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lavorazione uliveto


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Mettendo del letame sulla pianta in questa stagione la vedete una cosa giusta o no? :cheazz:

 

:asd: Direi che fai bene a grattarti la testa, se lo metti sulla pianta direi proprio che non va,:perfido: al contrario sotto alla chioma direi bene, O0con le piogge si disfa e impregna il terreno, in caso di gelate preserva un po' dalla discesa del gelo, insomma il letame secondo me va sempre bene.

Saluti

Sergio

Modificato da Sergio E
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Il letame secondo me va bene,metterlo anche adesso,ma se andiamo incontro al freddo,la pianta non si muove e quindi non ne beneficia...comunque rimane lì e a primavera sicuramente male. Non gli fa...

per chi è del nord,mettete foto degli uliveti...sono curioso di vedere il sesto di impianto,e come avete le piante!!

grazie...

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Spargere letame sotto le piante è un ottima cosa specialmente dopo la raccolta, le piante (in generale) soffrono il freddo specialmente quando sono in "tiro" cioè circola linfa, per proteggerla bisogna aumentare la concentrazione di sostanza nutritive nei vari tessuti in modo che si abbassi il grado di cristallizzazione dell'acqua (per intenderci congela prima l'acqua dolce che l'acqua del mare), quindi meglio un trattamento con sotanze nutritive (micro e macro elementi) in abbinamento al rame (proteggi anche da occhio di pavone), il tutto per aumentare la concentrazione di sostanze nei vari tessuti della pianta.

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guarda di preciso non ricordo perchè ne uso diversi ma domani ti faccio sapere:gluglu::asd:

vedendo i tuoi post utilizzi anche tu gli scuotitori tipo cifarelli?? che modello usi??

Modificato da leo90
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...

per chi è del nord,mettete foto degli uliveti...sono curioso di vedere il sesto di impianto,e come avete le piante!!

grazie...

 

Provo a inserirne una con ceppaia plurisecolare in località aspra e abbandonata Mompantero, Alpi Piemontesi, [ATTACH=CONFIG]16242[/ATTACH]le piante circa 15 tra 650/700 mt slm.

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O0

Sopra il passato e la prova inoppugnabile dell'adattabilità dell'olivo alle condizioni più disperate.

L'omino in foto al fine del rapporto dimensionale, è un amico alto circa 1.80.[ATTACH=CONFIG]16245[/ATTACH]

 

Ora provo a inserire una foto del mio oliveto

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per macro elementi si intendono i componenti come azoto fosforo e potassio perché sono gli elementi più richiesti dalla pianta, che di solito do al terreno (sotto chioma) fosforo e potassio preferisco darli dopo raccolta mentre azoto subito dopo potatura (oppure in abbinamento con trattamento fogliare con carniccio).

per micro elementi si intendono elementi come boro, magnesio, calcio, manganese, molibdeno, ecc... anche essi richiesti dalla pianta pero a dosi molto più basse, molto spesso sotto al punto percentuale, elementi che do attraverso trattamento fogliare, a mio parere molto più importanti dei macro elementi, perché servono a migliorare le attività fotosintetiche della pianta.

poi ci sono i fitoregolatori che sono molto spesso ormoni principalmente di tre tipi: auxine, giberelline, citochinine, servono alla differenziazione delle gemme,prodotti anti cascola (auxine) e giberelline per l' ingrossamento dei frutti. Attento a questi tre, se sbagli dosaggi (in eccesso) comprometti le produzioni per 3-5 anni, inoltre questi elementi vengono già prodotti dalla pianta, di solito vengono dati quando ci sono mancanze di microelementi. io ogni anno vario piano di concimazione, ad esempio quando tratto contro la mosca metto: acidificante o bagnante, rame 1kg/ha, boro serve a differenziare le gemme a frutto per l'anno prossimo:perfido: 250g/ha, carniccio 2kg/ha, quest'anno ho usato il dimetoato contro la mosca.

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Che prodotti intenti per macro e micro elementi? Che cosa usi? Io appena dopo la raccolta dò 18 46 , e faccio un trattamento con rame e zolfo, voi che dosi usate.
L' elemento che più protegge i vasi linfatici dal congelamento è il potassio, l' azoto invece peggiora la resistenza in quanto stimola la pianta a vegetare diminuendo quindi la resistenza dei tessuti.Secondo me il 18-46 non è il concime più adatto da dare in inverno, in questo periodo la pianta assorbe pochissimo azoto che quindi alle prime piogge va dilavato. Meglio allora del solfato di potassio (elemento fondamentale anche a fine estate nel processo di inoleazione ma che comunque non si dilava per cui non si perde nelle acque di drenaggio) ed in primavera 18-46 se il terreno ha carenza di fosforo. Altrimenti in primavera puoi dare anche solo urea e risparmi sul costo dell' azoto.
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L' elemento che più protegge i vasi linfatici dal congelamento è il potassio, l' azoto invece peggiora la resistenza in quanto stimola la pianta a vegetare diminuendo quindi la resistenza dei tessuti.Secondo me il 18-46 non è il concime più adatto da dare in inverno, in questo periodo la pianta assorbe pochissimo azoto che quindi alle prime piogge va dilavato. Meglio allora del solfato di potassio (elemento fondamentale anche a fine estate nel processo di inoleazione ma che comunque non si dilava per cui non si perde nelle acque di drenaggio) ed in primavera 18-46 se il terreno ha carenza di fosforo. Altrimenti in primavera puoi dare anche solo urea e risparmi sul costo dell' azoto.

 

Concordo con te, da noi però le temperature non scendono mai sotto i zero gradi, in pieno inverno le piante continuano a crescere.

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  • 2 mesi dopo...
  • 2 settimane dopo...
  • 8 mesi dopo...

Vi pongo un problema..nell'oliveto principale neanche ricordo più l'ultima volta che la terra è stata lavorata con la fresa.

Per dire, saranno minimo 5 anni che non si lavora e si usava fino a due anni fa diserbante, e ora per il biologico solo trincia..

Il problema è che vorremo ritornare a lavorare la terra..premetto che ora e dura come una pietra.. terreno argilloso e in pendenza..

nonostante le passate con la trincia, ogni anno nascono sempre le stesse infestanti fastidiose, e vorremmo distruggerle con la lavorazione appunto.

Il problema è ovviamente quello del dilavamento nel periodo delle piogge e poi in fase di raccolta.

Però voglio fare un osservazione..in questi giorni ha piovuto e oggi che è uscito il tempo abbiamo sistemato un pò di reti..ora non vi dico gli scivoloni e la terra appiccicata alle scarpe!!!e tutto questo nonostante il terreno "sodissimo".

Vado nel terreno di un limitante che pratica la fresatura e mi rendo conto che nonostante la terra non era compatta, c'era uno strato di erbetta che riduceva la collosità del terreno.

Voi che consigliate?

Domani se esce il tempo e continuiamo con il lavoro posto delle foto.

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io uso da venti anni solo frangizolle..

è vero che i miei di frangizolle se li apri arano..

ma io trovo solo vantaggi:

velocita di esecuzione impareggiabile

poche possibilita di rotture

terreno lasciato piano senza solchi o zolle o altro

lavoro anche in pendenza..

poco sforzo del trattore perche regoli l' apertura e vai.

ho fatto una prova di inerbimento, i primi tre anni ho notato un buon andamento poi sono peggiorate le piante, il trincia è una rovina, intanto perche tutta quella robaccia secca è facilmente infiammabile ( a confine con me se ne sono andati 20 ettari per fuoco.) e fortuna che io avevo frangizollato..

secondo si sviluppano colonie di topi..

il problema che sollevi rispetto alla terra dipende dal fatto che devi scegliere il periodo..

prima passata appena terminata la potatura e la concimazione..

seconda passata entro giugno..poi lasci tutto stare, se viene una estate calda lo sviluppo di erbe è poco e ti ritrovi un discreto tappeto erboso a periodo raccolta

io uso scuotitori e cosi facendo mi trovo bene pure per i mezzi..

poca spesa tanta resa..

se hai terreni compatti per il frangixzolle aspetti il periodo giusto..appena piovuto..come si inizia a asciugare lo strato superficiale puoi iniziare, considera che con tre/quattro ore ci lavori due ettari..quindi sei molto veloce.

Modificato da mark879/90
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io uso da venti anni solo frangizolle..

è vero che i miei di frangizolle se li apri arano..

ma io trovo solo vantaggi:

velocita di esecuzione impareggiabile

poche possibilita di rotture

terreno lasciato piano senza solchi o zolle o altro

lavoro anche in pendenza..

poco sforzo del trattore perche regoli l' apertura e vai.

..

 

Io tiller e aratro a dischi e sto apposto; oliveti pianeggianti e solo in un appezzamento uso la fresa perchè non ho pietre.

Cmq il discorso pendenza non va sottovalutato, come voi confermate: valuterei bene, ovviamente lavorazioni fatte al contrario della pendenza e non dovrebbero esserci tanti problemi.

 

 

ho fatto una prova di inerbimento, i primi tre anni ho notato un buon andamento poi sono peggiorate le piante, il trincia è una rovina, intanto perche tutta quella robaccia secca è facilmente infiammabile ( a confine con me se ne sono andati 20 ettari per fuoco.) e fortuna che io avevo frangizollato..

secondo si sviluppano colonie di topi..

 

Idem, e 2ha circa a fuoco...

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grazie per le risposte. mi dite la differenza tra tiller ed erpice a dischi? cioè so come sono fatti e che lavoro fanno..però secondo voi che benefici apporta sia l'uno che l'altro attrezzo? Perchè mio papà sostiene che potrebbe andar bene solo un tiller, mentre io sono convinto che serve sia l'erpice che il tiller in determinati momenti.

 

Fabio secondo me il prossimo hanno ti conviene lavorarla la terra. Io mi sono accorto che le radici delle piante più piccole si sono sviluppate troppo in superfice, e mo se dovremmo lavorare saranno dolori per la pianta.

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io nel mio ulivero uso il frangizolle in primavera poi prima della raccolta preparo il terreno con la fresa dopo l'ultimo trattamento passo con il rullo, a fine raccolta lavoro con il tiller per rompere il terreno così avviene una buona arieggiatura del terreno....!!!

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