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Gli erbai e la loro utilizzazione


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Ecco come sono ridotti i prati stabili nella mia zona nel raggio di 2km, ieri è venuto un tecnico e mi ha consigliato di falciare e buttare via l'erba tramite raccoglitore, e sperare che rinfresca, se non ricresce occorre fare prato nuovo dato che non esistono erbicidi per questi insetti d825dc04927b2144fc208d76a2402ac9.jpg

 

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Ma sono nottue!!! Gli insetticidi anche biologici ci sono e funzionano..... non è la prima volta che succede, sembra.... perché non è visibilissima, Pseudolletia unipunctata o armyworm. Ci sono un sacco di uccelli che la sterminano, io ti consiglio lo Spinosad o il Bacillus thuringensis per lepidotteri SA11 o SA12.

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Nella nostra zona l'erbaio ancora più diffuso è quello classico di avena e mix di trifogli (squarroso, caporosso e alessandrino)

 

ripuntatura in agosto

 

erpice a dischi dopo le prime piogge a settembre in due passate (una per coprire l'avena) - successiva semina con seminatrice del trifoglio ed in alcuni casi rullatura!O0

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  • 2 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...

No non è sostenibile perché se non apporti azoto l'erba trinciata non si decompone anzi sottrae azoto presente che invece di andare a far crescere le varie erbe... va a far decomporre il feltro e l'erba trinciata. I conti sono anche da fare col feltro e non solo con l'erba trinciata.

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No non è sostenibile perché se non apporti azoto l'erba trinciata non si decompone anzi sottrae azoto presente che invece di andare a far crescere le varie erbe... va a far decomporre il feltro e l'erba trinciata. I conti sono anche da fare col feltro e non solo con l'erba trinciata.

 

 

Ma il trinciato con l aiuto degli mikrobi,fungi,vermi dovrebe decomporsi in humus e cosi fertilizare il tereno. Poi se ce una percentuale di leguminose nel prato ci dovrebe esere nitrogen in abondanza? comunque non voglio usare concimi quindi devo trovare un sistema sostenibile.

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Io sui prati stabili affieno due sfasci e il terzo quello autunnale che di solito è difficile da affienare nella mia zona per nebbie e pioggia frequente lo trincio in novembre, a volte distribuisco del concime complesso o del percolato del letame in dosi non alte e vedi la differenza. Sulla sostenibilità non posso fare calcoli ma a trinciarla ho visto che riparte meglio il prato e non c'è fieno vecchio in primavera, quello trinciato nei mesi invernali va tutto marcio e non ne trovi in primavera, diverso è trinciare il secondo sfalcio

Modificato da mattia 3645
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  • 3 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...

ciao a tutti,

volevo riaprire la discussione, leggendo questa discussione l'ho trovata molto interessante e, dato che sono passati vari anni e prove, volevo prima di tutto chiedere come sono andati nell'arco degli anni i vari erbai.

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ciao a tutti,

volevo riaprire la discussione, leggendo questa discussione l'ho trovata molto interessante e, dato che sono passati vari anni e prove, volevo prima di tutto chiedere come sono andati nell'arco degli anni i vari erbai.

Sono cose che si sanno da secoli poi uno usa quello che gli serve quando ha un pezzo di terreno libero poi se si riesce a fare fieno va bene se invece si hanno i tempi stretti si fascia o si insila basta aver spazio e tempo anche meteo. Nulla vieta di usarli da cover o da sovescio. I miscugli sono quelli poi varia il prezzo e la reperibilità.

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ragazzi una domanda, che tipi di erbai annuali ci sono da seminare in primavera? mi servirebbero per bovini ed equini

 

Ti conviene seminare un prato temporaneo 4-5 anni e ottieni un foraggio migliore da gestire e buono per equini e bovini. Un erbaio ricco di graminaccee primaverile dura poco perché con giorni lunghi le graminacee non danno molto, un autunnale sarebbe meglio risentirebbe meno degli eventi meteo e sarebbe pronto da sfalciare a fine aprile-maggio pronto all'uso.

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Mentre al sud su terreno povero non irriguo, volessi seminare un prato poliennale dedicato esclusivamente al pascolo ovino su cosa potrei orientarmi?

Durata ossia per quanto tempo, in asciutta non è cosa facile ci vorrebbe un misto ma misto veramente anche con specie perenni arido resistenti perché seminare solo specie autoriseminanti è pochino e non si riesce a sfruttare tutto l'anno. Sima sempre lì se dovesse piovere si ha un picco di roba e dopo poco più di nulla. Gli ovini poi rasano basso ma fanno meno danni da calpestamento specie molto appetite e alte direi di no,

Il terreno andrebbe sistemato al meglio possibile più pulito e sgrondo possibile sassi permettendo, in un'eventuale carica si potrebbe sfalciare e dare un prodotto più giovane e coetaneo ai pecorini che solitamente si accontentano. Forse è il caso di gestirlo al meglio e partire al meglio poi seminarlo è l'ultimo dei pensieri sempre che uno vuole che duri il più possibile.

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L’alternativa è continuare così come faccio ora, ossia ogni anno risemino avena, loietto e Alessandrino e la parte che produce la sfalcio per far fieno, dove produce meno lascio tutto in campo e butto sotto per seminare nuovamente l’anno dopo

 

Un erbaio annuale. Ma comunque la parte dove produce meno la pascoli prima di interrarla?

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Continuo a non capire perché al sud fanno loietto e avena che sono piante molto competitive e disetanee non hanno lo stesso ciclo. Si fanno guerra a vicenda. L'avena è una pianta lunga starebbe bene con le sue cugine ossia una sativa e una bizzantina o insieme alla strigosa, un trifoglio alessandrino e un resupinato e una bella veccia avrebbe più senso e meno competizione.

Il loietto andrebbe con i trifogli per un taglio più precoce e pascolativo, il loietto con resupinato e alessandrino ricaccia fino a che piove abbastanza... e non risente i danni al cotico. Le avene ricacciano gli accesti ma nulla a confronto al loietto sempre che piova e sia bello fertile... il loietto sicuramente ama tutta la fertilità possibile dall'organico ai concimi alla cacca del pascolo.

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