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Alimentazione vacca latte


AGRLAVARONE

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Forse mi sono spiegato male, anche noi facciamo moltissimo uso di insilato, e non abbiamo mai avuto problemi , anzi! Non posso solo fare a meno di notare che aziende che non usano insilati ci sono, conosco un'azienda che alle vacche da fiera non da insilati, a quelle " normali" da anche insilati, tuttavia non conosco nessuno che fa uso solo di insilati, forse ho poche conoscenze ...

 

Con prodotti di ottima qualità e ben strutturati tutto è possibile .............senza problemi..........

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si hai poche conoscenze....

Ma comunque mi sembrano discorsi con poco senso perchè dipende sempre da che prodotti abbiamo. Come dice ara tutto è possibile, tutto fa bene e tutto fa male...pensa al fieno rosso oppure a quello che ha preso la pioggia...è sempre fieno ma rispetto a un buon insilato è meglio o peggio?

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Sicuramente l'insilato non può mancare, e tutto va sempre fatto puntando alla massima qualità, poi va tutto inquadrato nella realtà aziendale (tipologia di terreno, manodopera, possibilità culturali), per fare un' esempio conosco zone nel bresciano dove non si fa un grammo di fieno a causa della eccessiva rugiada mattutina (sembra piovuto), e utilizzano molto insilato e sono stalle da oltre 100 qli di latte, se non puoi fare tanto mais la mia opinione è di usare anche erbai misti insilati (avena, loietto,veccia, frumento, ecc...), secondo me una opportunità emergente, dato il costo culturale sempre più elevato del silomaisO0

Modificato da cremonese 61
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Resta sempre il fatto che il mais (amido) ti serve, quindi se fai gli erbai e non usi silomais o il pastone o la farina ti servono se vuoi mungere.

 

Si per la vacca da latte,serve l'amido se vuoi produrre, ma nel caso di manze usando insilati di erbaio "alleggerisce" la quota di investimento superficie di mais, e ritengo oltretutto questo tipo di insilato più consono all'alimentazione delle manze, poi metti caso in un'annata sfavorvole per il mais (grandine, siccità estrema ecc...) è una misura di emergenza che ti può aiutare.

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Insilati si... insilati no... odierna questione nelle aziende...

 

Ragionando la vacca è stata studiata dalla natura per ingerire prodotti umidi (erba) per cui le razioni si dovrebbero avvicinare come struttura e contenuti (almeno in parte) alla forma fisica e caratteristiche biochimiche dell'erba (PASCOLATA),

dunque negli insilati troviamo prodotti umidi,con una buona percentuale di proteina solubile, appetibili...

perchè dunque fare razioni basate esclusivamente sul secco per poi aggiungere 10 kg di acqua per capo nel carro??

 

Una razione a base di insilati è più costante, più veloce da preparare, più comoda , meno costosa.

 

Io vedo nelle trincee per insilati il futuro non nei tunnel per rotoballe.

 

Svincolandosi anche dagli insilati tradizionali:

a ridosso della città di Padova dove ci sono micro appezzamenti perlopiù senza irrigazione lavora un'allevatore che basa la sua razione sul fasciato

con medica, loietto,miscuglio e sorgo tutto fasciato, inoltre pastone di 2 raccolto (dove ha l'irrigazione);

 

prepara il carro in poco tempo, molto comodamente, gli animali (Brune) hanno performance molto buone, i clienti del caseificio aziendali sono molti soddisfatti e pure il casaro per la resa del latte, acquisti esterni per la razione sono 1.5 kg di soia, 1 kg di cotone e 0.5 di integrazione;

penso sia fatica torni indietro!

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Insilati si... insilati no... odierna questione nelle aziende...

 

Ragionando la vacca è stata studiata dalla natura per ingerire prodotti umidi (erba) per cui le razioni si dovrebbero avvicinare come struttura e contenuti (almeno in parte) alla forma fisica e caratteristiche biochimiche dell'erba (PASCOLATA),

dunque negli insilati troviamo prodotti umidi,con una buona percentuale di proteina solubile, appetibili...

perchè dunque fare razioni basate esclusivamente sul secco per poi aggiungere 10 kg di acqua per capo nel carro??

 

Una razione a base di insilati è più costante, più veloce da preparare, più comoda , meno costosa.

 

Io vedo nelle trincee per insilati il futuro non nei tunnel per rotoballe.

 

Svincolandosi anche dagli insilati tradizionali:

a ridosso della città di Padova dove ci sono micro appezzamenti perlopiù senza irrigazione lavora un'allevatore che basa la sua razione sul fasciato

con medica, loietto,miscuglio e sorgo tutto fasciato, inoltre pastone di 2 raccolto (dove ha l'irrigazione);

 

prepara il carro in poco tempo, molto comodamente, gli animali (Brune) hanno performance molto buone, i clienti del caseificio aziendali sono molti soddisfatti e pure il casaro per la resa del latte, acquisti esterni per la razione sono 1.5 kg di soia, 1 kg di cotone e 0.5 di integrazione;

penso sia fatica torni indietro!

 

Nella mia zona si è provato a fare i "budelli" di rotoballe, ma il sistema è stato presto abbandonato, credo sia dovuto al fatto che una volta aperti si dia "aria" a tutte le rotoballe, io ritengo che il miglior sistema di fare gli erbai insilati sia trincia e trincea ( a patto che non ci siano modiche quantità allora è meglio fasciare), inoltre a parer mio è preferibile autoprodurci la proteina, che rispetto all'amido è notevolmente più costosa (f.e soia, ecc...), tornado agli erbai secondo me più varietà di essenze contengono, meglio è. Inoltre metter acqua nel carro ritengo sia una pessima scelta in quanto d'estate fa rifermentare la razione, con conseguenti sciagure.

Modificato da cremonese 61
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Tutto giusto federico, tranne sul fatto che quel tuo paesano fa prima a fare il carro avendo tutti o quasi fasciati. Ne siamo proprio sicuri? Si taglia prima un prodotto secco o umido?

Entrando nella logica degli insilati concordo con cremonese, la trincea resta l'unica alternatina, anche come costi, sulla trincia si potrebbe risparmiare qualcosa usando i carri foraggeri, ma calcolando tutte le trince che ci sono in italia difficilmente prenderanno piede.

Cremonese sicuro che ti conviene produrti la proteina (che cmq sia la proteina da foraggio non è come quella della soia) invece del mais? Qual'è la coltura che fa più ufl a ettaro?

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Dunque @ agri81, specifico meglio,sicuramente per alimentare le vacche da latte serve una base silomais questo è indiscutibile, ma se abbiniamo anche insilato di erba medica o in alternativa medica fieno fatto con MOLTA cura da noi, e non quello dei mercati che non è sempre all'altezza,non è vero che si usano meno fonti proteiche costose?, poi per alimentare le manze come ho già affermato usare insilati di erbaio misti, (qui l'amido serve poco), mi pare sia in vantaggio dato il minor costo culturale , non dobbiamo considerare solo l'ufl/ha come parametro(non di solo ufl vivono le vacche), ma rispondere alla domanda quanto ci costa quella ufl/ha e quanto le proteine, usando il sistema da me accennato non ti pare che si riducano un pò i costi, ovviamente ognuno deve calibrare le scelte in base alla propria realtà aziendale (manodopera, disponibilità dei mezzi, ecc...), un saluto, e grazie per avermi dedicato tempo, ed esposto le vostre opinioni.O0

Modificato da cremonese 61
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  • 4 mesi dopo...
Qualcuno ha mai provato questo prodotto?

Si dice che in stalla crolli l'odore, gli animali sporcano meno e abbiano notevoli incrementi.

Il tutto non detto da chi vende ma da chi usa.

 

Che dite?

 

https://store.multikraft.com/it/prodotti/allevamento-di-animali/entity.list_var/action.view/shopx_products_key.635.html

Non lo conosco.

ai a che dosaggi andrebbe somministrato?

Cosi si potrebbe capire il costo capo giorno e valutarlo.

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  • 1 anno dopo...

Riprendo questo argomento perche vorrei capire una cosa.

 

Una stalla vicino a me,ha in azienda fieno di primo tglio polifita e medica pura,e nonostante cio,sta cercando fieno di avena?

ma come mai?

Alle mucche da latte non serve medica?!

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probabilmente ha problemi o li vuole evitare sulle vacche in asciutta... il fieno d'avena è tra i più poveri di potassio e probabilmente cerca tale prodotto per limitare l'insorgere della febbre puerperale. Altri foraggi che possono essere utilizzati per tale scopo nella fase d'asciutta possono essere la medica, il frumento o un secondo taglio di prato stabile

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Leggende metropolitane, si deve evitare il calcio e i foraggi troppo di energia e squilibrati in Ca/P. Alle manze non si deve dare la roba brutta ma roba magra....fibrosa e grossolana, ma un po' di farina e un giro di trincato 3-7 kg ci stanno...magre non anoressiche.

La paglia di avena è cercata perché la mangiano anche solo con gli occhi.

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il calcio gli ultimi giorni prima del parto va alzato fortemente!!! è il modo migliore(ed anche più economico) per prevenire ipocalcemie febbri da latte etc... poi le ditte cercano di rintronarci con prodotti anionici, integratori e supporti vari

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il calcio gli ultimi giorni prima del parto va alzato fortemente!!! è il modo migliore(ed anche più economico) per prevenire ipocalcemie febbri da latte etc... poi le ditte cercano di rintronarci con prodotti anionici, integratori e supporti vari

 

Concordo in pieno, sugli animali in avanzata età è opportuno prima del parto somministrare qualche flacone per via orale di calcio, poi in caso di necessità si può integrare anche per via parenterale, così si hanno rari episodi di crisi ipocalcemica ,occorre prestare molta attenzione ai vecchi animali ossia dai 4-5 parti in su, per quanto riguarda il fieno di avena se fatto bene è il migliore in assoluto per manze ed asciutte, e in agni caso fieno anche grossolano, magro ma sano, escluderei la paglia di frumento / orzo perché tende ad ingombrare troppo il rumine, ed io ho avuto risultati non entusiasmati se usata per lunghi periodi.

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Paglia certamente tagliata ma comunque energia e fieni grossolani ma di graminacee o i taglia vecchi e legnosi. Calcio orale se riescono ad assorbirlo ma se di origine vegetale difficile che riescano ad assorbirlo per coprire il fabbisogno. Meglio il calcio parenterale e comunque una buona gestione ossea e genetiche tipo canadesi, grosse ossa e grandi rumini. Poi si specula sul calcio perché centra anche fosforo e altri minerali che passano in cavalleria come magnesio e silicio...perché non è una vera e propria mancanza di calcio quanto un'incapacità di smobilitarlo o assorbirlo nel momento di max fabbisogno...un parallelo col marciume apicale del pomodoro...se poi avviene d'estate auguri. Anni fa era in uso evitare ogni parto da luglio ad agosto ma ultimamente pare che vada bene tutto.

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Quindi io potrei vendere meglio fieno di avena,che primo taglio di fieno polifita!?

Interessante...quindi diciamo che nelle vacche da latte.l'avena serve solo in certi periodi dell'anno!?

una vacca nel suo fabbisogno quanti Q.li di avena potrebbe (all'incirca)consuamre in un anno?!

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Quindi io potrei vendere meglio fieno di avena,che primo taglio di fieno polifita!?

Interessante...quindi diciamo che nelle vacche da latte.l'avena serve solo in certi periodi dell'anno!?

una vacca nel suo fabbisogno quanti Q.li di avena potrebbe (all'incirca)consuamre in un anno?!

 

Io utilizzo mediamente 8-10 kg /capo giorno per le asciutte, per tutta la durata dell'asciutta,(60 giorni), le manze ne mangiano poco meno a seconda dell'età, e per tutta la fase di crescita, il fieno di avena può essere dato tal quale o nell'unifeed ma se fatto al punto giusto e cioè quado l'avena ha appena messo la sua spiga e non sia diventata troppo dura, gli animali la divorano che è un piacere vederli mangiare, poi alcuni agricoltori non la prendono in considerazione, fai tu i dovuti calcoli.

Modificato da cremonese 61
aggiunta
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Certo più latte fa più calcio deve smobilitare ma se è rachitica ti collassa anche il gatto, negli esseri umani va al cervello, non sembra ma il calcio serve a tantissime funzione e se lo perdi perdi anche il cervello.

In asciutta, qualunque paglia sia, minimo di 5-6 Kg no se ne da e di fieno grossolano se ne mette anche a libitum... a iosa perché deve tenere il volume e il rumine in funzione senza far pieno di energia da supercow....quello avviene dopo il parto dove l'energia serve.

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Quindi io potrei vendere meglio fieno di avena,che primo taglio di fieno polifita!?

Interessante...quindi diciamo che nelle vacche da latte.l'avena serve solo in certi periodi dell'anno!?

una vacca nel suo fabbisogno quanti Q.li di avena potrebbe (all'incirca)consuamre in un anno?!

 

Se trovi chi te lo compra...ma a che prezzo te lo compra? Quanto ti fa guadagnare un ettaro di prato e uno di avena?

Chissà perchè visto che è così miracolosa vedo avena dappertutto..:fiufiu:

 

tutte cagate ..il collasso viene alle forti produtrici ...io ne ho una che collassa ogni anno e gli faccio di tutto per evitarlo ma non serve a nulla collassa sempre

Di tutto cosa significa? portala a fare l'asciutta da me e vedrai che ti spara fuori il vitello e poi ti corre dietro quando lo porti via..altrochè collassi!

Nelle stalle gestite in un certo modo collassi, dislocazioni, e cesari sono cose che hanno un'incidenza ormai irrisoria.

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Se sono stalle forzate con proteine e un sacco di leguminose prative e non capisco lo stuore che ci siano un sacco di dislocazioni e collassi, le vacche devono ruminare di tutto un po' e non tutte leguminose o diete da pist star! Con un fegato grosso e un odore enorme di ammoniaca e urea.

Modificato da CultivarSé
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se uno fa l'asciutta con soia e medica le rogne se le cerca e non so che farci.

Concordo con quello che dicevi in precedenza, all'asciutta serve paglia o fieno grossolano, energia (mais) e minerali/vitamine.

Le mie anche se sono abbastanza pompate durante la lattazione in asciutta di proteina ne vedono gran poca. 2 boli ruminali di calcio durante al parto alle pluripare, monensina alle grasse e stop. L'ultima dislocazione non mi ricordo più quando l'ho avuta... flebi di calcio un vecchio ricordo.

Al giorno d'oggi se uno sa fare il suo lavoro e sta in stalla non mi sembra che dislocazioni e collassi siano un problema.

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