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Trattamenti Olivi


tigrone750

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Cercando su internet, ho trovato questo.......

 

La concimazione fogliare dell'olivo in fioritura: azoto e boro con moderazione

 

Per un incremento produttivo dell'olivo si può pensare di intervenire dalla fioritura e fino all'indurimento del nocciolo. Azoto e boro sono gli elementi che possono influenzare maggiormente la produttività. Diversi gli obiettivi del trattamento a seconda del periodo considerato

 

La concimazione fogliare dell'olivo in fioritura: azoto e boro con moderazione

 

Per un incremento produttivo dell'olivo si può pensare di intervenire dalla fioritura e fino all'indurimento del nocciolo. Azoto e boro sono gli elementi che possono influenzare maggiormente la produttività. Diversi gli obiettivi del trattamento a seconda del periodo considerato

 

E' tempo di fioritura per gli olivi.

Le mignole, a seconda dei vari territori, sono più o meno abbozzate e quindi, anche in ragione della pessima campagna olearia trascorsa c'è chi pensa di recuperare con trattamenti fogliari che possano incrementare l'allegagione e diminuire la cascola.

I formulati consigliati oggi agli olivicoltori possono essere, sommariamente, divisi in tre categorie principali:

1- prodotti fogliari a base di boro

2- prodotti fogliari a base di azoto

3- biostimolanti

Questi tre formulati svolgono azioni diverse.

fiori%20olivo3.JPG

 

Il boro è un microelemento che interviene nel processo riproduttivo, nell’induzione antogena, nella germinazione del polline, nello sviluppo del tubetto pollinico e quindi nell’allegagione. Generalmente se ne consiglia l'uso in olivicoltura perchè si possono verificare delle carenze nei suoli calcarei e con pH elevati (> 8). La sintomatologia di carenza di boro non è chiara, assomigliando molto a quella di una carenza di potassio, con lembi fogliari necrotici e rametti che tendono a spogliarsi a partire dalle foglie più giovani. Nel caso di manifesta carenza, accertata con analisi fogliare (

L'azoto è un elemento spesso legato, nell'opinione della maggior parte degli olivicoltori, alla crescita vegetativa. Viene distribuito spesso in abbondanza in primavera, prima del risveglio vegetativo, attraverso concimazione al terreno. Si ignora che l'azoto è anche coinvolto nei processi di fioritura/allegagione. L'azoto è infatti necessario allo sviluppo e accrescimento dei tessuti dei neonati frutticini. Nel periodo di maggio/giugno si possono quindi verificare delle temporanee carenze d'azoto proprio in virtù delle esigenze delle piante, impegnate sul fronte della crescita e della produzione. Una eventuale concimazione azotata va ben considerata e attentamente valutata in ragione della disponibilità idrica del suolo, quindi della capacità della pianta di assorbire il concime azotato distribuito al suolo in primavera, di eventuali sintomi di carenza (scolorimenti fogliari), del carico di fiori e frutti prevedibile in ragione del numero di mignole e della quantità di vegetazione giovane (l'azoto viene principalmente assorbito dalle foglie giovani). Onde evitare squilibri, ovvero eccessi azotati che portino a colatura dei fiori o a rigoglio vegetativo, è consigliabile intervenire almeno due volte con azoto, alla concentrazione massima dell'1,5%. Un primo intervento 7-10 giorni prima della fioritura e un secondo ad allegagione avvenuta, quando i frutti sono allo stadio “grano di pepe”. Interventi successivi, ad agosto o settembre, non portano alcun beneficio, né rispetto all'incremento della produzione, neanche in termini di peso dei frutti, né di riduzione della cascola settembrina.

fiori%20olivo2.jpg

 

I biostimolanti, anche in ragione del calo del loro costo negli ultimi anni, sono l'incognita e spesso accendono animate discussioni sulla loro utilità. Qualcuno li magnifica, altri li ritengono inutili. Sono poche le sperimentazioni scientifiche sui benefici dei biostimolanti sulla fioritura e allegagione, specie dell'olivo. Difficile, però, affermare che questi prodotti non abbiano alcun effetto, anche alla luce della recente ricerca proposta da Domenico Rongai del Cra – Centro di ricerca per la patologia vegetale. Studiando l'effetto di un biostimolante contro il cicloconio dell'olivo a base di una farina di Brassica carinata (ISCI7) e olio vegetale, il ricercatore ha valutato l'effetto biostimolante osservando le infiorescenze e conteggiando le mignole ed i frutti ottenuti. Oltre a ridurre l'incidenza dell'occhio di pavone, nelle piante trattate col formulato, il numero delle mignole e quello dei frutti è stato significativamente più alto rispetto al non trattato. L’effetto biostimolante è altresì evidenziato dai dati dell’attività enzimatica. Le piante trattate col formulato hanno fatto registrare valori della perossidazione lipidica (MAD) e della POX significativamente superiori rispetto al controllo non trattato. Se, quindi, è necessario tenere conto dell'azione benefica dei biostimolanti sulla fioritura, occorre riconoscere che, in virtù della variegata e differenziata offerta di formulati in commercio, risulta impossibile fornire indicazioni operative. Infatti non occorre solo distinguere i prodotti sulla base della concentrazione dei principi attivi ma della composizione e della materia prima utilizzata e quindi della tipologia e quantità di aminoacidi soprattutto che possono avere la funzione biostimolante.

 

di R. T.

 

FONTI : http://www.teatronaturale.it/strettamente-tecnico/l-arca-olearia/21013-la-concimazione-fogliare-dell-olivo-in-fioritura-azoto-e-boro-con-moderazione.htm

Modificato da pooh1989
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Bastano prodotti acidi-solfatommonico e perfosato sul terreno e una buona concimazione organica, fogliare puoi usare tutto e l'olivo non fa problemi di fitotossicità su boro se non in dosi enormi nel suolo. Il solfato di zinco lo darei a parte senza altri prodotti perché reagisce spesso, nel suolo ne servirebbe una caterba specie in terreni basici o calcarei.

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anch'io l'anno scorso ho avuto alcuni problemi con l'occhio di pavone che ho poi risolto con la dodina......comunque quest'anno, almeno dalle mie parti, si stanno lamentando molto per l'occhio di pavone....io per fortuna ho 2 ettari potati e l'altro mezzo ettaro tiene( ho fatto il trattamento con la poltiglia bordolese dopo la potatura dei 2 ettari)

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Ospite baccio 56

Domani vento permettendo, è da giorni che soffia forte, cercherò di dare il boro miscelato con l'urea, all'un per cento dovrebbe andare bene credo che sia il tempo di darlo, altrimenti tra poco iniziano ad aprirsi le mignole.

Ho trovato un bel video sulla concimazione su frantoionline.it

Modificato da baccio 56
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I miei ulivi dopo il trattamento post raccolta con il rame, hanno perso quasi tutte le foglie, probabilmente per via dell'occhio di pavone, a gennaio ho concimato con solfato di ferro e un complesso specifico per lulivo più 18-46, un mese fa ho potato.

Ora le foglie non sono ancora uscite, ma vorrei trattare, al mio vicino il tecnico ha consigliato, dodina, rame e GZ della Timac che sarebbe un azoto fogliare.

Voi cosa mi consigliate?

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Questo è il primo anno che faccio grano seriamente con poco più di 8ha e causa scarpe finanze dovute in particolare alla non raccolta delle olive lo scorso anno nonostante trattamenti e spese varie al grano ho dato solo urea. Un mio carissimo amico che invece di grano ne ha una trentina di ha dalla' anno scorso quando lo ha provato della timac usa il fosfactil che dice non è neanche parente del 18/46 ed i risultati in effetti anche questo' anno sono abbastanza palesi.

Anche sul grano sicuramente funzionerà alla grande ed una prova se hai possibilità io la farei.

Gli olivi su cui lo ho dato lo scorso anno mi sembra anche abbiano meno occhio di pavone, certo è sempre un fogliare e le unita vanno date con i granulari.

Io domani tratto con dodina anche se ormai è tardi, meta metto gz l' altra urea

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Non so per quanto riguarda il solfato, io ho sempre usato urea economica ed efficace!

Per quanto riguarda il grano ho visto che vanno 3l/ha di gz spendendo così poco più di 30€/ha che non sono pochi. Io una prova se hai la possibilità la farei ma non so se rende come 85kg di urea/ha data granulare al

momento giusto.

Anche per l' olivo comunque prova il fosfactil specie per il fosforo la timac ha una marcia in più.

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Certo ma siccome ho visto hai dato il18/46 che tra l' altro costa un botto ed è quasi tutto fosforo insolubile ti consiglio al suo posto il fosfactil. Io ormai agli olivi do infatti solo urea e tiovit(azoto a lenta cessione sempre della timac). Sarebbe importante anche il potassio ma l'olio costa troppo poco!!!!! Fortunatamente i miei terreni ne sono ricchi. Ad agosto/settembre in piena inoleazione un fogliare ad alto titolo di potassio aiuta molto!

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Certo ma siccome ho visto hai dato il18/46 che tra l' altro costa un botto ed è quasi tutto fosforo insolubile ti consiglio al suo posto il fosfactil. Io ormai agli olivi do infatti solo urea e tiovit(azoto a lenta cessione sempre della timac). Sarebbe importante anche il potassio ma l'olio costa troppo poco!!!!! Fortunatamente i miei terreni ne sono ricchi. Ad agosto/settembre in piena inoleazione un fogliare ad alto titolo di potassio aiuta molto!

Grazie per i suggerimenti, per ora faccio il trattamento e poi vediamo come risponde la pianta

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  • 3 settimane dopo...

Fatto ieri il primo trattamento agli ulivi post caduta fiori.

L'amico a cui abbiamo fatto il trattamento mi ha portato questi prodotti:

- Suprafos a 300ml per 100lt

- Ramedit Blu WG 400gr per 100lt

- Nu-Star B (concime fogliare) 500gr per 100lt

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  • 2 settimane dopo...

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