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rico 91

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spero di averlo messo nella sezione giusta. chiedo scusa ai responsabili. se ho sbagliato ditemelo. spero anche di aver messo un titolo adatto.

comunque apro questa discussione per parlare delle diverse forme di agricoltura e diversi tipi di coltivazioni presenti in Italia.

mi sembra un bell'argomento che ci permette di conoscere le differenze tra una zona e un'altra d'Italia, sapere alcune curiosità su alcuni tipi di coltivazioni e conoscere colture che non si conoscono o si pensa che in Italia non si coltivino.

spero che a molti di voi interessi questo argomento che che molti rispondano.

per ora vi ringrazio anticipatamente delle risposte.

Modificato da Mapomac
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bene qui entriamo in un ginepraio mica da ridere......

bell'argomento!!!

 

inizio io, da me è una delle campagne più monotone che ci siano: grano, grano, e pochi girasoli e mais.

 

quest'anno ho seminato per la prima volta un pò di colza (con risultati miseri vista l'aridità che è perdurata fino a pochi giorni fà) ed ho visto la semin del tricale (anche questa per la prima volta).

cose misere, ma da me inusuali

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Io sto in una delle zone a più alta vocazione zootecnica d'Italia il Bresciano (specialmente la bassa bresciana), quindi l'agricoltura è vocata alla preparazione degli alimenti per le bovine.

 

Inoltre altro mega business agricolo collegato strettamente con la trasformazione del latte prima e poi anche come alevamento a se è la suinicoltura quindi un'altra gran parte del territorio provionciale va a mais di primo raccolto trebbiato perr l'alimentazione dei suini.

 

Essendo poi la nostra una provincia ricca di montagne ci sono ancora parecchie e rinomate zone dove c'è alpeggio e quindi allevamento allo stato brado estivo e fisso invernale con relativa trasformazione del latte nei tipici formaggi.

 

Vi sono poi tre altre grandi produzioni locali che sono costituite da due zone a forte vocazione vinicola quella della Franciacorta e quella del lago di Garda dove sto io che si suddivide nella Valtenesi e nella zona Lugana vino bianco tipico dell comprensorio di sirmione lugana pozzolengo s. nartino della battaglia Desenzano del Garda, e infine l'olivicoltura di tutta la fascia del lago di Garda della sponda Bresciana (di quella Veronese parleranno i dirimpettai......) e del lago d'Iseo.

 

Provincia grande grande varietà...........

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Concordo con puntoluce, è un bell'argomento.

Qui dalle mie parti come seminativi ci sono prevalentemente mais e soia ma ci sono anche orzo frumento colza e patate. Fino a pochi anni fa si coltivavano anche barbabietole e qualcuno ha coltivato anche girasoli (con scarsi risultati però), inoltre diversi anni fa si faceva anche riso.

Tra le colture arboree ci sono moltissimi vigneti, varie tipologie di frutteti soprattutto meli e peri ma anche pesche e da alcuni anni sono in espansione i kiwi.

Un altra coltura arborea diffusissima dalle mie parti sono i pioppi sia per produzione di legno sia come vivai per produrre pioppi da piantare, inoltre si sta diffondendo la coltivazione di pioppi per produzione di biomassa.

Un altra coltura che si sta diffondendo (è inziata in provincia di Pordenone ma si sta espandendo) è la produzione di barbatelle di viti.

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Stando in puglia è naturale che la parte del leone la fa il grano duro(tavoliere=granaio d italia).In alternativa girasoli e ultimamente ceci.Quasi del tutto abbandonate pomodori e barbabietole e tabacco.Per quanto riguarda le colture arboree ettari ed ettari di oliveto e di tendone e in zone più a sud della mia si vedono anche i frutteti in prevalenza pesche ciliege e mele.Sul gargano,ma solo li,ci sono molti agrumeti.Per gli ortaggi non saprei, sento dire di sterminate distese di insalata carciofi asparagi e quant altro ma non essendo la pratica di tale coltura possibile da me causa scarsità non mi destano particolare interesse e quindi mi attengo alle parole del DANTE:non ti curar di loro ma guarda e passa(ci)(possibilmente sopra col trattore per due motivi:1 tanto lavoro poco guadagno 2 i vegetali non sono tra i miei piatti preferiti)O0

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Qui in piemonte , ce un po di tutto , tranne il mare....

 

si va da zone dove gli alelvamenti sono uno attaccato all'altro , a zone di soli vigneti , tra alba e asti , e lungo tutta l'asti mare verso al liguria, zone umide del riso , ad alpeggi, zone orticole specializzate lungo il tanaro verso bra, alla allevamento delle lumache verso cherasco ,e verso cuneo una orticultutra specializzata in fagioli.

 

Nella mia zona in 30 anni si e' passati da una viticultura di vini rossi importanti , come freisa barbera e un po di malvasia , oltre il cari-pelaverga, a una agricoltura da allevamento e orticultura ( verso andezeno , il mitico cardo gobbo , la coltivazione della cipolla piatlina , e aglio , da qui la sagra della bagna cauda..) , mentre verso carmagnola peproni, e inoltre l'allevamento di piemontewse e frisona, vi sono ancora qualche allevamento suinicolo sempre piu di grande dimensione, polli , e si sta di nuovo allargando l'allevamento delle tinche , e pesci di stagno , a livello poco piu che familiare, che pero visto a quanto le vendono al kg , sembra avere una buona prospettiva.

 

come prospettive future , ci sono degli studi per mettere giu delle piante a ciclo breve per fare del cippato , ma son cose che rendono se hanno piu di uno sbocco, vcioe vuol dire , che se io ho del cippato e ho solo una persona che me lo ritirami ritrovo ad essere in un mono polio di domanda, tornerei da capo col girarmi i pollici.

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qua nei seminativi si ha circa un 50% di grano e un 45% di mais da granella il restante è rappresentato da medica orzo sorgo soia bietole.....

ormai le bietole sono quasi scomparse cosi come l'orzo

soia e sorgo vengono messi al posto del mais ma anche loro sono rari

 

qua ormai da zona zootecnica si è trasformata in zona per per produzioni estensive

per le arboree ci sono vigne da lambruschi e tante tante pere

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io sono in Romagna...Valle del santerno ed è tutto prevalentamente fieno e grano... poche volte ho visto mais e una sola volta i girasoli...

Poi la frutta soprattutto albicocchi ( dipende dalle quote) peschi , viti , prugni e kiwi.

Saluti.

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qua ormai da zona zootecnica si è trasformata in zona per per produzioni estensive

per le arboree ci sono vigne da lambruschi e tante tante pere

 

vuoi dire che gli allevamenti stanno chiudendo?

 

o che comprano le materie prime da altre parti?

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la mia zona si trova a confine tra il lazio e l umbria e le coltivazioni principali sono grano duro, orzo e trifoglio da seme. la zootecnia è più sviluppata nel settore ovino e i vigneti sono destinati alla produzione di vino est est est che è abbastanza conosciuto nn tanto per la sua bontà ma per la leggenda che cè dietro

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In Sicilia ovviamente non viene coltivato ciò che consuma troppa acqua, del riso credo non esistano neanche orti sperimentali per vedere se nasce, qualche orto di mais si vede.

Ma senza offesa il nostro grano è veramente duro, e i nostri vigneti veramente dolci, le foraggere si riducono di quantità, a questo proposito avrei una curiosità, nel nord Italia la varietà biennale "sulla" qualcuno la coltiva?

Incolti e coltivi

t5188_hedysarumcoronariumsullaoguardarubio.jpg

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In Sicilia ovviamente non viene coltivato ciò che consuma troppa acqua, del riso credo non esistano neanche orti sperimentali per vedere se nasce, qualche orto di mais si vede.

Ma senza offesa il nostro grano è veramente duro, e i nostri vigneti veramente dolci, le foraggere si riducono di quantità, a questo proposito avrei una curiosità, nel nord Italia la varietà biennale \"sulla\" qualcuno la coltiva?

Incolti e coltivi

t5188_hedysarumcoronariumsullaoguardarubio.jpg

nella mia zona, che sappia io nessuno la coltiva. noi coltiviamo quasi esclusivamente piante annuali.

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la sulla da seme l'ho vista coltivata nelle colline pisane; discrete estensioni.

 

curiosa la tecnica di raccolta: trebiata sul campo con una trebbia tradizionale, viene poi ripassata con le vecchie trebbie a fermo per sgusciarla a dovere.... davvero inusuale.

 

comunque djrudy sapra dirvi qualcosa di più preciso

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la sulla da seme l'ho vista coltivata nelle colline pisane; discrete estensioni.

 

curiosa la tecnica di raccolta: trebiata sul campo con una trebbia tradizionale, viene poi ripassata con le vecchie trebbie a fermo per sgusciarla a dovere.... davvero inusuale.

 

comunque djrudy sapra dirvi qualcosa di più preciso

 

:AAAAH: Ho avuto l'onore di assistere anche io a cotanta modernità :AAAAH:

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la sulla lo vista solo nei miscugli di prato,polifita asciutto, quelli che indicativamente per le mia zona durano al massimo un paio di anni e poi si squarciano per seminare il grano

 

E un po deprimente sapere che in molte zone di italia si sta perdendo l'allevamento , sopratutto dove si fa qualita, per poi sapere che importiamo gran parte dei broutard e baliotti da ingrassare dall est e dalla francia ,

un po causa che abbaimo una agricoltura fatta di anziani , rispetto ad altri paesi neo europei, e per allevare ci voggliono oltre la volonta anche forze nuove per il ricambio

 

se non si va fuori tema , si potrebbe discutere tra agricoltura intensive , e agricoltura estensiva, pregi e difetti , posibilita e limiti, in un futuro prossimo venturo , anche in italia , viste le esperienze che ci sono in giro.

 

a quanto sta succendendo a livello mondiale , la crisi e tutto quello che ne comporta, tutto fa sembrare , che le agricolture estensive, e per estensive vuol dire dove le estensioni sono sull'ordine di aziende con piu di 1000 ettari stati uniti e canada, se parlaimo di argentina brasile paraguay uruguay vuol dire sui al di sopra dei 6000 ettari , dove si pratica ila minima lavorazione in tereni di medio impasto , o il sod seeding in terreni piu sciolti , dove e' posisibile coltivare trans genici, e al zootecnia e' prevalentemente da carne allo stato brado, dove fanno produzioni di qualita media , e anche al produttivita e' media , ma si hanno dei bassi costi produttivi , il reddito e' dato dall'ampiezza , contro al nostra agricoltiìura , che e'ì intensiva, le aziende piu grandi solo oltre i 50 ettari , in buona parte in affitto , dove sono alte anche la tassazione ( per intenderci io coltico pochi ettari e per di piu sono in affitto per meta e lo stato ci specula , con una mano da e con 2 togliesopra tra tasse iva e inps....)per cui l'intensivita e' quasi un obbligo di spingere sempre fino in fondo , per otternere le produzioni piu alte , e di amggior qualita per spuntare il prezzo piu alto, ma con costi e investimenti elevati.

 

dove sta il meglio? dai pochi commenti che abbiamo scritto , sembra che da nord a sud i problemi siano sempre li stessi , e di vita ne abbimo una sola

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se non si va fuori tema , si potrebbe discutere tra agricoltura intensive , e agricoltura estensiva, pregi e difetti , posibilita e limiti, in un futuro prossimo venturo , anche in italia , viste le esperienze che ci sono in giro.

 

 

Il tema è sicuramente interessante, ma merita una discussione a parte.

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La Sulla va bene anche come foraggera annuale, quì siamo sui 700 mt slm basta seminarla tra fine settembre e inizio ottobre che produce anche il primo anno, c'è anche una varietà che è particolarmente rigogliosa dal primo anno e se è troppo avanti nel mese di gennaio si dovrebbe dare al pascolo altrimenti nel periodo della fienaggione si trova troppo grossa e si alletta, con un'estate troppo calda il secondo anno potrebbe fallire. Nel fienile ho ancora qualche balletta di due anni fa che per l'appunto si è fatta grossa e si è allettata, tutte le lavorazioni dal taglio all'inballaggio le ho fatte con il TK 95 per sminuzzarla un po, e la sto usando come carburante per la caldaia, tra i prodotti imballati è la migliore, fa poca cenere non produce resine, ed ha una buona resa.

Secondo me si potrebbe fare un'ottimo pellet.

E' una coltura che migliora il terreno, quasi come la veccia.

La sgusciatura penso sia una soluzione per la commercializzazione perchè riduce il volume, senza sgusciatura rispetto al grano peserà 1/5.

Forse proverò a fare il sovescio in qualche pezzetto di terra, visto che i concimi sono andati alle stelle!

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Il tema è sicuramente interessante, ma merita una discussione a parte.

 

 

accolgo il tuo intrvento con favore, per cui mi piacerebbe che fossero i moderatori ad aprirlo , non so come linguisticamente e dialetticamente parlando mettre in piedi la discussione in questi temini , per cui passo la palla .

 

HP90 cosa intendi quando dici il nostro grano e' veramente duro , duro in che senso , nel senso che e' di uan qualita superiore , oppure e' duro da far crescere inteso come difficile

 

La Sulla va bene anche come foraggera annuale, quì siamo sui 700 mt slm basta seminarla tra fine settembre e inizio ottobre che produce anche il primo anno, c'è anche una varietà che è particolarmente rigogliosa dal primo anno e se è troppo avanti nel mese di gennaio si dovrebbe dare al pascolo altrimenti nel periodo della fienaggione si trova troppo grossa e si alletta, con un'estate troppo calda il secondo anno potrebbe fallire. Nel fienile ho ancora qualche balletta di due anni fa che per l'appunto si è fatta grossa e si è allettata, tutte le lavorazioni dal taglio all'inballaggio le ho fatte con il TK 95 per sminuzzarla un po, e la sto usando come carburante per la caldaia, tra i prodotti imballati è la migliore, fa poca cenere non produce resine, ed ha una buona resa.

Secondo me si potrebbe fare un'ottimo pellet.

E' una coltura che migliora il terreno, quasi come la veccia.

La sgusciatura penso sia una soluzione per la commercializzazione perchè riduce il volume, senza sgusciatura rispetto al grano peserà 1/5.

Forse proverò a fare il sovescio in qualche pezzetto di terra, visto che i concimi sono andati alle stelle!

 

 

essendo al sulla una leguminosa, fai delle concimazioni perticolari di fondo con fosforo e potassio?

 

in genere nel nord italia al posto della sulla , qui usiamo l'erba medica, che puo' avere una durata dai 2 ai 5 anni , e in primavera presto , facciamo delel concimazioni in tal senso.

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HP90 cosa intendi quando dici il nostro grano e' veramente duro , duro in che senso , nel senso che e' di uan qualita superiore , oppure e' duro da far crescere inteso come difficile
Nel senso che il sole lo matura a dovere, certo qualche volta la siccità a dato brutte batoste, meno nelle zone montane che ansi potrebbero scontare annate troppo piovose con nottate gelide. Come vedi in Sicilia abbiamo sia il deserto che gli impianti di risalita per sciare.

 

Per la sulla non usiamo concimazione. Qualche volta la usiamo per la veccia.

Modificato da HP90
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e' un po fuori tema , ma una parte della sicilia la conosco MOOOOOOLTO BENE, nel 92 /93 ero caraniere di leva e oltre i servizi di OP negli stadi e durante gli scioperi del nord italia ,ho fatto anche i vespri x quasi 3 mesi ,nella zona del catanesee oltre fare servizio al palazzo di giustizia di CT , e son andato a sciare a dicembre negli impianti sopra nicolosi , visto che ero di istanza li , e da misterbianco a bronte li ho passati tutti i paesi , dagli aranceti che sanno di zagare, ai pistacchi di bronte ,ai pescheti vicino a randazzo ai noccioleti della valle dell'alcantara... e qualche locale di catania , e dintorni nei giorni di riposo.

 

E mi rendo conto che in quei terreni fare le lavorazioni in tempera e' quasi impossibile, sai mica dirmi se hai fatto l'analisi del terreno per sapere quanta sosatanza organica c'e in media?

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..............

E mi rendo conto che in quei terreni fare le lavorazioni in tempera e' quasi impossibile, sai mica dirmi se hai fatto l'analisi del terreno per sapere quanta sosatanza organica c'e in media?

No ti chiedo se ti riferisci a valori medi o dopo la coltivazione della sulla perchè non ho dati a riguardo, direi che se dovessi fare una classifica basata sull'esperienza le colture che danno più aiuto al grano sono, 1° le fave, complicate da coltivare e necessitano di terreno spietrato. 2° La veccia, per granella c'è il problema delle pietre e da sola si alletta, di solito la seminano insieme al favino.

3° La sulla, molto semplice da coltivare, ma se nella veccia non si fanno concimazioni probabilmente non ci sarebbe differenza con la sulla.

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L'agricoltura italiana o perlomeno siciliana è molto varia. Ci son diverse zone di terreni fertili , ma ci son zone anche di terreni poco fertili, con problemi di siccità.

Cosa si coltiva? Nei miei dintorni si fa grano duro, sulla, veccia,favino,pisello proteico, qualcuno colza,mais un pò piu lontano . Il tutto varia da zone a zone,si va da chi ha vigneti di 200 ettari ,da chi ha solo allevamenti ,ma la maggior parte coltiva solo il grano duro.

Nella mia zona ci son terreni anche abbastanza grandi (50,60,70 ettari poi magari suddivisi), le strade son abbastanza grandi,ma in campagna ci stanno in pochi , la sera le corse al paese....

 

La differenza da quello che ho visto col nord è che qui la terra si lavora a cavolo(dura come parola ma è la verità). Non è assolutamente vero che gli attrezzi del nord qui non vanno bene, basta solo acquistarli.......non è neanche vero che qui c'e' solo terra dura , c'e' di tutto , basta svegliarsi presto e essere sempre produttivi come il sottoscritto.

 

 

Sinceramente abbiamo in questo forum tante discussioni , siete pregati di non fare insalate!

buon proseguimento

Modificato da IlCoNtE
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