Parigi, 24 febbraio 2013; Ogni modello Hürlimann, marchio di origine svizzera di proprietà di SAME DEUTZ-FAHR dal 1977, è l’espressione di una filosofia costruttiva che da sempre punta alla qualità e alla cura di ogni minimo dettaglio.
Montagne, terreni scoscesi e clima rigido non rendono facile la vita degli agricoltori delle valli svizzere: per svolgere questo lavoro è necessario disporre di mezzi idonei, in grado di assolvere un grande numero di compiti con la massima affidabilità.
È proprio su questo terreno che il marchio svizzero vede le sue origini, nato dall’ingegno e dalla determinazione di Hans Hürlimann che nel 1929 sviluppa il suo primo trattore, chiamato “1 K 8”. Sull’onda di questo successo, crea subito una nuova versione, la “1 K 10”, con propulsore da 10 CV. La produzione di questa macchina arriva a 469 esemplari e la Hürlimann diventa una vera e propria industria.
Verso la fine degli anni ’30 viene completato il primo stabilimento a Wil, nel cantone di San Gallo, ed è depositato il brevetto d’invenzione di un assale anteriore con grande angolo di sterzata. In questo periodo nasce anche il 4DT45, primo trattore diesel a 4 cilindri con iniezione diretta. Tra il 1939 e il 1967 la fabbrica cresce fino a raggiungere i 25.000 mq di superficie e nel 1958 nasce il D90, il modello più noto del marchio elvetico.
Nel 1975 Hürlimann diventa rappresentante dei trattori Lamborghini, i cui stabilimenti erano entrati a far parte dell’odierna SAME DEUTZ-FAHR qualche anno prima. L’azienda di Treviglio rileva quindi definitivamente il marchio elvetico due anni dopo. L’ingresso del gruppo italiano non intacca il carisma del marchio svizzero che, ancora oggi, continua a mantenere la sua preziosa identità.
Ne è un esempio il nuovo trattore di gamma media che viene presentato in occasione di SIMA. Il nuovo XM 100-110-120 T4i è il perfetto connubio tra storicità e innovazione: riprende infatti gli storici colori rosso e verde, offrendo contenuti tecnologici all’avanguardia.
I nuovi Hürlimann sono equipaggiati con motori DEUTZ che, grazie all’efficacia della combustione, permettono di rispettare la normativa Tier 4i con il solo dispositivo di post-trattamento dei gas di scarico DOC. Questo speciale catalizzatore di ossidazione è in grado di abbattere radicalmente gli NOx trasformandoli, attraverso una reazione chimica, in sostanze non nocive per l’ambiente e l’uomo.
La cilindrata di 3.620 cc, la geometria delle camere di scoppio e il sistema di iniezione Common Rail garantiscono prestazioni eccezionali in termini di potenza e coppia, mantenendo allo stesso tempo consumi di carburante ridotti.
La trasmissione, dotata di inversore idraulico “Sense Clutch” con modulazione di reattività per l’inversione di marcia, ha il compito di trasmettere a terra tutti i cavalli erogati dal motore.
Gli impianti idraulici sono stati progettati per poter sfruttare al massimo tutte le potenzialità della gamma XM; impianti a singola o doppia pompa, portate di 60 o 90 l/min, fino a 5 distributori posteriori (10 vie) con “Energy Saving”, potente e preciso sollevatore posteriore a controllo elettronico da 6.600 Kg, sistema di sterzo rapido SDD, sospensione del ponte anteriore e impianto di frenatura servoassistito “PowerBrake”.
Una peculiarità dell’impianto idraulico è il sistema con distributori meccanici denominato “60 ECO”. Questa opzione dell’impianto idraulico è in grado di erogare 60 l/min ad un regime motore di soli 1.600 giri. Di fatto questo sistema è composto da una doppia pompa: la principale è sempre attiva mentre la secondaria viene attivata direttamente dall’operatore solo quando è richiesta tutta la potenza idraulica anche a bassi regimi motore, come per esempio nel caso di utilizzo di caricatore frontale.
Come nella migliore tradizione Svizzera la cura del dettaglio non viene riservata solo ai contenuti tecnologici e funzionali, ma anche al design e al comfort per l’operatore: linee moderne e accattivanti che si ispirano al passato caratterizzano il nuovo Hürlimann. La nuova cabina è stata sviluppata con una particolare attenzione all’ergonomia di ogni comando: disposti in maniera logica e secondo una “color line” ben definita sono in grado di far sentire l’utilizzatore a proprio agio fin dal primo istante.
Fonte: Sdf