Analisi dei costi

Com’è possibile vedere dalle tabelle i costi d’impianti sono decisamente elevati e non è possibile negare che a fronte di un’investimento a ettaro superiori anche a 110.000 € i dubbi e le preoccupazioni sono legittime.
Analizzando in dettaglio i costi è possibile vedere come buona parte del costo iniziale sia da imputare alle piante ed agli impianti accessori. Si potrebbe essere portati ad escludere quest’ultimi, ma l’esperienza fino ad ora accumulata insegna il contrario.
Gli eventi grandinigeni possono essere assorbiti dalle assicurazioni, ma spesso una grandinata ha effetti anche sulle produzioni delle annate successive. A questo si potrebbe aggiungere la recente problematica dei fondi per l’assicurazioni agevolate in agricoltura, che mettono in dubbio l’effettiva sostenibilità delle coperture assicurative. Inoltre in un’ottica di mercato moderna, il consumatore finale, ma anche gli intermediari, non ultima la GDO, richiede una qualità pressoché standard e continuativa nel tempo. Premessa non esaudibile in caso di grandinate.

Lo stesso discorso è applicabile alle coperture antipioggia, con qualche riserva per alcune zone italiane, dove potrebbe rendersi non necessaria.
Sempre in’un’ottica di produzione continua ed assicurata, rientra anche l’impianto antibrina. Si potrebbe ad esempio ipotizzare un’azienda che preveda una certa quota di operai fissi ai quali deve essere garantito lavoro per tutto l'anno. E' evidente come non si possa sostenere un'eventuale calo improvviso di bisogno di manodopera.
Riassumendo è possibile affermare come a fronte di una forte spesa iniziale, vi siano poi spese pressochè fisse escludendo quelle di raccolta, essendo direttamente proporzionali alla resa.

Le esperienze fino ad ora acquisite indicano un ritorno dell'investimento variabile dai cinque ai sei anni prevedendo un prezzo delle ciliegie nel range di 350-380 €/q.le.