Vai al contenuto

Mais speciali ed antiche varietà di mais


Alberto64

Messaggi raccomandati

A bello che un amico mi riferiva che ci sono grossi problemi su il Mais alimentare, perchè dovrebbe essere a 10 se non sbaglio.

Mentre molto spesso chi fa quel mais fa prodotti biologici, senza tanti trattamenti concimi, e spesso acqua...

Pensate voi cosa si trovano in mano....

 

Io faccio mais alimentare.

Quest'anno ho fatto solo mais alimentare e mais da biogas dove ha preso la grandine.

 

Chiariamo una cosa: il mais alimentare non c'entra NULLA con il mais biologico.

 

Il mais alimentare lo si fa solo con certe varietà (Lolita in primis, ma anche molte altre varietà molto produttive), concimazione ADEGUATA, diserbo ADEGUATO, trattamento antipiralide OBBLIGATORIO per ottenere una eccellente SANITA' del prodotto.

Il mais alimentare viene pagato (solo) da 1 a 2 euro al quintale in più, ma con produzioni in linea se non superiori a quelle dei campi di mais zootecnico.

 

Assolutamente non confondiamolo col mais biologico.

Perchè il mais biologico, quello senza diserbo e con poco concime, non ditemi che sia sano.

 

Come fa ad essere sana una pianta che lotta con le maleerbe e che è denutrita??????

 

Come fa ad essere sana una pannocchia bucata dalla piralide?????

 

Il mais alimentare è una cosa moooooolto SERIA.

 

Il mais alimentare finisce nella polenta, nei prodotti destinati a chi non tollera il glutine, ed in mille altri prodotti di largo consumo.

 

Il mais biologico finisce nei sacchettini per i "fanatici" che credono che gli agricoltori normali (non bio) siano degli inquinatori di professione.

Modificato da Alberto64
Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 89
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Io faccio mais alimentare.

Quest'anno ho fatto solo mais alimentare e mais da biogas dove ha preso la grandine.

 

Chiariamo una cosa: il mais alimentare non c'entra NULLA con il mais biologico.

 

Il mais alimentare lo si fa solo con certe varietà (Lolita in primis, ma anche molte altre varietà molto produttive), concimazione ADEGUATA, diserbo ADEGUATO, trattamento antipiralide OBBLIGATORIO per ottenere una eccellente SANITA' del prodotto.

Il mais alimentare viene pagato (solo) da 1 a 2 euro al quintale in più, ma con produzioni in linea se non superiori a quelle dei campi di mais zootecnico.

 

Assolutamente non confondiamolo col mais biologico.

Perchè il mais biologico, quello senza diserbo e con poco concime, non ditemi che sia sano.

 

Come fa ad essere sana una pianta che lotta con le maleerbe e che è denutrita??????

 

Come fa ad essere sana una pannocchia bucata dalla piralide?????

 

Il mais alimentare è una cosa moooooolto SERIA.

 

Tutto è e sarebbe serio se fatto con testa....

 

Io sò quello che mi hanno riferito.

Non posso ne confondere e ne sbagliarmi perchè non l'h fatto io.

Sò di certo che il campo in questione era vicino a casa mia, e che mi è stato riferito questo.

Il tutto ha suscitato in me un pò di disappunto perchè avevo visto il mais ed era tutto meno che bello.

Dunque ci sono rimasto.

Poi spero ce visto le due scatole che stanno facendo venire per le tossine, che al mais alimentare facciano le prove.

Ok che io con tutta la polvere che mangio di mais dovrei già che essere freddo, però visto che si deve fare la polenta che sia sana...

Link al commento
Condividi su altri siti

Tutto è e sarebbe serio se fatto con testa....

 

Io sò quello che mi hanno riferito.

Non posso ne confondere e ne sbagliarmi perchè non l'h fatto io.

Sò di certo che il campo in questione era vicino a casa mia, e che mi è stato riferito questo.

Il tutto ha suscitato in me un pò di disappunto perchè avevo visto il mais ed era tutto meno che bello.

Dunque ci sono rimasto.

Poi spero ce visto le due scatole che stanno facendo venire per le tossine, che al mais alimentare facciano le prove.

Ok che io con tutta la polvere che mangio di mais dovrei già che essere freddo, però visto che si deve fare la polenta che sia sana...

 

Vorrei sapere se quel campo vicino a casa tua era bio o alimentare.

 

Dalla tua descrizione direi che era bio.

Anche perchè non ha nessun senso fare poco mais senza concime per avere 2 miseri euro in più al quintale, mentre il bio spunta prezzi esagerati oltre a contributi comunitari specifici.

 

Perchè Alimentare e Bio sono 2 cose distinte, e non si debbono confondere.

 

So bene di cosa parlo.

La cooperativa CAPAC dove conferisco vende decine di migliaia di quintali di mais alimentare.

Il mais zootecnico che vende la cooperativa quest'anno è sotto i 10 ppm.

Quello alimentare, con trattamento antipiralide e l'uso di varietà adeguate è ancora più sano.

 

Fidati e mangia polenta tranquillo.

 

Discorso diverso per il mais bio, ma la mia cooperativa non lo tratta.

 

Io ho visto dei campi bio e mi son fatto la mia opinione.

 

Però non è giusto che ve la esponga, in quanto anche i maiscoltori bio meritano il mio rispetto.

 

Rispetto si, fiducia .... fate vobis ....

 

Certamente preferisco mangiare la polenta prodotta dai miei campi, ossia dove si usano i prodotti chimici per avere un prodotto bello e sano.

 

Anche perchè le tossine cancerogene non arrivano dal concime e dal diserbo, ma dal mais malato e non adeguatamente difeso.

Modificato da Alberto64
Link al commento
Condividi su altri siti

ahaha sarò fuori OT ma un bel piatto di polenta me lo sono appena mangiato per cena... ;):)

parlando seriamente direi che alberto64 ha dato un'ottima spiegazione.... ma io parlerei delle tecniche agronomiche e di di come sta andando col mercato oltre a cosa bisognerebbe fare...

Link al commento
Condividi su altri siti

ahaha sarò fuori OT ma un bel piatto di polenta me lo sono appena mangiato per cena... ;):)

parlando seriamente direi che alberto64 ha dato un'ottima spiegazione.... ma io parlerei delle tecniche agronomiche e di di come sta andando col mercato oltre a cosa bisognerebbe fare...

 

 

Non credo di essere OT, ho voluto spiegare come funziona la produzione del mais alimentare, visto che sono parecchi anni che anche io lo produco.

 

E volevo spiegare a Tony ed agli altri che il mais alimentare viene prodotto usando tutte le difese chimiche che servono per ottenere un prodotto sempre e comunque più sano del mais zootecnico.

 

Mentre il campo vicino a Tony sembra gestito per evitare l'uso di prodotti chimici, il che va sovente a scapito della sanità alimentare e della salubrità.

Link al commento
Condividi su altri siti

Se posso inserirmi nel discorso, sono d'accordo con Alberto64, mi permetterei di aggiungere che, fortunatamente, il masi non è giudicato con parametri "estetici", come purtroppo succede con altre colture (in primis la frutta) dove si fanno più trattamenti cosmetici (si chiamano proprio così, proprio come mettere il rossetto alle mele) che quelli effettivamente necessari per avere un prodotto sano..

 

 

mi permetto solo di fare un piccolo appunto ad alberto, dal tuo discorso sembra quasi che per fare il mais sia indispensabile fare un'attenta cura sui trattamenti: nelle zone senza problemi di diabrotica ed insettaggine varia, si fa dell'ottimo mais alimentare, pure molto famoso, senza la necessità di trattamenti.

 

da dire che sono cultivar un po' vecchiotte, più rustiche e forse pure meno produttive (a presicndere dai trattamenti)..certo non sono ibridi da competizione!

 

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

Non credo di essere OT, ho voluto spiegare come funziona la produzione del mais alimentare, visto che sono parecchi anni che anche io lo produco.

 

E volevo spiegare a Tony ed agli altri che il mais alimentare viene prodotto usando tutte le difese chimiche che servono per ottenere un prodotto sempre e comunque più sano del mais zootecnico.

 

Mentre il campo vicino a Tony sembra gestito per evitare l'uso di prodotti chimici, il che va sovente a scapito della sanità alimentare e della salubrità.

Il campo in questione non sò cosa sia se alimentare o bio.

Diciamo che non era bello.

Poi c'è da dire che è lavorato sempre con tecniche che da noi non portano ottimi risultati (Dj mela vora mettere nella testa ma fino a quando ho certi esempi....) dunque non so da dove venissero quei risultati.

Stà per certo che il raccolto era pessimo.

Poi magari, il proprietario avendo un sacco di terra e essendo una annata particolarmente secca, ha dato precedenza ai raccolti vicino a casa.

Insomma di sicuro non voglio dire che ho dare colpe.

Però quando mi hanno detto che era un raccolto particolare ci ero rimasto.

Per il resto, meglio cosi almeno mi mangio la polenta in pace (be non è che altrimenti non la mangiavo più....).

Link al commento
Condividi su altri siti

Se posso inserirmi nel discorso, sono d'accordo con Alberto64, mi permetterei di aggiungere che, fortunatamente, il masi non è giudicato con parametri "estetici", come purtroppo succede con altre colture (in primis la frutta) dove si fanno più trattamenti cosmetici (si chiamano proprio così, proprio come mettere il rossetto alle mele) che quelli effettivamente necessari per avere un prodotto sano..

 

 

mi permetto solo di fare un piccolo appunto ad alberto, dal tuo discorso sembra quasi che per fare il mais sia indispensabile fare un'attenta cura sui trattamenti: nelle zone senza problemi di diabrotica ed insettaggine varia, si fa dell'ottimo mais alimentare, pure molto famoso, senza la necessità di trattamenti.

 

da dire che sono cultivar un po' vecchiotte, più rustiche e forse pure meno produttive (a presicndere dai trattamenti)..certo non sono ibridi da competizione!

 

ciao

 

 

Le varietà consigliate dalla cooperativa di mais alimentare per la molitura sono:

P1547

P1543

Lolita

DKC6795

PR31N27

 

Non mi pare che siano cultivar un po vecchiotte, a parte la Lolita che comunque da noi in asciutta fa ancora sfigurare molte varietà nuove.

 

Nel disciplinare del CAPAC per il mais alimentare è necessario fare il trattamento antipiralide,

 

Tu potrai dire che a volte non serve, ma la piralide è il veicolo che favorisce lo sviluppo di sostanze cancerogene. Non parliamo di diabrotica, ma di piralide.

Non lo dimenticare.

E poi quali sono queste zone prive di insetti???

Forse in alta montagna.

Ma la richiesta di mais alimentare è molto alta e non si può soddisfarla con 4 campi di montagna, magari devastati dai cinghiali.

 

I prodotti chimici vanno usati col cervello ma vanno usati, non è vero che ai tempi dei nostri bisnonni gli alimenti fossero più sani di ora, c'era meno chimica ma la gente si beccava ugualmente tante brutte malattie e l'età media era molto più bassa.

 

Tornando al mais, ti dirò che vedo una grande differenza tra i campi trattati contro la piralide e gli altri, lo si vede dalla pianta oltre che dalla pannocchia.

E' una bella soddisfazione vedere che non si perdono le pannocchie dalla barra della trebbia, e che se si apre una pannocchia si vede la granella bella sana e priva di gallerie.

Provate se non ci credete.

Dunque da diversi anni faccio fare il trattamento antipiralide su tutto il mais, e quella spesa me la pago con un aumento medio di produzione.

E se metto le varietà per molitura mi trovo un mais che vale 1 euro in più a quintale.

Modificato da Alberto64
Link al commento
Condividi su altri siti

Le varietà consigliate dalla cooperativa di mais alimentare per la molitura sono:

P1547

P1543

Lolita

DKC6795

PR31N27

 

Non mi pare che siano cultivar un po vecchiotte, a parte la Lolita che comunque da noi in asciutta fa ancora sfigurare molte varietà nuove.

 

Nel disciplinare del CAPAC per il mais alimentare è necessario fare il trattamento antipiralide,

 

Tu potrai dire che a volte non serve, ma la piralide è il veicolo che favorisce lo sviluppo di sostanze cancerogene. Non parliamo di diabrotica, ma di piralide.

Non lo dimenticare.

E poi quali sono queste zone prive di insetti???

Forse in alta montagna.

Ma la richiesta di mais alimentare è molto alta e non si può soddisfarla con 4 campi di montagna, magari devastati dai cinghiali.

 

I prodotti chimici vanno usati col cervello ma vanno usati, non è vero che ai tempi dei nostri bisnonni gli alimenti fossero più sani di ora, c'era meno chimica ma la gente si beccava ugualmente tante brutte malattie e l'età media era molto più bassa.

 

Tornando al mais, ti dirò che vedo una grande differenza tra i campi trattati contro la piralide e gli altri, lo si vede dalla pianta oltre che dalla pannocchia.

E' una bella soddisfazione vedere che non si perdono le pannocchie dalla barra della trebbia, e che se si apre una pannocchia si vede la granella bella sana e priva di gallerie.

Provate se non ci credete.

Dunque da diversi anni faccio fare il trattamento antipiralide su tutto il mais, e quella spesa me la pago con un aumento medio di produzione.

E se metto le varietà per molitura mi trovo un mais che vale 1 euro in più a quintale.

 

interessante quello che dici sia x ricevarne dei dati utili come ad esempio varietà seminate (dato che a casa quasi tutti gli anni a casa seminiamo un campo prova varietale e potrei chiedere dei lumi) sia per capire ancora una volta la differenza produttiva anche in altre parti tra trattato per la piralide o non, così da poter fare delle medie per vederne la bontà economica (oltre che agronomica) di questo trattamento.

Da parte mia posso dire che certi anni è stato determinante in altri la resa si è equivalsa ad esempio... c'è anche da dire che la campagna scorsa come condizioni meteo estreme (nella mia zona vi è stata una siccità paragonabile solo ad un altra che è avvenuta nel 2003) il trattamento avrebbe aiutato si la sanità della pianta, ma il calo della produzione è stato soprattutto per la carenza idrica o in alcuni casi (mea culpa) di interventi irrugui tardivi (eravamo impegnati con la trebbiatura).

 

altro discorso a parte è la tua realtà, che non conoscevo ed è stato interessantissimo ascoltarla perchè dalla mie parti non se ne è mai sentito parlare e non avrei nemmeno idea di chi potrebbe ritirare questo mais specificatamente per questo uso.

Link al commento
Condividi su altri siti

Penso che Purin si riferisse alle vecchie varietà tipo il Marrano che rendono meno ma essendo più rustiche richiedono minore spesa in trattamenti.Premetto che nella mia zona a parte una grossa azienda che semina varietà da insilato non c è una gran maiscoltura (nelle terre migliori si fà orticoltura) però noto anch io che perdendo le vecchie varietà e andando sulle nuove che le sostituiscono finiamo per rimpiangerle.Parlo per chi come me lavora varietà pregiate da rivendere sul mercato locale o da macinare per vendere la farina insomma un prodotto pagato minimo 40 e passa euro qle e farina a 2-2,5 euro.Ora ci ritroviamo a fare il belgrano da dare ai mulini per tagliare la farina che viene da fuori a 35-40 euro al massimo.Noi abbiamo coltivato Quarantino,Marranino e Mais di Pignone (che fatto proprio come una grossa pigna ma prende il nome da una località) preparazione terreno e concimazione classica dopo medica solamente sarchiatoc con urea senza diserbi e trattamenti abbiamo sempre fatto mediamente 80 qli ha.Problemi di patogeni ne abbiamo avuti solo in annate particolari senza grandi perdite.

Modificato da Malakian
Link al commento
Condividi su altri siti

Le varietà consigliate dalla cooperativa di mais alimentare per la molitura sono:

P1547

P1543

Lolita

DKC6795

PR31N27

 

Non mi pare che siano cultivar un po vecchiotte, a parte la Lolita che comunque da noi in asciutta fa ancora sfigurare molte varietà nuove.

 

Nel disciplinare del CAPAC per il mais alimentare è necessario fare il trattamento antipiralide,

 

Tu potrai dire che a volte non serve, ma la piralide è il veicolo che favorisce lo sviluppo di sostanze cancerogene. Non parliamo di diabrotica, ma di piralide.

Non lo dimenticare.

E poi quali sono queste zone prive di insetti???

Forse in alta montagna.

Ma la richiesta di mais alimentare è molto alta e non si può soddisfarla con 4 campi di montagna, magari devastati dai cinghiali.

 

I prodotti chimici vanno usati col cervello ma vanno usati, non è vero che ai tempi dei nostri bisnonni gli alimenti fossero più sani di ora, c'era meno chimica ma la gente si beccava ugualmente tante brutte malattie e l'età media era molto più bassa.

 

Tornando al mais, ti dirò che vedo una grande differenza tra i campi trattati contro la piralide e gli altri, lo si vede dalla pianta oltre che dalla pannocchia.

E' una bella soddisfazione vedere che non si perdono le pannocchie dalla barra della trebbia, e che se si apre una pannocchia si vede la granella bella sana e priva di gallerie.

Provate se non ci credete.

Dunque da diversi anni faccio fare il trattamento antipiralide su tutto il mais, e quella spesa me la pago con un aumento medio di produzione.

E se metto le varietà per molitura mi trovo un mais che vale 1 euro in più a quintale.

 

come giustamente dice malakian, io parlo di carietà non certo recetni, e anche molto più rustiche (e meno produttive penso)..

 

nessun trattamento per la piralide, e niente per la diabrotica..

 

come dici tu sono aree un po' particolari, non certo in pianura, e sarà anche perchè qui la piralide non è ancora arrivata..

 

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

eh eccolo è Ferrari mi era sfuggito! quest'anno prima di scaricare il mais ti faceva le analisi e se eri fuori non ti faceva nemmeno scaricare e ti mandava a casa!!! ihihihi cosa giustissima! anche perchè ci rimetterebbero loro!

 

Anche perchè avevano i Nas fuori dalla porta che non aspettavano altro...!

Link al commento
Condividi su altri siti

come si fa a produrre mais alimentare? cioè con chi bisogna parlare? perchè noi quest'anno abbiamo messo il P1547 e il rossimo anno si potrebbe fare come te visto che qualche € in più lo prendi!

 

Devi trovare un commerciante od una cooperativa che tratti l'alimentare.

Ci sono cooperative CAPAC dalle tue parti?

 

Vorrei completare il discorso del mais alimentare con 2 considerazioni:

1) Il seccatoio del mais alimentare mi pare lavori in modalità no stress, e se ho capito bene quel seccatoio lavora solo mais alimentare. Questo significa che un commerciante con un solo seccatoio difficilmente potrà fare mais alimentare. Penso inoltre che il mais alimentare verrà seccato col gas e non col gasolio, e non viene mai stoccato all'aperto, neppure quando è in attesa di essere essicato. Il mais zootecnico può essere ammucchiato nella fossa esterna, quello alimentare viene ammucchiato dentro un capannone, al chiuso ed al coperto.

2) Il mais alimentare, per essere sano, deve essere raccolto con una umidità preferibilmente compresa tra i 25 ed i 30. Ad fine agosto passando dall'alessandrino vedevo mais secchi bruciati in piedi sul campo. Ebbene, se si vuol risparmire il gas per il seccatoio non si può fare mais alimentare.

 

 

come giustamente dice malakian, io parlo di carietà non certo recetni, e anche molto più rustiche (e meno produttive penso)..

 

nessun trattamento per la piralide, e niente per la diabrotica..

 

come dici tu sono aree un po' particolari, non certo in pianura, e sarà anche perchè qui la piralide non è ancora arrivata..

 

ciao

 

Se parliamo di mais antichi di nicchia prodotti in zone montane capisco che si possa produrre un mais sano usando pochi prodotti chimici.

Però varietà come il marano, l'8 file od il pignoletto rosso arrivano a produzioni di 40 q.li/ha, con un PR1547 si arriva a 120 q.li/ha senza problemi.

 

L'industria alimentare umana richiede una quantità enorme di prodotto, e non solo per i celiaci, e non solo per chi può permettersi di pagare la farina a 3 euro/kg.

In fondo la missione dell'agricoltore è di produrre cibo per tutti, non di produrre cibo solo per i ricchi e far patire la fame agli altri!

 

Diciamo che vedere dalle mie parti in una grande azienda irrigua di pianua con centinaia di errari del mais bio basso, malato, pieno di erba, dove l'anno precedente c'era coltivato il riso, mi ha acceso pensieri sospettosi sui prodotti bio. Altro che passione di alimentare il mondo, ho subito pensato al contributo PAC di quell' azienda.

Modificato da Alberto64
Link al commento
Condividi su altri siti

D

Se parliamo di mais antichi di nicchia prodotti in zone montane capisco che si possa produrre un mais sano usando pochi prodotti chimici.

Però varietà come il marano, l'8 file od il pignoletto rosso arrivano a produzioni di 40 q.li/ha, con un PR1547 si arriva a 120 q.li/ha senza problemi.

 

io non l'ho mai(s) seminato, per lo spin di caldonazzo (varietà della valsugana, con la quale si fa la vera POLENTA DELLA VALSUGANA, non quella che spacciano per, nella famosa pubblicità) si parla di circa 60 quintali ad ettaro, varietà molto rustica, ma con la quale spingere molto non conviene..

 

senza spingere con acqua e concimazioni si fanno questi risultati, spingendo molto, non is guadagna un granchè..

 

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

Devi trovare un commerciante od una cooperativa che tratti l'alimentare.

Ci sono cooperative CAPAC dalle tue parti?

 

Vorrei completare il discorso del mais alimentare con 2 considerazioni:

1) Il seccatoio del mais alimentare mi pare lavori in modalità no stress, e se ho capito bene quel seccatoio lavora solo mais alimentare. Questo significa che un commerciante con un solo seccatoio difficilmente potrà fare mais alimentare. Penso inoltre che il mais alimentare verrà seccato col gas e non col gasolio, e non viene mai stoccato all'aperto, neppure quando è in attesa di essere essicato. Il mais zootecnico può essere ammucchiato nella fossa esterna, quello alimentare viene ammucchiato dentro un capannone, al chiuso ed al coperto.

2) Il mais alimentare, per essere sano, deve essere raccolto con una umidità preferibilmente compresa tra i 25 ed i 30. Ad fine agosto passando dall'alessandrino vedevo mais secchi bruciati in piedi sul campo. Ebbene, se si vuol risparmire il gas per il seccatoio non si può fare mais alimentare.

non ne ho la più pallida idea se ci siano commercianti che trattano mais alimentare non essendoci mai interessati!

ma quello sarebbe il problema minore!

tu sei passato sull'autostrada presumo e quelli erano mais non irrigui percui strapieni di tossine.. il nostro alla fine di umidità media ha fatto 25.6%.. abbiamo pagato un po' di essicatura in più, ma ci riteniamo soddisfatti perchè senza tossine e molto sano!

sarebbe però un problema trovare un punto di stoccaggio che lavori bene come dici tu!!

comunque grazie per le delucidazioni!

Link al commento
Condividi su altri siti

la bella meliga degli anni '20 dell'Alessandrino! se potessi mai far leggere queste cose ai miei antenati!!

anche una scuola per trattoristi avevamo!! troppoo avanti!!

però è un bel progetto questo di rtornare alle vecchie varietà, anche se non so se resisterebbero molto.. visto tutti i cambiamenti genetici che ogni anno vengono applicati ai mais!

Link al commento
Condividi su altri siti

 

 

Io non penso che sia il caso di enfatizzare le vecchie varietà di mais.

 

Sarebbe come voler tornare a lavorar la terra con i trattori a testa calda.

 

Pensiamo al futoro!

 

E soprattutto pensiamo che dovremmo sfamare molti miliardi di persone con prodotti sani.

 

E, per favore.

 

E lo ripeto, per favore.

 

Non confondiamo il mais Alimentare con il mais bio o con i mais antichi destinati a rallegrare qualche festa paesana.

Link al commento
Condividi su altri siti

Io non penso che sia il caso di enfatizzare le vecchie varietà di mais.

 

Sarebbe come voler tornare a lavorar la terra con i trattori a testa calda.

 

Pensiamo al futoro!

 

E soprattutto pensiamo che dovremmo sfamare molti miliardi di persone con prodotti sani.

 

E, per favore.

 

E lo ripeto, per favore.

 

Non confondiamo il mais Alimentare con il mais bio o con i mais antichi destinati a rallegrare qualche festa paesana.

 

Ho capito cosa intendi, tra l'altro anche il mais waxy è stato inserito in questa discussione, che insieme al mais alimentare non è un mais "particolare", ma con produzioni e superfici di tutto rispetto. Quindi non vedo il motivo di distinguere questi mais dal normalissimo mais da granella. Con questo immagino che Dj abbia fatto tutto ciò per portare un pò più di ordine alla discussione e non per denigrare i nostri prodotti

Link al commento
Condividi su altri siti

Sinceramente noi siamo in pianura e pure sotto il livello del mare quindi di certo non in un microclima come può essere quello montano.Quello che volevo dire è che forse sarebbe il caso che una parte delle vecchie sementi sia ripresa e migliorata mantenendo la resistenza agli attacchi esterni.Per chi coltiva nel modo che ho descritto prima le varietà attuali risultano scadenti perchè se per fare 30 qli ad ha in piu devo inserire 3-4 interventi il gioco non vale la candela.Io farei i salti di gioa se ritornasse il Phidias che non è una varietà di cento anni fà ma di 4-5 con rese e resistenza ben diversa dai suoi sostituti attuali.Il discorso sulla reale qualità che fà alberto lo quoto in pieno,pensa un orticoltore a indirizzo tradizionale quante volte lo deve ripetere ai patiti del bio che non immaginano cosa mangiano!Anche nel mio settore noto sempre di più come le varietà nuove siano più problematiche e richiedano più spese (es tuta absoluta pomodoro) di mantenimento rispetto anche solo ad altre levate dal mercato pochi anni fà...

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.


×
×
  • Crea Nuovo...