Introduzione

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2 om 513 frumento

Questa configurazione complessiva rendeva disponibile la trattrice agricola agli usi più disparati e ai compiti più diversi, perciò permettevano all’azienda di evolversi.

3 grimandi dop

Tutte le case costruttrici si allineavano offrendosi in aumenti di potenza e introducendo modelli nuovi, o quantomeno, prodigandosi in energiche evoluzioni; la Fiat, dall’alto della sua capacità non rimase certo a guardare.

Attraverso la propria controllata OM (ormai ampiamente inglobata) da tempo presidiava felicemente il settore degli “oltre 45cv” con modelli di punta che erano il 45R, evolutosi in 50R nel 1958 che molto successo avevano ottenuto.

Segue nel 1959 il modello 512R, che dal punto di vista estetico e motoristico riprendeva il 50R ma la grande novità si ricavava nella trasmissione (di derivazione francese MAP) che ampliava l’offerta di rapporti e offriva il grande vantaggio della frizione pdp a doppio stadio che la rendeva semi-indipendente, caratteristica fondamentale per l’uso di certa attrezzatura.

Il 512R, commercializzato per un periodo breve (circa due anni) ebbe un successo circoscritto di vendite, poiché non ostante una meccanica validissima utilizzava la formula stilistica ricavata dal modello precedente e ritenuto ormai sorpassato.

Si corse subito ai ripari proponendo un modello nuovo che sviluppava una linea estetica inedita e maggiormente aderente ai canoni stilistici dell’epoca;

4 immagine apertura 513

ma il 513R non può definirsi un trattore “nuovo” in quanto sotto la pelle ritroviamo quasi in toto il 512R con tutte le sue positive caratteristiche.

Ad ogni modo il 513R fu un successone, le sue doti di robustezza e di prestazioni vennero (e sono) unanimemente riconosciute, i tanti esemplari ancora esistenti ne stano a testimoniare la qualità.

Nel 1966 la Fiat ci porta novità trattoristiche significative, soprattutto rivolto ad una unificazione di gamma che raduna in uno stream line unico tutta la produzione, denominandola serie Diamante

5 diamante2 1965

e comprendendo anche il nostro 513, che col nuovo vestito e minori interventi meccanici, per l’occasione, diventa 615.

In realtà gli ultimi 513 erano assai più affini al 615 che ai primi esemplari dello stesso, e che tra gli ultimi 512R e i primi 513R vi fosse più contiguità che tra il primo e l’ultimo dei nostri fantastici “13”.