ggb58 Inviato 5 Ottobre 2016 Condividi Inviato 5 Ottobre 2016 Il mio Maxxum con il Moro trv 12 Inviato dal mio GT-I9505 utilizzando Tapatalk Se posso permettermi, diminuisci la portata, a quella larghezza il versoio è soffocato, controlla di non aver bloccato i tenditori laterali, non mi sembra che lo sforzo controllato lavori egregiamente, saluti Gabriele Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Niky199 Inviato 5 Ottobre 2016 Condividi Inviato 5 Ottobre 2016 Gabriele non ha sito è non fa fiere. È un artista Piccolo OT: non sono molto d'accordo alfieri, diciamo che secondo me oggi il 90% delle persone ti raggiunge proprio grazie ad internet e si fa un idea delle tue macchine potendole vedere nel dettaglio e avendo diverse informazioni. Poi lungi da me fare i conti in tasca alle persone Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Toxi 82 Inviato 5 Ottobre 2016 Condividi Inviato 5 Ottobre 2016 Non è tanto internet con i social network che spaventa ma le fiere costano uno sproposito!!!! Uno come Tolusso dovrebbe vendere 10/20 aratri e con il guadagno girarlo sul costo delle fiere e per un artigiano come lui sarebbe la fine!!!! Inviato dal mio XT1052 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 5 Ottobre 2016 Condividi Inviato 5 Ottobre 2016 Non è tanto internet con i social network che spaventa ma le fiere costano uno sproposito!!!! Uno come Tolusso dovrebbe vendere 10/20 aratri e con il guadagno girarlo sul costo delle fiere e per un artigiano come lui sarebbe la fine!!!! Inviato dal mio XT1052 utilizzando Tapatalk La fiera in se, non sarebbe un costo spropositato, è la politica dell'agreste, che compra quelli che ha il vicino o il conto terzista locale, per paura di sbagliare, alle fiere preferisco di gran lunga le prove in campo, sono più utili ed hanno un ritorno migliore, sia come esperienza che come valutazione del cliente, se poi sono come quelle di PC a cui hai assistito anche tu, i tecnici JD, fosse stato per me, li avrei sepolti vivi li in loco. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Toxi 82 Inviato 5 Ottobre 2016 Condividi Inviato 5 Ottobre 2016 Su quest'ultimo punto stendiamo un velo pietoso!!!! Infatti quando si ammira dal vivo la tua creatura anche in condizioni più argillose si ammira qualcosa di diverso!!!! Inviato dal mio XT1052 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luca Inviato 5 Ottobre 2016 Condividi Inviato 5 Ottobre 2016 Gabriele io ho visto i tuoi aratri grazie al forum...ad internet...you tube...poi non c'è migliore pubblicità di un cliente soddisfatto... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alfieri Inviato 5 Ottobre 2016 Condividi Inviato 5 Ottobre 2016 Io non sono un cliente. Ma Avendo visto in campo gli aratri tolusso quando sono andato a casa volevo è ho venduto il modo che avevo. Come ho già detto più volte non posso esprimermi sulla affidabilità della macchina ma sulla efficienza non ce paragone Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MF6445 Inviato 5 Ottobre 2016 Condividi Inviato 5 Ottobre 2016 Non conosco le vostre terre ne le necessità, per esempio tipologia di terreno e profondità di lavoro richiesta, posso dirti che non abbiamo aratri da minima profondità o non stop, partiamo dal bivomere e da potenze di 100 hp, poi il resto non mi spaventa, semmai chissà perché dopo le prove sento sempre il commento: oggi chissà perché non era dura.....poi per iniziare a penetrare in possibile mercato non si sa mai..... Ne possiamo parlare seriamente per l'estate prossima I terreni variano molto anche nello stesso appezzamento di 2/3ettari si va dalla sabbia all'argilla. Da noi quasi tutti aratri con scalpello(a me non vanno proprio giù, lavorano malissimo) , qualche anno fa ho preso un nardi mec con corpi un7 , ho grosse difficoltà con terreni non in tempra, non va giù. Inviato dal mio ALE-L21 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 5 Ottobre 2016 Condividi Inviato 5 Ottobre 2016 (modificato) Ne possiamo parlare seriamente per l'estate prossima I terreni variano molto anche nello stesso appezzamento di 2/3ettari si va dalla sabbia all'argilla. Da noi quasi tutti aratri con scalpello(a me non vanno proprio giù, lavorano malissimo) , qualche anno fa ho preso un nardi mec con corpi un7 , ho grosse difficoltà con terreni non in tempra, non va giù. Inviato dal mio ALE-L21 utilizzando Tapatalk Perché lo scalpello? Per la presenza di rocce? Il problema affondamento è n insieme di fattori, il primo fisico, se il traino è basso, neutralizzi la penetrazione, se il corpo versoio galleggia sul terreno, vanifico la positività del traino, quindi un insieme di cose fa si che ci sia un risultato soddisfacente, in fine l' impostazione e l'uso corretto dello sforzo controllato,domanda, potenza a disposizione, profondità e si parla di entro o fuori solco, saluti Gabriele Modificato 5 Ottobre 2016 da ggb58 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MF6445 Inviato 5 Ottobre 2016 Condividi Inviato 5 Ottobre 2016 Perché lo scalpello? Per la presenza di rocce? Il problema affondamento è n insieme di fattori, il primo fisico, se il traino è basso, neutralizzi la penetrazione, se il corpo versoio galleggia sul terreno, vanifico la positività del traino, quindi un insieme di cose fa si che ci sia un risultato soddisfacente, in fine l' impostazione e l'uso corretto dello sforzo controllato,domanda, potenza a disposizione, profondità e si parla di entro o fuori solco, saluti Gabriele Entrosolco ,30/35 cm di profondità, 100/120 cv. Dalle mie parti le aziende sono piccole e le macchine per arare al max arrivano a 150/160 cv Inviato dal mio ALE-L21 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 6 Ottobre 2016 Condividi Inviato 6 Ottobre 2016 Quindi nel tuo caso si parla di bivomere! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MF6445 Inviato 6 Ottobre 2016 Condividi Inviato 6 Ottobre 2016 Quindi nel tuo caso si parla di bivomere! Si Inviato dal mio ALE-L21 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gian81 Inviato 6 Ottobre 2016 Condividi Inviato 6 Ottobre 2016 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
DjRudy Inviato 8 Ottobre 2016 Autore Condividi Inviato 8 Ottobre 2016 Ieri Carraro ha provato il Penta sul Magnum. Prime impressioni molto positive: Terreno medio impasto tendente al sabbioso, 33 cm profondità, larghezza di lavoro 235 cm, 9 km/h, interramento ottimo e non fa tirare di traverso il trattore, vedremo su terreno argilloso come si comporterà. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gallo88 Inviato 8 Ottobre 2016 Condividi Inviato 8 Ottobre 2016 Tra gli Italiani ha sempre lavorato bene, specie con versoi a strisce, e fino al corpo n.18. Dal 20 in su fa più fatica a girare la terra. Inviato dal mio Nexus 5 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gibo93 Inviato 8 Ottobre 2016 Condividi Inviato 8 Ottobre 2016 Avendo un confronto diretto con un costruttore di aratri non potrei desiderare ambito diverso per togliermi questo dubbio: io, in aratura entrosolco, uso sempre lo sforzo controllato lasciando al sollevatore il compito di garantire trazione, mentre 2 o 3 persone più anziane continuano a dirmi che lo sforzo controllato non va usato in aratura. Ora, lungi da me pretendere di saperne di più di 50enni...quindi chiedo a qualcuno che sappia confermarmi la giusta metodica. Sforzo controllato attivo e tenditori laterali liberi, giusto? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite ale76 Inviato 8 Ottobre 2016 Condividi Inviato 8 Ottobre 2016 Tra gli Italiani ha sempre lavorato bene, specie con versoi a strisce, e fino al corpo n.18. Dal 20 in su fa più fatica a girare la terra. Inviato dal mio Nexus 5 utilizzando Tapatalk parli del cma o del moro su mt? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gallo88 Inviato 8 Ottobre 2016 Condividi Inviato 8 Ottobre 2016 Del Pietro moro poco sopra illustrato da dj Inviato dal mio Nexus 5 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
DjRudy Inviato 8 Ottobre 2016 Autore Condividi Inviato 8 Ottobre 2016 Sforzo controllato attivo e tenditori laterali liberi, giusto? Ovviamente si Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Niky199 Inviato 8 Ottobre 2016 Condividi Inviato 8 Ottobre 2016 Tra gli Italiani ha sempre lavorato bene In che senso Gallo? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agrario Inviato 8 Ottobre 2016 Condividi Inviato 8 Ottobre 2016 Avendo un confronto diretto con un costruttore di aratri non potrei desiderare ambito diverso per togliermi questo dubbio: io, in aratura entrosolco, uso sempre lo sforzo controllato lasciando al sollevatore il compito di garantire trazione, mentre 2 o 3 persone più anziane continuano a dirmi che lo sforzo controllato non va usato in aratura. Ora, lungi da me pretendere di saperne di più di 50enni...quindi chiedo a qualcuno che sappia confermarmi la giusta metodica. Sforzo controllato attivo e tenditori laterali liberi, giusto? Se non ti importa di mantenere la profondita' costante, usa lo sforzo, ma se vuoi fare un'aratura decente si usa veramente pochissimo lo sforzo, quel tanto che basta per non impiccare il motore Inviato dal mio HUAWEI SCL-L01 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fabio03 Inviato 8 Ottobre 2016 Condividi Inviato 8 Ottobre 2016 Io lo sforzo controllato lo metto a 6/7 nel caso di terreno franco argilloso, 1-2 su terreno medio impasto, comunque lo regolo in base a quando sento che funziona. Terreno con liquame. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gallo88 Inviato 8 Ottobre 2016 Condividi Inviato 8 Ottobre 2016 In che senso Gallo? Che sia come qualità dei materiali che come lavorazione (giro della terra, sforzo nel tirarlo, interramento dei residui), lavora molto bene, ovviamente tralasciando il buon Tolusso, che sfortunatamente non ho mai visto all'opera Inviato dal mio Nexus 5 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ggb58 Inviato 8 Ottobre 2016 Condividi Inviato 8 Ottobre 2016 (modificato) Avendo un confronto diretto con un costruttore di aratri non potrei desiderare ambito diverso per togliermi questo dubbio: io, in aratura entrosolco, uso sempre lo sforzo controllato lasciando al sollevatore il compito di garantire trazione, mentre 2 o 3 persone più anziane continuano a dirmi che lo sforzo controllato non va usato in aratura. Ora, lungi da me pretendere di saperne di più di 50enni...quindi chiedo a qualcuno che sappia confermarmi la giusta metodica. Sforzo controllato attivo e tenditori laterali liberi, giusto? Per la mia modesta esperienza, posso dire che, lo sforzo controllato è fondamentale per le trattrici in condizioni di lavirazioni tradizionali, non usarlo o usarlo in modo scorretto, vanifica anni di sviluppo, va detto però che l'attrezzatura deve essere concepita per, e li non voglio aprire ferite vecchie e dolorose, capisco che scontrarsi con la mentalità di altre generazioni sia ostico, la cosa migliore da farsi è dimostrare quello che si afferma, e mi raccomando i tenditori, usiamoli nel modo corretto, in spinta, non in trazione, saluti Gabriele Modificato 8 Ottobre 2016 da ggb58 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ducati TB Inviato 8 Ottobre 2016 Condividi Inviato 8 Ottobre 2016 Avendo un confronto diretto con un costruttore di aratri non potrei desiderare ambito diverso per togliermi questo dubbio: io, in aratura entrosolco, uso sempre lo sforzo controllato lasciando al sollevatore il compito di garantire trazione, mentre 2 o 3 persone più anziane continuano a dirmi che lo sforzo controllato non va usato in aratura. Ora, lungi da me pretendere di saperne di più di 50enni...quindi chiedo a qualcuno che sappia confermarmi la giusta metodica. Sforzo controllato attivo e tenditori laterali liberi, giusto? con aratro entro solco e terreno ondulato non riesco a concepire come si possa NON utilizzare lo sforzo controllato (ovviamente deve essere fatto funzionare correttamente e l'aratro deve rispondere bene alla variazione di regolazione) , ovvio che se il terreno non è omogeneo ti puoi trovare con solco che avere diverse profondità , ma se il tutto lavora correttamente la cosa è impercettibile, io regolo sempre in modo che lo spinotto nelle asole dei tiranti ,degli stegoli , sia al centro , quindi flottante , e tengo libera anche la barra oscillante dell'aratro , il terzo punto non è generalmente ne in compressione ne in trazione , lo vedi che oscilla leggermente nel millimetro di gioco dello spinotto , non ho nozioni per dirti se io faccio il giusto metodo , ma a me interessa il risultato finale : lavorazione finale corretta , aratura senza buchi , lavoro del trattore con meno sforzo possibile e consumi minori possibili , compatibilmente alla situazione. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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