PaoloPd Inviato 2 Febbraio 2015 Condividi Inviato 2 Febbraio 2015 (modificato) ... lo pososno fare gli agricoltori che sono i padroni dell'associazione... E quindi sarebbe ora che gli agricoltori protestassero contro le associazioni! Dimmi quante volte sei riuscito a parlare con qualcuno che contasse e che ascoltasse le tue rimostranze. Gli agricoltori NOn sono padroni di nulla e fra poco anche della loro terra verranno esautorati. Tu cdredi che i dirigenti sindacali si facciano mettere i piedi in testa da un agricoltore sapendo che gli agricoltori, di fondo sono individualisti, pavidi e sopratutto diffidenti? Pensi che loro si faranno facilmente mettere al,a porta da un gruppo di persone che "lavorano la terra" loro che al massimo si sporcano le scarpe quando piove? Se ne strafottono di noi e poiché non abbiamo i zebedei dei francesi che li avrebbero già fracassati ci dobbiamo anche sorbire le loro romanzate politiche. :meglio tacere sennò la mia azienda sarà la prima ad essere sorteggiata da un controllo: usl, finanza, pac, ecocondizionalità e chi più ne ha ne metta gli unici che potrebbero ribellarsi sono i pensionati ma non lo faranno mai Ecco la piaga! Ecco il sistema ricattatorio del parassitismo pubblico, ecco la feccia immonda che non serve a nulla se non ad auto-alimentarsi con i nostri soldi però! Questa gente, che dovrebbe fare l'inchino ogni volta che entra un agricoltore e invece ti guarda come un rompi balle della malora, ha perso completamente l'ossequiosità che si manifesta a chi ti paga lo stipendio, ha perso il senso dell'onore e del rispetto per il proprio e altrui lavoro. Unico scopo è spremere a più non posso il contribuente. Noi agricoltori non siamo padroni di nulla e le associazioni sindacali sono ormai un corpo estraneo alla nostra attività, fanno solo lavoro burocratico come qualsiasi altro ufficio pubblico. Modificato 2 Febbraio 2015 da MET80100 unione messaggi consecutivi Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
nhsard Inviato 2 Febbraio 2015 Condividi Inviato 2 Febbraio 2015 Dimmi quante volte sei riuscito a parlare con qualcuno che contasse e che ascoltasse le tue rimostranze. Gli agricoltori NOn sono padroni di nulla e fra poco anche della loro terra verranno esautorati. Tu cdredi che i dirigenti sindacali si facciano mettere i piedi in testa da un agricoltore sapendo che gli agricoltori, di fondo sono individualisti, pavidi e sopratutto diffidenti? Pensi che loro si faranno facilmente mettere al,a porta da un gruppo di persone che "lavorano la terra" loro che al massimo si sporcano le scarpe quando piove? Se ne strafottono di noi e poiché non abbiamo i zebedei dei francesi che li avrebbero già fracassati ci dobbiamo anche sorbire le loro romanzate politiche. Ecco la piaga! Ecco il sistema ricattatorio del parassitismo pubblico, ecco la feccia immonda che non serve a nulla se non ad auto-alimentarsi con i nostri soldi però! Questa gente, che dovrebbe fare l'inchino ogni volta che entra un agricoltore e invece ti guarda come un rompi balle della malora, ha perso completamente l'ossequiosità che si manifesta a chi ti paga lo stipendio, ha perso il senso dell'onore e del rispetto per il proprio e altrui lavoro. Unico scopo è spremere a più non posso il contribuente. Noi agricoltori non siamo padroni di nulla e le associazioni sindacali sono ormai un corpo estraneo alla nostra attività, fanno solo lavoro burocratico come qualsiasi altro ufficio pubblico. come nn quotarti !!!!!! i sindacati per come sono ora strutturati , nn sono da cambiare , sono da CANCELLARE !!!!! libretto uma , domanda unica , benessere animale , le varie pratiche le farei fare da ciascuno di noi tramite internet , o tramite gli uffici argea che per quante porcate facciano , come serietà , sono anni luce meglio dei vari sindacati i sindacati potrebbero e dovrebbero rappresentare un'alternativa alle soluzioni sopracitate e nn UN OBBLIGO !!! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Beppe66 Inviato 3 Febbraio 2015 Condividi Inviato 3 Febbraio 2015 nn credo che cose simili capitino solo alla coldiretti in ogni caso , io li ho mollati da tempo ps. ma quale buon razzi..........ma per carità...... ......ma prendi esempio da un simile personaggio........??? è proprio facendo simili ragionamenti che ci inchiappettano sempre più !!! ma quale controllo finanza usl ecc. ...... cerca di essere sempre in regola , altrimenti sarai sempre ricattabile !!! è vero che le regole sono tante , ma a volte basta rispettare le regole basilari.... se poi uno vuole fare l'anarchico .............amen .... Tranquillo non preoccuparti la mia era una battuta sarcastica mi dispiace che non l'hai capita comunque la mia azienda è perfettamente in regola facciamo tutti gli smaltimenti a norma di ecocondizionalità con tutti i registri, abbiamo anche istituito un consorzio regionale per lo smaltimento delle carcasse animali,e da te come funzionana in merito? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
giancarlo56 Inviato 3 Febbraio 2015 Condividi Inviato 3 Febbraio 2015 Interessanti novità......... http://www.risoitaliano.eu/aiuti-pac-la-ripartizione-nazionale/ Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Simone 83 Inviato 3 Febbraio 2015 Condividi Inviato 3 Febbraio 2015 Piccolo OT Oggi ad una riunione Coldiretti dove era presente un pezzo grosso della Coldiretti... La notizia del mega stipendio si è diffusa tra tutti, incredibile... Al pezzo grosso hanno fatto trovare sul tavolo l'articolo dell'Espresso... Poi molti lo hanno attaccato... Ha cercato di arrampicarsi sugli specchi per cavarsi d'impiccio ma il risultato è stato demagogico come la politica ci ha abituato.... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
nhsard Inviato 3 Febbraio 2015 Condividi Inviato 3 Febbraio 2015 Tranquillo non preoccuparti la mia era una battuta sarcastica mi dispiace che non l'hai capita comunque la mia azienda è perfettamente in regola facciamo tutti gli smaltimenti a norma di ecocondizionalità con tutti i registri, abbiamo anche istituito un consorzio regionale per lo smaltimento delle carcasse animali,e da te come funzionana in merito? ok allora ti ho frainteso per lo smaltimento carcasse e reflui, nn ho animali , quindi nn ti so dire per quei pochi involucri dei fitofarmaci che uso , per lo smaltimento mi appoggio a un'altra azienda come la legge permette di fare @ Giancarlo 56 ho letto l'articolo , ma nn capisco a quali novità ti riferisci @ Simone 83 sarei andato via dalla riunione SENZA VOCE Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
PaoloPd Inviato 3 Febbraio 2015 Condividi Inviato 3 Febbraio 2015 Piccolo OT Oggi ad una riunione Coldiretti dove era presente un pezzo grosso della Coldiretti... La notizia del mega stipendio si è diffusa tra tutti, incredibile... Al pezzo grosso hanno fatto trovare sul tavolo l'articolo dell'Espresso... Poi molti lo hanno attaccato... Ha cercato di arrampicarsi sugli specchi per cavarsi d'impiccio ma il risultato è stato demagogico come la politica ci ha abituato.... E nessuno gli ha spaccato le rotule delle ginocchia? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
PaoloPd Inviato 4 Febbraio 2015 Condividi Inviato 4 Febbraio 2015 Anche se vado fuori temo spero che il moderatore abbia un po' di pazienza. Oggi mi sono proprio incannato come spesso mi accade in questi ultimi tempi, ma quando ci vuole ci vuole. Forse sfondo una porta aperta a moltissimi di voi che forse ne avete già discusso, ma siccome sono novizio in questo settore credo che sia ora di puntare i piedi in maniera molto dura. Il fatto riguarda ai prezzi di ricondizionamento delle sementi (Mais, Soia e granaglie varie) ovvero le spese che i vari consorzi/sementieri/privati attuano a spese dell'agricoltore. Nell'andare a prendermi i soldi che mi avevano promesso, ma che non mi hanno dato, faccio alcuni conti alla luce del sole, come un povero deficiente e chiedo quale è la media annua dell'umidità di conferimento del mais, per esempio. Mi rispondono beatamente che la mediasi aggira tra il 22/27 come minimo e massimo, da moltissimi anni. Li guardo e chiedo loro, da moltissimi anni? Sì, è la risposta. Ahhhh, bene, dico, allora da moltissimi anni voi fottete tutti gli agricoltori, è proprio un bel consorzio (NB il consorzio del Nord-est è uno dei più grossi e con grandi buchi e grandi "maganrie!!!!)! Mi guardano e mi chiedono: non capisco! E' presto detto: la media dell'umidità dei conferimenti è del 22/27 % ma voi pagate con riferimento al 14%, quindi chiedo quando vi è stato consegnato mais al 14%? Risposta: mai! Ahhh bene dico io, quindi sono anni che fottete gli agricoltore sulla base di paramentri impossibili da ottenere, giusto? E chi vi chiede il 14% di umidità? Risposta: i sementieri e i mangimifici. Bene, dico io, ma sicuramente farete pagare a loro il prezzo dell'essicazione, quindi voi, CONSORZIO degli agricoltori fate pagare due volte l'essicazione, una all'agricoltore ed un'altra all'acquirente (sorrisetto malefico dell'interlocutore!) fatto questo confermato da un dirigente di una grossa azienda di essicatoi del padovano! Allora chiedo, ma perché noi agricoltori "co*****" dobbiamo sottostare ad una imposizione di questa genere? Perché pagare per un ricondizionamento che non è possibile per l'agricoltore visto che la media va dal 22 al 27%? Risposta, queste sono le regole ed io aggiungo: per i truffatori sicuramente! E assurdo che noi si debba pagare una cosa che altri richiedono, dato che il prezzo "dovrebbe" essere funzione della domanda e dell'offerta, indipendentemente dall'umidità del prodotto, questo è un problema che dovrebbe curarsi chi acquista successivamente la semente. Poi ricadrà sul consumatore finale, ma facciamoci due conti: 50 centesimi a quintale sul consumatore nemmeno si avvertono, mentre per l'agricoltore che magari produce una bella quantità di granaglia sono tanti soldi che ci rimette a vantaggio del consorzio e din tutta quella letora di parassiti. Mi hanno detto che sono il primo che fa questione per una cosa del genere, il primo? Ma stracanile infame, per fare un infame di quintale cosa caspita abbiamo sudato? E tu, boia d'un mondo ladro, mi fai questa domanda da parassita ????? Morale...signori agricoltori è ora che ci si prenda in mano molte cose a cominciare proprio da queste "insignificanti" questioni, come mi hanno detto, perché, se non ve lo siete accorto, lentamente e con molta persuasione ce lo stanno ........e dovete incazzarvi duri, protestare, battere i pungi ed evitare i sorrisi ma squadrarli dall'alto in basso come delle pezze da piedi, che altro non sono. Ma è il mercato hanno continuato a dirmi, che fa va contro il mercato? Scusi, ho risposto loro, quale mercato? Non credo che gli agricoltori abbiano deciso questo genere di truffa, assolutatemto no, credo anzi che molti sarebbero ben contenti d sapere che le loro granaglie sono conferite ad un prezzo che faccia riferimento alla domand e all'offerta, indipendentemente dall'umidità che DEVE PAGARSI chi necessità della semente. Scusate lo sfogo e la lunghezza del post, ma questo vale per tutta la catena produttiva dell'agricoltura, come ad esempoio i concimi, che guarda caso strano sono già aumentati, in questi ultimi 1,5 mese di 4/5 euro/qle....come l'urea, il concime più idoota chepossa esistere e che a produrlo non costa una betaa fava di nulla, qualche centesimo di euro al quintale. Possiamo incazzarci duri da mandare tutto all'aria???? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nik91 Inviato 4 Febbraio 2015 Condividi Inviato 4 Febbraio 2015 ciao a tutti e scusate ma non sapevo in che discussione inserirlo e ho scelto questa, ho letto in un giornale di un certo ttip (transatlantic trade and investment partnership) che verrà stipulato tra europa e usa e consentirà all' america di importare i suoi prodotti in tutta europa senza dazi doganali ora secondo voi è una bufala o è realtà? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Mirko-93 Inviato 4 Febbraio 2015 Condividi Inviato 4 Febbraio 2015 Ne.ho sentito parlare, purtroppo non è una.bufala un accordo che è gia in trattativa da luglio 2013, tuttavia l unione europea da quel che.so non.è troppo convinta su questo" accordo" Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonytorri Inviato 4 Febbraio 2015 Condividi Inviato 4 Febbraio 2015 Anche se vado fuori temo spero che il moderatore abbia un po' di pazienza. Oggi mi sono proprio incannato come spesso mi accade in questi ultimi tempi, ma quando ci vuole ci vuole. Forse sfondo una porta aperta a moltissimi di voi che forse ne avete già discusso, ma siccome sono novizio in questo settore credo che sia ora di puntare i piedi in maniera molto dura. Il fatto riguarda ai prezzi di ricondizionamento delle sementi (Mais, Soia e granaglie varie) ovvero le spese che i vari consorzi/sementieri/privati attuano a spese dell'agricoltore. Nell'andare a prendermi i soldi che mi avevano promesso, ma che non mi hanno dato, faccio alcuni conti alla luce del sole, come un povero deficiente e chiedo quale è la media annua dell'umidità di conferimento del mais, per esempio. Mi rispondono beatamente che la mediasi aggira tra il 22/27 come minimo e massimo, da moltissimi anni. Li guardo e chiedo loro, da moltissimi anni? Sì, è la risposta. Ahhhh, bene, dico, allora da moltissimi anni voi fottete tutti gli agricoltori, è proprio un bel consorzio (NB il consorzio del Nord-est è uno dei più grossi e con grandi buchi e grandi "maganrie!!!!)! Mi guardano e mi chiedono: non capisco! E' presto detto: la media dell'umidità dei conferimenti è del 22/27 % ma voi pagate con riferimento al 14%, quindi chiedo quando vi è stato consegnato mais al 14%? Risposta: mai! Ahhh bene dico io, quindi sono anni che fottete gli agricoltore sulla base di paramentri impossibili da ottenere, giusto? E chi vi chiede il 14% di umidità? Risposta: i sementieri e i mangimifici. Bene, dico io, ma sicuramente farete pagare a loro il prezzo dell'essicazione, quindi voi, CONSORZIO degli agricoltori fate pagare due volte l'essicazione, una all'agricoltore ed un'altra all'acquirente (sorrisetto malefico dell'interlocutore!) fatto questo confermato da un dirigente di una grossa azienda di essicatoi del padovano! Allora chiedo, ma perché noi agricoltori "co*****" dobbiamo sottostare ad una imposizione di questa genere? Perché pagare per un ricondizionamento che non è possibile per l'agricoltore visto che la media va dal 22 al 27%? Risposta, queste sono le regole ed io aggiungo: per i truffatori sicuramente! E assurdo che noi si debba pagare una cosa che altri richiedono, dato che il prezzo "dovrebbe" essere funzione della domanda e dell'offerta, indipendentemente dall'umidità del prodotto, questo è un problema che dovrebbe curarsi chi acquista successivamente la semente. Poi ricadrà sul consumatore finale, ma facciamoci due conti: 50 centesimi a quintale sul consumatore nemmeno si avvertono, mentre per l'agricoltore che magari produce una bella quantità di granaglia sono tanti soldi che ci rimette a vantaggio del consorzio e din tutta quella letora di parassiti. Mi hanno detto che sono il primo che fa questione per una cosa del genere, il primo? Ma stracanile infame, per fare un infame di quintale cosa caspita abbiamo sudato? E tu, boia d'un mondo ladro, mi fai questa domanda da parassita ????? Morale...signori agricoltori è ora che ci si prenda in mano molte cose a cominciare proprio da queste "insignificanti" questioni, come mi hanno detto, perché, se non ve lo siete accorto, lentamente e con molta persuasione ce lo stanno ........e dovete incazzarvi duri, protestare, battere i pungi ed evitare i sorrisi ma squadrarli dall'alto in basso come delle pezze da piedi, che altro non sono. Ma è il mercato hanno continuato a dirmi, che fa va contro il mercato? Scusi, ho risposto loro, quale mercato? Non credo che gli agricoltori abbiano deciso questo genere di truffa, assolutatemto no, credo anzi che molti sarebbero ben contenti d sapere che le loro granaglie sono conferite ad un prezzo che faccia riferimento alla domand e all'offerta, indipendentemente dall'umidità che DEVE PAGARSI chi necessità della semente. Scusate lo sfogo e la lunghezza del post, ma questo vale per tutta la catena produttiva dell'agricoltura, come ad esempoio i concimi, che guarda caso strano sono già aumentati, in questi ultimi 1,5 mese di 4/5 euro/qle....come l'urea, il concime più idoota chepossa esistere e che a produrlo non costa una betaa fava di nulla, qualche centesimo di euro al quintale. Possiamo incazzarci duri da mandare tutto all'aria???? Non ho ben capito pure il il problema. A parte che si può evitare di andare al consorzio. MA il mercato è fatto di bollettini del verde e del secco. Se prendi quelli del verde si basano su 25 di umidità. Da li ci sono delle tabelle per modificare i punti in più o in meno. Mentre sul secco si parla del 14. Li c'è poco da fare, il mais si conserva a queste umidità..... E c'è da essiccarlo. Non è vero che le ditte mangimistiche pagano l'essiccazione. Loro lo pagano a prezzo di bollettino. E non è neppure vero che nessuno conferisce al 14 chi selo secca lo fà.... Poi c'è tutta un'arte dietro che va dal ghiacciarlo per tenerlo qualche punto in più a qualche mezzo punto fregato. Ma è pur vero che li c'è gente che si arricchisce. Ma c'è sempre un rischio. Chi si prende questo rischio? Se il masi va a male chi lo ripaga? Capisco lo sfogo per dei prezzi che sono a dir poco assurdi se non vergognosi. Con tutte le spese che ci sono oggi non si campa. Però non penso che si l'essiccatoio il problema. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
valtra Inviato 4 Febbraio 2015 Condividi Inviato 4 Febbraio 2015 paolopd ...non ho capito niente di tutta quella pappardella se parli di mais la legge di mercato ovvero il contratto 103 prevede prodotto secco al 13% ,con uno scarto dell 1% etc etc vatti a leggere il contratto se tu consegni mais verde e lo vendi secco devi pagare le spese di trasformazione (quindi essiccazione ,movimentazione) e visto che da verde a secco i qli calano (per forza togli acqua) ti verrà pagato la rimanenza Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
PaoloPd Inviato 4 Febbraio 2015 Condividi Inviato 4 Febbraio 2015 E' l'ennesimo regalo che i camerieri della UE stanno facendo a vantaggio delle grandi imprese americane. Inoltre, e questa è la peggiore cosa, queste aziende potranno citare in causa uno stato per inadempienza contrattuale, il che vuol dire che la sovranità dello stato ha lo stesso valore degli accordi commerciali tra due aziende. Non dimentichamo che i vantaggi europei, a parte Francia e Germania e Olanda in cui le grandi aziende del settore agricolo la fanno da padrone, per gli altri paesi sarà un salasso di prima categoria. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nik91 Inviato 4 Febbraio 2015 Condividi Inviato 4 Febbraio 2015 speriamo che non facciano questo contratto altrimenti ho paura che la nostra economia cade dalla padella alla brace:barbecue: Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Furia Inviato 4 Febbraio 2015 Condividi Inviato 4 Febbraio 2015 Chiedo a Rico (e ovviamente a chi ne sa qualcosa), se è vero che per percepire la futura domanda PAC sia obbligatorio aver registrato i contratti di affitto, e non valga più l'autocertificazione. Ora, è da molto che se ne parla (2012) ma tra ricorsi, sburocratizzazione ecc, non si è capito più nulla e non ho trovato nulla nemmen sul sito di agea. Posso assicurare che dal 2012 ad oggi in quelle piccole particelle non registrate ho percepito Pac, gasolio ecc. Grazie per le risposte. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Elsi Inviato 4 Febbraio 2015 Condividi Inviato 4 Febbraio 2015 [h=2]Riforma Pac, in discussione il decreto sui pagamenti diretti[/h] [h=3]26/01/2015[/h] pubblicato in: Economia - Attualità Stampa RSS Feed Riduci le dimensioni del testo Aumenta le dimensioni del testo Al fine di completare la normativa nazionale relativa all’attuazione del nuovo regime dei pagamenti diretti il Ministero delle Politiche agricole sta discutendo un ulteriore Decreto attuativo nel quale definire alcuni importanti aspetti del DM 6513 del 18 novembre 2014. I temi più importanti oggetto di discussione sono la definizione dell’attività agricola, le modalità di calcolo del valore dei futuri diritti all’aiuto, il piano colturale, gli adempimenti legati al greening e ulteriori disposizioni settoriali e territoriali. Il Regolamento 1307/2013 definisce l’attività agricola come: la produzione, l’allevamento o la coltivazione di prodotti agricoli, compresi la raccolta, la mungitura, l’allevamento e la custodia degli animali per fini agricoli; il mantenimento di una superficie in uno stato idoneo al pascolo o alla coltivazione; lo svolgimento di un’attività agricola minima sulle superfici agricole naturalmente mantenute in uno stato idoneo al pascolo o alla coltivazione. Attraverso il DM attuativo saranno definite le attività che l’agricoltore dovrà svolgere al fine di garantire il mantenimento delle superfici e lo svolgimento dell’attività agricola minima. In particolare, qualora si tratti di superfici a pascolo sulle quali sono svolte pratiche con carattere tradizionale (si tratta in sostanza di quei pascoli nei quali non si ha la prevalenza di erba, che sono oggetto di pratiche tradizionali e non ammissibili nelle precedenti programmazioni), come attività volta al mantenimento probabilmente si sceglierà il pascolamento per il quale sarà definito un carico minimo e massimo espresso in UBA per ettaro l’anno. Allo stesso modo, per le superfici naturalmente mantenute in uno stato idoneo al pascolo o alla coltivazione per le quali è richiesto lo svolgimento di un’attività minima, quest’ultima è stata individuata nel pascolamento; tuttavia l’obbligo di pascolamento puo’ essere evitato qualora l’agricoltore sia in grado di dimostrare di aver effettuato almeno uno sfalcio all’anno oppure un’altra operazione colturale volta al miglioramento del pascolo. Altro tema importante è la ricognizione preventiva: Agea Coordinamento entro il 15 aprile 2015 pubblicherà l’elenco che consentirà di individuare i potenziali beneficiari all’aiuto per il 2015 e renderà disponibili le potenziali superfici ammissibili ai fini dell’assegnazione e dell’attivazione dei titoli. Le modalità e le procedure per le attività di ricognizione saranno definite da Agea coordinamento con apposita circolare. In merito agli adempimenti connessi al greening, nel Decreto è specificato che, per l’anno di domanda Unica 2015, gli agricoltori non potranno avvalersi delle pratiche equivalenti per assolvere agli impegni del greening. Inoltre, relativamente al piano colturale che costituirà la base dei controlli amministrativi, esso dovrà essere redatto con riferimento all’anno di domanda Unica e dovrà fornire indicazioni circa il genere, la specie e l’epoca di semina o di trapianto delle colture al fine di verificare il rispetto della diversificazione. Molto importanti le novità introdotte per le Efa (Aree di interesse ecologico). Potranno essere incluse nelle fasce tampone le fasce di vegetazione ripariale di larghezza fino a 10 metri. Inoltre, ai fini Efa, non è consentita la coltivazione delle azotofissatrici ad una distanza inferiore a 10 metri dal ciglio di sponda dei corpi idrici individuati dalle Regioni e Province autonome ai sensi del D.lgs 3 aprile 2006, n. 152 e ad una distanza inferiore a 5 metri dal ciglio di sponda dei restanti corsi d’acqua. Su indicazione della Commissione dalla definizione di bosco ceduo a rotazione rapida sarà eliminata la specie “Eucaliptus”, in quanto non considerata come indigena. Inoltre sulle suddette superfici sarà applicato l’obbligo di non utilizzo di fitosanitari, ad eccezione dei bioinsetticidi e sarà consentito l’utilizzo di interventi biotecnologici. Infine, una delle novità più importanti riguarda il trasferimento dei diritti senza terra. In caso di trasferimento di diritti all’aiuto senza i corrispondenti ettari ammissibili è riversato nella riserva nazionale il 30% dei valori unitari annuali del diritto trasferito senza gli ettari ammissibili corrispondenti, oppure l’importo equivalente espresso in numero di diritti all’aiuto. Gli uffici del Caa Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. Il presente articolo rientra nel progetto “La nuova PAC – Tra sostenibilità e innovazione. Impatti sulle aree rurali” cofinanziato dall’Unione Europea – DG AGRI. I pareri in esso espressi impegnano soltanto l’autore e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione ufficiale della Commissione Europea. http://www.ilpuntocoldiretti.it/attualita/Pagine/RiformaPac,indiscussioneildecretosuipagamentidiretti.aspx Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rico Inviato 5 Febbraio 2015 Condividi Inviato 5 Febbraio 2015 Chiedo a Rico (e ovviamente a chi ne sa qualcosa), se è vero che per percepire la futura domanda PAC sia obbligatorio aver registrato i contratti di affitto, e non valga più l'autocertificazione. Ora, è da molto che se ne parla (2012) ma tra ricorsi, sburocratizzazione ecc, non si è capito più nulla e non ho trovato nulla nemmen sul sito di agea. Posso assicurare che dal 2012 ad oggi in quelle piccole particelle non registrate ho percepito Pac, gasolio ecc. Grazie per le risposte. Si è obbligatoria la registrazione dei contratti di affitto, l'obbligo è riportato sul manuale dei controlli e sul manuale per gli operatori del CAA. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
PaoloPd Inviato 8 Febbraio 2015 Condividi Inviato 8 Febbraio 2015 A parte che si può evitare di andare al consorzio. MA il mercato è fatto di bollettini del verde e del secco. Se prendi quelli del verde si basano su 25 di umidità. Da li ci sono delle tabelle per modificare i punti in più o in meno. Mentre sul secco si parla del 14. Li c'è poco da fare, il mais si conserva a queste umidità..... E c'è da essiccarlo. Non è vero che le ditte mangimistiche pagano l'essiccazione. Loro lo pagano a prezzo di bollettino. E non è neppure vero che nessuno conferisce al 14 chi selo secca lo fà.... Poi c'è tutta un'arte dietro che va dal ghiacciarlo per tenerlo qualche punto in più a qualche mezzo punto fregato. Ma è pur vero che li c'è gente che si arricchisce. Ma c'è sempre un rischio. Chi si prende questo rischio? Se il masi va a male chi lo ripaga? Capisco lo sfogo per dei prezzi che sono a dir poco assurdi se non vergognosi. Con tutte le spese che ci sono oggi non si campa. Però non penso che si l'essiccatoio il problema. Rispondo velocemente: - il mercato vale per tutti (consorzi, sementieri mangimifici ecc.ecc. - i bollettini e le borse fanno solo riferimento al 14% di umidità, poi c'è che te l'acquista al verde, ma ti mette in conto il ricondizionamento - le ditte che acquistano la semente pagano e come se pagano, come ho già detto me l'ha confermato un venditore di essicatoi, ma certe cose è bene non farle sapere... - è vero che anch'io posso conferire al 14 o forse meno, ma con che spesa???Ovvero investo qualche decina di migliaia di euro per un mercato che paga a malapena il costo di produzione. Certo avendo almeno 300 ettari forse sarebbe fattibile, ma sotto i 100 è solo costo puro! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rico Inviato 8 Febbraio 2015 Condividi Inviato 8 Febbraio 2015 Rispondo velocemente: - le ditte che acquistano la semente pagano e come se pagano, come ho già detto me l'ha confermato un venditore di essicatoi, ma certe cose è bene non farle sapere... Pagano il prezzo del seme secco. La filiera del seme da riproduzione prevede dei contratti di coltivazione con gli agricoltori e acquistano il seme direttamente da loro. Le altre produzioni vanno sul mercato e seguono i bollettini. Alcuni Consorzi Agrari sono proprietari di mangimifici e tutti i mangimifici acquistano direttamente dagli agricoltori della zona a prezzi del bollettino. I mangimifici comprano al valore del bollettino e non pagano di nuovo l'essicazione, probabilmente hai capito male cosa volevano dirti. Visto che non hai esperienza di mercato reale, penso che tu sia molto giovane e non hai ancora lavorato nel settore. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonytorri Inviato 8 Febbraio 2015 Condividi Inviato 8 Febbraio 2015 Rispondo velocemente: - il mercato vale per tutti (consorzi, sementieri mangimifici ecc.ecc. - i bollettini e le borse fanno solo riferimento al 14% di umidità, poi c'è che te l'acquista al verde, ma ti mette in conto il ricondizionamento - le ditte che acquistano la semente pagano e come se pagano, come ho già detto me l'ha confermato un venditore di essicatoi, ma certe cose è bene non farle sapere... - è vero che anch'io posso conferire al 14 o forse meno, ma con che spesa???Ovvero investo qualche decina di migliaia di euro per un mercato che paga a malapena il costo di produzione. Certo avendo almeno 300 ettari forse sarebbe fattibile, ma sotto i 100 è solo costo puro! Scusa a cosa hai risposto non alle mi domande..... Comunque in estate almeno da m'è c'è pure il mercato del verde.... Per semente cosa intendi il seme da riproduzione? Oppure la cariosside e basta. Perchè il seme da riproduzione si và su un altro discorso. E ti posso dire che se si parla d mais, fare il seme, non è cosi semplice e comodo in Italia (senza dire più di quello che sò mi sà che molto venga fatto all'estero). Per gli altri prodotti (grano soia ecc.) lo si può fare pure io quest'anno sto facendo grano Pioneer da seme. Mi dovrebbero dare 2 euro più del mercato. Ma non ho trebbiato e già mi puzza. Perchè il seme di prima mi costa già di più. Io ho già capito come si fà a prendere i soldi facendo seme, ma è meglio che stia zitto..... Ok portare il mais al 14 serve soldi se lo fai tu. E gli altri? Per carità, ma mi sembrano discorsi che non reggono. Per carità il mais ha prezzi ridicoli, ok però il grano tenero è a 19 il duro a oltre 36, la soia doveva calare, e si sta avvicinando ai 37... Il mais è a 15.... Raga far mais è sentirci dire tutti gli anni che è merda perchè ha ogni tipo di tossina possibile e immaginabile, mica è una malattia.... Basta evitare di farlo...... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leo89 Inviato 19 Febbraio 2015 Condividi Inviato 19 Febbraio 2015 Agricoltore attivo: nuove polemiche sui requisiti Ripartono le polemiche sulla delimitazione della figura dell’agricoltore attivo: rispetto al faticoso equilibrio raggiunto nel corso della stesura del primo provvedimento ministeriale, ci sarebbero delle novità che restringono la categoria dei soggetti ai quali può essere attribuita questa qualifica. La questione riguarda le partite Iva miste, nelle quali oltre all’identificativo ATECO agricolo, sia presente anche il codice che riguarda altre attività, ad esempio quelle agromeccaniche, ma anche altre tipologie che magari non hanno a che fare con il settore primario. Il decreto in preparazione afferma che ove ricorra la situazione di un codice plurimo, di cui uno agricolo, il requisito di agricoltore in attività si presenta quando sia rispettata almeno una delle seguenti condizioni: i ricavi totali agricoli siano almeno pari a 1/3 di quelli totali; oppure, i pagamenti diretti annuali della pac siano superiori al 5% dei ricavi totali non agricoli del richiedente; oppure, la ragione sociale o la denominazione sociale con la quale il soggetto economico è identificato contenga l’indicazione «società agricola». Oggettivamente, tale soluzione è restrittiva e corregge l’impostazione formulata con il decreto del 18-11-2014, il quale si limitava a richiedere il requisito del possesso di una partita Iva in campo agricolo, con dichiarazione Iva dal 2016. Quest’ultima condizione, tra l’altro, non è richiesta per le aziende con oltre il 50% della superficie in montagna o nelle aree svantaggiate. È evidente come molti agricoltori che ritenevano di essere compatibili con la definizione di agricoltore attivo data dal decreto di fi ne 2014, ora potrebbero non esserlo più, se il testo in via di definizione fosse approvato così come uscito dalla riunione tra Mipaaf e Regione dell’11 febbraio scorso. http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=2240 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
nhsard Inviato 19 Febbraio 2015 Condividi Inviato 19 Febbraio 2015 Agricoltore attivo: nuove polemiche sui requisiti Ripartono le polemiche sulla delimitazione della figura dell’agricoltore attivo: rispetto al faticoso equilibrio raggiunto nel corso della stesura del primo provvedimento ministeriale, ci sarebbero delle novità che restringono la categoria dei soggetti ai quali può essere attribuita questa qualifica. La questione riguarda le partite Iva miste, nelle quali oltre all’identificativo ATECO agricolo, sia presente anche il codice che riguarda altre attività, ad esempio quelle agromeccaniche, ma anche altre tipologie che magari non hanno a che fare con il settore primario. Il decreto in preparazione afferma che ove ricorra la situazione di un codice plurimo, di cui uno agricolo, il requisito di agricoltore in attività si presenta quando sia rispettata almeno una delle seguenti condizioni: i ricavi totali agricoli siano almeno pari a 1/3 di quelli totali; oppure, i pagamenti diretti annuali della pac siano superiori al 5% dei ricavi totali non agricoli del richiedente; oppure, la ragione sociale o la denominazione sociale con la quale il soggetto economico è identificato contenga l’indicazione «società agricola». Oggettivamente, tale soluzione è restrittiva e corregge l’impostazione formulata con il decreto del 18-11-2014, il quale si limitava a richiedere il requisito del possesso di una partita Iva in campo agricolo, con dichiarazione Iva dal 2016. Quest’ultima condizione, tra l’altro, non è richiesta per le aziende con oltre il 50% della superficie in montagna o nelle aree svantaggiate. È evidente come molti agricoltori che ritenevano di essere compatibili con la definizione di agricoltore attivo data dal decreto di fi ne 2014, ora potrebbero non esserlo più, se il testo in via di definizione fosse approvato così come uscito dalla riunione tra Mipaaf e Regione dell’11 febbraio scorso. http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=2240 per ora le regole che ci sono fanno pena !! se le cambiano , spero le cambino in meglio però , anche perchè peggio di così è veramente difficile ma ci vuole molto per restringere la platea dei beneficiari a solo coloro che: hanno partita iva in agricoltura pagano contributi come IAP o CD Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gallo88 Inviato 19 Febbraio 2015 Condividi Inviato 19 Febbraio 2015 si infatti, visto l'ultimo punto, basta fare una nuova società con denominazione Società Agricola e torniamo al punto di partenza come prima... bah Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
b4ftagli Inviato 19 Febbraio 2015 Condividi Inviato 19 Febbraio 2015 per ora le regole che ci sono fanno pena !! se le cambiano , spero le cambino in meglio però , anche perchè peggio di così è veramente difficile ma ci vuole molto per restringere la platea dei beneficiari a solo coloro che: hanno partita iva in agricoltura pagano contributi come IAP o CD ormai diventare IAP e' una banalità ed iniziano gia ad esserci gli IAP mercenari, che vendono la loro qualifica. io farei solo CD. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
nhsard Inviato 19 Febbraio 2015 Condividi Inviato 19 Febbraio 2015 ormai diventare IAP e' una banalità ed iniziano gia ad esserci gli IAP mercenari, che vendono la loro qualifica. ..................io farei solo CD.................. .......magari !!!! :clapclap::clapclap: se la platea si restringesse ai soli CD sai quante tessere in meno stamperebbero i sindacati ?? :asd: e poi gli stipendi milionari dei dirigenti coldxxxxxi, da dove salterebbero fuori ?? :asd: se il governo adottasse un provvedimento simile ..... .....faccio la tessera PD .......e me ne vado in giro con una maglietta pro renzi ...........!!! ma tanto nn accadrà niente di tutto ciò ..............PURTROPPO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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