Vai al contenuto

fiat 540 c

Messaggi raccomandati

La medica è redditiva per il semplice fatto che è poliennale, dal 5 anno il là semplicemente è già lì senza riseminare e lavorare il terreno concimandola ben poco e solitamente trattandola e diserbandola poco. Da me diserbata anche pochissimissimo e durata anche molto lunga. La irighi almeno da me anche meno di un prato ma lo fai a prescindere perchè tu compri le ore d'acqua e puoi girarle tanto le compri a superfici con conto ore ad ettaro generale non specifico.

Anzi a ben vedere tutti i prati dovrebbero essere conteggiati come i frutteti poliennali solo che danno un prodotto solitamente l'anno stesso. Fidati che solo in annate caldo umide il primo anno riesce a produrre bene 4 tagli... se si usa il primo taglio per far pulizia anticipandolo. Semina autunnale perdi l'anno della semina e quindi è parificabile ad un frutteto che però hai già speso senza avere prodotto. La medica è multiharvest però il picco del mercato lo si ha da gennaio ad aprile da fine inverno a metà primavera quando le scorte iniziano a scarseggiare. La medica verde è come il trinciato se non costa meno del trinciato, parlando di medica in erba qualunque sia.

Chi trincia e fascia può tenersi agevolmente i tagli balordi ma oltre i primissimi di novembre non si raccoglie più e da sempre almeno da me si insila la medica. ALtre zone d'Italia non lo fanno, la medica ha una gestione anche locale assai diversa. Premetto che comunque le aziende zootecniche non possono fare tutta medica e i prati devono essere pi+ diversificati possibile.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

7 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Anzi a ben vedere tutti i prati dovrebbero essere conteggiati come i frutteti poliennali solo che danno un prodotto solitamente l'anno stesso.

esatto, essendo poliennali anche i costi d'impianto andrebbero "spalmati" su tutti gli anni di vita del prato ad esempio, 4, 5 o più.

7 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Fidati che solo in annate caldo umide il primo anno riesce a produrre bene 4 tagli...

in maniera molto grossolana, approssimativa. Primo anno d'impianto. Caso annata no: 50 qli/ettaro di fieno secco anche con mercato della zona "non favorevole" a 10euro/quintale sono 500euro/ha. Annata buona con più tagli al primo anno si può arrivare anche a 130-150 qli/ettaro di fieno? Già al primo anno, in pianura, riesci a ripagarti se non tutte, gran parte delle spese di impianto del medicaio? Perciò dicevo che c'è più convenienza, sempre a grandi linee, a dare più input , a spenderci di più, già a partire dall'impianto, rispetto a zone meno produttive (collina, montagna, etc).

Modificato da luigite
Link al commento
Condividi su altri siti

7 ore fa, luigite ha scritto:

esatto, essendo poliennali anche i costi d'impianto andrebbero "spalmati" su tutti gli anni di vita del prato ad esempio, 4, 5 o più.

in maniera molto grossolana, approssimativa. Primo anno d'impianto. Caso annata no: 50 qli/ettaro di fieno secco anche con mercato della zona "non favorevole" a 10euro/quintale sono 500euro/ha. Annata buona con più tagli al primo anno si può arrivare anche a 130-150 qli/ettaro di fieno? Già al primo anno, in pianura, riesci a ripagarti se non tutte, gran parte delle spese di impianto del medicaio? Perciò dicevo che c'è più convenienza, sempre a grandi linee, a dare più input , a spenderci di più, già a partire dall'impianto, rispetto a zone meno produttive (collina, montagna, etc).

Il discorso medica sono le concimazioni di fondo e il seme. Seme poco trattato arrivi comodamente ai 1000 e , non trattato non meno di 800 e. Chiaro costano meno le varietà locali standard e via via le più selezionate. La medica non ha veri ibridi ma popolazioni o vere e proprie sintetiche. L'effetto ibrido è un effetto di popolazione. Poi chiaro ogni trattamento costa dalla semplice pellicola alla confettatura, la concia costa meno. Il mercato base è 1058 e /q quindi come materia prima seme è ben costoso poi dipende dalle provenienze e dalle giacenze di magazzino. 

I 150 q inizi a vederli dal 2-3 anno poi si arriva spesso oltre i 180q. Chiaro più raccogli prima dei 35gg dal taglio e peggio fai alla medica mentre  dai 45 gg riesci a salvare la radice con le riserve e tenere alta la produzione e la tenuta della foglia sullo stelo. Però è sempre una mediazione tra qualità del foraggio e tenuta della pianta pur parlando di fieno ad essiccazione naturale all'aperto per cui serve il meteo per la qualità. Si può fare fieno brutto anche tagliando presto e chiaramente anche la tipologia di medica conta chiamiamola varietà di medica influisce. 

E' pur vero che spesso si fanno tagli ripulenti per esempio per pulire le infestanti annuali o affamare la nottua o la Nissa florentina o evitare Apion o alcuni coleotteri che però possono andare sul cespo e sui trifogli. Un prato è un prato offre anche comodità l'importante però è che la medica non ama affatto il calpestamento e il pascolo. Gli altri prati stabili ovvrono ben più tolleranza, Per me la medica è sempre consociata per cui a rigor di logica si raccoglie sempre ma mai pensato di pesare il fieno come pesare le granelle.... il fieno poi ha cali ben forti e vistosi per cui logica operativa vuole che bisognerebbe pesare il fieno o alla vendita o all'utilizzo. Il fieno qualunque, di suo ha sempre fermentazioni e scambi con l'atmosfera quindi il peso e la tenuta di nutrienti è sempre ballerino.

  • Thanks 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Il 3/2/2025 at 22:15, Bio27 ha scritto:

Il concime bio con il più alto contenuto di fosforo che conosco è il guanito che ha un titolo di 15% se non sbaglio, ma costa addirittura 85 €/q, forse si trova anche ad appena meno. 

Guanito è NP 6-15, fosforo è tutto organico da pollina, 80-90 euro al quintale, sprecato per colture estensive come i prati. Più che altro volendo restituire se non tutte gran parte delle asportazioni che si hanno in 5 e più anni il costo è altissimo. Per la concimazione di fondo in biologico di prati a prevalenza di leguminose foraggere, come l'erba medica, ci sono gli organo-minerali con fosforo da fosfato anzichè da pollina, costano circa la metà al quintale (40-50euro al quintale), dose almeno 4-5 qli/ha, esempio Arcadia NP 3-12 (rapporto N:P è 1:4), se ce ne sono altri con più fosforo rispetto all'azoto ancora meglio, (in convenzionale c'è ne sono molti di più disponibili). 

Invece dare solo un ammendante a base di letami essicati come Biorex (40-50euro/q), solo per apportare un pò di sostanza organica, non darebbe nessun risultato apprezzabile ancor di più su prato a base erba medica. Solo come apporto di sostanza organica o qualcosa di "vivo" come già ribadito o meglio niente.

Come inoculi consentiti in bio: - nitro genius 4.0 ci sono anche varietà con sementi già inoculate. - nodular alfa (Serbios).

Se c'è la possibilità fare una prova, dividendo l'appezzamento in un parte concimata e/o inoculata e un parte senza nulla. Anche per valutare in futuro se ce convenienza a spendere ulteriori soldi o meno. In alta collina la situazione dal punto di vista agronomico è molto complicata e le certezze sono pochissime.

 

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Il 8/2/2025 at 15:15, CultivarSé ha scritto:

Chiaro costano meno le varietà locali standard e via via le più selezionate. La medica non ha veri ibridi ma popolazioni o vere e proprie sintetiche. L'effetto ibrido è un effetto di popolazione. Poi chiaro ogni trattamento costa

Le selezioni dell'ecotipo vogherese sono ancora molto seminate, o ci sono varietà italiane o estere che le hanno sostituite? In pianura è tutta irrigua le medica? ci sono zone dove si conduce anche in asciutta, come differenza di produzione e qualità del foraggio?

Modificato da luigite
Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, luigite ha scritto:

Guanito è NP 6-15, fosforo è tutto organico da pollina, 80-90 euro al quintale, sprecato per colture estensive come i prati. Più che altro volendo restituire se non tutte gran parte delle asportazioni che si hanno in 5 e più anni il costo è altissimo. Per la concimazione di fondo in biologico di prati a prevalenza di leguminose foraggere, come l'erba medica, ci sono gli organo-minerali con fosforo da fosfato anzichè da pollina, costano circa la metà al quintale (40-50euro al quintale), dose almeno 4-5 qli/ha, esempio Arcadia NP 3-12 (rapporto N:P è 1:4), se ce ne sono altri con più fosforo rispetto all'azoto ancora meglio, (in convenzionale c'è ne sono molti di più disponibili). 

Invece dare solo un ammendante a base di letami essicati come Biorex (40-50euro/q), solo per apportare un pò di sostanza organica, non darebbe nessun risultato apprezzabile ancor di più su prato a base erba medica. Solo come apporto di sostanza organica o qualcosa di "vivo" come già ribadito o meglio niente.

Come inoculi consentiti in bio: - nitro genius 4.0 ci sono anche varietà con sementi già inoculate. - nodular alfa (Serbios).

Se c'è la possibilità fare una prova, dividendo l'appezzamento in un parte concimata e/o inoculata e un parte senza nulla. Anche per valutare in futuro se ce convenienza a spendere ulteriori soldi o meno. In alta collina la situazione dal punto di vista agronomico è molto complicata e le certezze sono pochissime.

 

Io quest'anno ho dato circa 5 q/Ha di Biorex in presemima a frumento tenero e pisello proteico. 

Nel caso del frumento è il primo anno dopo aver rotto un prato stabile mentre l'appezzamento di pisello viene da due anni di frumento. 

In questi casi può essere utile apportare ammendanti come il biorex oppure no? 

Io ho pensato di utilizzare questo prodotto (non avendo disponibilità di letame) per aumentare un pochino la sostanza organica visto che comunque (specialmente il campo di pisello) è stato abbastanza sfruttato da due anni di frumento senza alcun tipo di concimazione. Ha senso secondo te? 

È chiaro che il top sarebbe il letame ma purtroppo non ho stalle vicine e il costo sarebbe eccessivo, sono riuscito a recuperarne un po' solo per 2.000 mq dove farò patate e circa 5.000 mq dove farò erba medica.

Per l'erba medica al posto del guanito o altri prodotti costosissimi, che tipo di prodotto starter potrei utilizzare in tramoggia ammesso in bio? 

Link al commento
Condividi su altri siti

6 ore fa, luigite ha scritto:

Guanito è NP 6-15, fosforo è tutto organico da pollina, 80-90 euro al quintale, sprecato per colture estensive come i prati. Più che altro volendo restituire se non tutte gran parte delle asportazioni che si hanno in 5 e più anni il costo è altissimo. Per la concimazione di fondo in biologico di prati a prevalenza di leguminose foraggere, come l'erba medica, ci sono gli organo-minerali con fosforo da fosfato anzichè da pollina, costano circa la metà al quintale (40-50euro al quintale), dose almeno 4-5 qli/ha, esempio Arcadia NP 3-12 (rapporto N:P è 1:4), se ce ne sono altri con più fosforo rispetto all'azoto ancora meglio, (in convenzionale c'è ne sono molti di più disponibili). 

Invece dare solo un ammendante a base di letami essicati come Biorex (40-50euro/q), solo per apportare un pò di sostanza organica, non darebbe nessun risultato apprezzabile ancor di più su prato a base erba medica. Solo come apporto di sostanza organica o qualcosa di "vivo" come già ribadito o meglio niente.

Come inoculi consentiti in bio: - nitro genius 4.0 ci sono anche varietà con sementi già inoculate. - nodular alfa (Serbios).

Se c'è la possibilità fare una prova, dividendo l'appezzamento in un parte concimata e/o inoculata e un parte senza nulla. Anche per valutare in futuro se ce convenienza a spendere ulteriori soldi o meno. In alta collina la situazione dal punto di vista agronomico è molto complicata e le certezze sono pochissime.

 

E che scusa, sei in bio o pollina o guanito o stallatico. Prova  atrattare la Fomet come Azocor 105 e ti suicidi.... che credi che lo stallatico sia pop? Se fai i aconti vai a pulire le stalle che alla fine fai prima e meglio.

Le forme  di fosforo sono queste il resto non c'è più o è estremamente lento come effetto.

Le mediche sono tutte selezioni e incroci o sintetiche di popolazioni italiane. Vedi Sis sono obbligati a mettere la genealogia. Gea e simili sono mix di popolazioni del Nord Italia.

Le 4 Cascine reggono ancora come popolazione sintetica locale perchè genetica molto flessibile stile jolly. Se no in terreni molto argillosi sono tutte o Friulane o Romagnole o Vogheresi ma sono sintetiche perchè la medica non regge l'autoimpollinazione non esiste un vero ibrido o varieta o linea pura. Fa schifo scopare in famiglia voglio sempre una mini orgietta meglio se fra conterranei. I posti sabbiosi e umidi o irrigabili ci sono tutte le Polesane che come il Polesine tollerano le piene ma sono tutte comunità Hyppie....

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

5 ore fa, Bio27 ha scritto:

Io quest'anno ho dato circa 5 q/Ha di Biorex in presemima a frumento tenero e pisello proteico. 

Nel caso del frumento è il primo anno dopo aver rotto un prato stabile mentre l'appezzamento di pisello viene da due anni di frumento. 

In questi casi può essere utile apportare ammendanti come il biorex oppure no? 

Io ho pensato di utilizzare questo prodotto (non avendo disponibilità di letame) per aumentare un pochino la sostanza organica visto che comunque (specialmente il campo di pisello) è stato abbastanza sfruttato da due anni di frumento senza alcun tipo di concimazione. Ha senso secondo te? 

È chiaro che il top sarebbe il letame ma purtroppo non ho stalle vicine e il costo sarebbe eccessivo, sono riuscito a recuperarne un po' solo per 2.000 mq dove farò patate e circa 5.000 mq dove farò erba medica.

Per l'erba medica al posto del guanito o altri prodotti costosissimi, che tipo di prodotto starter potrei utilizzare in tramoggia ammesso in bio? 

Sempre utile portare sostanza organica ma chiaramente nel caso del frumento c'è da valutare la paglia. Da me si fa spesso paglia contro letame, però ci si accontenta di liquame o digestato.

Se l'organico è bello o i fanghi sono testati e analizzati inutile disdegnare, sempre merda è. 

A ben vedere dove c'è fosforo ci sono sempre metalli solo che nei fosfati minerali o nella pollina nessuno pensa di analizzare i metalli pesanti che pur ci sono.... nei fanghi e nei gessi si fa una politica al limite della querela. I metalli, tutti, si legano non solo al fosforo quindi le fonti di concimazione possono averle naturalmente. Che credete che il ferro e lo zinco arrivino da dove? Quando si dice che l'organico è una miniera....

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

22 ore fa, Bio27 ha scritto:

Per l'erba medica al posto del guanito o altri prodotti costosissimi, che tipo di prodotto starter potrei utilizzare in tramoggia ammesso in bio? 

Starter: ottimale per l'erba medica è simile a quello per le altre leguminose: pochissimo azoto per le prime fasi, fosforo facile da assorbire e rizobi azotofissatori specifici.  In convenzionale ce ne sono diversi in biologico è molto difficile trovare un prodotto che unisca il tutto.
Dividendo le diverse funzioni: 1) azoto "starter": Orgazot, la ditta produttrice mentre per i cereali lo consiglia in forma micro anche direttamente in tramoggia con il seme 30 kg/ha, per la medica granulometria media 150kg/ha in pre semina (quindi spandiconcime) (forse da loro prove da problemi a diretto contatto con i semi delle leguminose, meglio contattare la ditta se si vuole provare sulla medica direttamente nella tramoggia alla semina)
2) fosforo "starter": in biologico ci sono prodotti microgranulari NP ossia organo-minerali ammessi, ma viene consigliato l'impiego del micro-granulatore, es. Umostart Bios è un NP 75, Mycostart Bio è un NP 5-16 (anche qui meglio assicurarsi preventivamente)
3) rizobi azotofissatori: c'è Cover Leguminose che è liquido, quindi vanno conciate le sementi prima di seminare o quelli gia citati:  Nitro Genius 4.0 sia granulare sia ci sono anche varietà con sementi già inoculate. e Nodular Alfa (Serbios).

Fosforo per la durata del prato: quello per le prime fasi lo prenderà dallo starter se verrà distribuito, il "grosso" invece in mancanza di concimazione di fondo le radici lo andranno a prendere dagli stati più profondi dove le radici dei cereali e altre colture annuali non sono arrivate a "pescarlo".

Azocor (Fomet): della linea per erba medica ,dalle schede, Azocor 7 e Azocor 8 500-600kg/ha, sono miscele di letami N 8 e P 2,5 quindi apporto di azoto a diverse cessioni (velocità) e sostanza organica. Anche Biozolfo 600-800 kg/ha interessante per correzione terreni alcalini e apporto fosforo 3%.
 

Modificato da luigite
Link al commento
Condividi su altri siti

17 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Le mediche sono tutte selezioni e incroci o sintetiche di popolazioni italiane. Vedi Sis sono obbligati a mettere la genealogia.

si infatti quelle che mi sembrano di punta sono tutte sintetiche da popolazioni italiane: dalle schede  "varietà sintetica derivante da cloni selezionati dall’ecotipo x". Poi ci sono anche sintetiche ottenute con incroci tra italiane ed estere.

Link al commento
Condividi su altri siti

14 ore fa, luigite ha scritto:

Starter: ottimale per l'erba medica è simile a quello per le altre leguminose: pochissimo azoto per le prime fasi, fosforo facile da assorbire e rizobi azotofissatori specifici.  In convenzionale ce ne sono diversi in biologico è molto difficile trovare un prodotto che unisca il tutto.
Dividendo le diverse funzioni: 1) azoto "starter": Orgazot, la ditta produttrice mentre per i cereali lo consiglia in forma micro anche direttamente in tramoggia con il seme 30 kg/ha, per la medica granulometria media 150kg/ha in pre semina (quindi spandiconcime) (forse da loro prove da problemi a diretto contatto con i semi delle leguminose, meglio contattare la ditta se si vuole provare sulla medica direttamente nella tramoggia alla semina)
2) fosforo "starter": in biologico ci sono prodotti microgranulari NP ossia organo-minerali ammessi, ma viene consigliato l'impiego del micro-granulatore, es. Umostart Bios è un NP 75, Mycostart Bio è un NP 5-16 (anche qui meglio assicurarsi preventivamente)
3) rizobi azotofissatori: c'è Cover Leguminose che è liquido, quindi vanno conciate le sementi prima di seminare o quelli gia citati:  Nitro Genius 4.0 sia granulare sia ci sono anche varietà con sementi già inoculate. e Nodular Alfa (Serbios).

Fosforo per la durata del prato: quello per le prime fasi lo prenderà dallo starter se verrà distribuito, il "grosso" invece in mancanza di concimazione di fondo le radici lo andranno a prendere dagli stati più profondi dove le radici dei cereali e altre colture annuali non sono arrivate a "pescarlo".

Azocor (Fomet): della linea per erba medica ,dalle schede, Azocor 7 e Azocor 8 500-600kg/ha, sono miscele di letami N 8 e P 2,5 quindi apporto di azoto a diverse cessioni (velocità) e sostanza organica. Anche Biozolfo 600-800 kg/ha interessante per correzione terreni alcalini e apporto fosforo 3%.
 

Sì ma alla nascita e come starter l'azoto legato al fosforo. Date le dosi è basso.

Sono le dosi che fanno il danno e la sostanza organica che scherma.

Anche la rizobaiatura ha bisogno perchè molti starter portano microelementi utili per i batteri. Solitamente la medica essendo nativa e coltivata da millenni non ha bisogno di ulteriori batteri, li ha nel terreno, casomai servono condizioni di molibdeno, comalto e microelementi perchè i tubercoli senza i bìmicor e con pH anomali non vanno troppo bene. In questo caso siamo in condizioni biologiche e non ci sono troppe fonti.

 

  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

9 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Sì ma alla nascita e come starter l'azoto legato al fosforo. Date le dosi è basso.

Sono le dosi che fanno il danno e la sostanza organica che scherma.

Anche la rizobaiatura ha bisogno perchè molti starter portano microelementi utili per i batteri. Solitamente la medica essendo nativa e coltivata da millenni non ha bisogno di ulteriori batteri, li ha nel terreno, casomai servono condizioni di molibdeno, comalto e microelementi perchè i tubercoli senza i bìmicor e con pH anomali non vanno troppo bene. In questo caso siamo in condizioni biologiche e non ci sono troppe fonti.

 

Si per maggiore completezza ci sono altre due aspetti da approfondire sugli starter per erba medica, ma anche per altre leguminose simili:

1) Sostanza organica umificata che complessa azoto e fosforo per migliorare il loro assorbimento, e sostanza organica umificata per maggior biodisponibilità di alcuni elementi e in generale esaltazione della germinazione. Per la prima funzione appunto organo-minerali ammessi in bio (qualcuno di miscelabile in tramoggia si trova es. Umostart Bios, Mycostart Bio), per la seconda si può pensare ad prodotti a base acidi umici e fulvici miscelabili direttamente in tramoggia con il seme. Esempio Umi Seed Concia.

2)microelementi. Sono essenziali per la germinazione, sviluppo della radice, assorbimento di alcuni elementi ma anche per la vita proprio dei rizobi della medica es. molibdeno. Come apportarli in biologico alla semina? Ci sono prodotti a base di microelementi ammessi in bio, in genere solo o fogliari o radicali per fertirrigazione. 

Questione inoculo di rizobi si o no. Per la medica già ci sono quelli naturalmemte presenti nel terreno. L'inoculo si fa per immettere ceppi esterni più "performanti". Forse non è il caso di terreni magri di alta collina, dove ci sono altri problemi ben più importanti che limitano le performance già di quelli "indigeni"?

Link al commento
Condividi su altri siti

15 ore fa, luigite ha scritto:

Si per maggiore completezza ci sono altre due aspetti da approfondire sugli starter per erba medica, ma anche per altre leguminose simili:

1) Sostanza organica umificata che complessa azoto e fosforo per migliorare il loro assorbimento, e sostanza organica umificata per maggior biodisponibilità di alcuni elementi e in generale esaltazione della germinazione. Per la prima funzione appunto organo-minerali ammessi in bio (qualcuno di miscelabile in tramoggia si trova es. Umostart Bios, Mycostart Bio), per la seconda si può pensare ad prodotti a base acidi umici e fulvici miscelabili direttamente in tramoggia con il seme. Esempio Umi Seed Concia.

2)microelementi. Sono essenziali per la germinazione, sviluppo della radice, assorbimento di alcuni elementi ma anche per la vita proprio dei rizobi della medica es. molibdeno. Come apportarli in biologico alla semina? Ci sono prodotti a base di microelementi ammessi in bio, in genere solo o fogliari o radicali per fertirrigazione. 

Questione inoculo di rizobi si o no. Per la medica già ci sono quelli naturalmemte presenti nel terreno. L'inoculo si fa per immettere ceppi esterni più "performanti". Forse non è il caso di terreni magri di alta collina, dove ci sono altri problemi ben più importanti che limitano le performance già di quelli "indigeni"?

Ceppi più performanti direi di no poi per grazia del creatore, è per quasi tutte le leguminose che conosciamo circoscritto a poche specie che convivono grazie e con il Rizobium leguminosarum e melliloti. No purtroppo spacciano molti inoculi per migliorati o selezionati ma almeno da noi non è così. In America, Usa sicuramente perchè non hanno i ceppi selvaggi nativi. Attenzione alle parole isolti e coltivati sono fatti per arricchire il numero che è diverso dal selezionare i ceppi più performanti. Poi ci vedo un problema sulla biodiversità se si usano solo alcuni inoculi .... anche questo...

Gente stiamo parlando di batteri indigeni, autoctoni e selvaggi nostri... nostrani. I batteri ci sono ovunque cambiano le condizioni e non darei troppo per scontato che alta o bassa fertilità perchè i batteri sono capacissimi di autoselezionarsi e o fare comunità in grado di sopperire alle condizioni più disparate. 

Do pienamente ragione sui microelementi che di certo non si trovano in prontacassa nei prodotti bio come concimi. Su pH anomali credo che in buona parte dell'Italia nessuno ci pensi... smenandoci prodotto e protezione. La medica in collina ricordo che serve a tener su la collina ma ricordo che se non consociata fa poco. Non è un vezzo consociarla ad altre piante anche leguminose fosse anche ginestrino o altro che migliora l'assorbimrnto dei nutrienti e fa il cotico che vuol dire Sostanza organica autoprodotta dalle foglie cadute di altre piante. Di base la SO serve sempre.

Modificato da CultivarSé
  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

10 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Ceppi più performanti direi di no poi per grazia del creatore, è per quasi tutte le leguminose che conosciamo circoscritto a poche specie che convivono grazie e con il Rizobium leguminosarum e melliloti. No purtroppo spacciano molti inoculi per migliorati o selezionati ma almeno da noi non è così. In America, Usa sicuramente perchè non hanno i ceppi selvaggi nativi. Attenzione alle parole isolti e coltivati sono fatti per arricchire il numero che è diverso dal selezionare i ceppi più performanti. Poi ci vedo un problema sulla biodiversità se si usano solo alcuni inoculi .... anche questo...

Gente stiamo parlando di batteri indigeni, autoctoni e selvaggi nostri... nostrani. I batteri ci sono ovunque cambiano le condizioni e non darei troppo per scontato che alta o bassa fertilità perchè i batteri sono capacissimi di autoselezionarsi e o fare comunità in grado di sopperire alle condizioni più disparate. 

Do pienamente ragione sui microelementi che di certo non si trovano in prontacassa nei prodotti bio come concimi. Su pH anomali credo che in buona parte dell'Italia nessuno ci pensi... smenandoci prodotto e protezione. La medica in collina ricordo che serve a tener su la collina ma ricordo che se non consociata fa poco. Non è un vezzo consociarla ad altre piante anche leguminose fosse anche ginestrino o altro che migliora l'assorbimrnto dei nutrienti e fa il cotico che vuol dire Sostanza organica autoprodotta dalle foglie cadute di altre piante. Di base la SO serve sempre.

concordo pienamente in collina e ancor di più in questo caso serve per ridare sostanza organica e contrastare degrado su terreni magrissimi e spogliati quindi più si consocia meglio è. Anche leguminose sia annuali che poliennali: più precoci della medica aumentano la biomassa prodotta dal "sistema prato", altre invece resistenti allo sfalcio con diversi portamenti che possono assumere vanno ad incrementare la produzione nei periodi estivi "critici". Con la consociazione si possono migliorare molti aspetti. Inoltre in terreni magri competono molto meno le specie consociate tra di loro, essendo poche le "risorse disponibili", può essere visto come un bene.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il 19/2/2025 at 10:50, Baroxi ha scritto:

Mi hanno proposto medica varietà ITACA, qualcuno l'ha già usata?

Le produzioni in pianura (Parma) sono buone, se non è un problema avere un risveglio vegetativo più anticipato e una minore resistenza al freddo è una buona varietà. Interessa anche che sia persistente o che sia più produttiva nei primi anni?

Link al commento
Condividi su altri siti

52 minuti fa, luigite ha scritto:

Le produzioni in pianura (Parma) sono buone, se non è un problema avere un risveglio vegetativo più anticipato e una minore resistenza al freddo è una buona varietà. Interessa anche che sia persistente o che sia più produttiva nei primi anni?

Lo uso non trattata in bio. Sono in collina, mi interessa la produzione, precoce o tardiva non e' un grosso problema.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

18 ore fa, Baroxi ha scritto:

Lo uso non trattata in bio. Sono in collina, mi interessa la produzione, precoce o tardiva non e' un grosso problema.

In collina in genere quando si introducono varietà selezionate in altri ambienti come quelli di pianura, ci sono varietà che si rilevano molto produttive nei primi anni (2-3anno) ma poi a lungo termine poco persistenti (rimangono poche piante), altre meno produttive nei primi anni ma più longeve. Quindi dipende anche dall'organizzazione e dalle scelte aziendali, della durata programmata del medicaio, etc.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il 20/2/2025 at 13:33, Baroxi ha scritto:

Lo uso non trattata in bio. Sono in collina, mi interessa la produzione, precoce o tardiva non e' un grosso problema.

Se interessa solo la produzione ci sono le varietà "migliorate" derivate dagli ecotipi romagnoli come ad esempio la Garisenda. Mentre, se si viene valorizzata da chi va ad utilizzre il foraggio la qualità, ci sono varietà (a minore produzione ma) con diversa fogliosità (rapporto foglie/stelo), tipologia di stelo (stelo più o meno fine), % proteine, etc.  

  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

13 ore fa, luigite ha scritto:

Se interessa solo la produzione ci sono le varietà "migliorate" derivate dagli ecotipi romagnoli come ad esempio la Garisenda. Mentre, se si viene valorizzata da chi va ad utilizzre il foraggio la qualità, ci sono varietà (a minore produzione ma) con diversa fogliosità (rapporto foglie/stelo), tipologia di stelo (stelo più o meno fine), % proteine, etc.  

Puoi fare qualche esempio di queste varietà?

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Il 23/2/2025 at 21:36, AleJohnDeere ha scritto:

Puoi fare qualche esempio di queste varietà?

ogni ditta ha o ne importa qualche varietà. Sostanzialmente o sono varietà "migliorate" derivate da quelle locali, dove hanno migliorato la fogliosità (proteine sono li) e ridotto lo stelo o sono varietà multifogliate. Esempi: Robot della Sis per la prima categoria, Legend per le multifogliate. N.B. richiedono molta attenzione nelle fasi di fienagione e conservazione.

Modificato da luigite
  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

17 minuti fa, luigite ha scritto:

ogni ditta ha o ne importa qualche varietà. Sostanzialmente o sono varietà "migliorate" derivate da quelle locali, dove hanno migliorato la fogliosità (proteine sono li) e ridotto lo stelo o sono varietà multifogliate. Esempi: Robot della Sis per la prima categoria, Legend per le multifogliate. N.B. richiedono molta attenzione nelle fasi di fienagione e conservazione.

Infatti sono varietà che quasi sempre vanno a disidratata o ventilata  per cui raccolte quasi verdi in campo. Poi si le fai anche secche ma come dici te con parecchia cura e attenzione. Disidratata ormai di foraggio ha ben poco. È quasi un mangime 

  • Like 1
  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 settimane dopo...

Sono della pianura padana, quest’anno può essere che metterò un po’ di medica (intorno a me c’è solo medica praticamente) ma è la prima volta che sento varietà più produttive e quelle un po’ meno ma più persistenti. A me non interessa assolutamente che sia persistente perché la sfrutterei un anno o poco più, quindi mi servirebbe che sia molto produttiva da subito. Consigli ? Ho visto diverse varietà anche nel listino padana sementi


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Link al commento
Condividi su altri siti

40 minuti fa, FedericoAgri ha scritto:

Sono della pianura padana, quest’anno può essere che metterò un po’ di medica (intorno a me c’è solo medica praticamente) ma è la prima volta che sento varietà più produttive e quelle un po’ meno ma più persistenti. A me non interessa assolutamente che sia persistente perché la sfrutterei un anno o poco più, quindi mi servirebbe che sia molto produttiva da subito. Consigli ? Ho visto diverse varietà anche nel listino padana sementi


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Seminare la medica per un anno o poco piu non vale la pena. Manco la ripaghi

Link al commento
Condividi su altri siti

5 ore fa, FedericoAgri ha scritto:

Sono della pianura padana, quest’anno può essere che metterò un po’ di medica (intorno a me c’è solo medica praticamente) ma è la prima volta che sento varietà più produttive e quelle un po’ meno ma più persistenti. A me non interessa assolutamente che sia persistente perché la sfrutterei un anno o poco più, quindi mi servirebbe che sia molto produttiva da subito. Consigli ? Ho visto diverse varietà anche nel listino padana sementi


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Considera che il primo anno non raccogli praticamente niente se non piove, forse 5 balloni a ettaro in totale.

Il guadagno della medica va diviso nei 5 anni, possibilmente facendo anche seme.

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...