorbidiscono. Il calcio è antagonista del potassio. La peculiarità di molti fagioli italiani di nicchia è data proprio dalla diversa disponibilità che danno quei terreni di aree molto circoscritte. Anche a me hanno sempre detto che su certe terre i legumi per uso umano non erano cottoi, che poi con la pentola a pressione si faccia tutto, è un altro discorso. Però non sapevo il perchè. Ma quindi per sapere se un terreno è ricco di calcio lo si deve per forza fare analizzare? Da me una certa zona del mio comune, con terreni tenaci che in genere rimangono umidi , è completamnte controindicata per ceci per consumo umano, però per bestiame fanno sia ceci che favino. Fave e fagiolo solo per consumo fresco. Ormai fave secche non le fa quasi più nessuno nonostante il detto sanlurese mangiatore di fave. Ceci invece 4-5 ettari li facciamo ancora e puntualmente finiscono ai maiali all'anno successivo. Metterli a mollo è stancante Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 2 Agosto 2024 Condividi Inviato 2 Agosto 2024 3 ore fa, superbilly1973 ha scritto: Anche a me hanno sempre detto che su certe terre i legumi per uso umano non erano cottoi, che poi con la pentola a pressione si faccia tutto, è un altro discorso. Però non sapevo il perchè. Ma quindi per sapere se un terreno è ricco di calcio lo si deve per forza fare analizzare? Da me una certa zona del mio comune, con terreni tenaci che in genere rimangono umidi , è completamnte controindicata per ceci per consumo umano, però per bestiame fanno sia ceci che favino. Fave e fagiolo solo per consumo fresco. Ormai fave secche non le fa quasi più nessuno nonostante il detto sanlurese mangiatore di fave. Ceci invece 4-5 ettari li facciamo ancora e puntualmente finiscono ai maiali all'anno successivo. Metterli a mollo è stancante Dove c'è calcare non c'è nulla da fare, i fagioli proprio no. Anche la soia dove è alto il pH è gialla ma perchè tra tutti i legumi non riesce ad assorbire il ferro. I ceci come i piselli dove sono alti di calcare puoi usarli per spostare i rulli compressore, spostano il rullo ma non si spaccano. La pentola a pressione un cavoli, diventa una bomba a frammentazione con i ceci dentro. Neppure l'ammollo per due giorni non serve. Ne avevo alcuni liguri e per prova li ho presi a martellate, si dividevano ma non facevano farina, Liguria tecnicamente sarebbe terra di ceci ma ci sono zone di Appennino che è calcare. Ceci a zootecnica so che li usano ma da me no, sono comunque alti in grassi poco meno della soia ma ad uso diretto sono grassocci. I ceci nono come le patate e la soia, ci fai tutto dal primo al dolce, quelli grossi fanno un'acquafabae fantastica se sono molli poi ancora meglio ci fai le meringhe. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 4 Agosto 2024 Condividi Inviato 4 Agosto 2024 (modificato) Il 2/8/2024 at 14:45, CultivarSé ha scritto: Dove c'è calcare non c'è nulla da fare, i fagioli proprio no. Anche la soia dove è alto il pH è gialla ma perchè tra tutti i legumi non riesce ad assorbire il ferro. I ceci come i piselli dove sono alti di calcare puoi usarli per spostare i rulli compressore, spostano il rullo ma non si spaccano. La pentola a pressione un cavoli, diventa una bomba a frammentazione con i ceci dentro. Neppure l'ammollo per due giorni non serve. Ne avevo alcuni liguri e per prova li ho presi a martellate, si dividevano ma non facevano farina, Liguria tecnicamente sarebbe terra di ceci ma ci sono zone di Appennino che è calcare. Ceci a zootecnica so che li usano ma da me no, sono comunque alti in grassi poco meno della soia ma ad uso diretto sono grassocci. I ceci nono come le patate e la soia, ci fai tutto dal primo al dolce, quelli grossi fanno un'acquafabae fantastica se sono molli poi ancora meglio ci fai le meringhe. Scherzi? Al maiale vanno che è una meraviglia. Sarebbe meglio macinarli però li puoi ammollare dalla sera prima e vanno via come il pane. Da me li danno al maiale prima della festa....del maiale stesso . Unico effetto collaterale è che gli fa fare grasso. Quindi o li misceli con altro oppure li usi solo per gli ultimi 15-20 giorni. Sulla qualità e sapoe della carne però gli effetti sono garantiti. Io ho macinato e miscelato con grano e mais per i polli. Perfetti. Bianchi e succosi. Modificato 4 Agosto 2024 da superbilly1973 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 4 Agosto 2024 Condividi Inviato 4 Agosto 2024 6 ore fa, superbilly1973 ha scritto: Scherzi? Al maiale vanno che è una meraviglia. Sarebbe meglio macinarli però li puoi ammollare dalla sera prima e vanno via come il pane. Da me li danno al maiale prima della festa....del maiale stesso . Unico effetto collaterale è che gli fa fare grasso. Quindi o li misceli con altro oppure li usi solo per gli ultimi 15-20 giorni. Sulla qualità e sapoe della carne però gli effetti sono garantiti. Io ho macinato e miscelato con grano e mais per i polli. Perfetti. Bianchi e succosi. Noi mai. Il maiale mangia tutto e poi si sa che in Sardegna i ceci stanno al maiale come le patate in Germania. Prima, durante e dopo .... cottura. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 5 Agosto 2024 Condividi Inviato 5 Agosto 2024 23 ore fa, CultivarSé ha scritto: Noi mai. Il maiale mangia tutto e poi si sa che in Sardegna i ceci stanno al maiale come le patate in Germania. Prima, durante e dopo .... cottura. Porcello con cremina di ceci e ceci interi, Porceddu non solo arrosto ma accompagnato per tenerlo morbito e aggiungere proteine quindi .... prima in allevamento e durante e poi .... cottura in coccio. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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