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Aratri Portati


DjRudy

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sicuramente sara piu lungo quello con il parallelogramma ma non è che cambi molto poi bisogna vedere l'interasse fra corpi e tutta la struttura dell'aratro ad ogni modo un aratro da 10 / 11 q su un trattore da 40 come quello di b225 deve avere x forza la ruota altrimenti se il sollevatore è buono lavora con il muso per aria

 

Un aratro bivomere con parallelogramma attaccato ad un trattore 4 cilindri da 39 quintali e 94 cv per arare 10 ettari? Non voliamo e torniamo sulla Terra!!! Ci vuole un aratro che il trattore possa dominare, e che non pesi la metà del trattore e che non costi quanto il trattore! Se l'aratro ha la slitta questa la usi sia in finitura che per ridurre la larghezza della prima fetta di 10 cm se proprio non ce la fa.

Modificato da Alberto64
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Un aratro bivomere con parallelogramma attaccato ad un trattore 4 cilindri da 39 quintali e 94 cv per arare 10 ettari? Non voliamo e torniamo sulla Terra!!! Ci vuole un aratro che il trattore possa dominare, e che non pesi la metà del trattore e che non costi quanto il trattore! Se l'aratro ha la slitta questa la usi sia in finitura che per ridurre la larghezza della prima fetta di 10 cm se proprio non ce la fa.

 

Le questioni economiche ti danno ragione, la passione e la voglia di fare da soli è predominante, non so se a torto o a ragione il 95% in agricoltura ha più di quello che realmente necessita per il reale volume di lavoro, non mi addentro in questioni tecniche per non venir frainteso!

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Le questioni economiche ti danno ragione, la passione e la voglia di fare da soli è predominante, non so se a torto o a ragione il 95% in agricoltura ha più di quello che realmente necessita per il reale volume di lavoro, non mi addentro in questioni tecniche per non venir frainteso!

 

Si, hai ragione, anche io sono uno che ha più attrezzi di quello che necessita. Però un bivomere con parallelogramma tu l'attaccheresti ad un 94 cv 4 cilindri??? Secondo me è più facile gestire un trivomere variabile da 14 e con la ruota (come il mio) che un bivomere a parallelogramma. Il parallelogramma ha senso solo per l'aratura fuorisolco, ma un bivomere fuorisolco in terre toste necessita di almeno 50 - 60 quintali di trattore. Riassumendo io consiglio a B225 un bivomere entrosolco con slitta o, se vuole il variabile, un trivomere variabile senza slitta (col trivomere variabile si fa la finitura senza necessità di slitta). Il bivomere variabile idraulico non è ne carne ne pesce, non ci si fa le finiture se non ha la slitta. Il variabile a passo lo lascierei a chi ce l'ha.

Modificato da Alberto64
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Si, hai ragione, anche io sono uno che ha più attrezzi di quello che necessita. Però un bivomere con parallelogramma tu l'attaccheresti ad un 94 cv 4 cilindri??? Secondo me è più facile gestire un trivomere variabile da 14 e con la ruota (come il mio) che un bivomere a parallelogramma. Il parallelogramma ha senso solo per l'aratura fuorisolco, ma un bivomere fuorisolco in terre toste necessita di almeno 50 - 60 quintali di trattore. Riassumendo io consiglio a B225 un bivomere entrosolco con slitta o, se vuole il variabile, un trivomere variabile senza slitta (col trivomere variabile si fa la finitura senza necessità di slitta). Il bivomere variabile idraulico non è ne carne ne pesce, non ci si fa le finiture se non ha la slitta. Il variabile a passo lo lascierei a chi ce l'ha.

 

Concordo in pieno per il fuori solco, per il resto non direi proprio, se mi parli di problema costo rispetto ad un usato posso essere d'accordo, se parliamo invece di caratteristiche tecniche e potenzialità è tutto un altro discorso

saluti Gabriele. Modificato da ggb58
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Concordo con Alberto, non fatemi spendere quanto il trattore! :asd:

Anche perchè devo prendere anche altri attrezzi.

Trivomere neanche a parlarne, sono già al limite con un bivomere.

Idem fuorisolco neanche a parlarne, anche se in teoria il trattore tira di più con tutte e 4 le gomme in piano, ma un bivomere è per forza sbilanciato tutto da una parte (a differenza di un tri o quadrovomere) quindi la vedo molto dura.

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Si, hai ragione, anche io sono uno che ha più attrezzi di quello che necessita. Però un bivomere con parallelogramma tu l'attaccheresti ad un 94 cv 4 cilindri??? Secondo me è più facile gestire un trivomere variabile da 14 e con la ruota (come il mio) che un bivomere a parallelogramma. Il parallelogramma ha senso solo per l'aratura fuorisolco, ma un bivomere fuorisolco in terre toste necessita di almeno 50 - 60 quintali di trattore. Riassumendo io consiglio a B225 un bivomere entrosolco con slitta o, se vuole il variabile, un trivomere variabile senza slitta (col trivomere variabile si fa la finitura senza necessità di slitta). Il bivomere variabile idraulico non è ne carne ne pesce, non ci si fa le finiture se non ha la slitta. Il variabile a passo lo lascierei a chi ce l'ha.

 

io ho un bivomere emmegiemme variabile con parallelogramma, (io aro dai 38 ai 42 cm.) allora rispetto alla slitta x esempio quando vari la larghezza fra i corpi varia anche la il primo, poi puoi andare in fuorisolco senza fermarti o comunque correggere in corsa quando fai la finitura, la slitta la puoi spostare solo da fermo altrimenti l'usura è tanta ammesso che ti si sposti sotto sforzo, non capisco perche non ha senso.

X b225 mi pare che con quella potenza un trivomere seppure piccolo sia fuori portata immagina anche di arare argilla magari umida.... se fai 15 - 20 cm e gia tanto

per il resto ognuno faccia come meglio crede nella propria realta che conosce

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io ho un bivomere emmegiemme variabile con parallelogramma, (io aro dai 38 ai 42 cm.) allora rispetto alla slitta x esempio quando vari la larghezza fra i corpi varia anche la il primo, poi puoi andare in fuorisolco senza fermarti o comunque correggere in corsa quando fai la finitura, la slitta la puoi spostare solo da fermo altrimenti l'usura è tanta ammesso che ti si sposti sotto sforzo, non capisco perche non ha senso.

X b225 mi pare che con quella potenza un trivomere seppure piccolo sia fuori portata immagina anche di arare argilla magari umida.... se fai 15 - 20 cm e gia tanto

per il resto ognuno faccia come meglio crede nella propria realta che conosce

 

Scusa, ma che trattore attacchi al bivomere a parallelogramma? Qui da noi i trivomeri fissi da 14 li attaccano a partire da trattori da 90 cv in su: Landini Ghibli 100 (94 cv), NH TL 100, MF 590 (85 cv). Addirittura lo tiravano con un MF275 2Rm pompato e con 300 Kg di zavorre sul muso:gluglu: Il variabile richede solo un po più di sollevamento. Ovviamente, anche da noi, con quei trattori si è al limite, se è molle o se è troppo duro stanno a casa, mentre con 120 cv è tutta un'altra storia.

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Scusa, ma che trattore attacchi al bivomere a parallelogramma? Qui da noi i trivomeri fissi da 14 li attaccano a partire da trattori da 90 cv in su: Landini Ghibli 100 (94 cv), NH TL 100, MF 590 (85 cv). Addirittura lo tiravano con un MF275 2Rm pompato e con 300 Kg di zavorre sul muso:gluglu: Il variabile richede solo un po più di sollevamento. Ovviamente, anche da noi, con quei trattori si è al limite, se è molle o se è troppo duro stanno a casa, mentre con 120 cv è tutta un'altra storia.

F115 vado alla grande

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due vomeri ancora no, ma un trivomere lo tira tranquillamente, ma poi deve arare in collina e allora li diventa più dura, per questa la scelta di tenere il bivomere

la profondità era molta, il sollevatore praticamente era in posizione 7-8 e sono 50cm per vomere di larghezza

dove era dura però zappava

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io ho un variabile a passo(e me lo tengo) , e sinceramente non vedo grossi problemi ad arare , certo la regolazione è laboriosa , però rapportato al mio terreno mi ha permesso di trovare una regolazione dell'aratro che mi fa una lavoro ottimale per quello che chiedo per le successive lavorazioni , discuterne tecnicamente mi pare una fesseria rispetto a un variabile idraulico , è come paragonare un cambio vario con un cambio meccanico o Hi-Lo , ma il lavoro viene eseguito da entrambi ,si! per cui entra in gioco il fattore economico rapportato alle dimensioni dell'azienda , non sono d'accordo con chi ha scritto che un aratro variabile a passo è come un trattore mono marcia (mi pare Tolusso) , non mi pare che il suo aratro variabile lo regali , per cui per stare a galla bisogna a volte trovare compromessi (con c'entrano nulla con la tecnica e comodità d'uso)

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io ho un variabile a passo(e me lo tengo) , e sinceramente non vedo grossi problemi ad arare , certo la regolazione è laboriosa , però rapportato al mio terreno mi ha permesso di trovare una regolazione dell'aratro che mi fa una lavoro ottimale per quello che chiedo per le successive lavorazioni , discuterne tecnicamente mi pare una fesseria rispetto a un variabile idraulico , è come paragonare un cambio vario con un cambio meccanico o Hi-Lo , ma il lavoro viene eseguito da entrambi ,si! per cui entra in gioco il fattore economico rapportato alle dimensioni dell'azienda , non sono d'accordo con chi ha scritto che un aratro variabile a passo è come un trattore mono marcia (mi pare Tolusso) , non mi pare che il suo aratro variabile lo regali , per cui per stare a galla bisogna a volte trovare compromessi (con c'entrano nulla con la tecnica e comodità d'uso)

 

Innanzitutto in campi con tessitura variabile in senso trasversale (come alcuni miei campi) la variazione di apertura a passo non servirebbe a nulla; anche quella idraulica serve a poco, solamente per riallineare solchi che tendono a storcersi a causa del cambio di tessitura.

Però dove uso tantissimo la variazione di apertura è nei campi triangolari, per evitare di lasciare voraggini nei punti di attacco che non sono nella testata, ma vanno raccordati con la parte gia arata. Così come in presenza di ostacoli (alberi, pali del telefono o ENEL) e finitura dei campi.

 

Ogni realtà ha i suoi problemi, noi abbiamo fondi frazionati e ricchi di ostacoli.

 

Variare l'apertura in base alle condizioni del terreno è utile ma fino ad un certo punto; per esempio col mio trivomere, se aro nella sabbia potrei aprire per prendere oltre la ruota esterna, ma il lavoro che ne uscirebbe sarebbe è pessimo; all'estremo opposto, se le condizioni sono proibitive è inutile prendere solo 30 cm per ogni corpo, in quanto il limite non è dato dalla scarsa potenza del motore, ma piuttosto dalla scarsa portanza di un suolo molle, e a poco serve ridurre la larghezza di lavoro, meglio staccare il trivomere ed attaccare un aratro più leggero.

Dunque questo lungo discorso è per dire che in condizioni normali (non di finitura o di lavorazione di campo triangolare) sul mio trivomere sfrutto un range di variazione di soli 10 - 15 cm per corpo in quanto variazioni superiori causerebbero una lavorazione non ottimale dell'aratro e/o uno spreco inutile di gasolio. Ma in condizioni particolari (finitura, ecc) uso tutto il range di variazione disponibile (30 cm per corpo) molte volte, e senza fermarmi.

Modificato da Alberto64
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io ho un variabile a passo(e me lo tengo) , e sinceramente non vedo grossi problemi ad arare , certo la regolazione è laboriosa , però rapportato al mio terreno mi ha permesso di trovare una regolazione dell'aratro che mi fa una lavoro ottimale per quello che chiedo per le successive lavorazioni , discuterne tecnicamente mi pare una fesseria rispetto a un variabile idraulico , è come paragonare un cambio vario con un cambio meccanico o Hi-Lo , ma il lavoro viene eseguito da entrambi ,si! per cui entra in gioco il fattore economico rapportato alle dimensioni dell'azienda , non sono d'accordo con chi ha scritto che un aratro variabile a passo è come un trattore mono marcia (mi pare Tolusso) , non mi pare che il suo aratro variabile lo regali , per cui per stare a galla bisogna a volte trovare compromessi (con c'entrano nulla con la tecnica e comodità d'uso)

 

certo ma un variabile idraulico se quadrivomere o pentavomere è molto più comodo, sia per quanto riguarda le finiture ma anche per aver un rendimento maggiore in quanto puoi trovare la larghezza in base alla terra e per non soffocare troppo il motore. Se vai sui bivomeri anche uno variabile a passo è un ottima macchina mentre per i trivomeri il discorso varia dal trattore che si attacca per non avere problemi con le marce.

 

per quanto detto da alberto 64 devo dire che non tutti gli aratri sono così, il mio sia che prenda il max o il minimo ha sempre un' aratura costante, certo se apro a 70 cm devo avere una velocità di almeno 6km altrimenti non riesce a rovesciare il terreno.

Modificato da Belarus
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non è un aratro è un apri solchi per far scorrere l'acqua evidentemente è fatto con materiale di recupero. Certo che fin che abbiamo all'est agricoltori di questo genere possiamo stare abbastanza tranquilli. Se i fossi li avessero fatti prima forse non succedeva

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Innanzitutto in campi con tessitura variabile in senso trasversale (come alcuni miei campi) la variazione di apertura a passo non servirebbe a nulla; anche quella idraulica serve a poco, solamente per riallineare solchi che tendono a storcersi a causa del cambio di tessitura.

Però dove uso tantissimo la variazione di apertura è nei campi triangolari, per evitare di lasciare voraggini nei punti di attacco che non sono nella testata, ma vanno raccordati con la parte gia arata. Così come in presenza di ostacoli (alberi, pali del telefono o ENEL) e finitura dei campi.

 

Ogni realtà ha i suoi problemi, noi abbiamo fondi frazionati e ricchi di ostacoli.

 

Variare l'apertura in base alle condizioni del terreno è utile ma fino ad un certo punto; per esempio col mio trivomere, se aro nella sabbia potrei aprire per prendere oltre la ruota esterna, ma il lavoro che ne uscirebbe sarebbe è pessimo; all'estremo opposto, se le condizioni sono proibitive è inutile prendere solo 30 cm per ogni corpo, in quanto il limite non è dato dalla scarsa potenza del motore, ma piuttosto dalla scarsa portanza di un suolo molle, e a poco serve ridurre la larghezza di lavoro, meglio staccare il trivomere ed attaccare un aratro più leggero.

Dunque questo lungo discorso è per dire che in condizioni normali (non di finitura o di lavorazione di campo triangolare) sul mio trivomere sfrutto un range di variazione di soli 10 - 15 cm per corpo in quanto variazioni superiori causerebbero una lavorazione non ottimale dell'aratro e/o uno spreco inutile di gasolio. Ma in condizioni particolari (finitura, ecc) uso tutto il range di variazione disponibile (30 cm per corpo) molte volte, e senza fermarmi.

 

certo ma un variabile idraulico se quadrivomere o pentavomere è molto più comodo, sia per quanto riguarda le finiture ma anche per aver un rendimento maggiore in quanto puoi trovare la larghezza in base alla terra e per non soffocare troppo il motore. Se vai sui bivomeri anche uno variabile a passo è un ottima macchina mentre per i trivomeri il discorso varia dal trattore che si attacca per non avere problemi con le marce.

 

per quanto detto da alberto 64 devo dire che non tutti gli aratri sono così, il mio sia che prenda il max o il minimo ha sempre un' aratura costante, certo se apro a 70 cm devo avere una velocità di almeno 6km altrimenti non riesce a rovesciare il terreno.

 

Sulla funzionalità ci mancherebbe si ci fosse qualcosa da obbiettare , quando si va su quadrivomeri o pentavomeri è evidente che la mole di lavoro da fare è tale da , non solo giustificare , richiedere per praticità e tempi un aratro regolabile idraulicamente , io mi riferivo al discorso fatto sopra dove si parlava di una macchina da +/-100cv e a corredo un bivomere o trivomere(se la terra lo permette ) dove è evidente che la mole di lavoro non è alta per cui subentra un discorso anche economico nell'acquisto dell'aratro , a discapito forse di un utilizzo più difficoltoso.saluti

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Onestamente quando vedo arature a solchi tipo ripasso , o dune del

deserto , resto sconcertato .

beati voi che ripassate nello stesso senso .

 

vorrei vedere sulla sabbia con crepe da 20 cm a piazzola con un aratro largo come entra e che zolle

fa .

 

da noi un 4 vomeri fa 1.60 ed escono zolle se la terra e' secca 80x80 e anche più .

 

Ripeto beati voi che che non dovete poi attraversare l aratura al opposto per spianarla .

Sennò gli occhi di fuori e i trattori spezzati a metà .

 

Ah vero poi ci son le xeobib e i trattori comodi . E il mio cingolo di ferro da 106 Qli manco le spezza .

 

Buon aratura

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Onestamente quando vedo arature a solchi tipo ripasso , o dune del

deserto , resto sconcertato .

beati voi che ripassate nello stesso senso .

 

vorrei vedere sulla sabbia con crepe da 20 cm a piazzola con un aratro largo come entra e che zolle

fa .

 

da noi un 4 vomeri fa 1.60 ed escono zolle se la terra e' secca 80x80 e anche più .

 

Ripeto beati voi che che non dovete poi attraversare l aratura al opposto per spianarla .

Sennò gli occhi di fuori e i trattori spezzati a metà .

 

Ah vero poi ci son le xeobib e i trattori comodi . E il mio cingolo di ferro da 106 Qli manco le spezza .

 

Buon aratura

Ciao conte, che la terra Sicula sia difficile non lo metto in dubbio, sarebbe opportuno però cominciare a valutare altre tiplogie di versoi, forse, dico forse, non sono del tutto esenti da responsabilità in merito alle zolle che si creano, comunque non mi chiamo Giuseppe G. quindi sbarchi non ho intenzione di farne, rimarremo con il dubbio, saluti da terre più friabili o rese tali Gabriele.

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La ditta AMAZONE entrerà anche nel segmento degli aratri con la la produzione dei nuovi Cayron 200 grazie all'esperienza della società Rud aratri

 

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Per maggiori info trovate tutto qui....

Anbaudrehpflug Cayron 200

 

Verranno presentati ad Agritechnica e messi in produzione nel 2014

Modificato da paolo8970
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