C.S.C. Capacità di scambio cationico

La capacità di scambio cationico, abbreviata in C.S.C. è la quantità di cationi che potenzialmente scambiabili dal terreno, il quale li mette a disposizione delle piante e dei microganismi. E' espressa in milliequivalenti per 100 grammi (meq/100g).
Si ricorda come un equivalente, anche detto grammo equivalente sia un'unità di misura di quantità di materia. Essa dipende ed è in relazione alla sostanza considerata.
Lo scambio ionico, ed in particolare di quelli carichi positivamente, ovvero i cationi, rappresenta uno dei principali meccanismi che riguardano il calcio, il magnesio,l'azoto ammoniacale, il potassio ed il magnesio.
Sintetizzando la CSC è un'indice di potenziale fertilità chimica del terreno.

Le cariche negative necessarie per l'interazione con i cationi possono avere origine diversa. Volendo riassumere brevemente come avviene il processo di adsorbimento è possibile fare l’esempio della sostituzione isomorfica.

Strutture 2:1 di un minerale argilloso 








I minerali argillosi sono riconducibili ai fillosilicati (silicati caratterizzati da una struttura a strati a simmetria tetraedrica).
Come è possibile vedere in figura si può avere una  sostituzione isomorfa di un tetraedro silicato con un tetraedro di ossido di alluminio. Mentre il primo ha una carica 4 volte negativa, il secondo ha valenza -5. Ciò si traduce in un'eccesso di cariche negative, che può essere neutralizzata da altre sostituzioni isomorfe oppure con l'adsorbimento di cationi metallici.
Da ciò è anche possibile capire come in caso di ambienti particolarmente acidi, l'eccesso di elettronegatività venga saturato dalla reazione acida della soluzione circolante, rendendo molto problematico l'adsorbimento dei cationi.

Questo non è comunque il solo caso. Ad esempio non viene esposto il caso dei collodi organici che però risultano particolarmente reattivi e con grande potenziale di sostituzione, in grado cioè di creare molti siti di scambio con gli ioni presenti nella soluzione circolante.
Ne consegue che la CSC è più alta nei terreni dotati di sostanza organica ed in particolare di humus, mentre per quanto riguarda la componente minerale, è influenzata positivamente da argille di origine montomorillonitica (argille verdi) grazie all'elevata sostituzione isomorfica.

La densità di cariche elettriche dipende in larga misura quindi da 2 fattori. La natura delle cariche ed il pH del terreno.

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In linea di massima è possibile affermare come i terreni argillosi (si intende con tenore medio non superiore al 30-40 %), alle nostre latitudini, in particolare se i minerali argillosi sono riconducibili a vermiculite e montomorillonite siano ben dotati di CSC. Se a questo si aggiunge anche un buon livello di sostanza organica, è possibile avvicinarsi ai livelli dei terreni torbosi, che risultano ai vertici della CSC.

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Riassumendo la CSC è un volano chimico. Nel momento di una concimazione si avvia un processo di scambio di ioni a livello di soluzione circolante e colloidi. Più è alta la CSC più lo ione sarà meno soggetto a dilavamento e reso disponibile gradualmente alle radici.