Vai al contenuto

Il diserbo pre-emergenza e il post-precoce nel frumento


DjRudy

Messaggi raccomandati

Alla fine ho optato per 4lt di Dicuran e mezza dose di Amadeus top. Poi se esce avena vado di topik con il fungicida. Nonostante ho seminato tra 1-10 novembre ancora sta emergendo. 

IMG_5251.jpeg

IMG_5248.jpeg

IMG_5238.jpeg

IMG_5237.jpeg

IMG_5236.jpeg

IMG_5232.jpeg

IMG_5220.jpeg

IMG_5229.jpeg

Modificato da marvi1
Link al commento
Condividi su altri siti

Adesso, marvi1 ha scritto:

 

Dal 2018. Ma il problema principale è stata la siccità dell’anno scorso. Favino non trebbiato. Ho prodotto 5-6kg a ettaro di seme di senape e considera che la rapa si semina a 800 gr a ettaro . È stato un guaio. Per il loietto un aratura migliorerebbe qualcosa

 

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

21 minuti fa, marvi1 ha scritto:

 

Dal 2018

Se ogni 3-4 anni non fai un'aratura arriverai a non controllare più l'erba nemmeno facendo pre, post precoce, e post spendendo una marea di soldi di diserbo e non avendo un controllo del 100 %.

Per risparmiare 50 €/ha gasolio ne spendi 100 di diserbo....

  • Like 3
  • Thanks 2
Link al commento
Condividi su altri siti

15 ore fa, marvi1 ha scritto:

Dicuran su avena già emersa come si comporta? Come acidificante posso usare solfato ammonico?

Avena ormai sta diventando sempre più difficile da controllare, il clortoluron purtroppo non la becca(spero di sbagliarmi) ma a quanto ho capito, leggendo anche vari feedback di vari colleghi presenti in questo forum, o vai di Triallate in combinazione con diflufenican in pre- emergenza, altrimenti difficilmente te ne liberi.. oppure come ribadisce ormai il buon dj da anni, vai con zodiac + topik, come "ultima chance"

  • Like 1
  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Buongiorno, amici mi hanno detto che è possibile acidificare con solfato ammonico il diserbo con Dicuran. Secondo voi è corretto e con che dose si 600lt bisognerebbe andare?

Modificato da marvi1
Link al commento
Condividi su altri siti

10 ore fa, marvi1 ha scritto:

Buongiorno, amici mi hanno detto che è possibile acidificare con solfato ammonico il diserbo con Dicuran. Secondo voi è corretto e con che dose si 600lt bisognerebbe andare?

Il solfato ammonico lo ho usato, cristallino, solo con il glifo ma acidificavo comunque con acido fosforico. In teoria potresti provare a metterne un pò in una tinozza con 100 litri di acqua e con la cartina tornasole fare il ph . Però non ti so dire quanto tempo ci mette a acidificare l'acqua. Io con circa 3-400 ml di acido ci metto 7-8 minuti a acidificare circa 450 litri che poi porto a 600 aggiungendo diserbo o quel che devo fare.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Il 28/12/2024 at 19:44, DjRudy ha scritto:

Se ogni 3-4 anni non fai un'aratura arriverai a non controllare più l'erba nemmeno facendo pre, post precoce, e post spendendo una marea di soldi di diserbo e non avendo un controllo del 100 %.

Per risparmiare 50 €/ha gasolio ne spendi 100 di diserbo....

Probabilmente vado fuori argomento....

Riguardo le infestanti in minima o in non aratura io non darei così diretto il legame aratura/terreni puliti non aratura/terreni sporchi. Io sono quasi 10 anni che non aro e grossi problemi di infestanti o una situazione peggiorata rispetto a prima io non l'ho trovata. Non faccio molte colture solo mais e erbai foraggeri. Può essere magari che trinciando o comunque raccogliendo prima della completa maturazione anche le infestanti non vadano a seme? In genere non lascio mai neanche i terreni vuoti per cui o senape o seminando subito la coltura successiva  non mi rimangono mai troppo tempo alla mercé delle infestanti. Se si sporcano comunque entro con glifo per bruciare tutto. Problemi di stellaria e roba simile nei vernini si li ho ma come li hanno tutti qui indipendentemente dalla lavorazione e sul mais la gallinsoga che purtroppo nasce dopo la rincalzatura e non c'è niente che faccia effetto se non diserbare post rincalzatura con terbutilazina (che ormai non ci sarà piu). Ma anche qui è un problema che accomuna tutti indipendentemente dalla lavorazione. Non so Probabilmente il problema delle infestanti nasce e perdura se per più volte sbagli gli interventi di diserbo e si crea una situazione che poi ti tiri nel tempo e peggiora sempre più.  Se si lavora bene alla lunga grosse differenze non ci sono per me. Opinione personale sulla mia esperienza 

Link al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, #VG# ha scritto:

Probabilmente vado fuori argomento....

Riguardo le infestanti in minima o in non aratura io non darei così diretto il legame aratura/terreni puliti non aratura/terreni sporchi. Io sono quasi 10 anni che non aro e grossi problemi di infestanti o una situazione peggiorata rispetto a prima io non l'ho trovata. Non faccio molte colture solo mais e erbai foraggeri. Può essere magari che trinciando o comunque raccogliendo prima della completa maturazione anche le infestanti non vadano a seme? In genere non lascio mai neanche i terreni vuoti per cui o senape o seminando subito la coltura successiva  non mi rimangono mai troppo tempo alla mercé delle infestanti. Se si sporcano comunque entro con glifo per bruciare tutto. Problemi di stellaria e roba simile nei vernini si li ho ma come li hanno tutti qui indipendentemente dalla lavorazione e sul mais la gallinsoga che purtroppo nasce dopo la rincalzatura e non c'è niente che faccia effetto se non diserbare post rincalzatura con terbutilazina (che ormai non ci sarà piu). Ma anche qui è un problema che accomuna tutti indipendentemente dalla lavorazione. Non so Probabilmente il problema delle infestanti nasce e perdura se per più volte sbagli gli interventi di diserbo e si crea una situazione che poi ti tiri nel tempo e peggiora sempre più.  Se si lavora bene alla lunga grosse differenze non ci sono per me. Opinione personale sulla mia esperienza 

Solo voi ragionate al contrario, da noi molti hanno abbandonato la minima per questo proprio perchè si fanno 3 diserbi e neppure il mais riesci a fare neppure in strip. Si torna indietro, la Pianura padana non è il Douwn Bust Americano. Non solo infestanti ma anche insetti terricoli come molti coleotteri e i fusaria. 

La Galisoga è selezionata dall'uso continuato del pendimentalin e di altri prodotti perchè restano selettivi anche per lei anche perchè ormai è evoluta con il mais sfruttando la fine del ciclo del mais e le arature ritadate di primavera, ormai è addestrata a nascere sotto il mais e fare semi  e ripartire presto in primavera- La galisoga, la camomilla e il loietto sono praticamente piante domestiche padane, se poi ci metti la poa annua è un quartetto che ci devi convivere perchè praticamente sono difficlissime da eliminare, ci convivi, le limiti con il pre emergenza o nel caso delle composite si riescono ancora a trattare con gli ormonici e i post emergenza da mais e da grano ma il loietto lo fermi solo col pre, con l'aratura, arando e lavorando il terreno senza aspettare e possibilmente falsando la semina ma soprattutto le quattro citate... senza lunga rotazione sono come le spiagge di rimini ad agosto. La galisoga la si riesce a trombare perchè arriva tardi poi si deve evitare il pendimentalin e il cadeau o peggio prodotti come propizzamide o quelli molto selettivi su composite, vero è che ormai è molto tollerante o sfuggente ma arrivando tardi almeno di seme non riesce a farlo maturare. Meno lavori il terreno e più ti porti avanti tutte le perenni soprattutto tutti i cardi cirsyum compreso... difatti il cardo dei ciompi, il cardo dei lanaioli è in grande aumento anche fuori areale. Torna il giacinto delle messi che non si vedeva da 1800 in pratica una pittura murale. Terreni leggerotti non hanno nulla a che fare con altri terreni e si prestano maledettamente male alla conservativa. Rotazione spesso con i prati se non ha un limite.

Certo parlare di prati e foraggere con loietto come infestante principe è come parlare di barzellette. Dove ci sono prati è inevitabile ogni tipo di loietto che ben vive e convive con quello resistente seppur tende a tenere basse le genetiche molto resistenti diluendone i geni specifici. Ma un prato è un prato e riesce negli anni a fare ciò che altre tecniche non fanno, a tenere bassi i numeri di infestanti non ad eliminarle ma a depotenziarle molte e in parte... prato gestito e tagliato bene.  Dove ci sono prati c'è inevitabilmente loietto... il problema è che aumenta il lollium rigido che non ce n'è mai stato così tanto e lollium ibrido che è poco distinguibile. il loietto si ibrida abbastanza e fa montagne di semi però che nascono rapidi... il rigido però ha semi che dormono e durano un pò nel terreno. 

Ogni tecnica ha la sua pecca ma nel nostro ambiente prevalgono le scelte antiche o meglio degli antichi che era il paesaggio non le altre tecniche agronomiche, erosione fermata o controllata a braccia e ad elementi del paesaggio, merda e organico portati. Stalle e controllo delle dosi. Alpeggio immancabile non per niente in certe zone e non altre. Alpeggio non pascolo su polder in pianura. Non dico da non usare quello no ma non da traslare all'americana.... che comunque arano, saltuari, meno regolari ma arano anche per via appunto delle infestanti anche con gli ogm, i tea, le reisstenze agronomiche, gli antidoti ma la tecnica agronomica vuole che si conoscano più balli possibili. Come dire e meravigliarsi dell'erigeron... dai cortili al mondo... se magari si cambia prodotto e tecnica non diventa al pari di Celine Dion sua conterranea.... un mazzo di margheritine alla conquista del mondo lo eviterei prima che prenda il posto della seppur utilissima camomilla.

Già evitiamo di chiamarle infestanti molte sono piante comunque nobili e utili solo che spesso sfuggono di mano ed esplodono... inutile parlare della portulaca... la grande esplosiva...  un esempio di come una pianta da orto sia diventata una risorsa che ti prende per il culo, una pianta che ormai non sai cosa fare ed è a tutti gli effetti una coltura e un super food solo che ti rompe le palle.... ringraziamo gli incolti assolati e i pochi diserbi con le peggiori tecniche. Necessario conoscere la biologia delle infestanti perchè si può arginare il problema.

Che il grano si stia sempre più sporcando è sotto gli occhi di tutti che poi non si vedono più le solite infestanti è un dato di fatto che però la minima e la successione stretta non siano un problema ecco.... va bene fare le doppiette, due anni di minima o due anni di frumento ma poi meglio darci un taglio non continuare. Sobbarcarsi 5km di fossi da pulire ma portarci l'acqua e variare la minestra.... più verdure è meglio.

La balletta che la minima si faccia velocemente insomma... che si passi meno... che si usi meno gasolio.... se facciamo il conto del tempo anche per i diserbi.... Io ero uno che il frumento lo diserbava saltuariamente certo non avrei usato il pre se i miei vecchi e decrepiti vicini non avessero continuato da anni a fare orzo e frumento.... lamentandosi delle basse rese. Purtroppo serve anche un vicino non dico giovane quanto smarth o non sclerato che abbia voglia di lavorare.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Il 30/12/2024 at 00:08, CultivarSé ha scritto:

Solo voi ragionate al contrario, da noi molti hanno abbandonato la minima per questo proprio perchè si fanno 3 diserbi e neppure il mais riesci a fare neppure in strip. Si torna indietro, la Pianura padana non è il Douwn Bust Americano. Non solo infestanti ma anche insetti terricoli come molti coleotteri e i fusaria. 

La Galisoga............................ il loietto sono praticamente piante domestiche padane, ....................................... lavorare.

Il giacinto delle messi quale sarebbe? non lo ho trovato. Il problema loietto purtoppo lo ho anche io , per fortuna solo in un paio di campi. Se sfalci e porti via e lavori subito o quasi lo sistemi il problema è quando rimane e va a seme in mezzo ai trifogli da seme o ai campi di mellifere o al grano. Io in un campo che era a mellifera ho quel problema. Ha fatto massa . Trinciato tutto ai primi di ottobre, poi iniziato a lavorare con terra giusta. Inizio e non riuscivo a gestire i residui con il ripper. Ho dovuto bruciare e devo dire che nel pezzo bruciato ha fatto veramente un bel lavoro. Tra i pre-emergenza il fuoco aiuta a levare un bel pò di semenze. In ogni caso ne è emerso un bel pò , seccato con il glifo e ri-lavorato con estirpatore. Ci ha ri-piovuto e ne sta nascendo un altro tanto. Molto meno nel pezzo bruciato ma comunque si vede. Ora lo vibro e se dio vuole lo semino però tra le pratiche da aggiungere ci sono il fuoco e la semina su crosta o con macchine tipo idrauliche perchè , una volta che il seme c'è ogni passaggio di minima o meno riporta il seme in posizione germinabile. Se hai terra sporca anche l'aratro non va bene perchè il seme del loietto sotto dura e poi lo riporti su. A quel punto se ti assiste il meteo, perchè il bastardo non nasce alle prime piogge se non c'è calo di temperature o umidità costante, meglio la minima e continui passaggi ma sempre a terra asciutta e sole dopo, altrimenti a costo di fare carte false due glifo.  Se riesco a rullare quest'anno devo riuscire a fare pre-emergenza su grano e cerco di limitare i danni per anno prossimo.

Link al commento
Condividi su altri siti

23 minuti fa, superbilly1973 ha scritto:

Il giacinto delle messi quale sarebbe? non lo ho trovato. Il problema loietto purtoppo lo ho anche io , per fortuna solo in un paio di campi. Se sfalci e porti via e lavori subito o quasi lo sistemi il problema è quando rimane e va a seme in mezzo ai trifogli da seme o ai campi di mellifere o al grano. Io in un campo che era a mellifera ho quel problema. Ha fatto massa . Trinciato tutto ai primi di ottobre, poi iniziato a lavorare con terra giusta. Inizio e non riuscivo a gestire i residui con il ripper. Ho dovuto bruciare e devo dire che nel pezzo bruciato ha fatto veramente un bel lavoro. Tra i pre-emergenza il fuoco aiuta a levare un bel pò di semenze. In ogni caso ne è emerso un bel pò , seccato con il glifo e ri-lavorato con estirpatore. Ci ha ri-piovuto e ne sta nascendo un altro tanto. Molto meno nel pezzo bruciato ma comunque si vede. Ora lo vibro e se dio vuole lo semino però tra le pratiche da aggiungere ci sono il fuoco e la semina su crosta o con macchine tipo idrauliche perchè , una volta che il seme c'è ogni passaggio di minima o meno riporta il seme in posizione germinabile. Se hai terra sporca anche l'aratro non va bene perchè il seme del loietto sotto dura e poi lo riporti su. A quel punto se ti assiste il meteo, perchè il bastardo non nasce alle prime piogge se non c'è calo di temperature o umidità costante, meglio la minima e continui passaggi ma sempre a terra asciutta e sole dopo, altrimenti a costo di fare carte false due glifo.  Se riesco a rullare quest'anno devo riuscire a fare pre-emergenza su grano e cerco di limitare i danni per anno prossimo.

Io a dire onestamente, arando non ho il vero loietto, capita di trovarmi l'invincibile Poa annua ma reste molto piccola seppur invasiva. Noi siamo circondati e invasi da loietto. Caso diverso dal Lollium rigido, il loietto blu o loietto duro ma tende ad essere anche di 3 o 5 anni semi perenne per cui spesso i ceppi non muoiono. Il loietto rigido ama l'asciutto e i terreni magri per cui la stragnande maggioranza dei terreni sono piuttosto umidi e fertili poi arando comunque si depotenzia volendo anche la rotazione lo fanno sparire. Giustamente vuol dire molto trinciare e smuovere le rive e gli argini. Erbe da grano erano sparite quando abbiamo rifatto gli argini per gli anni a riso poi inevitabilmente con le colture autunno vernine a poco sono tornate ma non tali da fare danni e il pre le ha ritardate tantissimo ma oggettivamente non ha senso fare il quarto anno in molti terreni a colture asciutte... che poi asciutte nei primi anni non lo sono proprio state. Dove batte la siccità aumentano quante infestanti come sempre, cambiano le condizioni e tende a prevalere una specie sulle altre. Nel caso dell'avena ecco allora anche io avrei optato per la minima o la conservativa ma appena avessi potuto una bella primaverile o una bella sarchiata non la evitava nessuno. Dopo grano o orzo è bello fare un pratino che sia medica, trifoglio o misto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il 28/12/2024 at 19:26, marvi1 ha scritto:

 

Dal 2018

Coltura precedente, senape o rapa da seme? Non si trebbiano abbastanza presto, primi di giugno? Alla trebbiatura della senape/rapa l'avena e il loietto erano già secchi, anzi i semi erano già caduti a terra?

Link al commento
Condividi su altri siti

Il 29/12/2024 at 20:45, #VG# ha scritto:

Probabilmente vado fuori argomento....

Riguardo le infestanti in minima o in non aratura io non darei così diretto il legame aratura/terreni puliti non aratura/terreni sporchi. Io sono quasi 10 anni che non aro e grossi problemi di infestanti o una situazione peggiorata rispetto a prima io non l'ho trovata. Non faccio molte colture solo mais e erbai foraggeri. Può essere magari che trinciando o comunque raccogliendo prima della completa maturazione anche le infestanti non vadano a seme? In genere non lascio mai neanche i terreni vuoti per cui o senape o seminando subito la coltura successiva  non mi rimangono mai troppo tempo alla mercé delle infestanti. Se si sporcano comunque entro con glifo per bruciare tutto. Problemi di stellaria e roba simile nei vernini si li ho ma come li hanno tutti qui indipendentemente dalla lavorazione e sul mais la gallinsoga che purtroppo nasce dopo la rincalzatura e non c'è niente che faccia effetto se non diserbare post rincalzatura con terbutilazina (che ormai non ci sarà piu). Ma anche qui è un problema che accomuna tutti indipendentemente dalla lavorazione. Non so Probabilmente il problema delle infestanti nasce e perdura se per più volte sbagli gli interventi di diserbo e si crea una situazione che poi ti tiri nel tempo e peggiora sempre più.  Se si lavora bene alla lunga grosse differenze non ci sono per me. Opinione personale sulla mia esperienza 

Tutto vero, ma posso dirti che il mais aiuta tanto a poter fare minima per tanto tempo senza avere problemi. Ho visto che chi fa mais può fare minima senza grossi problemi di infestanti, perchè i diserbi mais sia essi di pre che di post funzionano sempre molto bene.

Ho un amico di Biella che fa sodo su sodo da 15 anni (con cover ecc) nessun problema di loietto ecc, ma il 60-70 % della superfice fa mais...

Mentre dove si fanno esclusivamente colture a ciclo autunno-vernino, hai una pressione di infestazione di avena, loietto ecc molto molto alta, loietto è sempre più resistente ai diserbi di post, quando fai colture minori come avena o farro o favino spesso il loietto non riesci a controllarlo al 100 % e quindi va a seme, con i pre  sul grano se ari hai controllo del 100 % del loietto, se fai minima se ti va bene hai controllo del 80 %, per cui anche con grano ben diserbato hai una parte che va a seme e ti continua a infestare il terreno, tutto questo comporta che la seedbank degli strati superficiali aumenta sempre di più per cui arrivi a un punto che se non ari per ridurla o quanto meno distribuirla un po' anche negli strati dove non germinano i semi almeno per l'anno della coltura non riesci più a controllarla.

Questi stessi problemi li hanno anche nel sud della Francia terre rosse dove il girasole non viene e fanno solo grano, orzo o colza, e anche li resistenza a manetta, per cui Arvalis dice aratura obbligatoria ogni 3 anni, pre emergenza ovunque e post precoce ovunque altrimenti hai sicuramente una perdita produttiva.

Piuttosto se non ho tempo chiamo il terzista ad arare, ma meglio spendere 150 €/ha per far arare, che perdere 10-15 qli/ha di grano perchè ce l'ho pieno di loietto.

Se al sud potessero fare almeno ogni 3 anni un girasole, allora la situazione sarebbe un po meglio, ma dovendo fare solo colture a ciclo invernale, se si perpetua la minima ci si va solo a incasinare purtroppo, e si arriva ad avere resistenza che poi ti tocca arare sempre... mentre arare ogni 3 anni, ti permette di continuare a fare minima per gli altri 2 per molto tempo... Io dove ho fatto minima e sodo per 15 anni, e dove ho loietto con tripla resistenza (acc case, Als e gliphosate) ora devo arare tutti gli anni... se avessi arato ogni 3 anni nei 15 anni precedenti ora fare ancora minima per almeno 2 anni... come sempre il troppo stroppia soprattutto quando si fanno tanti vernini.

Altra cosa molto importante, dove si sa che si ha tantissima infestazione di loietto e avena è fare la falsa semina e seminare più tardi, in modo da far nascere tutte le infestanti, fare gliphosate, e poi seminare, spostare la semina dai primi di novembre ai primi di dicembre, migliora tantissimo il controllo delle infestanti successivo.

La tecnica va sempre calata nel contesto in cui si lavora, e con le infestanti che abbiamo da combattere.

 

 

  • Like 4
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 settimane dopo...
per fare questo volume che tipo di ugelli adoperi e quale pressione, grazie
Marroni 10-13 kmh pressione che varia da 2 a 3 bar

Inviato dal mio CPH2415 utilizzando Tapatalk

Link al commento
Condividi su altri siti

11 ore fa, siclar ha scritto:

per fare questo volume che tipo di ugelli adoperi e quale pressione, grazie

ugelli blu (antideriva a ventaglio) a 9,5km/h pressione 3 bar

se vuoi c'è l'applicazione di asj(sarebbe arag) dove puoi merttere i litri, la velocità e la distanza tra gli ugelli e ti dice la pressione che devi avere; giocando un pò con quei parametri ti ritrovi i dati che necessiti.

secondo le indicazioni dei produttori diserbi, non andare oltre i 9km/h di velocità

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...