ggb58 Inviato 31 Ottobre 2013 Condividi Inviato 31 Ottobre 2013 Ciao, nessun astio nei confronti di alcuno, pura repulsione per chi da del suo agli altri non spiegando il motivo, ammesso ci sia! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agrofarm420 Inviato 31 Ottobre 2013 Condividi Inviato 31 Ottobre 2013 Ciao, nessun astio nei confronti di alcuno, pura repulsione per chi da del suo agli altri non spiegando il motivo, ammesso ci sia! che tradotto in un linguaggio potabile sta a dire? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alberto64 Inviato 31 Ottobre 2013 Condividi Inviato 31 Ottobre 2013 (modificato) sicuramente sara piu lungo quello con il parallelogramma ma non è che cambi molto poi bisogna vedere l'interasse fra corpi e tutta la struttura dell'aratro ad ogni modo un aratro da 10 / 11 q su un trattore da 40 come quello di b225 deve avere x forza la ruota altrimenti se il sollevatore è buono lavora con il muso per aria Un aratro bivomere con parallelogramma attaccato ad un trattore 4 cilindri da 39 quintali e 94 cv per arare 10 ettari? Non voliamo e torniamo sulla Terra!!! Ci vuole un aratro che il trattore possa dominare, e che non pesi la metà del trattore e che non costi quanto il trattore! Se l'aratro ha la slitta questa la usi sia in finitura che per ridurre la larghezza della prima fetta di 10 cm se proprio non ce la fa. Modificato 31 Ottobre 2013 da Alberto64 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 31 Ottobre 2013 Condividi Inviato 31 Ottobre 2013 Un aratro bivomere con parallelogramma attaccato ad un trattore 4 cilindri da 39 quintali e 94 cv per arare 10 ettari? Non voliamo e torniamo sulla Terra!!! Ci vuole un aratro che il trattore possa dominare, e che non pesi la metà del trattore e che non costi quanto il trattore! Se l'aratro ha la slitta questa la usi sia in finitura che per ridurre la larghezza della prima fetta di 10 cm se proprio non ce la fa. Le questioni economiche ti danno ragione, la passione e la voglia di fare da soli è predominante, non so se a torto o a ragione il 95% in agricoltura ha più di quello che realmente necessita per il reale volume di lavoro, non mi addentro in questioni tecniche per non venir frainteso! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alberto64 Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 (modificato) Le questioni economiche ti danno ragione, la passione e la voglia di fare da soli è predominante, non so se a torto o a ragione il 95% in agricoltura ha più di quello che realmente necessita per il reale volume di lavoro, non mi addentro in questioni tecniche per non venir frainteso! Si, hai ragione, anche io sono uno che ha più attrezzi di quello che necessita. Però un bivomere con parallelogramma tu l'attaccheresti ad un 94 cv 4 cilindri??? Secondo me è più facile gestire un trivomere variabile da 14 e con la ruota (come il mio) che un bivomere a parallelogramma. Il parallelogramma ha senso solo per l'aratura fuorisolco, ma un bivomere fuorisolco in terre toste necessita di almeno 50 - 60 quintali di trattore. Riassumendo io consiglio a B225 un bivomere entrosolco con slitta o, se vuole il variabile, un trivomere variabile senza slitta (col trivomere variabile si fa la finitura senza necessità di slitta). Il bivomere variabile idraulico non è ne carne ne pesce, non ci si fa le finiture se non ha la slitta. Il variabile a passo lo lascierei a chi ce l'ha. Modificato 1 Novembre 2013 da Alberto64 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 (modificato) Si, hai ragione, anche io sono uno che ha più attrezzi di quello che necessita. Però un bivomere con parallelogramma tu l'attaccheresti ad un 94 cv 4 cilindri??? Secondo me è più facile gestire un trivomere variabile da 14 e con la ruota (come il mio) che un bivomere a parallelogramma. Il parallelogramma ha senso solo per l'aratura fuorisolco, ma un bivomere fuorisolco in terre toste necessita di almeno 50 - 60 quintali di trattore. Riassumendo io consiglio a B225 un bivomere entrosolco con slitta o, se vuole il variabile, un trivomere variabile senza slitta (col trivomere variabile si fa la finitura senza necessità di slitta). Il bivomere variabile idraulico non è ne carne ne pesce, non ci si fa le finiture se non ha la slitta. Il variabile a passo lo lascierei a chi ce l'ha. Concordo in pieno per il fuori solco, per il resto non direi proprio, se mi parli di problema costo rispetto ad un usato posso essere d'accordo, se parliamo invece di caratteristiche tecniche e potenzialità è tutto un altro discorso saluti Gabriele. Modificato 1 Novembre 2013 da ggb58 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
B 225 Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 Concordo con Alberto, non fatemi spendere quanto il trattore! Anche perchè devo prendere anche altri attrezzi. Trivomere neanche a parlarne, sono già al limite con un bivomere. Idem fuorisolco neanche a parlarne, anche se in teoria il trattore tira di più con tutte e 4 le gomme in piano, ma un bivomere è per forza sbilanciato tutto da una parte (a differenza di un tri o quadrovomere) quindi la vedo molto dura. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
gasgas Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 Si, hai ragione, anche io sono uno che ha più attrezzi di quello che necessita. Però un bivomere con parallelogramma tu l'attaccheresti ad un 94 cv 4 cilindri??? Secondo me è più facile gestire un trivomere variabile da 14 e con la ruota (come il mio) che un bivomere a parallelogramma. Il parallelogramma ha senso solo per l'aratura fuorisolco, ma un bivomere fuorisolco in terre toste necessita di almeno 50 - 60 quintali di trattore. Riassumendo io consiglio a B225 un bivomere entrosolco con slitta o, se vuole il variabile, un trivomere variabile senza slitta (col trivomere variabile si fa la finitura senza necessità di slitta). Il bivomere variabile idraulico non è ne carne ne pesce, non ci si fa le finiture se non ha la slitta. Il variabile a passo lo lascierei a chi ce l'ha. io ho un bivomere emmegiemme variabile con parallelogramma, (io aro dai 38 ai 42 cm.) allora rispetto alla slitta x esempio quando vari la larghezza fra i corpi varia anche la il primo, poi puoi andare in fuorisolco senza fermarti o comunque correggere in corsa quando fai la finitura, la slitta la puoi spostare solo da fermo altrimenti l'usura è tanta ammesso che ti si sposti sotto sforzo, non capisco perche non ha senso. X b225 mi pare che con quella potenza un trivomere seppure piccolo sia fuori portata immagina anche di arare argilla magari umida.... se fai 15 - 20 cm e gia tanto per il resto ognuno faccia come meglio crede nella propria realta che conosce Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alberto64 Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 io ho un bivomere emmegiemme variabile con parallelogramma, (io aro dai 38 ai 42 cm.) allora rispetto alla slitta x esempio quando vari la larghezza fra i corpi varia anche la il primo, poi puoi andare in fuorisolco senza fermarti o comunque correggere in corsa quando fai la finitura, la slitta la puoi spostare solo da fermo altrimenti l'usura è tanta ammesso che ti si sposti sotto sforzo, non capisco perche non ha senso. X b225 mi pare che con quella potenza un trivomere seppure piccolo sia fuori portata immagina anche di arare argilla magari umida.... se fai 15 - 20 cm e gia tanto per il resto ognuno faccia come meglio crede nella propria realta che conosce Scusa, ma che trattore attacchi al bivomere a parallelogramma? Qui da noi i trivomeri fissi da 14 li attaccano a partire da trattori da 90 cv in su: Landini Ghibli 100 (94 cv), NH TL 100, MF 590 (85 cv). Addirittura lo tiravano con un MF275 2Rm pompato e con 300 Kg di zavorre sul muso:gluglu: Il variabile richede solo un po più di sollevamento. Ovviamente, anche da noi, con quei trattori si è al limite, se è molle o se è troppo duro stanno a casa, mentre con 120 cv è tutta un'altra storia. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
gasgas Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 Scusa, ma che trattore attacchi al bivomere a parallelogramma? Qui da noi i trivomeri fissi da 14 li attaccano a partire da trattori da 90 cv in su: Landini Ghibli 100 (94 cv), NH TL 100, MF 590 (85 cv). Addirittura lo tiravano con un MF275 2Rm pompato e con 300 Kg di zavorre sul muso:gluglu: Il variabile richede solo un po più di sollevamento. Ovviamente, anche da noi, con quei trattori si è al limite, se è molle o se è troppo duro stanno a casa, mentre con 120 cv è tutta un'altra storia. F115 vado alla grande Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
green deer Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 ora mi esibisco anche in aratura col jd, diciamo che faccio passi avanti! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
gasgas Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 mi pare che con quella terretta li puoi attaccare ancora 2 vomeri, ce la fa il cervo ? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
green deer Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 due vomeri ancora no, ma un trivomere lo tira tranquillamente, ma poi deve arare in collina e allora li diventa più dura, per questa la scelta di tenere il bivomere la profondità era molta, il sollevatore praticamente era in posizione 7-8 e sono 50cm per vomere di larghezza dove era dura però zappava Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ducati TB Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 io ho un variabile a passo(e me lo tengo) , e sinceramente non vedo grossi problemi ad arare , certo la regolazione è laboriosa , però rapportato al mio terreno mi ha permesso di trovare una regolazione dell'aratro che mi fa una lavoro ottimale per quello che chiedo per le successive lavorazioni , discuterne tecnicamente mi pare una fesseria rispetto a un variabile idraulico , è come paragonare un cambio vario con un cambio meccanico o Hi-Lo , ma il lavoro viene eseguito da entrambi ,si! per cui entra in gioco il fattore economico rapportato alle dimensioni dell'azienda , non sono d'accordo con chi ha scritto che un aratro variabile a passo è come un trattore mono marcia (mi pare Tolusso) , non mi pare che il suo aratro variabile lo regali , per cui per stare a galla bisogna a volte trovare compromessi (con c'entrano nulla con la tecnica e comodità d'uso) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alberto64 Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 (modificato) io ho un variabile a passo(e me lo tengo) , e sinceramente non vedo grossi problemi ad arare , certo la regolazione è laboriosa , però rapportato al mio terreno mi ha permesso di trovare una regolazione dell'aratro che mi fa una lavoro ottimale per quello che chiedo per le successive lavorazioni , discuterne tecnicamente mi pare una fesseria rispetto a un variabile idraulico , è come paragonare un cambio vario con un cambio meccanico o Hi-Lo , ma il lavoro viene eseguito da entrambi ,si! per cui entra in gioco il fattore economico rapportato alle dimensioni dell'azienda , non sono d'accordo con chi ha scritto che un aratro variabile a passo è come un trattore mono marcia (mi pare Tolusso) , non mi pare che il suo aratro variabile lo regali , per cui per stare a galla bisogna a volte trovare compromessi (con c'entrano nulla con la tecnica e comodità d'uso) Innanzitutto in campi con tessitura variabile in senso trasversale (come alcuni miei campi) la variazione di apertura a passo non servirebbe a nulla; anche quella idraulica serve a poco, solamente per riallineare solchi che tendono a storcersi a causa del cambio di tessitura. Però dove uso tantissimo la variazione di apertura è nei campi triangolari, per evitare di lasciare voraggini nei punti di attacco che non sono nella testata, ma vanno raccordati con la parte gia arata. Così come in presenza di ostacoli (alberi, pali del telefono o ENEL) e finitura dei campi. Ogni realtà ha i suoi problemi, noi abbiamo fondi frazionati e ricchi di ostacoli. Variare l'apertura in base alle condizioni del terreno è utile ma fino ad un certo punto; per esempio col mio trivomere, se aro nella sabbia potrei aprire per prendere oltre la ruota esterna, ma il lavoro che ne uscirebbe sarebbe è pessimo; all'estremo opposto, se le condizioni sono proibitive è inutile prendere solo 30 cm per ogni corpo, in quanto il limite non è dato dalla scarsa potenza del motore, ma piuttosto dalla scarsa portanza di un suolo molle, e a poco serve ridurre la larghezza di lavoro, meglio staccare il trivomere ed attaccare un aratro più leggero. Dunque questo lungo discorso è per dire che in condizioni normali (non di finitura o di lavorazione di campo triangolare) sul mio trivomere sfrutto un range di variazione di soli 10 - 15 cm per corpo in quanto variazioni superiori causerebbero una lavorazione non ottimale dell'aratro e/o uno spreco inutile di gasolio. Ma in condizioni particolari (finitura, ecc) uso tutto il range di variazione disponibile (30 cm per corpo) molte volte, e senza fermarmi. Modificato 1 Novembre 2013 da Alberto64 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Belarus Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 (modificato) io ho un variabile a passo(e me lo tengo) , e sinceramente non vedo grossi problemi ad arare , certo la regolazione è laboriosa , però rapportato al mio terreno mi ha permesso di trovare una regolazione dell'aratro che mi fa una lavoro ottimale per quello che chiedo per le successive lavorazioni , discuterne tecnicamente mi pare una fesseria rispetto a un variabile idraulico , è come paragonare un cambio vario con un cambio meccanico o Hi-Lo , ma il lavoro viene eseguito da entrambi ,si! per cui entra in gioco il fattore economico rapportato alle dimensioni dell'azienda , non sono d'accordo con chi ha scritto che un aratro variabile a passo è come un trattore mono marcia (mi pare Tolusso) , non mi pare che il suo aratro variabile lo regali , per cui per stare a galla bisogna a volte trovare compromessi (con c'entrano nulla con la tecnica e comodità d'uso) certo ma un variabile idraulico se quadrivomere o pentavomere è molto più comodo, sia per quanto riguarda le finiture ma anche per aver un rendimento maggiore in quanto puoi trovare la larghezza in base alla terra e per non soffocare troppo il motore. Se vai sui bivomeri anche uno variabile a passo è un ottima macchina mentre per i trivomeri il discorso varia dal trattore che si attacca per non avere problemi con le marce. per quanto detto da alberto 64 devo dire che non tutti gli aratri sono così, il mio sia che prenda il max o il minimo ha sempre un' aratura costante, certo se apro a 70 cm devo avere una velocità di almeno 6km altrimenti non riesce a rovesciare il terreno. Modificato 1 Novembre 2013 da Belarus Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
[email protected] Inviato 1 Novembre 2013 Condividi Inviato 1 Novembre 2013 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
gasgas Inviato 2 Novembre 2013 Condividi Inviato 2 Novembre 2013 Co nte guarda quanto è vicino al trattore questo aratro Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alfieri Inviato 2 Novembre 2013 Condividi Inviato 2 Novembre 2013 non è un aratro è un apri solchi per far scorrere l'acqua evidentemente è fatto con materiale di recupero. Certo che fin che abbiamo all'est agricoltori di questo genere possiamo stare abbastanza tranquilli. Se i fossi li avessero fatti prima forse non succedeva Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ducati TB Inviato 2 Novembre 2013 Condividi Inviato 2 Novembre 2013 Innanzitutto in campi con tessitura variabile in senso trasversale (come alcuni miei campi) la variazione di apertura a passo non servirebbe a nulla; anche quella idraulica serve a poco, solamente per riallineare solchi che tendono a storcersi a causa del cambio di tessitura. Però dove uso tantissimo la variazione di apertura è nei campi triangolari, per evitare di lasciare voraggini nei punti di attacco che non sono nella testata, ma vanno raccordati con la parte gia arata. Così come in presenza di ostacoli (alberi, pali del telefono o ENEL) e finitura dei campi. Ogni realtà ha i suoi problemi, noi abbiamo fondi frazionati e ricchi di ostacoli. Variare l'apertura in base alle condizioni del terreno è utile ma fino ad un certo punto; per esempio col mio trivomere, se aro nella sabbia potrei aprire per prendere oltre la ruota esterna, ma il lavoro che ne uscirebbe sarebbe è pessimo; all'estremo opposto, se le condizioni sono proibitive è inutile prendere solo 30 cm per ogni corpo, in quanto il limite non è dato dalla scarsa potenza del motore, ma piuttosto dalla scarsa portanza di un suolo molle, e a poco serve ridurre la larghezza di lavoro, meglio staccare il trivomere ed attaccare un aratro più leggero. Dunque questo lungo discorso è per dire che in condizioni normali (non di finitura o di lavorazione di campo triangolare) sul mio trivomere sfrutto un range di variazione di soli 10 - 15 cm per corpo in quanto variazioni superiori causerebbero una lavorazione non ottimale dell'aratro e/o uno spreco inutile di gasolio. Ma in condizioni particolari (finitura, ecc) uso tutto il range di variazione disponibile (30 cm per corpo) molte volte, e senza fermarmi. certo ma un variabile idraulico se quadrivomere o pentavomere è molto più comodo, sia per quanto riguarda le finiture ma anche per aver un rendimento maggiore in quanto puoi trovare la larghezza in base alla terra e per non soffocare troppo il motore. Se vai sui bivomeri anche uno variabile a passo è un ottima macchina mentre per i trivomeri il discorso varia dal trattore che si attacca per non avere problemi con le marce. per quanto detto da alberto 64 devo dire che non tutti gli aratri sono così, il mio sia che prenda il max o il minimo ha sempre un' aratura costante, certo se apro a 70 cm devo avere una velocità di almeno 6km altrimenti non riesce a rovesciare il terreno. Sulla funzionalità ci mancherebbe si ci fosse qualcosa da obbiettare , quando si va su quadrivomeri o pentavomeri è evidente che la mole di lavoro da fare è tale da , non solo giustificare , richiedere per praticità e tempi un aratro regolabile idraulicamente , io mi riferivo al discorso fatto sopra dove si parlava di una macchina da +/-100cv e a corredo un bivomere o trivomere(se la terra lo permette ) dove è evidente che la mole di lavoro non è alta per cui subentra un discorso anche economico nell'acquisto dell'aratro , a discapito forse di un utilizzo più difficoltoso.saluti Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
IlCoNtE Inviato 3 Novembre 2013 Condividi Inviato 3 Novembre 2013 Onestamente quando vedo arature a solchi tipo ripasso , o dune del deserto , resto sconcertato . beati voi che ripassate nello stesso senso . vorrei vedere sulla sabbia con crepe da 20 cm a piazzola con un aratro largo come entra e che zolle fa . da noi un 4 vomeri fa 1.60 ed escono zolle se la terra e' secca 80x80 e anche più . Ripeto beati voi che che non dovete poi attraversare l aratura al opposto per spianarla . Sennò gli occhi di fuori e i trattori spezzati a metà . Ah vero poi ci son le xeobib e i trattori comodi . E il mio cingolo di ferro da 106 Qli manco le spezza . Buon aratura Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 4 Novembre 2013 Condividi Inviato 4 Novembre 2013 Onestamente quando vedo arature a solchi tipo ripasso , o dune del deserto , resto sconcertato . beati voi che ripassate nello stesso senso . vorrei vedere sulla sabbia con crepe da 20 cm a piazzola con un aratro largo come entra e che zolle fa . da noi un 4 vomeri fa 1.60 ed escono zolle se la terra e' secca 80x80 e anche più . Ripeto beati voi che che non dovete poi attraversare l aratura al opposto per spianarla . Sennò gli occhi di fuori e i trattori spezzati a metà . Ah vero poi ci son le xeobib e i trattori comodi . E il mio cingolo di ferro da 106 Qli manco le spezza . Buon aratura Ciao conte, che la terra Sicula sia difficile non lo metto in dubbio, sarebbe opportuno però cominciare a valutare altre tiplogie di versoi, forse, dico forse, non sono del tutto esenti da responsabilità in merito alle zolle che si creano, comunque non mi chiamo Giuseppe G. quindi sbarchi non ho intenzione di farne, rimarremo con il dubbio, saluti da terre più friabili o rese tali Gabriele. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paolo8970 Inviato 4 Novembre 2013 Condividi Inviato 4 Novembre 2013 (modificato) La ditta AMAZONE entrerà anche nel segmento degli aratri con la la produzione dei nuovi Cayron 200 grazie all'esperienza della società Rud aratri [ATTACH=CONFIG]15795[/ATTACH] [ATTACH=CONFIG]15796[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]15797[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]15798[/ATTACH] Per maggiori info trovate tutto qui.... Anbaudrehpflug Cayron 200 Verranno presentati ad Agritechnica e messi in produzione nel 2014 Modificato 4 Novembre 2013 da paolo8970 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
B 225 Inviato 4 Novembre 2013 Condividi Inviato 4 Novembre 2013 Era già stato detto da qualche parte. Complimenti ad Amazone che punta su un attrezzo davvero innovativo! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
DjRudy Inviato 4 Novembre 2013 Autore Condividi Inviato 4 Novembre 2013 Un'azienda che ha buttato tutto sul corservativo, ha comprato una ditta produttrice di aratri.... W la Coerenza... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.