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Aratri e l'aratura: come si regola l'aratro e le tecniche di aratura.


DjRudy

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si sono losanghe

 

qui invece aravo la colza e si sa che la colza lascia il terreno molto sciolto pur essendo argilloso, anzi fortemente argilloso, ma preso nel momento giusto si ara come il burro

Modificato da giovanniv
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  • 3 mesi dopo...

Ragazzi scusate, cosa devo misurare sul mio aratro per capirne la misura? Di fatto sto arando con un aratro che non so nemmeno se sia adatto al mio trattore e per capirlo credo sia logico iniziare dalle misure.

Grazie!

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mmmm allora cosi a naso forse sono versoi 46 o poco superiori...... ma per fare 40 cm con un 160 non ce la fai a tirarne 3 ???

 

Eh si ma quello ho e comprare un aratro superiore per 20ha di terra che lavoro non mi sembra un grande affare! Inoltre il 1580 è una macchina vecchiotta sulla quale ho già speso molti soldi per rotture e che preferisco non spremere troppo (in genere non supero i 2000g/min) per evitarne altre. Poi un'altro problema di quella macchina sono le marce, alla fine la scelta è limitata a due rapporti e bisogna lavorare sull'aratro per farle andare bene in tutte le terre e in tutte le condizioni, se comincio a mettere un aratro al limite delle possibilità della macchina poi rischio di dover andare troppo piano o di dover diminuire troppo la profondità di lavoro.

Ma al di la di questo proprio non esiste una misura da prendere sul versoio per misurarlo? Mi pare impossibile con tutti gli esperti che girano qua dentro...

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Per sapere se hai l'aratro adatto alla tua macchina premettendo che ogni costruttore di norma usa un suo numero di ala devi tenere in conto il peso.

1580 aratro da 14/15 ql. Se ari in solco in terra buona fai 40/45

 

Ah capisco, dunque non esiste uno standard di misurazione. Lo dovrei pesare quindi, beh così ad occhio direi che 15q li fa tutti però lo uso senza zavorre anteriori e nemmeno acqua nelle gomme ant e non vedo problemi in lavorazione: il trattore non slitta e il motore è correttamente sotto sforzo. Questo però allo stesso tempo mi lascia perplesso, se l'aratro è correttamente proporzionato per il trattore le zavorre anteriore servono per forza o se ne può fare a meno?

Uno volta ho provato anche a riempire le ruote di acqua ma francamente non ho visto differenze...

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Ah capisco, dunque non esiste uno standard di misurazione. Lo dovrei pesare quindi, beh così ad occhio direi che 15q li fa tutti però lo uso senza zavorre anteriori e nemmeno acqua nelle gomme ant e non vedo problemi in lavorazione: il trattore non slitta e il motore è correttamente sotto sforzo. Questo però allo stesso tempo mi lascia perplesso, se l'aratro è correttamente proporzionato per il trattore le zavorre anteriore servono per forza o se ne può fare a meno?

Uno volta ho provato anche a riempire le ruote di acqua ma francamente non ho visto differenze...

 

Solo una domanda, nei tenditori laterali dei bracciali, lasci le spine?

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Solo una domanda, nei tenditori laterali dei bracciali, lasci le spine?

He he he... un po mi vergogno a rispondere... Dunque, io fin'ora ho lavorato con i tenditori laterali praticamente bloccati e che lavorano in trazione sui bracci del sollevatori, come le vecchie catene insomma. Lo so, leggendo il forum ho appreso che è sbagliato, i tenditori vanno fatti lavorare in compressione. A mia discolpa dirò che ho applicato questo metodo perchè i tenditori posti in compressione si comportano di fatto come delle aste e quindi hanno molta meno resistenza meccanica di quando sono sollecitati a trazione. Magari con un aratro non è un problema ma un estirpatore, per esempio, si prende delle gran botte laterali che si scaricano proprio sui tenditori. Inoltre non mi piace per nulla che l'aratro durante le manovre col sollevamento alto si muova a destra e a sinistra dando delle gran botte su finecorsa.

 

Nonostante questo devo dire che lo sforzo controllato funziona molto bene, forse dipenderà dal fatto che i finecorsa proprio bloccati non sono e consentono un certo movimento dei bracci del sollevatore. Detto questo se sto sbagliando non ho problemi a cambiare metodo se qualcuno mi convince che avrei dei vantaggi a fare diversamente.

 

Al di la di questo, come mai la tua domanda sulle spine? (che ovviamente sono presenti e come detto bloccano i bracci sollevatore a trazione)

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He he he... un po mi vergogno a rispondere... Dunque, io fin'ora ho lavorato con i tenditori laterali praticamente bloccati e che lavorano in trazione sui bracci del sollevatori, come le vecchie catene insomma. Lo so, leggendo il forum ho appreso che è sbagliato, i tenditori vanno fatti lavorare in compressione. A mia discolpa dirò che ho applicato questo metodo perchè i tenditori posti in compressione si comportano di fatto come delle aste e quindi hanno molta meno resistenza meccanica di quando sono sollecitati a trazione. Magari con un aratro non è un problema ma un estirpatore, per esempio, si prende delle gran botte laterali che si scaricano proprio sui tenditori. Inoltre non mi piace per nulla che l'aratro durante le manovre col sollevamento alto si muova a destra e a sinistra dando delle gran botte su finecorsa.

 

Nonostante questo devo dire che lo sforzo controllato funziona molto bene, forse dipenderà dal fatto che i finecorsa proprio bloccati non sono e consentono un certo movimento dei bracci del sollevatore. Detto questo se sto sbagliando non ho problemi a cambiare metodo se qualcuno mi convince che avrei dei vantaggi a fare diversamente.

 

Al di la di questo, come mai la tua domanda sulle spine? (che ovviamente sono presenti e come detto bloccano i bracci sollevatore a trazione)

 

Perche è tipico di chi ha Fiat.

Fai confusione l'aratro sbatte perchè non stà fermo sulla barra, se tu avvicini i tenditori in compressione, voglio capire come fà a sbattere o spacca la barra o si schiacciano i bracciali, quindi via le spine, e non venirmi a dire che lo sforzo controllato funziona bene, perchè non può funzionare tirando sui tenditori.

Poi fai come credi ma sul manuale dice come regolare i tenditori, con tutte le attrezzature vanno liberi in trazione, appoggiati al fermo con attrezzo alto, fammi sapere come ti trovi e attento a non rompere l'aratro.

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Probabilmente non te ne accorgi e non hai bisogno delle zavorre perchè hai del terreno buono e quindi il 1580 in realtà ne avanza un bel pò. Altrimenti con i bracci semibloccati e sollevatore fiat saresti fermo.

 

Terreno buono... non troppo direi. Nel senso che se abbasso del tutto lo sforzo controllato il motore si soffoca senza che ci siano slittamenti delle ruote quindi direi che l'aratro, volendo, oltrepassa il carico che la il trattore può fornire e che la trazione delle ruote non manca di certo. Magari metterò delle foto.

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Perche è tipico di chi ha Fiat.

Fai confusione l'aratro sbatte perchè non stà fermo sulla barra, se tu avvicini i tenditori in compressione, voglio capire come fà a sbattere o spacca la barra o si schiacciano i bracciali, quindi via le spine, e non venirmi a dire che lo sforzo controllato funziona bene, perchè non può funzionare tirando sui tenditori.

Poi fai come credi ma sul manuale dice come regolare i tenditori, con tutte le attrezzature vanno liberi in trazione, appoggiati al fermo con attrezzo alto, fammi sapere come ti trovi e attento a non rompere l'aratro.

 

Mah non so cosa dire, l'aratro mi pare regolato bene perchè lascia la terra rivoltata uniformemente, il trattore fila via dritto come un chiodo tanto che potrei scendere mentre ara. Lo sforzo controllato fa lavorare il motore a regime costante e si sentono chiaramente i colpettini che il sollevatore da continuamente per controllare lo sforzo. Francamente sto povero sollevatore che denigrate tutti non saprei cosa dovrebbe fare più di questo...

 

Comunque proverò certamente a mollare i tenditori e vediamo cosa cambia.

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Mah non so cosa dire, l'aratro mi pare regolato bene perchè lascia la terra rivoltata uniformemente, il trattore fila via dritto come un chiodo tanto che potrei scendere mentre ara. Lo sforzo controllato fa lavorare il motore a regime costante e si sentono chiaramente i colpettini che il sollevatore da continuamente per controllare lo sforzo. Francamente sto povero sollevatore che denigrate tutti non saprei cosa dovrebbe fare più di questo...

 

Comunque proverò certamente a mollare i tenditori e vediamo cosa cambia.

 

Appunto dicevo, puoi lavorare con un trivomere, visto che lavori con un bivomere senza sforzo controllato,

la potenza che ha il trattore la valorizzi con il carico che riesci a trasferire, con un bivomere la macchina non si carica adeguatamente e non esprimerà mai il suo potenziale.

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nemox anche io aro con un fiat serie 80 e il sollevatore purtroppo è il suo punto debole.. anche noi riusciamo a regolare a perfezione l'aratro.. il trattore sta sempre con il gas a martello (2800 giri) pedale differenziale sempre premuto e va che è una meraviglia è solo che quando l'aratro trova un punto un po' più morbido sprofonda giù (perchè io aro sempre con la manetta del sollevatore a fondo corsa o poco meno) e allora sono costretto a correggere perchè lui è molto lento e rimarrei fermo lì a slittare o il trattore morirebbe.. succede raramente ma se tipo al vicino gli è scappata l'acqua dal mais capita!!

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Perche è tipico di chi ha Fiat.

Fai confusione l'aratro sbatte perchè non stà fermo sulla barra, se tu avvicini i tenditori in compressione, voglio capire come fà a sbattere o spacca la barra o si schiacciano i bracciali, quindi via le spine, e non venirmi a dire che lo sforzo controllato funziona bene, perchè non può funzionare tirando sui tenditori.

Poi fai come credi ma sul manuale dice come regolare i tenditori, con tutte le attrezzature vanno liberi in trazione, appoggiati al fermo con attrezzo alto, fammi sapere come ti trovi e attento a non rompere l'aratro.

 

io ho un trattore fiat con i tenditori a catena, come ti avevo già detto l'anno scorso li tengo abbastanza tesi, l'attrezzo non ha modo di oscillare, e questa è una necessità per me che lavoro in pendenza, però lo sforzo controllato fa il suo lavoro, per come lo uso io va benone..

 

Mah non so cosa dire, l'aratro mi pare regolato bene perchè lascia la terra rivoltata uniformemente, il trattore fila via dritto come un chiodo tanto che potrei scendere mentre ara. Lo sforzo controllato fa lavorare il motore a regime costante e si sentono chiaramente i colpettini che il sollevatore da continuamente per controllare lo sforzo. Francamente sto povero sollevatore che denigrate tutti non saprei cosa dovrebbe fare più di questo...

 

Comunque proverò certamente a mollare i tenditori e vediamo cosa cambia.

 

una votla si arava impostando la posizione del sollevatore, per regolare lo sforzo controllato si regolava la leva alzandola finchè non is notava che il sollevatore cominciava ad alzare, quindi si dava un colpettino verso il basso, giusto per dare un limite al sollevatore, specie quando si aravano campi mai toccati prima..

 

in questa maniera se il sollevatore dovesse avere un carico improvviso (grossa pietra, radice) dovrebbe alzare l'aratro preservandolo da rotture..

 

vero fino a un certo punto, perchè una volta è stato preso un pozzeto nascosto e piegato il telaio dell'aratro..

 

 

io invece faccio così: l'apertura del primo solco si fa con la sola posizione, giù tutto quello che l'aratro scende, una volta che la terra comincia a salire sopra il vomere (ed il trattore fatica ad avanzare) si alza leggermente la posizione, magari anche alzando ed abbassando un po' la leva..

 

aperto il primo solco ci si entra, la posizione si regola a zero (tutto abbassato) e si parte lentamente, l'aratro scende sempre di più, una volta che comincia ad essere sommerso dalal terra si tira su la leva dell' sforzo controllato e lo si vede lavorare, si tira su finchè l'aratro non sta alla giusta altezza, poi praticamente non tocco più le regolazioni, a meno id non trovare terra più dura, dove tolgo un filo di ssforzo controllato, per farlo stare più giù, o quando trovo vene molto cedevoli, dove lo sforzo controllato non sostiene l'aratro perchè non sente molto sforzo..

 

la differenza tra i due metodi? non molta su terreni leggeri, noto un miglioramento su terreni particolarmente scivolosi ed in aratura in salita, il vantaggio più grande è nell'uscire dal solco in testata, con il vecchio sistema di sforzo e posizione bisognava andare ad abbassare tutto il sollevatore non appena la ruota anteriore usciva dal solco, perchè altrimenti uscendo con la psoteriore si alzava l'aratro, con il solo sforzo controllato no..se trovo un sasso grande in solco il trattore si alza ma l'aratro prosegue costante..

 

nel ripartire con posizione+sforzo bisognava tenere la leva tutta giù i primi due metri (già abbassata dal giro precedente uscendo dal solco) e poi riportarla al livello, con il solo sforzo no..

 

unico difetto con il solo sforzo, ribaltando l'aratrosu un terreno dove la testata ha un'impennata forte, nel ripartire, avendo l'aratro il ribaltamento meccanico, cambiando la geometria del terzo punto fa un po' fatica a piantarsi, nel senso che lo sforzo cntrollato tiene su l'aratro, gli fa sfiorare appena il terreno..

 

io ho provato questa primavera a lasciare molto laschi i tenditori laterali come mi aveva suggerito gabriele per far rendere meglio lo sforzo controllato ma non ho riscontrato differenze..

 

insomma per me lo sforzo controllato fiat va bene, unico difetto che ha che quando arrivo nei terreni più tenaci nei punti dove si parte a spandereil letame e ce n'è veramente tanto (più di 20 centimentri dove si apre il portellone dello spandi) lo sforzo di trazione è contante in tutto il campo, il grip crolla ed il trattore tende a slittare moltissimo, quindi tendo ad entrare enl mucchio un po' lanciato e se slitta parecchio do un impulso con il lift o matic, alzo tutto e subito abbasso tutto, per un istante ho molto più carico sulle ruote e riesco ad avanzare bene comunque (anche perchè il mucchio è lungo un paio di metri al massimo)..

 

 

poi se qualcuno ha trovato un sistema migliore, ha consigli, domande o critiche io sono qui..

 

ma per quanto si parli male dello sforzo controllato fiat io non mi lamento, anzi devo dire che non trovo vantaggi rispetto alla sac del same condor, solo che il fiat in più ha il lift o matic, molto comodo..

 

per completezza devo dire che non ho mai provato ad usare solo sforzo controllato con il same, sempre sforzo più posizione (misto)..

 

poi io ho sempre preferito tenere l'aratro monovomente sempre un filo puntato, una cosa minima, tipo un centimetro di differenza di altezza tra inizio e fine del tallone nei terreni più difficili, in maniera che l'aratro tenda sempre a piantarsi durante il lavoro, tenendolo su con il sollevatore si ha leggermente più carico al sollevatore..

 

 

 

ciao

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neanch'io con l'880/5 sono mai riuscito ad usare lo sforzo controllato... la macchina tira (riesco ad usare la quarta media con un bivomere in tanti appezzamenti) finchè la terra è buona, si sente che ogni tanto il motore cala se diventa più duretta ma ad esempio l'anno scorso si era piantato il terzista con la botte a 3 assi in un punto e se aspettavo lo sforzo controllato.... probabilmente sarei ancora là :asd:

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nel ripartire con posizione+sforzo bisognava tenere la leva tutta giù i primi due metri (già abbassata dal giro precedente uscendo dal solco) e poi riportarla al livello, con il solo sforzo no..

 

unico difetto con il solo sforzo, ribaltando l'aratrosu un terreno dove la testata ha un'impennata forte, nel ripartire, avendo l'aratro il ribaltamento meccanico, cambiando la geometria del terzo punto fa un po' fatica a piantarsi, nel senso che lo sforzo cntrollato tiene su l'aratro, gli fa sfiorare appena il terreno..

 

io ho provato questa primavera a lasciare molto laschi i tenditori laterali come mi aveva suggerito gabriele per far rendere meglio lo sforzo controllato ma non ho riscontrato differenze..

 

 

Anch'io ho avuto Fiat e lo sforzo controllato praticamente funzionava solo nel libretto di manutenzione , le catene o tenditori comunque sempre con gioco mai tese , nel limite del possibile avere gioco pari nei due tiranti , ma per chi ara in collina non sempre si riesce .

saluti

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