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A partire dagli ultimi anni ’50 il settore trattoristico dei  40 cv tuttofare è sempre stato uno dei settori trainanti della meccanizzazione agricola e un compartimento cavallo-di-battaglia per la FIAT.





Gli esordi furono il 411R, macchina tutta nuova e di grande equilibrio, alla quale fece seguito, nel ’64 il 415 (serie Diamante) che in sostanza era un’evoluzione stilistica del 411R; nel 1968 fu lanciata quel fuoco d’artificio che fu la serie Nastro d’oro e il testimone dei 45 cv venne preso dal 450, che nella trasmissione raccoglieva strettamente i concetti del 411 con abbinato il nuovo motore della serie 800 (poi 8000), nuovo avantreno e una carrozzeria spiccatamente moderna.

L’indiscusso successo di questa macchina venne appannato quando decisero di produrlo e importarlo dalla Romania, palesando una qualità costruttiva al di sotto degli elevati standard cui gli utenti erano abituati con i prodotti nazionali.
Successivamente il ruolo venne passato al 480.

Nel 1985 la FIAT decise di tornare ad imporsi nella taglia dei 45 cv con una macchina tutta nuova e in grado di reggere nel tempo gli attacchi della concorrenza, ovvero il 45/66.
Missione pienamente compiuta, visto che rimase in listino ben 15 anni e finì la propria carriera nientemeno che con la livrea blu della nuova impostazione societaria che nel frattempo, la FIAT, aveva assunto con la denominazione di New Holland.